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 Oggetto del messaggio: Mansioni del Capo Fermata
MessaggioInviato: domenica 14 giugno 2009, 10:46 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:40
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Ho letto in questo http://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?t=35861 argomento e relativamente alla Massaua - Asmara della figura del Capo Fermata. Che compiti aveva e che compiti NON aveva rispetto ad un Capo Stazione ?


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MessaggioInviato: domenica 14 giugno 2009, 16:11 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
L'unica cosa che posso dirti quasi per certa è che spesso questo personale era eritreo e non solo italiano.
Anzi, anche negli anni Trenta gli eritrei facevano perfino la condotta delle locomotive e delle automotrici, dimostrandosi - pare - più dotati per i mezzi moderni.
Sta di fatto che l'istruzione deve essere stata ottima, visto che hanno rimesso in piedi una linea partendo letteralmente dai cocci.
Ah, forse perché l'Eritrea non fa parte della UE...


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MessaggioInviato: domenica 14 giugno 2009, 16:37 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:40
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G-master ha scritto:
L'unica cosa che posso dirti quasi per certa è che spesso questo personale era eritreo e non solo italiano.
Anzi, anche negli anni Trenta gli eritrei facevano perfino la condotta delle locomotive e delle automotrici, dimostrandosi - pare - più dotati per i mezzi moderni.
Sta di fatto che l'istruzione deve essere stata ottima, visto che hanno rimesso in piedi una linea partendo letteralmente dai cocci.
Ah, forse perché l'Eritrea non fa parte della UE...


Sapevo benissimo che nelle Ferrovie Eritree il personale indigeno era escluso solo dalla carica di Capo Stazione e che c'erano equipaggi completi - personale viaggiante e di macchina - eritrei.

Quello che mi interessa e` capire cosa fa un capo fermata, sopratutto cosa fa di diverso da un capostazione.

BTW, la ricostruzione purtroppo non e` quell'idiliiaca opera volontaria che ci avevano fatto credere in un primo tempo, anche se probabilmente era l'unica alternativa sostenibile per l'eritrea.


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MessaggioInviato: domenica 14 giugno 2009, 18:40 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Il colonialismo non è mai un'opera idilliaca, nemmeno quando il Gatti, autore di "Le ferrovie coloniali italiane" (opera basilare quanto scarna, ma interessantissima) parla di "colonizzazione che dà".
Insomma, è sempre un fenomeno per cui un popolo si installa nelle terre di un altro senza preoccuparsi di chi c'era prima.
Se poi vogliamo occuparci del fenomeno del "madamato", di come il primo governatore della Colonia Eritrea giustificasse le pratiche dell'infibulazione e dell'escissione clitoridea come rimedio contro una presunta ninfomania delle indigene, c'è tutta una fiorente letteratura in materia.
D'altra parte, a fine Ottocento quella era la mentalità, e il piccolo regno mediterraneo assemblato alla meno peggio con una serie di guerre di conquista non voleva essere da meno dei suoi padrini albionici.
Ovviamente non tutto il male viene per nuocere: Asmara era e rimane una delle più belle capitali africane e il governo sta facendo molto per mantenerla intatta; si è riaperta la ferrovia ripartendo da zero, e l'italiano rimane una lingua diffusa e parlata.
A dire il vero non c'è nemmeno il malanimo che potrebbe esserci in Etiopia, ma è pur vero che l'Eritrea non fu conquistata con i gas urticanti e le impiccagioni di massa.
Insomma, senza la retorica nostalgica di chi parla di una colonizzazione diversa da quella degli altri paesi europei, è anche vero che qualcosa di buono è rimasto e che non sono nemmeno avvenuti i massacri del Congo Belga o le deportazioni delle colonie portoghesi.

Quanto al Capo Fermata, immagino (visto che non esisteva nell'ordinamento ferroviario della madrepatria) che facesse un po' da bigliettaio, un po' da capostazione, un po' da sorvegliante.


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 Oggetto del messaggio: Re: Mansioni del Capo Fermata
MessaggioInviato: domenica 14 giugno 2009, 21:49 
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Iscritto il: domenica 15 aprile 2007, 23:42
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Località: In cattedra
saint ha scritto:
Ho letto in questo http://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?t=35861 argomento e relativamente alla Massaua - Asmara della figura del Capo Fermata. Che compiti aveva e che compiti NON aveva rispetto ad un Capo Stazione ?

