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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Terminologia
MessaggioInviato: sabato 16 gennaio 2010, 20:01 
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Iscritto il: sabato 19 luglio 2008, 8:55
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La domanda potrà sembrare oziosa, ma spero che non lo sia: che cosa si intende ufficialmente con il termine "linea", naturalmente ferroviaria? Ad esempio, in un vecchio orario ferroviario la linea Montebelluna - Susegana (o viceversa?), costruita nel corso della prima guerra mondiale, compare come Conegliano - Susegana - Montebelluna. Solo una parte della linea (?) aveva due binari propri, poi ridotti ad uno.

Inoltre nelle ferrovie esiste il concetto di casa cantoniera? Passando in treno spesso vedo caselli di piccole dimensioni ed altri più grandi, per intenderci quelli che hanno anche un terrazzino su un lato. Mi sono chiesto con quali criteri o per quali diverse funzioni venissero assegnati al personale che vi abitava con la famiglia.


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 Oggetto del messaggio: Re: Terminologia
MessaggioInviato: sabato 16 gennaio 2010, 20:41 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
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Rispondo solo alla prima domanda. La seconda richiederebbe una risposta più articolata ma, secondo me, potrebbe essere proprio l'ispirazione per un articolo su una delle riviste del settore.
Dunque, una linea ferroviaria è un tratto di percorso che inizia in un certo punto (progressiva) e finisce in un altro, generalmente nel punto in cui si innesta in un'altra.
Diverso è invece un quadro orario che può racchiudere uno o più tratti di linee ferroviarie diverse.
Un esempio:
La linea Trieste-Venezia, così come riportata sul quadro orario, comprende tra Venezia S.L. e Venezia Mestre una porzione della Venezia-Milano; da Mestre a Bivio Galleria costituisce la linea omonima, mentre da Bivio Galleria a Trieste C.le corrisponde ad un tratto della Trieste C.le-Villa Opicina Confine. Il tutto è facilmente rilevabile dall'osservazione delle progressive chilometriche.
Per chi non conosce la zona, Bivio Galleria è quel punto in cui i binari provenienti da Monfalcone si uniscono con quelli da Villa Opicina, subito dopo aver passato la stazione di Bivio d'Aurisina e attraversato una breve galleria costruita nel 1860. Da Bivio galleria si gode un dei più bei panorami sul Golfo di Trieste, quasi a picco sul mare.
Tornando alla Mestre-Bivio Galleria anche sulle planimetrie della linea o degli impianti della stessa viene usata questa dicitura.
Così come da Udine a Trieste si percorre prima la Udine-Bivio S. Polo, dove ci si innesta sul percoso di cui sopra.
Anche questo potrebbe essere un argomento da trattare sulle riviste del settore.
Non per fare un appunto, però ho l'impressione che con il tempo gli argomenti trattati siano andati a perdere d'interesse e ciò vale, a mio giudizio, per tutte le testate presenti nel nostro Paese. Ogni tanto qualche eccezione, ma non basta.
Saluti polemici


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 Oggetto del messaggio: Re: Terminologia
MessaggioInviato: domenica 17 gennaio 2010, 15:11 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 23:27
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Località: Arma di Taggia (IM)
Altra dfinizione:

Infrastruttura necessaria ed idonea a far circolare un treno od un convoglio ferroviario tra due località di servizio in un determinato momento o periodo di tempo; con definizione comune si intende per linea la strada ferrata che collega due località geografiche o stazioni, convenzionalmente assunte come origine e termine della linea, nonchè un certo numero di stazioni intermedie.

E' un tantino più tecnico, ma se può servire...

Danilo 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: Terminologia
MessaggioInviato: domenica 17 gennaio 2010, 15:15 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 23:27
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Località: Arma di Taggia (IM)
Casa cantoniera:

Edificio o casa di servizio attigua alla linea, un tempo sede di agente (cantoniere) avente compiti di manutenzione e di sorveglianza del binario; anche punto singolare e militare della linea, nonchè in diversi casi posto di servizio per la manovra di passaggi a livello e località di fermata dei treni.

Tratto dal dizionario ferroviario del CIFI.

