Bhè sai le didascalie sono state fatte basandosi sugli appunti di Navè che magari a distanza di tempo ( leggi ritorno a casa) può aver confuso lo scatto o la località, comunque grazie della precisazione ( e chi meglio di te poteva saperlo !!!!).
Invece io devo chiedere umilmente scusa per una macroscopica "cavolata" che in sede di revisione ci è scappata poichè vi è stata una "mischiata" di pezzi di didascalie che non sono andate a posto ( azzarola però......mi aspettavo una insurrezione popolare ma probailmente affascinati dalle foto , come me, è sfuggita a tutti... ) : la 835 NON è certamente la versione a vapore surriscaldato della 830.....quella frase era riferita alla didascalia della 896 che era la versione a vapore surriscaldato della 895....
Prego apportare rapida correzione!!!
Ciao !

Beh..., io penso che più di qualcuno si sia accorto, ma ritengo che certe "sviste" non sminuiscano il valore enorme del libro...

...volendo essere pignoli, non è vero che le 640 sono le uniche macchine a vapore ad aver avuto la marcatura sopra i respingenti..., basta vedere qualche pagina prima le foto delle 691....

Ciao

Beh, su, s'è letto di peggio.

Piuttosto, la didascalia riguardante la foto dell'851 a Padova (vado a braccio, non ho il libro sottomano), sarebbe un po' da sistemare, circa il costruttore e l'anno di costruzione, come si evince dalla targa sul duomo.

....già è vero infatti la frase corretta doveva essere (riguardo le 640) .." erano tra le uniche" ...infatti la numerazione sopra i respingenti fu portata solamente da pochi gruppi tra cui le 645.
Circa il discorso della targa devo verificare ma attenzione non è detto che sia stata la sua originale ! Durante le revisioni generali che comportavano lo smontaggio completo della macchina poteva anche accadere che le targhe del costruttore venissero scambiate come venivano scambiate le caldaie o parti del biellismo.
Comunque grazie a tutti delle segnalazioni che terremo presenti in caso di una ristampa.

Scrivo solo per ribadire che una svista è comprensibilissima in un'opera che copre tutto il territorio nazionale e per ringraziare ancora i curatori, l'editore e tutti quelli che ci hanno consentito di arricchire le nostre conoscenze ferroviarie con queste preziose testimonianze fotografiche, sperando che in futuro si aprano altri interessanti archivi!

Sì. La foto è stupenda, sicuramente una delle migliori mai viste di questa linea: il treno merci partito da Gioia Tauro ha appena superato la fermata di Cannavà (km 8.297) che si trova nel comune di Rizzìconi e viaggia in direzione di Amato (nel comune di Taurianova).

Ma è tutto il libro ad essere memorabile non solo per gli scatti di Harald Navè, ma anche per il racconto introduttivo del collega Luft e, nondimeno, per i testi curati da Sartori, Nascimbene e Riccardi. Le composizioni che seguono le locomotive, poi, varrebbero, già singolarmente considerate, il prezzo del libro. Consigliato anche ai modellisti in cerca di informazioni sugli abbinamenti *corretti* tra i rotabili di un tempo.

F.