Marco Guerra ha scritto:
(...) purtroppo ho perso l'inizio
"I treni con i finestrini che si potevano aprire"...quante belle immagini mi ha fatto rivivere

andicoc ha scritto:
(...) adesso aspetto di capire dove va a parare, visto che lo ha usato per aprire [il treno "Orso" del Trentino] e poi lo ha lasciato lì a metà...
Ciao
Andy
Ha iniziato con un breve episodio di oggi.
Paolini va a Borgo Valsugana. Mentre aspetta il treno scatta delle foto. Sulla banchina ci sono: lui e un altro viaggiatore, con la bici al seguito. Arriva l'Orsetto (ok, l'Orso) del Trentino, Paolini scatta ancora qualche foto prima di salire, il viaggiatore con bici fa per salire anche lui, ma il capotreno gli intima: "tu no, tu non puoi salire!" Anche Paolini, allibito e attardatosi a fotografare, non sale. Il treno riparte, i due rimangono sulla banchina, perplessi... si chiedono il perché di tale rifiuto: per caso il ciclista non ha il biglietto? Sì che ce l'ha, per sé e per la bici. Posti bici esauriti? No, l'Orso ne può caricare 12, mentre a bordo ce n'erano solo 2. Avversione ai gitanti della domenica? Ma non è domenica, e il ciclista si sposta in treno per lavoro, è uno che fa i vasetti per lo yougurt del Trentino. Insomma, perché quel "no"? Vuoi vedere che quel ferroviere è nientemeno che l'Uomo Nero? Ma no, io l'Uomo Nero lo conosco bene, non farebbe mai una cosa del genere...
Parte la musica, e da lì si snoda il racconto, fin dall'infanzia nella grande casa di famiglia...
il resto lo conoscete. Il finale chiude il cerchio con l'inizio che ho appena riportato qui sopra.
Ciao
Andy
