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 Oggetto del messaggio: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: venerdì 13 novembre 2009, 15:21 
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Nome: Armando Pappalardo
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Grazie alla manodopera asiatica abbiamo potuto apprezzare negli ultimi tempi modelli che solo poco tmpo fa risultavano praticamente inimmaginabili.
Eppure,sebbene cosi sazi di nuovi modelli,non posso non pensare che la nostra trazione a vapore sia quasi del tutto trascurata.Ovviamente parlo a livello industriale.Dopo la 740 e la prossima 743 e forse una 741,toh,tra un paio d'anni e durante, il vuoto assoluto.E che non ci sono solo le unificate!(e le facessero tutte almeno!!)
Qualcuno stara'pensando che qui non si ha mai la pancia piena...Forse ha ragione.
Ma la domanda che sorge spontanea e':le case modellistice,soprattutto le ultime,cosi'dinamiche,non prendono in considerazione il ns vapore per problemi e complicazioni progettistiche e produttive,per il timore di un non assorbimento da parte del mercato??Mah...penso a chi di noi non farebbe la fila,accettando anche di spendere qualcosa in piu',pur di avere una 640 o una 625 fatte bene(mi accontenterei di uno standard qualitativo pari alle attuali liliput).
Infine:com'e' possibile che noi modellisti e compratori non si riesca in alcun modo(schede di votazione.referndum!!,forum)ad indirizzare i produttori su qualcosa che ci attira notevolmente come il vapore?Dando anche alla casa costruttrice una certezza in piu' su quello che andra' venduto?Ciao a Tutti.Armando


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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: venerdì 13 novembre 2009, 15:51 
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Iscritto il: mercoledì 22 novembre 2006, 11:04
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Io credo che a parte pochi 'attivissimi' e ben informati o chi invece i capelli gli ha già 'ben più che grigi', per la maggioranza (silenziosa) dei modellisti il vapore é una realta ormai lontana e poco conosciuta.
Al massimo il treno storico con 3 centoporte da infilare tra un merci intermodale ed un minuetto...

Il presente, ben conosciuto e sempre davanti agli occhi, é più facile da riprodurre (con i 'bocconi pronti' che passa il mercato ed il sostegno informativo della rete), senza bisogno di comperarsi documentazione e studiare il passato con una passione da storico.

Ricordiamoci che sono ormai ben 40-50 anni che un vero traffico a vapore degno di questo nome é sparito dagli ultimi binari FS...

Un rilancio penso possa avvenire solo con un lenta e contina 'rieducazione' dei modellisti al vapore attraverso la letteratura (riviste) in grado di risvegliare curiositâ ed interesse di queste epoche passate.
I libri sono giâ quasi troppo di nicchia (chi li compera ha giâ fatto il primo passo, inoltre temo che per molti siano una voce molto secondaria nell budget di acquisti).

sebastiano


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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: venerdì 13 novembre 2009, 16:23 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 11:08
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Il tuo ragionamento riflette bene la realtà italiana, ma non giustifica il successo del vapore in altre realtà modellistiche europee: Liliput, Roco, ecc. continuano a sfornare loco tedesche. Altra mentalità? Anche sì, ma non basta a spiegare tutto il successo del vapore d'oltralpe. Un'altra curiosità è che il materiale di epoca terza (carrozze, carri, macchine diesel ed elettriche) ha un più che un buon successo dalle nostre parti. Per non parlare delle ultime realizzazioni in epoca II da parte di ACME e Roco....e le prede belliche, anch'esse, di varia qualità, andate a ruba.

Il problema secondo me è quello dei costi, per un mercato come il nostro che è relativamente piccolo. Tuttavia Hornby RR ha aperto una strada che promette bene: lasciamoli fare le 740 & le sue derivate, poi si vedrà....ho fiducia in una futura 685, e arriverà tra poco la 835, ci sono 880 e 875 (che auspico anche in epoca III...) ad esempio. A questo punto il parco macchine possibile diventerebbe più che congruo...


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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: venerdì 13 novembre 2009, 18:31 
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Nome: Armando Pappalardo
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 0:52
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Località: San Germano Vi/Cropani Marina Cz
Avete ragione.
Forse la cultura del vapore va'esaurendosi.
Ai tempi,quasi una quindicina d'anni fa,dopo l'835,una rivista del settore fece una specie di"votiamo una loco"per capire le ns preferenze.
La sfida se non ricordo male fu vinta dalla 740.
Dopo dieci anni e' stata prodotta(lo ammetto,non credo per merito di quel"contiamoci")....
Pero'mi pare che il suddetto modello abbia avuto un discreto successo(per quanto con qualche magagna a livello di trazione,leggerezza e fanali mostruosi).
Cosa voglio dire?Che ai tempi c'era solo la Lima e la RR....Oggi e' diverso.Si corre e c'e' concorrenza.
Se e'vero il discorso nessuno comprerebbe e428 o 424 con il citofono....eppoi credo che sia rimasto l'unico spazio enorme ed inesplorato ancora percorribile a livello di novita'...
Perche' volete dirmi che tra poco il vapore sara'com'e' per molti il trifase?Mai visto e quindi non desiderabile?
Non credo a questo binomio(infatti la RR produrra' mi pare la 432.....)

ciao Armando(e fateme sta 640...)


