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MessaggioInviato: mercoledì 10 maggio 2006, 21:21 
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Non sono del tutto d'accordo con quanto avete detto fino ad ora.
Proviamo a vedere.
1) Il ritardo, che c'è naturalmente, non dipende in questa fase dalla Lhor, cioè dalla casa che costruisce il mezzo, ma dall'avanzamento dei lavori dell'infrastruttura. La progettazione è stata probabilmente un poco affrettata. Aggiungiamo che c'è la questione del deposito non previsto nel progetto iniziale: l'area dove dovrà essere costruito è solo adesso in via di espropio.
2) Ho avuto la possibilità di vedere dal vivo il funzionamento del mezzo, sia pure per un tempo molto limitato, e posso dire che è estremamente interessante. A favore: ruote gommate= maggior aderenza della rotaia, quindi cavalcavia e ponti si fanno senza problemi. Via guidata a una sola rotaia= raggio di curvatura più stretto e possibilità di far circolare mezzi a più casse. Cioè maggior numero di persone trasportate con un unico mezzo, quindi con un unico conducente. Diminuzione dei costi di gestione. Col filobus hai si le ruote gommate, ma al masimo due elementi ( vedi, anche gli ultimi Skoda (?) di Roma) Quindi per trasportare lo stesso numero di persone serve più personale.

Contro: sostanzialmente una cosa, ma molto importante. Il Translohr è un sistema proprietario, cioè si è vincolati mani e piedi in futuro alla Lohr per i futuri veicoli e per l'estensione della rete. Con una tramvia tradizionale invece si fa una bella gara con un capitolato preciso e il miglior offerente vince.

3) Aspetti poco chiari del progetto: il bando all'inizio parlava di un mezzo con il volante capace anche di muoversi autonomamente al di fuori dei binari. Cosa scomparsa poi dopo l'aggiudicazione: del resto con i suoi 25 ( vado a memoria) metri per il nostro codice della strada potrebbe circolare solo come mezzo eccezionale scortato dai vigili. Alimentazione senza filo in Prato della Valle: all'inizio gli accumulatori creavano dei problemi( nel senso che per ricaricarli ai capolinea era necessario un tempo troppo lungo) ora pare che il problema sia risolto.

4)Altro aspetto dubbio, a mio giudizio il fatto che in vari tratti della linea la sede non sia protetta. Se il tram su gomma deve stare in coda con le auto serve ben a poco!

5)Sul fatto della pericolosità della rotaia ho qualche perplessità. E' vero che ci sono state parecchie cadute, ma penso sia dovuto alla scarsa dimestichezza di ciclisti e motociclisti con la rotaia, scomparsa in città da decenni. All'Aquila hanno meno problemi, perchè i ciclisti sono molti di meno ( salite e discese....)

In conclusione è comunque vero che la vicenda ha avuto forti risvolti politici. A onor del vero però bisogna dire anche che, ancora quando la città era governata dal centrodestra, Venezia governata dal centrosinistra ha scelto lo stesso sistema.

Quindi credo che fatti salvi i dubbi di ordine tecnico e trasportistico i pasticci siano dovuti più che altro a una gestione poco accorta della vicenda da parte delle amministrazioni.

Franco


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MessaggioInviato: giovedì 11 maggio 2006, 22:41 
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Detta così, sembra che alla fine l'autobus sia il mezzo migliore del mondo: non ha impianti fissi, l'energia per la propulsione si paga a consumo, e via di seguito. Allora basta con tram e metropolitane...
Il problema è che anche prendi-taglia sembra pensarla in questo modo, figuriamoci i cosiddetti enti locali.
E gli arabi continuano a guadagnare, e i moratti vari a speculare sul fatto che il costo "alla fonte" di un barile di petrolio è di otto dollari mentre loro lo vendono a più di settanta.
Come minimo c'è qualcosa che non va.