Il capofermata non poteva impedirti la fotografia in ambito della fermata e tantomeno impedirti di oltrepassare la linea gialla. In compenso, se volevi fare le foto, dovevi presentarti col giubbino arancione.
Per il resto aveva le stesse mansioni dei capistazione cioé: curare i baffi all'asburgica, controllare il normale afflusso di gente, impedire l'accesso agli abusivi e questuanti, staccare i biglietti edmonson, innaffiare le piante, dare ordini ai sottoposti, urlare ai ragazzi biricchini di non lasciare le monetie sulle rotaie, ordinare ai capi-cantonieri di controllare 2 km di linea da una parte e dall'altra... ecc :?
UP 8)

Ps sto scherzando. Lunedì il buon Omnibus ti spiegherà vita-morte-miracoli dei capi fermata della Massaua-Asmara scansionando alcuni Regi Regolamenti :lol: :lol: :lol:
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MessaggioInviato: lunedì 15 giugno 2009, 4:18 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:40
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Località: Vigonovo
G-master ha scritto:
Insomma, senza la retorica nostalgica di chi parla di una colonizzazione diversa da quella degli altri paesi europei, è anche vero che qualcosa di buono è rimasto e che non sono nemmeno avvenuti i massacri del Congo Belga o le deportazioni delle colonie portoghesi.


Fioi, a me necessitano le informazioni sul Capo Fermata.


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 Oggetto del messaggio: Re: Mansioni del Capo Fermata
MessaggioInviato: lunedì 15 giugno 2009, 17:28 
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Il Capo Fermata aveva le stesse mansioni del Capo Stazione rapportate alla fermata anziché alla stazione.
Ovviamente non esisteva il movimento.
Quanto ai Regi Regolamenti della Massaua - Asmara c'era un mio vicino di casa che li aveva in quanto vi era stato, ma alla sua morte gli eredi hanno buttato via tutto; l'unica cosa salvata di quel periodo sono state le sue spalline (ora sparite anche quelle).
Omnibus


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 Oggetto del messaggio: Re: Mansioni del Capo Fermata
MessaggioInviato: giovedì 25 giugno 2009, 19:12 
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Messaggi: 32444
Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Dal "REGOLAMENTO PER LA CIRCOLAZIONE DEI TRENI - Edizione 1923 – Ristampa 1936"
Art. 42. - Fermate e case cantoniere.
1. Alcune località, indicate in orario, ove i treni fermano per servizio viaggiatori ed anche per servizio merci, anzichè essere rette da un dirigente il movimento (Art. 1) o da un assuntore (Art. 41) possono essere affidate ad un capofermata, che non disimpegna mansioni di dirigenza di movimento salvo che nel caso previsto dal successivo comma 3.
2. Il capofermata per quanto riguarda la circolazione dei treni deve attenersi a tutte le prescrizioni stabilite dall'articolo precedente per l'assuntore.
3. Alcune fermate possono dalle Sezioni Movimento essere affidate invece a capifermata idonei alla dirigenza delle manovre, al licenziamento dei treni dalla fermata ed anche ad intervenire nel regime del giunto telegrafico. A questi capifermata, che dovranno portare in servizio il distintivo dei dirigenti il movimento, sono affidati tutti gli obblighi indicati per gli assuntori; ad essi durante la sosta di un treno spetta, la dirigenza del servizio movimento; essi debbono comandare e dirigere personalmente le manovre che occorresse fare con le locomotive dei treni di passaggio, curare la manovra dei segnali di protezione, intervenire nel regime del giunto se ne sono incaricati, assicurarsi della disposizione dei deviatoi e custodire personalmente le chiavi dei relativi fermascambi.
4. Occorrendo abilitare una qualsiasi fermata al normale servizio di movimento dovrà essere presenziata da un dirigente e l'attivazione o la cessazione del servizio normale sarà effettuata come è detto per le assuntorie all'art. 41.21 sostituendo, nei telegrammi, la parola «CAPOFERMATA» a quella «ASSUNTORE».
5. Alcune case cantoniere, indicate in orario, sono abilitate al servizio viaggiatori e bagagli ed i treni vi fermano per effettuare tali servizi.
L'agente preposto alla casa cantoniera non ha ingerenza nella circolazione dei treni; però quando la casa cantoniera è provvista di segnali di protezione, i quali dovranno in tal caso essere normalmente disposti a via libera, il suddetto agente dovrà osservare nella manovra dei segnali fissi le prescrizioni stabilite dal Regolamento sui Segnali per le fermate provviste di segnali fissi di protezione disposti normalmente a via libera.
Se la casa cantoniera è invece sprovvista di segnali fissi, la protezione di un treno che sostasse oltre il tempo assegnatogli in orario sarà fatta con segnale a mano come se il treno fosse fermo in linea.
Il capotreno dovrà accertarsi che alla protezione del treno fermo sia stato provveduto coi segnali fissi o col segnale a mano secondo i casi.
Omnibus


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MessaggioInviato: venerdì 26 giugno 2009, 6:50 
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Località: Vigonovo
Grazie SuperOmnibus :)


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