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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: venerdì 13 novembre 2009, 18:45 
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Iscritto il: lunedì 1 settembre 2008, 13:43
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sebamat ha scritto:
Io credo che a parte pochi 'attivissimi' e ben informati o chi invece i capelli gli ha già 'ben più che grigi', per la maggioranza (silenziosa) dei modellisti il vapore é una realta ormai lontana e poco conosciuta.


Mah...non direi proprio! :wink:
Quante 740 ha venduto Hornby,nonostante tutte le critiche e i giudizi tecnici negativi?
Il mercato c'è.....

saltobravo ha scritto:
Il problema secondo me è quello dei costi, per un mercato come il nostro che è relativamente piccolo.


mah...se un sacco di gente spende 50€ a carrozza (ACME cinese) e per fare un convoglio ce ne vogliono almeno 4 o 5
una loco che fuma da 160/180€ non lo vedo un problema,semmai perchè una 740 costa 180€ ed una 875 170€
qui si che si potrebbe discutere,dovrebbe costare sui 130/140€ secondo me date le dimensioni etc..etc..
sui mercatini si comprano una "folle" usata... (D.qualcosa) a 100€.... :wink: dai......

d 341 ionica ha scritto:
Cosa voglio dire?Che ai tempi c'era solo la Lima e la RR....Oggi e' diverso


infatti...oggi non c'è più una casa Italiana che produce per il proprio mercato interno,perciò siamo legati alle voglie,e bizze e umori, dei vari importatori e produttori stranieri, che sfornano invece roba a iosa per i "loro" mercati interni.
Io la vedo così.... 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: venerdì 13 novembre 2009, 21:54 
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Il mercato fermodellistico ha regole che sfuggono alle leggi economiche.
E' l'offerta che la fa da padrona, mentre la domanda non ha alcuna incidenza sulle politiche commerciali dei produttori; ciò anche in mercati nazionali ben più evoluti e redditizi del nostro.
Non mi sembra che le grandi case d'oltralpe indicano o abbiamo mai indetto referendum esplorativi o sondaggi tesi a sondare la volontà ed gusti degli appassionati "consumatori" prima di progettare e commercializzare una vaporiera.
Loro producono e la gente compra: stop.
E producono ben sapendo che la gente comprerà.
Spesso, poi, fanno cartello decidendo di mettere sul mercato nello stesso periodo macchine di gruppi diversi (naturalmente ognuno ha la sua, non tutti lo stesso modello) appartenenti a versioni mai prima prodotte o riedizioni di versioni precedenti non più corrispondenti ai gusti attuali, ben sapendo che l'appassionato le comprerà tutte: o per farsi il parco macchine ex novo o per rifarsi quello vecchio.
Ciò per dire che se il mercato vaporistico in Italia langue non si tratta di una questione culturale ma di pure e semplici scelte commerciali, le quali sono sempre legate ai costi di produzione e ai margini di profitto.
La progettazione e la realizzazione di una loco elettrica o diesel non comporta i costi per la realizzazione di una vaporiera. Le elettriche moderne poi, con la scusa dell'interoperabailtà e dell'unificazione dei mezzi, le vendi dappertutto.
Adesso, poi, sembra sia nata la moda del trifase (macchine dal fascino irresistibile, per carità).... ma non venitemi a dire che questa desiderio di 431, 432 o 554 viene dal cuore di tutti noi appassionati italiani.
A mio giudizio sarà solo un esperimento: se funzionerà si creerà un indotto, se non funzionerà saranno solo soldi buttati.


Ultima modifica di SAR NGG 16 il sabato 14 novembre 2009, 0:37, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: venerdì 13 novembre 2009, 22:04 
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Con i costi Cinesi non saranno mai soldi buttati via , perchè 500 persone che devono finire la pagina dell'album di figurine le trovano a occhi chiusi...
saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: venerdì 13 novembre 2009, 22:14 
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Iscritto il: domenica 11 ottobre 2009, 16:18
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Località: Brescia
claudio.mussinatto ha scritto:
Con i costi Cinesi non saranno mai soldi buttati via , perchè 500 persone che devono finire la pagina dell'album di figurine le trovano a occhi chiusi...
saluti


Se ti riferisci al trifase, quei 500 mi sa che l'album delle figurine lo devono ancora comprare :lol:

