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MessaggioInviato: mercoledì 20 maggio 2009, 22:05 
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Un pò di pagine da leggere, io non ho ancora letto tutto.

Il Regio decreto risulta essere ancora valido, anzi.
Questo sembra riassumere tutto quanto a noi interessa.
Poi ognuno continui a pensarla come crede, ma le leggi sono leggi e se alla fine ci si trova di fronte al pignolo: son gatte da pelare.
E se tanto mi da tanto ...

www.sisde.it/Gnosis/Rivista15.nsf/ServNavig/5

Quindi
www.aisi.gov.it/pdcweb.nsf/documenti/1161

www.fotochepassione.com/si%20puo%20o%20 ... %20puo.htm

www.difesa.it/GiustiziaMilitare/Legisla ... litare.htm

www.camera.it/parlam/leggi/07124l.htm

http://vlex.it/vid/segreto-militare-sua ... opo-468677

http://treni.valdelsa.net/foto/rd1161.asp

www.pc-facile.com/news/luoghi_dove_proi ... /26478.htm

www.infocity.go.it/vedi_articolo.php?id=4810

E poi per buttare benzina sul fuoco

www.i-dome.com/docs/pagina.phtml?_id_articolo=9055

www.disinformazione.it/segretirepubblica.htm


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 8:33 
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Allora spiegami perchè nessuno è finito da almeno 30 anni a questa parte davanti ad una Corte d'Assise (i reati indicati lo prevedono) per aver fotografato treni.
Secondo il decreto fascista è reato anche il possesso delle foto.
Sei per caso un militare?
Ah, hai trascurato l'aggravante dell'alto tradimento prevista per i militari, in servizio o congedo che siano (aumento della pena di un terzo).


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 9:50 
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Quanto trovato e riportato sono leggi e norme in vigore.
Se poi nessuno non ha mai subito un processo è per il semplice motivo che nessuno ha mai fatto denuncia ovvero nessun magistrato ha mai aperto un inchiesta (tra l'altro obbligatoria per la legge italiana non appena il magistrato ha notizie di un eventuale reato).

Leggendo sommariamente si sembra che emergano due cose:

1- il RD è ancora in vigore
2- il regolamento del 2008 è molto più generico del RD, quindi interpretabile a piacere
3- solo il giudice può autorizzare il sequestro di materiale fotografico
4- l'unica legge applicabile è il Codice Penale all'art. xxx (ora non ricordo) dove dice che bisogna sempre dare seguito alle disposizioni degli agenti di PS
5- non tutti i ferrovieri non sembrano elevati al rango di pubblico ufficiale,
6- la circolare è interna alle Ferrovie e di fatto obbliga solo i ferrovieri a far rispettare il RD ed altre norme all'interno dell'area ferroviaria
7- se fotografo dall'esterno dell'area ferroviaria il ferroviere non ha nessuna autorità, può solo chiamare gli agenti di PS o fare denuncia alla magistratura, idem se fotografo soggetti militari dall'esterno
8- la divulgazione è sempre e comunque punibile, meno male che i giudici normalmente hanno altro da fare
9- non sono obbligatori cartelli di divieto per il semplice motivo che esiste una legge dello stato (il non conoscerla è un altra cosa)
10- i cartelli che indicano il divieto di accesso alle aree diverse da quelle per la salita e la discesa dai treni, di fatto sono solo i fini della sicurezza e del corretto funzionamento delle ferrovie
11- nelle recinzioni delle aree militari i cartelli ci sono soprattutto per avvisare della sorveglianza armata, come come in tante aree private
12- molti provvedimenti sono emessi a spot, magari senza nessuna logica, in conseguenza di eventi che hanno forte impatto sull'opinione pubblica
13- fin quando ci saranno personaggi che si mettono in mezzo ai binari a fare foto mentre arriva il treno non possiamo pretendere che i ferrovieri chiudano, magari, entrambi gli occhi
14- se il treno tira sotto il fotografo i ferrovieri presnti nella località (non necesarimente sul luogo preciso dell'evento), minimo, subiscono un processo e quindi il licenziamento

15- cigliegina sulla torta, i manuali che io edito per le macchine e gli impianti industriali implicano la pubblicazione di foto e disegni come da norme, sempre come da norme (RD) tali documenti non potrebbero esserci (anche i manuali)

Alla fine per non avere grane: educazione, buon senso e rispetto delle esigenze degli altri

Saluti
Marco Fornaciari


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 10:15 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Nelle aree militari importanti (aeroporti, arsenali...) i cartelli di divieto di fotografare e anche fare semplici rilievi ci sono!
In Friuli se ne trovano ancora, e si potrebbe prenderli per ricordo, vicino alle cosiddette "opere" (fortificazioni) oggi dismesse. Un posto dove se ne trova uno è l'ex base missilistica di Plasencis, notizia di qualche anno fa, quindi qualcuno potrebbe esserselo preso!


