Caro Gavino ,ricordati, che i bidonetti diesel, vanno a 130 , a 160 ci vanno quelli elettrici, e auspicabile che invece si mettano in testa di fare le varianti tra Macomer e Campeda, tra Bonorva e Giave, e tra Chilivani e Sassari. Fare varianti e tenere la velocità max di 130 serve a poco e niente, basterebbe far circolare solo 66x e 445+carrozze a quel punto. Perchè se ci sono rotabili che possono viaggiare anche a 160/180 con trazione diesel non metterli in circolazione? Mi auguro che con l'aumento dei rotabili aumentino anche i treni nel nord dell'isola.
Paolo.

Gavino? Va bene che mio nonno era sardo (di Luogosanto, per l'esattezza), ma mi chiamo Giuliano...
A me risultava che la velocità del bidonetto diesel fosse di 160, ma tant'è.
Volendo ci sono anche le Aln 776, già più veloci. Volendo si possono modificare i rapporti alle 663 o ai bidonetti.
Sinceramente, non credo che il talgo possa risolvere alcunché.
Mi pare invece una pura operazione di immagine, uno specchio per le allodole intentato dalla precedente e fallimentare amministrazione regionale e purtroppo ripreso da quella inane e immobile di oggi.

Scusa Giuliano, pensavo potressi aver preso il nome di tuo nonno come qualche volta capita qui in Sardegna. La triste verità è che con quello che hanno speso per la fallita elettrificazione, locomotori compresi, avrebbero realizzato tutte o quasi le varianti di tracciato necessarie alla velocizzazione della rete sarda. Io queste notizie le prendo come i chirurghi prendono i pazienti con guanti e pinze. Potrebbe anche darsi che sia la volta buona, occorrono pazienza e c....o fermo, poi potremo giudicare.
Paolo.

il problema e che cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa! Questo per dire che tutti gli amministratori che nel tempo si sono succeduti non hanno avuto la capacità di concentrarsi per risolvere il vero problema della rete ferroviaria sarda, e cioè RETTIFICARE la linea e RADDOPPIARE i binari!!! Purtroppo senza un perseguimento (che ovviamente impegnerà molto danaro e tempi lunghi di realizzazione) di questi DUE obbiettivi non si parerà a (quasi) nulla. E dire che l'esperienza dovrebbe insegnare qualcosa: ditemi che senso aveva sprecare mucchi di soldi pubblici per elettrificare da Cagliari verso nord invece che impegnare da subito ogni centesimo disponibile per risolvere i due punti che ho sopra evidenziato...e così di seguito...

Hai ragione. L'elettrificazione che avrebbero dovuto realizzare negli anni Ottanta in realtà serviva per provare e lanciare sul mercato una produzione italiana a corrente monofase.
Si è visto come è andata a finire.
Poi c'è stata la barzelletta del pendolino diesel, e adesso la farsa del talgo.
Col risultato che la dorsale rimane in gran parte quella realizzata dagli inglesi nell'Ottocento, mentre si farnetica di farci viaggiare sopra treni ad alta velocità che poi non possono correre per via della segnaletica e delle tracce orarie.
E si resta al sublime caso della stazione di Scala di Giocca.

Rileggiamo tutti insieme, giusto per citaro a mo' di esempio, il seguente articolo apparso il lontano 02/08/1995 su L'Unione Sarda:

http://giornaleonline.unionesarda.ilsol ... colo=14562

E in quindici anni non è cambiato assolutamente nulla, a parte i nomi degli interessati!
Anzi, a complicare le cose c'è il regime regional-disgregazionista che produrrà ancora più sprechi e debito pubblico.
Povera sardegna, povera italia.

Quando vennero presentati circa 5 anni fà i minuetto diesel , venni a sapere da un macchinista che li aveva provati in direttissima che potevano raggiungere comodamnete i 150 orari senza avere problemi , e quando vennero presentati i primi 3 qui a Siena feci una domanda al responsabile delle ferrovie chiedendo se la velocità sarebbe stata alzata a 150 , mi rispose che avevano in mente di alzare la velocità .

Si vede che poi ci hanno ripensato...

ben vengano i treni moderni, ma è il ragionamento nel suo complesso che deve fare passi in avanti: priorità assoluta al raddoppio della linea contestualmente alla rettifica del tracciato!!! Poi si può parlare di tutto il resto...

Purtroppo le infrastrutture ferroviarie in Sardegna non sembrano interessare...si fa con quel che c'è...un treno ad assetto variabile sarebbe un palliativo per migliorare i tempi di percorrenza...meglio che niente...speriamo!

Sì, forse guadagnerà anche cinque minuti sui tempi di percorrenza.
Ma, volete mettere la scena quando la gente ci sale sopra (e a caro prezzo)?
E pensare che con un po' di miglioramenti al tracciato si possono ottenere vantaggi ben superiori anche senza materiale costoso e inutile, e peggio, ordinato all'estero a suon di mazzette.
Qualche aln776 avrebbe fatto altrettanto bene, e sarebbe costata sicuramente di meno.

Realizzazione di 3 varianti di tracciato:

Costo preventivato 300 milioni.
Riduzione tempi di percorrenza:-15'
Tempi di realizzazione: ?? Risorse attualmente disponibili 60/300 giusto per realizzare una sola variante (-4 minuti), progettazione, VIA..etc etc

Acquisto 7 treni ad assetto variabile

Costo 58 milioni.
Riduzione tempi di percorrenza: -40' (CA-SS da 2h50 a 2h10)
Tempi di realizzazione : 2012

Non ho capito cosa si vuole dimostrare...forse che puntare ad avere il doppio binario e le rettifiche di tracciato non serve a nulla? Allora, a questa stregua non avrebbe neanche più senso avere le linee così come sono: smantelliamo tutto!!!
Oppure, che senso ha che altrove abbaino il doppio binario? perchè non hanno risparmiato "vagonate" di denaro realizzandone solo uno???
Purtroppo, ho l'impressione che come mentalità proprio non ci siamo...

Infatti. Col risultato di continuare a girare su una linea ottocentesca con i presunti supertreni di origine spagnola.
Màh.