Danilo 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: Terminologia
MessaggioInviato: domenica 17 gennaio 2010, 19:31 
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Iscritto il: sabato 19 luglio 2008, 8:55
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Località: Veneto
Grazie per le risposte.
Rimane una domanda: i caselli più grandi, che oltre tutto, pur nella loro semplicità, hanno un loro pregio architettonico, almeno all'esterno, sono o sono state case cantoniere?


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 Oggetto del messaggio: Re: Terminologia
MessaggioInviato: domenica 17 gennaio 2010, 20:02 
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Iscritto il: sabato 6 maggio 2006, 15:55
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Località: bologna
Non è questione di misure,ci sono(magari abbandonate) case cantoniere piccole come grandi,molto dipende dalla linea,forse mi spiego meglio portando come esempio le stazioni.
Tutti gli edifici atti all incarrozzamento dei passeggeri che possano essere sede di incrocio o precedenza sono stazioni;siano esse di IV categoria(una stanza per il DM+sala d' aspetto di
10 MTcirca)o I cat (vari locali di servizio locali per il PDM ecc ecc)il piano superiore per tutte le categorie era)(ed è di norma)adibito a abitazione del personale dipendente, e sono TUTTE
stazioni,la casa cantoniera segue in parte le stesse regole vennero costruite della misura
necessaria a quel tratto di linea.


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 Oggetto del messaggio: Re: Terminologia
MessaggioInviato: domenica 17 gennaio 2010, 22:12 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 23:27
Messaggi: 1056
Località: Arma di Taggia (IM)
Posso anche segnalarvi che per quanto riguarda i tratti di linea tra Albenga e Ventimiglia (linea Genova-Ventimiglia) e tra Ventimiglia ed Olivetta San Michele (linea del Tenda) i caselli sono praticamente identici gli uni agli altri...
Spiego meglio.
Alcuni anni orsono, quando le FS vendettero i loro fabbricati ai privati, fummo incaricati (come studio tecnico esterno) di eseguire rilievi, planimetrie ed accatastamenti dei fabbricati al catasto urbano.
Da tali rilievi risultarono che i caselli relativi alle tratte in questione riportavano gli stessi progetti, stesse quote e misure.
Ovvero...
Abbiamo riscontrato tre o quattro modelli differenti tra loro, mentre tra i modelli uguali (magari uno ad Alassio, un'altro a Diano Marina e poi a Bevera per esempio) il progetto era identico.
Stessa cosa per il casermone di Albenga, Arma di Taggia e Ventimiglia.
Erano uguali anche le disposizioni delle stanze, delle scale e delle finestre, tanto che con le piantine di uno a caso si verificavano le corispondenze degli altri per comodità...
Un tipo prevede due stanze e bagno esterno al piano terrneno, scala ad angolo al lato del fabbricato e due stanze al piano superiore.
Secondo tipo: due stanze al piano terreno e bagno esterno, scala centrale diritta e due camere al piano superiore.

Progetto unico e ripetuto più volte sul territorio.

Danilo 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: Terminologia
MessaggioInviato: domenica 17 gennaio 2010, 22:37 
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Iscritto il: domenica 18 giugno 2006, 0:28
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Località: Vittorio Veneto
Sarebbe veramente interessante che tu potessi inserire qui una delle piante rilevate!!

Marino


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 Oggetto del messaggio: Caselli in Sardegna
MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2010, 18:16 
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Iscritto il: sabato 19 luglio 2008, 8:55
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Località: Veneto
Nel primo o nel secondo numero della rivista "Dove" (1991?), che ho prestato quasi subito e non è mai tornato a casa, vi era un servizio in cui si segnalava la possibilità di acquistare i caselli ferroviari lungo una linea dismessa della Sardegna.

Sono passati molti anni, ma qualcuno ricorda forse il servizio e la linea di cui si parlava? Nelle collezioni di riviste, nelle biblioteche e negli archivi degli appassionati di ferrovie spesso si nasconde l'impensabile...

(Tranquilli: non ho la possibilità di acquistare caselli o castelli).