Comunque il tuo paragone è davvero calzante. L'appassionato italiano medio è come un collezionista di figurine.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: venerdì 13 novembre 2009, 22:20 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Il vapore è un 'esperienza che a livello di progettazione, in Italia, non tutti si sentono di affrontare. Le nuove case modellistiche dovrebbero avere almeno, nel loro ufficio tecnico, un progettista d' esperienza, proveniente dalla RR ad esempio.... Meccanicamente, automotrici e macchine a carrelli sono relativamente più semplici e meno onerose a livello di progettazione, anche se spesso le soluzioni tecniche adottate nascono da veri Geni e sono veramente innovative (vedi Oskar).
Case come Hornby, hanno gente con molta esperienza in questo campo, mentre, come dicevo prima, non tutte quelle nate di recente, l' hanno.
Certo, mi piacerebbe essere smentito con la presentazione di modelli di loco a vapore anche da parte di questi giovani marchi! :wink:
Fabrizio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: venerdì 13 novembre 2009, 23:21 
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Iscritto il: lunedì 1 settembre 2008, 13:43
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Località: Viareggio
Torrino ha scritto:
Il vapore è un 'esperienza che a livello di progettazione, in Italia, non tutti si sentono di affrontare. Le nuove case modellistiche dovrebbero avere almeno, nel loro ufficio tecnico, un progettista d' esperienza, proveniente dalla RR ad esempio....



Via ma non scherziamo,si progettano ben altre cose in Italia, figurati se non c'è gente che può fare questo....
in RR usavano il tecnigrafo ...forse....è roba "arcaica".....il problema,secondo me, non è la difficoltà tecnica quanto la volontà di farlo,tutti fanno "reverse engineering",con un modello in 1/87 ci vogliono si e nò 2 ore per capire e "carpire" tutto...dai....( se proprio uno non ha voglia di "reinventare" qualcosa,ma cosa ci vedi di così complicato in una loco a vapore in HO,sinceramente non lo capisco) :wink:
Diciamo che probabilmente i margini su uno "scatolone" Diesel o Elettrico,sono maggiori,c'è assai meno roba.... :wink:
Vanno sul velluto...........


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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: venerdì 13 novembre 2009, 23:42 
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Nome: Armando Pappalardo
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Località: San Germano Vi/Cropani Marina Cz
Scusate...non vorrei uscire fuori tema....Ma cosa vuol dire collezionista di figurine?
Senza polemica,veramente...Ma c'e' un modo di fare modellismo giusto e uno sbagliato?C'e' sempre qualcuno dall'alto della sua bravura e sapienza che puo'sentenziare su uno che magari i treni li colleziona e che per problemi vari o mancanza di tempo non puo'elaborare o semplicemente farli girare?
Mi chiedo se sui forum di appassionati di modelli d'auto(dinamico e non)qualcuno si permette di dire che genere di modellista sia se uno non fa brum brum con le macchinette....
Conosco gente che in fondo agli scatoloni non si ricorda nemmeno cos'abbia e che continua a comperare,visti io in negozio con il quaderno in mano con gli appunti per non prendere doppioni.
Non e' il mio caso...Critico,giudico?No.E' la sua forma per scaricare nervi e passioni.Quindi...Voglio fare girare una 402 con vagoni epoca prima?ma chi lo vuole fare lo faccia se si diverte.Ma qualcuno sara' sempre pronto a gridare allo scandalo....Vogliono fare una 432 perche'e' una macchina storica e bla bla e in 500 la compreranno...La facciano.Termino:a volte ho come la sensazione come in quelle mostre piene di "so tutto io"...presenti un lavoro mega,che so un diorama od un'elaborazione....ma ci sara' sempre colui che oltre a non dirti nulla di positivo o di congratulante ti fara'notare che manca una razza su una ruota.Sempre polemici e mai costruttivi.

notte Armando


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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: sabato 14 novembre 2009, 0:44 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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Località: Fabriano
peterpanico ha scritto:
Torrino ha scritto:
Il vapore è un 'esperienza che a livello di progettazione, in Italia, non tutti si sentono di affrontare. Le nuove case modellistiche dovrebbero avere almeno, nel loro ufficio tecnico, un progettista d' esperienza, proveniente dalla RR ad esempio....



Via ma non scherziamo,si progettano ben altre cose in Italia, figurati se non c'è gente che può fare questo....
in RR usavano il tecnigrafo ...forse....è roba "arcaica".....il problema,secondo me, non è la difficoltà tecnica quanto la volontà di farlo,tutti fanno "reverse engineering",con un modello in 1/87 ci vogliono si e nò 2 ore per capire e "carpire" tutto...dai....( se proprio uno non ha voglia di "reinventare" qualcosa,ma cosa ci vedi di così complicato in una loco a vapore in HO,sinceramente non lo capisco) :wink:
Diciamo che probabilmente i margini su uno "scatolone" Diesel o Elettrico,sono maggiori,c'è assai meno roba.... :wink:
Vanno sul velluto...........