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MessaggioInviato: venerdì 12 maggio 2006, 8:30 
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Per G-Master:se le tue considerazioni derivano dal mio interevento, allora penso di non essere stato chiaro. Lasciamo stare le considerazioni politiche e limitiamoci al discorso autobus che fai tu. A Padova la decisione presa era quella di sostiuire la linea 8 del bus, forse quella più utilizzata sull'asse nord sud con un mezzo che avesse una capacità maggiore e potesse viaggaire separato dal traffico privato.
Ovvio che l'ideale è il tram. E a questo si era pensato. Poi per le note vicende si è passati al tram su gomma della Lhor ( anche Bombardier ha nel suo catlogo un mezzo di concezione analoga, ma con un attacco alla rotaia diverso).
Anch'io preferisco il tram ma facendo un analisi a freddo della tecnologia ho voluto sottolineare i pro e i contro - ci sono entrambi- di questo nuovo veicolo. Tutto qua. Faccio un esempio pratico. Se non erro, (Aquilani casomai correggetemi) a L'Aquila il percorso del tram su gomma Lhor sarebbe stato difficile per un tram tradizionale.
Io voglio solo dire che è giusto avere delle preferenze, ma che almeno noi appassionati che una certa competenza la abbiamo, dovremmo essere un poco più obiettivi nel analizzare le novità.

Che poi gestione e magari anche scelta del sistema siano figli di consierazioni più politiche che tecniche è un altro discorso.

In generale a mio giudizio, noi dobbiamo ragionare in chiave generale pensando ad un potenziamento complessivo del trasporto pubblico.

E questo vuol dire un mix adeguato di treni, tram e metropolitane ed anche autobus.

Se ho tempo tra oggi e domani vi posto alcuni dati estrapolati da una ricerca realizzata da Unindustria sui mezzi che i dipendenti usano per andare a lavorare e sui modi di trasporto maggiormente impiegati per spostare le merci. Si posono fare delle considerazioni interessanti, pensando sia ai trasporti che all'urbanistica.

Franco


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MessaggioInviato: venerdì 12 maggio 2006, 9:02 
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Tra l'altro, a giudicare dalla news che è su questo numero di TT, sono finalmente iniziati i collaudi!
Cmq Franco, il tuo ragionamento non fa una piega, l'unica considerazione è che in Italia, ogni volta che si tratta di potenziare il TPL saltano fuori 10mila problemi....vedi da me a Roma dove la sovrintendenza non ha fatto installare la linea aerea per il filobus oltre Porta Pia (cmq per ora i trollini sembrano andare)


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MessaggioInviato: venerdì 12 maggio 2006, 16:16 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Il filobus di Roma è una cosa che appena ho potuto sono andato a vedere, proprio nel tratto iniziale della Nomentana dove c'è il passaggio dall'alimentazione a batteria a quella da fili. Anche se funziona, rimane l'assurdo dell'uso di due sistemi dettato da considerazioni non tecniche ma estetiche.
Ecco, secondo me troppi enti e troppe persone hanno il diritto di mettere bocca su questioni di cui non hanno competenza. E quindi ci ritroviamo con mezzi vincolati da pretese demenziali, quando non addirittura mezzi demenzialmente concepiti in sé.
Oggi pensare di posare un impianto fisso di qualsiasi genere nel nostro paese diventa un affare enormemente complesso, il che farebbe desiderare che l'ente preposto al controllo fosse uno solo e che avesse potere esecutivo su questo genere di decisioni.


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 Oggetto del messaggio: Re: ...paAAAauraaah!!!!
MessaggioInviato: venerdì 12 maggio 2006, 22:26 
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TaigaTrommel ha scritto:

come al solito, si è preso spunto da un fatto apparentemente abbastanza tragico per disquisire sui pro/contro tram, translhor ecc. Premesso quanto sopra, riferisco che sono stato a Caen nell'estate del 2002 (mi pare). Si stava sperimentando un veicolo analogo, probabilmente Bombardier, ma non mi è sembrato di notare avversione della stampa e della cittadinanza nei confronti dell'ibrido. Certo dalle mie foto, purtroppo non eccellenti ( allora avevo per praticità una "usa e getta")
http://img266.imageshack.us/my.php?imag ... olo4vx.jpg
http://img206.imageshack.us/my.php?image=caen19fz.jpg
pare che i due incavi stradali a fianco della rotaia siano di dimensioni più piccole rispetto a Padova, ma anche a Caen è necessario che i dueruotisti intersechino la rotaia con una certa angolazione. PERO' IL MIO QUESITO E': QUANDO E' AVVENUTO QUELL'INCIDENTE TRAMVIARIO E QUALI SONO STATE LE CONSEGUENZE PER I PASSEGGERI IN ATTESA SUL MARCIAPIEDE OPPOSTO? LE IMMAGINI FAREBBERO SUPPORRE ESITI DECISAMENTE TRAGICI.


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MessaggioInviato: venerdì 12 maggio 2006, 22:50 
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Località: Staranzano (GO)
l' incidente è avvenuto il 17 marzo 2005 e ha causato due vittime. purtroppo l' articolo non è più disponibile on line.

Franco


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MessaggioInviato: sabato 13 maggio 2006, 13:43 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Ma come ha fatto a uscire dai binari con quella violenza? E' vero che si trattava di due motrici e che stavano accelerando in uscita dalla curva, però...


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MessaggioInviato: sabato 13 maggio 2006, 15:03 
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Non voglio mettermi in polemica con Marco e Gresley, io peraltro vivo oltre il ,confine della provincia (e sull'amore per le rotaie dei due nessuno ha dubbi) e quindi...

La mia idea è che le biciclette non dovrebbero percorrere la via della guidovia (non serve inventare nomi nuovi per quella pista policar) come non dovrebbe farlo nessun altro veicolo privato.

Da quello che ho sentito da un autista APS mobilità, mi veniva da scrivere ACAP, i bus tradizionali dovrebbero abbandonare il centro, e la cosa mi pare sensata, se fai andare la guidovia con una cadenza di 5 minuti... Certo, per farlo deve avere pista ben libera. Mi domando cosa succederà fuori dal centro...

La rotaia è indubbiamente pericolosa per le due ruote: invece che una scanalatura phoenix stretta hai due larghi inviti a parete inclinata; Marco è stato abile e con una ruota per parte non è caduto, con due ruote dallo stesso lato sai che bel volo. Con un attraversamento "ortogonale" non dovrebbero esserci grossi problemi, ma non ho mai provato.

Peraltro le rotaie del tram sono una iattura per le due ruote che si trovino a condividere il percorso, ho sentito una automobile con le ruote non proprio in ordine perdere aderenza sulle rotaie del tram: morale, lasciate al tram la sua sede propria e tutti vivranno contenti.

Personalmente avrei preferito anche io queste ultime. Primo perché sono un patito di treni, ma questa vale per me e pochi altri pazzi.

Secondo, vediamo cosa succederà coi solchi delle ruote. A Caen (yessir, quella dello sbarco) i "tram su gomma" girano in sede propria che più propria non si può e nel 2004, due anni dopo l'attivazione le "traccie" delle ruote erano sensibli pure al tatto.

Terzo, magari usando uno scartamento ridotto (nel centro di Padova le vie sono strette per ragioni storiche legate all'essere stata ultimo bastione prima di Venezia) si potevano avere un veicolo storico se non vero per lo meno verisimile e magari le OMS ancora attive...

Quarto, qualsiasi azienda può costruire un tram. Per la pista policar di Padova c'è un solo costruttore che tutela con un brevetto la sua privativa.

(Nota: il veicolo di soccorso diesel è costruito sulla base di un veicolo per trazione agricola modificato per poter usare il sistema di guida a rotaia centrale con una sagoma compatibile al 100% con i veicoli "di linea")


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MessaggioInviato: sabato 13 maggio 2006, 21:30 
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Che dire, assolutamente d'accordo con Saint. In ogni caso non mi sento di giustificare in nessun modo la scelta della "autopista", anche se ormai la frittata è fatta e a questo punto bisogna andare in fondo.
Volevano un mezzo elettrico ma capace all'occorrenza di staccarsi dalla linea? Il filobus l'hanno inventato cento anni e più fa.
Volevano un mezzo a guida vincolata? Il primo tram elettrico in questo paese ha viaggiato a Roma nel 1889.
Come dicono gli inglesi, "there's no point in reinventing the wheel", non vale la pena di reinventare la ruota.
E quindi di impelagarsi in sistemi non del tutto sperimentati.