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 Oggetto del messaggio: Re: Le ferrovie amano quelli che fanno foto!
MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 11:04 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
tobruk ha scritto:
Omnibus ha scritto:
Io ho fatto una considerazione in data 7, ma non c'è stata risposta ...
Omnibus
Hai ragione. Il mio parere è che il ferroviere che chiami la Polfer per far accertare una presunta violazione, non fa altro che dare esecuzione ad una circolare aziendale.
E quindi è pressoché inutile lamentarsi del presunto comportamento antifotografi di alcuni colleghi ...
Che poi io, personalmente, non ho riscontrato nemmeno quando vado a fotografare in abiti civili, le contestazioni le ho semmai ricevute proprio dalla Polfer.
Omnibus


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 Oggetto del messaggio: Re: Le ferrovie amano quelli che fanno foto!
MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 12:04 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 15:41
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Località: Messina
Omnibus ha scritto:
E quindi è pressoché inutile lamentarsi del presunto comportamento antifotografi di alcuni colleghi ...


Infatti io di solito cerco di discutere nel merito della questione, non ne faccio una questione personale. A meno che non mi si aggredisca (verbalmente), che è una cosa che non tollero. Anche perchè non prendo lezioni di diritto da chi fa tutt'altro nella vita. Io non mi sognerei mai di andare a dire ad un ferroviere come si fa il suo lavoro, è una questione di rispetto.

E sicuramente ci sono state molte occasioni in cui ho avuto anche ampia collaborazione, ci mancherebbe.


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 12:06 
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Località: Messina
Credo che vi sfugga la portata concreta delle norme. Mi ricordo di un caso di persone finite a giudizio per essere state sorprese a fotografare all'interno della base missilistica di Comiso.

Equiparare una condotta simile alle foto amatoriali ai treni significa leggere i codici come se fossero la bibbia.

La norma va calata nel caso concreto.


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 16:57 
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Abbiate pazienza ma non riesco a capire...divulgare informazioni e notizie sulle ferrovie sarebbe contrario a questo RD?
Sul sito ufficiale di FS (e su tanti altri siti) sono riportate periodicamente le notizie circa stazioni/linee/opere d'arte. :roll:
Oppure "notizie" nel RD ha un altro significato?

E inoltre...tra questo RD e il DPR 753/1980 che rapporto c'è?


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 18:31 
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marco_58 ha scritto:
Un pò di pagine da leggere, io non ho ancora letto tutto.

Il Regio decreto risulta essere ancora valido, anzi.
Questo sembra riassumere tutto quanto a noi interessa.
Poi ognuno continui a pensarla come crede, ma le leggi sono leggi e se alla fine ci si trova di fronte al pignolo: son gatte da pelare.
E se tanto mi da tanto ...

www.sisde.it/Gnosis/Rivista15.nsf/ServNavig/5

Quindi
www.aisi.gov.it/pdcweb.nsf/documenti/1161

www.fotochepassione.com/si%20puo%20o%20 ... %20puo.htm

www.difesa.it/GiustiziaMilitare/Legisla ... litare.htm

www.camera.it/parlam/leggi/07124l.htm

http://vlex.it/vid/segreto-militare-sua ... opo-468677

http://treni.valdelsa.net/foto/rd1161.asp

www.pc-facile.com/news/luoghi_dove_proi ... /26478.htm

www.infocity.go.it/vedi_articolo.php?id=4810

E poi per buttare benzina sul fuoco

www.i-dome.com/docs/pagina.phtml?_id_articolo=9055

www.disinformazione.it/segretirepubblica.htm


il problema è che non c'è l'elenco dei siti militari rientranti nel Regio Decreto: la tua parola contro quella del ferroviere o dell'agente di PS di turno che non è detto, per quest'ultimo, che abbia il NOS per sapere se ciò che stai fotografando è tutelato dalla legge in oggetto. Personalmente nel Veneto continuo a fotografare tranquillo le ferrovie e non mi faccio alcun problema di questo tipo.... al massimo quello di fotografare in aree chiuse al pubblico oppure persone (legge sulla tutela dell'immagine)


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 18:34 
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Sinteticamente, il RD ad un certo punto dice: niente è divulgabile salvo quanto autorizzato.
Ed in questo concetto ci stà tutto e di più.

