La separazione tra "gestore dell'infrastruttura" e "operatori di trasporto" è un obbligo derivante dalle direttive europee di liberalizzazione del trasporto ferroviario.
Quando sono state votate le direttive, pero', il Consiglio europeo (che riunisce i ministri degli Stati membri, in questo caso quelli dei trasporti) ha preteso che il testo fosse "impreciso abbastanza" da prestarsi ad interpretazioni flessibili (altrimenti gli stati membri avrebbero boicottato le direttive e non ci sarebbe stata alcuna liberalizzazione). In particolare il Paese che più spinse in tal senso fu la Germania, che infatti ha realizzato una separazione infrastruttura / operatore storico solo "di facciata", visto che DB-Netz (l'equivalente di RFI) appartiene ad una holding che possiede anche il trasporto passeggeri e quello merci. La stessa cosa è accaduta in Italia, ove RFI e Trenitalia (insieme ad una serie di altre società) appartengono entrambe al Gruppo FS (che a sua volta appartiene allo Stato).
La Commissione europea sta valutando come la liberalizzazione è stata attuata (vedere rapporto adottato dalla Commissione il 3 maggio scorso, link
http://ec.europa.eu/transport/rail/over ... nal_en.pdf, per ora solo in inglese), visto che a parità di soluzione adottata i frutti non sono gli stessi dappertutto (per esempio in Germania ci sono circa 400 imprese ferroviarie diverse dalla DB, cioè 10 volte quante ce ne sono in Italia; ma in Francia ce ne sono solo 3 o 4 in tutto!).
Comunque è anche una questione di cultura e di buon senso. Se i nostri alti dirigenti FS (che conosco anche personalmente, partendo da Catania e Moretti) viaggiassero di più in treno e ogni tanto facessero una puntatina estemporanea in mezzo ai normali viaggiatori, nonchè in cabina di un bel merci da capo a capo della Penisola, forse vedrebbero "de visu" quanto funziona e quanto no delle nostre amate ferrovie... Mehdorn, capo delle DB, qualche mese fa si è fatto un viaggio su un merci da Mosca alla Germania per vedere quali fossero i problemi di un trasporto internazionale su lunga distanza. Ce lo vedete voi un nostro capoccione fare altrettanto? E tanto per dirne un'altra più "terra terra", forse non tutti sanno che gli esperti delle FS (come quelli di tanti altri Paesi europei) quando partecipano a riunioni internazionali in giro per l'Europa viaggiano in aereo (un mio amico si è fatto Roma-Bruxelles spendendo 800 € solo di volo), mentre alla DB è OBBLIGATORIO andare in treno, e per prendere un aereo ci vuole un'esenzione speciale autorizzata da Mehdorn stesso o da uno dei più alti capoccioni (5 in tutto), cosa rarissima.
Quanto ai ministri, nell'attuale governo ci sono tali personaggi (uno per tutti: Pecorario Scanio, noto supporter dei NO-TAV) che c'è da preoccuparsi per il futuro SERIO delle ferrovie...
Edelweiss