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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Trenitalia e Ferrovie dello Stato?
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 9:31 
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Iscritto il: domenica 5 marzo 2006, 14:15
Messaggi: 45
Località: Mestre
Ciao a tutti.

Vi pongo una domanda molto semplice e anche un po banale su un argomento che oramai penso sia stato discusso non so quante volte. :oops:

Le Ferrovie dello Stato, o meglio il gruppo Ferrovie dello Stato, è una azineda pubblica o una azienda privata?

Scusate la banalità della domanda, ma il dubbio nasce da una accesa discussione con un collega, il quale, come quasi tutti del resto, sosteneva che le FS sono dello Stato.

Se non mi sbaglio, le FS sono una società per azioni a capitale interamente pubblico, ma comunque ascrivibile al privato?

Il carattere si SPA non la rende un soggetto privato, il cui regime giuridico di riferimento è il diritto privato e non più il diritto pubblico come una volta?

Le domanda saranno anche banali per alcuni di voi, però vedo che in molti su questo fronte vi è ancora poca chiarezza.

Ringrazio già da ora chi chiarirà questi miei dubbi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trenitalia e Ferrovie dello Stato?
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 10:39 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 11:08
Messaggi: 1829
Ferrovie della Stato è una holding in forma di SpA il cui 100% di azioni è in mano allo Stato (del Ministero dell'Economia, per la precisione. La legge 210/85 ne ha disciplinato la trasformazione. Oggi penso sia del Tesoro, non so se esiste ancora il ministero dell'Economia). La disciplina delle SpA è principalmente nel Codice Civile (libro V). Dunque la forma societaria è tipica del diritto privato, ma di fatto lo Stato controlla il 100% e fa quello che vuole. La situazione è analoga a quella degli altri paesi europei.
Non mi pare faccia ricorso alla mercato del capitale di rischio, come una SpA "aperta" e di grosse dimensioni fa di solito.

Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Trenitalia e Ferrovie dello Stato?
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 20:29 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 14:43
Messaggi: 285
Località: Vittorio Veneto (TV)
Aggiungo un paio di annotazioni:
- Trenitalia e RFI sono anch'esse delle S.p.A., il cui capitale è interamente posseduto dalla holding FS S.p.A. (e quindi, indirettamente, dallo Stato).
- L'infrastruttura ferroviaria non è proprietà di RFI, bensì direttamente dello Stato. RFI è "solo" il Gestore dell'Infrastruttura Ferroviaria Nazionale, ossia il soggetto incaricato dallo Stato (tramite apposita convenzione) della gestione dell'infrastruttura stessa.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trenitalia e Ferrovie dello Stato?
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 21:21 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
Messaggi: 806
Mah, non direi che RFI sia soltanto il gestore. Allora come si spiega che le aree ferroviarie, i sedimi, siano state regolarmente intestate a nome della stessa RFI e non facciano parte del Demanio dello Stato? Anche dalle mie parti, dove vige il Sistema Tavolare di austriaca memoria la proprietà delle aree ferroviarie è stata regolarmente trasferita, sulla base della legge istitutiva della nuova organizzazione ferroviaria, alla stessa RFI, società che oggi è proprietaria a tutti gli effetti e in piena disponibilità delle aree ferroviarie. Questo lo affermo con sicurezza avendoci lavorato di persona in occasione di questi trasferimenti.
Diverso sarebbe il caso di una ferrovia in concessione; allora sì che la società ferroviaria sarebbe soltanto il concessionario ma non il proprietario dei beni che, alla scadenza della concessione stessa, ritornerebbero nella piena disponibilità dello Stato, che comunque ne rimane sempre il proprietario, sia prima che dopo. Cito i casi di linee in concessione chiuse da anni e anni e la cui proprietà delle aree fa capo all'Agenzia del Demanio, già Demanio dello Stato, la quale provvede alla concessione di parti di esse per usi diversi o, a volte, all'alienazione dei terreni o dei fabbricati, dopo averli trasferiti tra i beni patrimoniali dello Stato.
In oltre vent'anni, anzi quasi trenta, di demanio avrò pur imparato qualcosa, o no?
Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Trenitalia e Ferrovie dello Stato?
MessaggioInviato: lunedì 26 ottobre 2009, 23:29 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 14:43
Messaggi: 285
Località: Vittorio Veneto (TV)
In effetti l'atto di concessione parla di concessione dell'infrastruttura ai fini della gestione, non di concessione della gestione. Comunque la concessione:
- attribuisce a RFI il ruolo di Gestore dell'Infrastruttura ferroviaria nazionale (non di proprietario);
- è limitata nel tempo (60 anni a partire dal 2000)
- impone molti obblighi al concessionario, che non ha di fatto il pieno controllo (ad es., per chiudere una linea serve un'autorizzazione ministeriale);
- al termine lo Stato rientra nella piena proprietà e disponibilità dell'infrastruttura;
- lo Stato può far decadere anticipatamente la concessione in caso di inadempienze di RFI.
Se la proprietà è stata formalmente (ma comunque temporaneamente) trasferita a RFI, credo che ciò serva principalmente a semplificare la gestione burocratica. Per quel poco che ne so, se RFI dovesse fare lavori su proprietà demaniale la quantità di scartoffie aumenterebbe vorticosamente, e di pari passo i tempi.
Anche perché... quanto potrebbe valere economicamente l'intera IFN?!?

