Dato che sono riuscito a trovare i minuti necessari, rispondo prima di quanto sperassi
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Ho ricevuto il nuovo TT (al 20 del mese!) e l'articolo sui sistemi di esercizio mi ha riempito di dubbi e di perplessità gettandomi nello sconforto più totale.
Guardando alla cartina di pg. 29:
1- SCC e CTC: ok, so cosa sono, gestione a distanza di tutti gli enti (stazioni, PL...), ben pochi esseri umani lungo la linea...
2-Spola: nema problema
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Vedo che tende a mettere insieme concetti che fanno parte di categorie diverse per cui, stabilito che fino a qui no problems, iniziamo dai concetti generali e quindi cambio l’ordine delle Sue domande come segue.
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Come si può forse intuire non riesco a capire che relazione ci sia tra sistemi di esercizio e regimi di circolazione;
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Partiamo da questo punto, anche se è uno degli ultimi del Suo grido di dolore.
Regimi di circolazione: sono i modi ed i mezzi tecnologici con i quali si realizza il di stanziamento di sicurezza dei treni in linea, in altre parole i sistemi di blocco. Fanno pertanto riferimento in senso stretto alle tecniche per regolare il movimento dei treni in linea, ed in particolare all’entrata ed all’uscita dagli impianti di stazione. Quindi potrebbero meglio definirsi, in considerazione degli attuali sviluppi tecnici, come “sistemi di circolazione” o “Sistemi di blocco” che possono essere realizzati con apparati più poveri e tradizionali, in genere appannaggio di linee secondarie, oppure con apparati più moderni e complessi.
Tali regimi (sistemi) di circolazione (blocco) sono.
1)- giunto
2)- spola (particolare applicazione del giunto)
3)- blocco telefonico
4)- blocco elettrico manuale
5)- blocco automatico conta assi
6)- blocco automatico a correnti fisse (banalizzato o no)
7)- blocco automatico a correnti codificate (banalizzato o no)

- blocco automatico radio
9)- sistema controllo marcia treno (SCMT di cui in particolare, lo sviluppo più avanzato con l’ERTMS2 dell’AV).
Tali regimi possono utilizzare apparati differenti e più o meno adatti ad ogni regime. Pertanto, ad esempio, il giunto potrebbe utilizzare l’ormai sepolto sistema del bastone comando, come, il blocco elettrico manuale l’apparato Cardani, oppure il blocco automatico può utilizzare o meno ACE, o ACEI.
Sistemi di esercizio: sono i modi ed i mezzi tecnologici con i quali si organizza l’esercizio ferroviario in stazione e si regola la circolazione in stazione ed in linea. Ovvero, stabilito per la linea uno dei regimi di circolazione sopra indicati, i sistemi di esercizio integrano quanto sopra in modo coordinato per tutta la linea e all’interno dei piazzali di stazione.
Sono
I°)- spola (coincide con l’omonimo regime)
II°)- dirigenza unica
III°)- dirigenza locale
IV°)- dirigenza centrale
V°)- dirigenza da posto di comando (=telecomando punto-punto)
VI°)- dirigenza centrale operativa (con SCC o con CTC)
I sopra indicati sistemi possono essere attuati con regimi e quindi con vari apparati, quelli più confacenti ed adatti al sistema. Certamente una dirigenza unica (DU) non utilizzerà, ad esempio, ACEI o SCC o CTC perché gli apparati sono eccessivi e costosi rispetto al sistema, mentre una dirigenza centrale operativa (DCO) non si avvarrà, ad esempio, del giunto perché è un regime sottodimensionato per il DCO.
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3- Dirigenza Unica: qui iniziano i problemi, perchè io ero convinto che la DU prevedesse il blocco telefonico, invece mi par di capire dal confronto tra le tabelle "Regimi di circolazione" e "Sistemi di esercizio" che le ultime due linee in DU non prevedano tale sistema. Allora che blocco è in uso, quello manuale?
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Se sono riuscito ad essere chiaro con le risposti precedenti, a questo punto dovrebbe essere in grado di rispondersi da solo: la DU, come per il DCO, può prevedere tutti i regimi che si vuole ma la logica e l’economia impongono che si usino quelli più adatti al sistema. Quindi, nel caso specifico, non è stabilito da nessuna norma che il DU debba necessariamente usare il blocco telefonico (BT), ma potrebbe benissimo utilizzare il regime di giunto come quello del blocco elettrico manuale (BEM detto anche semiautomatico). Dipende caso per caso cosa Rfi abbia deciso di fare.
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4- Dirigente Locale: credo di non aver problemi, prevede -credo- il blocco manuale (esempio MI-LC via Molteno) o quello telefonico (solo sulla Albate-LC)
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Comunque vedere sopra
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5- D.C. (Dirigente Centrale): grossi dubbi, non capisco cosa accomuni la MI-BO con la Asciano-Monte Antico. Su quest'ultima mica c'è il blocco telefonico? Che tipo di blocco è in uso normalmente su queste linee?
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Anche in questo caso vale la stessa logica. E’ chiaro che regimi di circolazione (o di blocco) e sistemi di esercizio sono applicati ad una linea a seguito di molte considerazioni. Tra di queste, un elemento di fondamentale importanza è la storia della linea stessa. E’ lapalissiano che la Milano – Bologna sia una linea di primaria importanza ma ulteriori incrementi di livelli di sicurezza ed automazioni sono stati fermati al momento in cui è stata decisa la costruzione dell’AV parallela, dove inserire tutti gli ultimi sviluppi tecnologici, mentre sulla linea storica ogni ulteriore spesa sarebbe stata inutile, dato che questa diventerà solo un’alternativa alla prima. Per quanto riguarda blocchi ed esercizi effettivamente un uso su ogni singola linea, La rimando alle tabelle pubblicate con il mio articolo che mi sono state fornite dalla redazione di TT, in considerazione che io non mantengo, in questo settore, dati aggiornati. Per quanto riguarda la Asciano – Monte Antico evidentemente Rfi ha deciso in questo modo per considerazioni di opportunità che non conosco: in ogni caso, se gestita bene, la dirigenza centrale può risultare anch’essa un sistema del tutto economico.
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6- D.P.C.: non so neppure cosa voglia dire, buio assoluto (centra forse il telecomando tra stazioni?)
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Significa Dirigenza da Posto di Comando, ovvero telecomando punto-punto che, mi sembra di capire, Lei conosce.
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la cosa mi è resa ancor più oscura dalle differenze di chilometri/compartimento esistenti tra le sue tabelle (esempio: Ancona, in una 1150 km, nell'altra 1925,5km)
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Anche in questo caso i dati sono di fonte redazionale e la redazione ha utilizzato documenti originali Rfi. Per cui non si riesce a giustificare eventuali incongruenze delle quali si ritiene responsabile Rfi
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Mamma mia, che casino che ho in testa. Il fatto è che pensavo di avere delle certezze e invece non ne ho affatto!
Preciso che ho già cercato di chiarirmi la questione riprendendo in mano altri testi, ma il risultato è stato scarso...
Roberto
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Spero, a questo punto, di averLa aiutata e diradato un po’ di tenebre. Mi faccia sapere.
Cordialmente.
Ennio Morando