Tz ha scritto:
Personalmente non toccherei affatto la meccanica, per carità !
Interverrei sulla parte elettrica e non inserendo delle resistenze che scaldano ma dei diodi in serie (1N400x) che sono molto più piccoli e non scaldano tenendo in considerazione che ognuno introduce una caduta di tensione di 0,7 V. La resistenza introduce una caduta di tensione proporzionale alla corrente assorbita e ciò significa che in salita e sotto sforzo, cioè quando hai più bisogno di corrente, la resistenza la penalizza mentre con i diodi hai solo uno "zoccolo" di insensibilità all'avvio ma poi la caratteristica di marcia rimane la stessa ! Ho così risolto questo tipo di problema su qualche macchina che correva un po' troppo e che sulle rampe del mio plastico ANALOGICO ha continuato a comportarsi egregiamente.
Il tutto, ovviamente, lasciando perdere il DIGITALE !
Ti ringrazio, ma è una soluzione a cui avevo già pensato e scartato! Infatti bisogna fare due serie di quattro o cinque diodi ciascuna, ( abbatti circa 3,5 volts) collegando le due serie fra di loro alle estremità, in parallelo ma con polarità invertite, al fine di permettere il "beneficio" anche in marcia opposta. Si pone comunque il problema sia dello spazio dove ancorare i diodi, sia di intervenire nel circuito stampato dal quale scollegare le prese di corrente al motore per inserire in serie le batterie. Inoltre bisogna considerare che l'alimentazione deve avvenire "a monte" dei diodi. Non me la sento pertanto di modificare il circuito stampato. Se si fosse trattato di intervenire su una vecchia macchina con motore "G", o anche sulle cardaniche "italiane" non mi sarei posto il problema, considerato lo spazio a disposizione e la semplicità delle connessioni elettriche.