Mallet, dato che sei competente in materia, ne approfitto per chiederti se è ancora in vigore la norma per cui tutto il patrimonio immobiliare della P.A. più vecchio di (mi pare) 50 anni è automaticamente soggetto a vincolo architettonico. Qui a Vittorio Veneto ci sono voluti diversi mandati amministrativi per riuscire ad abbattere un'orribile scuola d'epoca fascista che cascava letteralmente a pezzi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trenitalia e Ferrovie dello Stato?
MessaggioInviato: martedì 27 ottobre 2009, 8:46 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
Messaggi: 806
E' dal 2005 che non sono più al Demanio per cui non so se la normativa attuale sia stata modificata o meno. Però, per quanto riguarda i vincoli posti sugli edifici con 50 o più anni di età, ciò non è dovuto alla loro appartenenza al demanio, nel caso della scuola direi patrimonio, bensì alla loro età. Qualsiasi immobile, anche privato, ricade in tale normativa, sempre che la Soprintendenza competente ne rilevi l'importanza storico-architettonica. Proprio a seguito di ciò l'edificio che ospita il museo ferroviario di Trieste Campo Marzio si è finora salvato dall'abbattimento. Anzi, la Soprintendenza può intervenire, di solito su segnalazione, anche su immobili privati per i quali se ne prevede la demolizione; addirittura è capitato che l'intervento di salvaguardia sia avvenuto quando già i lavori di abbattimento erano iniziati.
Tornando ad RFI, se questa fosse solo concessionaria, al momento di procedere all'alienazione di un bene, secondo le norme del demanio, dovrebbe retrocedere a quest'ultimo il bene stesso e poi l'Agenzia del Demanio lo metterebbe in vendita, invece non è così. Le aree e gli immobili di RFI sono considerati beni patrimoniali per cui, fatta salva la necessità che lo Stato (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) emetta il decreto con il quale viene soppressa un linea ferroviaria, tutto quanto fa parte della stessa può essere ceduto a terzi direttamente dalla stessa RFI.
Il caso di Campo Marzio nè è parte evidente. L'immobile e la relativa area scoperta erano stato considerati non più necessari per gli usi ferroviari per cui RFI, come un qualsiasi proprietario di immobili, li aveva messi in vendita, il tutto senza interessare il demanio, che dei beni ferroviari ex FS non possiede nulla.
Saluti


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