Prima di usare la parola lacuna per il libro di Voltan, di grande impegno e veste molto elegante, conterei fino a 100, anzi fino a 1000.

E' un libro sulle carrozze, non sulle composizioni. E l'argomento-composizioni, sicuramente interessante per un approfondimento, non può essere trattato come un'omissione.

La vera lacuna, invece, è nella cultura ferroviaria tra gli appassionati.
Chi legge con attenzione libri e riviste non può essere a digiuno di composizioni ferroviarie e pretendere di saziarsi con un bignami. Ma si sa, in Italia spesso si guarda solo il numerino della locomotiva e poi si da' la colpa ad altri...

Intanto con questo volume copriamo un primo gap (enorme) di conoscenza nel settore.
Il resto arriverà.

Ma perchè fare "benino" quando si può fare "bene" fin da subito??...il tempo non è mancato...quello che manca è la cultura ferroviaria sia tra noi utenti che fra coloro che redigono,scrivono libri e riviste allora ....perchè in oltre 20 anni di viaggi ferroviari ed aerei all'estero che mi faccio è stridente la totale ignoranza culturale del mezzo di trasporto come non solo "porta qua,porta là"ma anche come volano di cultura ed economia in questo paese di "raddrizza banane"
Quindi il rispetto io lo metto sempre in primis nelle mie obiezioni, ma mi pare che da bravi italiani ignoranti e permalosi oramai la critica sia cosa sconosciuta come la serietà e la morale in questo disastrato paese!!

Saluti cordiali

Oro colato.

Ok. Ma non è questione di bene o benino. Ma di un prodotto o di un altro.

Nell'ultimo libro di Camilleri, ad esempio, non ho trovato alcuna menzione sull'elettrificazione in trifase della Ceva-Ormea. Ma non vuol dire che sia una lacuna. Sono argomenti diversi.





Con la traballante foglia di fico dei saluti cordiali sulle tue vergogne da tastiera
hai di fatto dato
dell'ignorante (1)
del permaloso (2) a chi ti ospita per questa discussione;
e anche
del poco serio (3)
dell'immorale (4)
con un volo pindarico e qualunquista degno di miglior causa.

Libera opinione, libera espressione. Ma hai detto questo e pensi questo. Ne prendiamo atto, non replichiamo con i tuoi toni e ti ringraziamo della cordialità e moderazione.

E hai parlato di un libro che non hai neanche sfogliato.
Una vera critica da bar sport.

Saluti.

rileggendo non riesco a capire una cosa: che c'entra un volume descrittivo delle carrozze italiane dalle UIC Y alle IC901 come quello di Gigi con le composizioni dei treni? Per il fatto che i treni passeggeri sono composti da carrozze?
Non sta uscendo un volume apposta su questo argomento? E poi ci sono anche gli articoli di TTM...
A ciascuno il suo....

La seconda parte delle mie critiche NON si riferisce ne al libro nè tantomeno all'autore, ma RIPETO alla scarsezza culturale ferroviaria che è presente anche fra appassioanti di questo settore e che si nota con grande chiarezza appena si esce dai nostri confini italici (non obbligatorio ovviamente!!)...ma siccome per mè ferrovia è treno in generale e non solo quello che circola marchiato FS mi son permesso di riportare degli esempi di come l'editoria straniera si comporta a riguardo di medesimi argomenti, fermo restando che ovviamente, la libertà del singolo autore di dire e fare come crede meglio, salvo poi accettarne anche le critiche (discorso generale che non si riferisce al libro specifico)

Poi io parlo per ME è basta, non mi arrogo certo le pretese di parlare anche a nome di altri come invece qualcun altro pensa di poter fare!!!

Sempre e comunque cordiali saluti,senza foglie di fico e quant'altro

Ps: io al Bar dello Sport non ci son mai andato, perchè non mi interesso di calcio e quindi non conosco come si parli in questi locali!!

Ri-saluti

Considerazioni ad alta voce di un vecchio Zio..........

1) In Italia tutti sono pronti a criticare chi fa ma non a fare ( compresi quelli che potrebbero o avrebbero potuto fare e anche molto !)

2) Trovare il materiale (e le informazioni) per fare bene è come fare 6 al superenalotto ( non è così all'estero anche per la più volte menzionata cultura ferroviaria - e non solo quella purtroppo-che qui da noi latita).....anche perchè, guarda caso, quando ti va bene ne trovi sempre un po' dopo che hai fatto ( perchè magari qualcuno pur di farsi bello tita fuori il coniglio dal cilindro...)

3) ........... mi fermo qui anche se potrei andare ancora avanti ma penso che i primi due punti da soli valgano un'attenta meditazione.

Sante parole...

e aggiungiamo che esistono persino critiche a scatola chiusa (senza aver letto o visto alcunchè). Surreale.

"...mio fratello è figlio unico perché non ha mai criticato un film senza prima vederlo..."

Così recitava una vecchia canzone di Rino Gaetano...

Vorrei esprimere un breve parere personale sulle foto "brutte". Teniamo conto che forse il criterio seguito è stato quello di cercare un'immagine delle carrozze allo stato di origine, o il più prossimo possibile, che secondo me è ottimo. E allora non sempre si può trovare l'immagine a colori o quella perfetta scattata pochi mesi fa. Certe carrozze illustrate hanno la bellezza di 40, 45 anni e in un'opera di questo genere troverei "fuorviante" rincorrere la bella immagine a tutti i costi. Pertanto meglio la brutta foto di una bella ragazza a vent'anni, che una bella foto di una rispettabile signora, ancora affascinante, ma magari un po' troppo truccata...

Qualcuno sa dirmi se a Udine ci sono negozi che vendono il libro?
Grazie in anticipo