Potrebbe anche darsi che, ad essere pignoli, tutte le società ferroviarie stanno violando il RD divulgando le informazioni che tutti conosciamo, perchè le società ferroviarie non possono autorizzarsi da sole.
Per assurdo anche l'orario ferroviario potrebbe violare il RD.
Purtroppo la questione non è di facile interpretazione, anche perchè le norme e le competenze sono controverse e molteplici.

Che poi nel 2009 tutto ciò sia anacronistico o/e di diffile comprensione è un altro discorso.
Cito un esempio emblematico: una norma antiterrorismo vieta l'uso del casco, il codice della strada lo obbliga.

E attenzione, il RD non parla solo di ferrovie, porti, aeroporti, ma parla anche di industrie in genere, ovvero quelle che servono alla soppravvivenza della nazione ... avendo un minimo di conoscenza: lasciamo perdere.

Mentre il DPR 753/1980 "Nuove norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell'esercizio delle ferrovie e di altri servizi di trasporto"
dice tutto nel titolo. Ovvero stabilisce norme di sicurezza e di esercizio, nonchè norme comportamentali per gli utilizzatori dei servizi di trasporto.
Niente a che vedere con la segretezza di stato o militare. In questo DPR non si parla di foto o/e simili.

In particolare per Marco Bruzzo, le norme sulla privacy sono tutta un'altra cosa, così come sono le norme specifice sulle immagini ed il diritto d'autore, nonchè quelle sulla proprietà sui marchi di fabbrica e dei brevetti, di fatto non hanno niente a che vedere con il RD o il DPR 753/1980. Il problema semmai è che tutte queste norme si intersecano e a volte si contraddicono.

Saluti
Marco Fornaciari


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 18:47 
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Località: Messina
marco_58 ha scritto:
Che poi nel 2009 tutto ciò sia anacronistico (...) è un altro discorso.


E hai detto niente!

Quindi più che essere utile a dirimere la questione pratica, l'esegesi del Regio Decreto degli anni Quaranta ci serve per lo studio del diritto a mero scopo didattico.
Sei d'accordo?

Resta il fatto che non troverai mezzo giudice disposto a condannarti per violazione dei segreti militari per aver fatto la foto ad un treno.

E mi sembra che l'interrogativo che affligge molti sia questo, più che altro.

Gli illeciti penali sono una cosa seria, non quanto arrivi e condanni penalmente qualcuno. Anzi, si fatica moltissimo anche ad applicare le norme alle questioni di tutt'altra portata...

ciao :wink:

ps: "non quanto arrivi" è un'italianizzazione di un modo di dire messinese, scusate :oops: :lol: Significa "non è così semplice".


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 21:58 
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Domandina stupida: se è vietato fotogrfare i treni, come fanno le riviste ad avere così tante foto di treni presi proprio nel momento giusto al posto giusto.
E quando anche le notizie stesse non si hanno ma si fa la foto per puro cu..lo, la si manda in redazione, viene pubblicata... ed i permessi??? dove li abbiamo presi???

Buonanotte a tutti.

Danilo 8)


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 22:02 
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Iscritto il: martedì 26 febbraio 2008, 22:31
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Complimenti anche a marco-58 per l'esame delle norme, ha centrato il segno nel dire che il problema è solo la legge e non le circolari; parimenti, mi sento di condividere le parole di tobruk, quando dice che nessuno è mai stato condannato per una foto ai treni, sebbene la lettera della legge lo equipari a fotografare i missili di Comiso.
Ciò per i seguenti motivi (ditemi se siete d'accordo e se ho capito bene):
1) la guerra, unica vera ratio di quel decreto, è passata da 65 anni;
2) i treni non sono più mezzo strategico come allora;
3) le foto ai treni come mezzo di spionaggio erano già obsolete al tempo di Sean Connery 007;
4) ogni poliziotto che ci ha fermati (me per primo, una volta mi fermò un finanziere fuori servizio con le buste della spesa), dopo avere verificato l'assenza di pericolosità militare o terroristica dell'appassionato di turno, si è limitato al rimprovero generico perchè l'esistenza della legge purtroppo non può fargli dire che va bene così;
5) molti di noi, se lavorano per la stampa specializzata, sono proprio per questo autorizzati a fotografare;
6) per i motivi da 1 a 3, la polizia non è grulla da non saperli e non distinguere un furto di mele dal genocidio.