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MessaggioInviato: domenica 14 maggio 2006, 11:47 
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G-Master, infatti le scelte di padova e Venezia son state dettate più da motivi di "apparenza" che da reali necessità pratiche (come a L'Aquila)però a st punto la speranza è che cmq questo sistemi si riveli efficente ed adatto all'uso....insomma, che non succeda come lo Stream a Trieste!


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MessaggioInviato: domenica 14 maggio 2006, 12:20 
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Grazie o cartaginese per le foto, tra l'altro le traccie di usura che si intravedono nella prima foto del 2002 nel 2004 sono decisamente più evidenti.

Da quello che ho visto, a Caen i veicoli corrono in sede propria, nessuno in mezzo. Il sistema Bombardier (ha fornito veicoli e apparecchiature per l'emissione dei titoli di viaggio alle fermate) da quello che ho intravisto si basano su una ruota a bordino tradizionale che "preme" sulla rotaia di guida, con scambi ad ago ma da un solo lato

Il sistema Lohr ha due ruote che si infilano sotto il fungo, una per lato, e gli scambi a sostituzione di spezzone di binario.

Ho trovato una bella foto della rotaia della pista policar padovana in questo reportage, insieme ad una foto di uno scambio: http://tplpadova.fotopic.net/c348933.html


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MessaggioInviato: domenica 14 maggio 2006, 12:42 
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Trovato su un sito del comune di padova:

deroga temporanea alle ordinanze di viabilità che definiscono l'attuale assetto del transito lungo il percorso della linea 1 metrotram, nel tratto tra la Stazione FS e il capolinea Sud, durante il periodo d'effettuazione delle prove tecniche di funzionamento del metrotram:
1 - la deroga temporanea per il metrotram alle attuali ordinanze che definiscono il sistema dei sensi di circolazione nel tratto tra la Stazione FS e il capolinea Sud dalle ore 20:00 alle ore 6:00, dal 2/05/2006 al 31/05/2006;
2 - la deroga temporanea per il metrotram alle attuali ordinanze che definiscono il sistema dei sensi di circolazione nel tratto tra la Stazione FS e il capolinea Sud i giorni 16-18-23-25-27-28/05/2006 nelle fasce orarie 7:00-9:00, 12:00-14:00 e 18:00-20:00;
Il metrotram deve circolare lungo tutto il percorso indicato ai punti 1 e 2, nei rispettivi periodi, secondo le seguenti modalità:
- con scorta dei veicoli operativi del Consorzio Mantegna muniti di opportune scritte e luci che li rendano facilmente individuabili;
- nel rispetto dei limiti di velocità vigenti;
- con obbligo di dare la precedenza al traffico privato dei veicoli e dei pedoni;
- con obbligo di fermarsi agli incroci semaforizzati, in presenza di segnale rosso, 20 m prima della fascia d'arresto;


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MessaggioInviato: domenica 14 maggio 2006, 14:53 
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Il sito lo conoscevo già. E' una vergogna che in oltre due anni non si sia ancora riusciti a mettere l'autopista in funzione, si vede proprio che c'è un misto di cialtroneria e incompetenza, per giunta applicati a un mezzo che sarebbe stato meglio lasciare ai francesi.


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MessaggioInviato: martedì 16 maggio 2006, 13:06 
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Oggi sono iniziate le prove diurne di circolazione del mezzo, preceduto per sicurezza da un vigile motociclista. In uno dei messaggi precedenti ( quello che riportava le ordinanze sulla circolazione) chi fosse interessato può trovare giorni e orari in cui vedere il translhor in movimento e farsi quindi un'idea di persona. Vista la gentilezza del personale, al capolinea della Guizza è faciile dare anche un'occhiata dentro al veicolo.

Ciao, Franco


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