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 Oggetto del messaggio: Re: Terminologia
MessaggioInviato: mercoledì 20 gennaio 2010, 20:36 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 23:27
Messaggi: 1056
Località: Arma di Taggia (IM)
Purtroppo le piantine ufficiali non posso inserirle, essendo pratiche di privati; potrei inserire uno schizzo di massima di come sono fatti, eventualmente...

Danilo 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: Terminologia
MessaggioInviato: mercoledì 20 gennaio 2010, 20:57 
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Iscritto il: sabato 6 maggio 2006, 15:55
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Località: bologna
I progetti seguono circa 3 grandi linee:reti,adriatica+ mediterranea;FS prevalentemente razionalista;fatta questa distinzione
come ha potuto rilevare dal vivo le realizzazioni sono sempre identiche.
Ovviamente le grandi stazioni fuori categoria fanno ognuna storia a sè,ma un casello per esempio a Lecce è identico a uno
dell Abruzzo se l' età è compatibile,come Bevera è identico alle realizzazioni padane o Toscane.


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 Oggetto del messaggio: Re: Terminologia
MessaggioInviato: mercoledì 20 gennaio 2010, 22:09 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 23:27
Messaggi: 1056
Località: Arma di Taggia (IM)
Colto al volo il succo del discorso.

Danilo 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: Terminologia
MessaggioInviato: giovedì 21 gennaio 2010, 16:51 
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Iscritto il: mercoledì 20 febbraio 2008, 11:22
Messaggi: 1188
Località: trento
Le grandi amministrazioni ferroviarie come avevano gli "album dei tipi" relativamente al materiale rotabile ne avevano pure per i Fabbricati di ogni genere(FV, MM, case cantoniere, serbatoi idrici, posti di guardia etc etc etc)
per la RS cito
Real Corpo del genio civile Direzione tecnico Governativa per le ferrovie sicule
Tipi di fabbricati ferroviarii per stazioni e case di guardia 1882
Torino : Litografia Fratelli Doyen, 1883.
101 tavole (consultabile Biblioteca della Facoltà di ingegneria dell'Università degli studi di Brescia)

per la RM(consultabili presso biblioteca del CIFI Roma)
Società per le strade ferrate del Mediterraneo
Relazione sugli studi e lavori eseguiti dal 1885 al 1897
ed 1898

e
Relazione sugli studi e lavori eseguiti dal 1897 al 1905 con 74 tavole
ed 1906.


per la RA(come sopra)
Società per le Strade Ferrate Meridionali Esercizio RA
Tipi dei Fabbricati per stazioni e case cantoniere.(ed1890)
Tipi degli Infissi ed accessori diversi(ed 1890)

ma anche in album dedicati alla costruzione di singole linee o gruppi di linee

e per le FS(biblioteca Dir Generale Roma pza Croce Rossa)
Fabbricati delle stazioni e delle case cantoniere, opere in muratura coperture e pensiline (ed 1906)
Pensiline metalliche(1911)
Tipi di magazzini e piani caricatori a denti di sega per merci(1920)
anche per le epoche successive si riscontrano dei nuovi standard(ho ad esempio in mente i grandi fabbricati alloggi, per il personale dell'armamento, i cui ruderi si vedono ancor oggi lungo la Verona Bologna, o le cabine AC anni 30) ma i disegni posson esser trovati presso gli archivi degli uffici preposti o relative direzioni centrali...sicuramente di più difficile pubblico accesso

in tanti testi e trattati di ingegneria ferroviaria si trovano tavole relative all'argomento spesso tratte dalle opere succitate, ho citato una sola biblioteca per opera ma, naturalmente, potrebbe esser disponibile anche in altre, specie universitarie d'ingegneria od architettura o tecniche...
pietro


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 Oggetto del messaggio: Riclassamento d'impianti ferroviari
MessaggioInviato: venerdì 22 gennaio 2010, 17:00 
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Iscritto il: sabato 19 luglio 2008, 8:55
Messaggi: 495
Località: Veneto
Nel testo di una seduta parlamentare di molti anni or sono il ministro dei Trasporti usò l'espressione "indispensabile riclassamento degli impianti".

Riclassamento = ammodernamento, miglioramento...?


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