Il problema per noi ritengo che sia la punibilità teorica dell'azione in esame.
Pur non essendo mai applicata, non credo sia piacevole compiere un'azione che non ha, di fatto, alcuna lesività giuridica e sociale, con il rischio di dovere comunque discutere con le forze dell'ordine - che ne farebbero volentieri a meno anche loro - in virtù di una norma anacronistica che la qualifica addirittura come attentato alla sicurezza dello Stato, molto peggio anche dei graffiti e dei furti sui treni (che sono i veri problemi di viaggiatori, ferrovie e polfer).


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 22:10 
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ammiraglio ha scritto:
molti di noi, se lavorano per la stampa specializzata, sono proprio per questo autorizzati a fotografare



Mi sembra di capire che un'autorizzazione non è immediata, ci metteil suo bel tempo...

Ora continuo a chiedere: come cavolo fai ad avere un'autorizzazione ogni volta che ti serve, per ogni posto in cui credi di reacarti e per quello che dovrebbe passare (che poi non sai mai cosa passa effettivamente...).

Viene rilasciata una autorizzazione estesa a tutto il territorio e valida per 30 giorni consecutivi dal rilascio, oppure è un tantino differente la cosa?

Senza offesa, non vuole essere una cattiveria nei confronti di nessuno, mi serve per capire meglio.

Continuo comunque a sostenere la tesi dell'educazione, rispetto e civiltà che aprono molte porte.

Danilo 8)


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2009, 23:25 
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Alla fine e tirando la somme il problema vero non è il monaco ma l'abito, ovvero non sono le norme ma la sensazione che si da alla cosiddetta opinione pubblica.

Se analizziamo bene, la circolare del secolo scorso mise solo chiarezza nella questione foto ai treni, di fatto eliminando della burocrazia noiosa per le FS. Ed il RD era di fatto ignorato, ovviamente doveva essere rispettato il DPR. Ferme restando educazione e rispetto degli altri.

Ma da quella circolare ad oggi sono cambiate diverse cose: la forma giuridica delle ferrovie, le responsabilità dei singoli e soprattutto sono successi: l'undici settembre 2001, e gli attentati a Madrid.

Dopo quelle date ogni stato ha introdotto delle restrizioni in tutti i settori, semplicemente per far credere alla popolazione che stà facendo di tutto per la sicurezza dei cittadini (cosa già molto valida con grado 20 su 100).

E siccome, purtroppo ed a larga maggioranza, gli italiani vedono lo stato come se fossero la mamma ed il papà, i dirigenti delle nostre ferrovie hanno pensato bene di vietare le fotografie portando a giustificazione il RD. Giustificazione, sempre purtroppo, inoppugnabile.
Da qui in avanti entra in gioco l'eduzione ed il buon senso delle singole persone.
Anche perchè nessun agente di PS può dimostare il reato fin tanto che qualcuno non ti sequestra le foto o l'attrezzatura, evento che può avvenire solo dopo ordinanza del giudice. Quindi l'agente di PS, sapendolo, interviene solo perchè obbligato, e se è in giornata "no" se la prende con chi capita, se poi il fotografo insiste e persiste con arroganza, beh ... allora se la è cercata.

Il fatto di non trovare un giudice che ti condanna per avere fotografato un treno, potrebbe anche dipendere in larga misura dalla certezza che il magistrato normalmente non può disporre dell'elenco di quanto realmente vietato, e per averlo ... preferisce aspettare la prescrizione del reato. Ovviamente farsi trovare a fotografare dentro un base missilistica implica la violazione simultanea di diversi reati, quindi la condanna è decisamente certa.
Provate a fotografare la nave Vespucci o la porta aerei Garibaldi quando sono negli arsenali di La Spezia o Taranto, non vi fanno certamente festa a bese di champagne e caviale.

Persomalmente non mi cambia la vita se non mi è consentito di fare quella foto in quel momento. Se non posso fotografare in stazione vado lungo la linea o torno in un altro momento, minimo esco e mi posiziono oltre la recinzione o il confine riconoscibile.

Da non dimenticare che i dirigenti delle ferrovie, così come quelli di altre aziende, sono obbligati ad emettere norme o/ regolamenti in occasione di particolari situazioni.
Un esempio molto banale, ma che ora mi stà dando anche del lavoro, è l'entrata in vigore della legge 81/2008 ovvero il testo unico sulla sicurezza sul lavoro, che sostituisce tutte le norme precedenti. A parte gli aspetti prettamente tecnici, sono cambiate quasi tutte le gerarchie nella responsabilità. E per circolari e regolamenti aziendali sono iniziate le danze solo adesso.

Saluti
Marco Fornaciari


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