Beh, se sei così bravo a progettare un biellismo affidabile e funzionale a livello industriale, cosa aspetti a proporlo ai costruttori, poi, gli stampi per fare una vaporiera sono molti di più di quelli che occorrono a fare una loco elettrica o diesel a cassa unica, qui devi fare: caldaia, piano di calpestio, cabina, tutta la "tuberia", le pompe, la tiranteria, etc... Hornby è un "gigante" e lo fa, Roco idem, ma per gli altri, sei sicuro che sia veramente un grande investimento?
E' tutto semplice, facile..... A parole si fa poco, ci vogliono soldi e "cosiddetti! :wink:
Ciao!
Fabrizio.
Oh, non te la prendere, ho cercato di essere solo un po' più realistico. :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: sabato 14 novembre 2009, 0:59 
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Località: Brescia
Se ami la ferrovia e compri un modello perchè ti porta in casa quelle emozioni che vivi dal vero (o avresti voluto vivere) e vuoi ridestare al solo guardarlo e contemplarlo (sul plastico o in vetrina non conta un c...), allora sei un modellista ...... e di doppioni mica ne compri :wink:
Se acquisti un modello senza questo spirito, allora sei un collezzionista di figurine.
Absit Iniuria Verbis.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: sabato 14 novembre 2009, 7:49 
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Nome: Armando Pappalardo
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 0:52
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Ciao sar ngg 16

per me era scontato che un modellista avesse quello spirito.


ciao Armando


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 Oggetto del messaggio: Re: Il "vapore"e'difficile da fare?
MessaggioInviato: sabato 14 novembre 2009, 8:44 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 6190
Località: Bruschi
Ripuntualizzo un concetto...quello dell'album di figurine.
Quando un ufficio marketing o semplicemente un imprenditore sò che il suo mercato di riferimento è fatto da 600/800 soggetti che acquistano tutto , non vedendo gli errori marchiani , la qualità di rifinuture etc etc , ed essendo con i costi Cinesi molto vicino al suo break even , perchè mai dovrebbe preoccuparsi di lavorare diversamente?
Anzi , visto il fatto , cerco di sfornare il più possibile modelli in poco tempo per far girare velocemente il mio capitale impegnato e aumentare l'utile
Diverso il discorso quando devo produrre 15000 pezzi e il modello passa implacabilmente sotto le forche caudine delle riviste e degli appassionati...infatti spesso in questi anni ci siamo chiesti come mai c'era questo abisso di qualità tra i modelli d'oltralpe e i nostri ( anche se ultimamente anche da loro la qualità scende).
Ecco , tutto qui il problema.
Il nostro mercato è fatto per la maggior parte di persone che se non hanno l'ultimo modello non vivono , e che magari lo rivendono dopo 6 mesi perchè ne esce una versione aggiornata.
Io imprenditore non ho nessun interesse a uccidere la mucca che mungo ogni giorno e questo atteggiamento non fà migliorare la parte modellistica del nostro hobby.
Mi sento dire "..come faccio ad elaborare una macchina da 200 euro...", ma se il produttore fornisse ricambi , casse grezze a prezzi popolari o addirittura con le meccaniche , forse qualcuno inizierebbe a pensare di crearsi la propria figurina , unica e introvabile che a quel punto migliorerebbe anche la sua collezione
Domenica scorsa ero ad una borsa scambio.
Sul mio banchetto avevo le 636 epoca III che abbiamo fatto io e Fulton , perfette , finite sulla loro meccanica Roco , con pantogrfi giusti , gocciolatoi , rubinetti etc etc
La gente passava e non le gurdava non leggendo il volantino ,probabilmente scambiandole per modelli Roco, poi un tizio mi fà " bella , sà , io ho tutte le roco , alcune sono già fuori catalogo..." e parlando ,secondo lui era meglio avere tutti i numeri di catalogo Roco che , rinunciando ad un paio di quelle macchine di cui alcune anche con i musi larghi , averne una unica ,esatta , che Roco non farà mai...
Altri casi simili , con qualcuno che mi ha detto che il pancone non aveva 4 condotte etc etc
Infatti gli ordini di questa nostar avventura sono : 8 macchine finite , 5 casse finite, 6 transkit grezzi più un paio a testa di macchine per noi
Questo è lo spaccato medio della cultura modellistica , in quanto questi soggetti hanno anche nella loro collezione le carrozze giuste per formare un convoglio , ma lo agganciano ad un qualsiasi locomotore castano isabella, per poi correre ad ordinare la novità e trovarsi un buono nella confezione per la cassa giusta...
saluti


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