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Con molta calma, molto sommessamente e solo per cercare di essere costruttivi invece di accanirci "a danno oramai fatto" sui difetti dei nuovi modelli (che metteranno a dura prova le nostre finanze nelle prossime settimane e nei prossimi mesi), vorrei fare delle considerazioni...notturne su alcune caratteristiche delle nuove produzioni modellistiche.
Inizierei, ad esempio, con due aspetti (potranno sembrare non molto rilevanti!) che, secondo me, possono migliorare qualitativamente i mezzi di trazione:
1) l'illuminazione dei fanali. Quando si è iniziato ad utilizzare i led, forse non c'era la scelta attuale e, quindi, si utilizzavano quelli (irrealistici al massimo) a luce fredda (io dico quasi "neon"). Ogni modellista ha cercato in varia maniera di attenuare quello spiacevole effetto, molto spesso mettendo a rischio l'integrità dei modelli che devono essere per forza aperti! Successivamente, OS.KAR è passata a quei led a luce giallo (oserei dire "giallo vomito") che risulta ancor più difficile da attenuare e, se possibile, ancor più inverosimile di quelli tipo "neon". Ormai sono in commercio i led a luce calda (confesso di non averne mai visti) e, allora, mi chiedo: Perchè ostinarsi ad usare led giallognoli o tipo neon se, come ritengo, il costo è identico?
2) Altro problema, per quanto mi riguarda a seguito dell'esperienza avuta con il Minuetto Vitrains, è quello dei collegamenti elettrici e di aggancio negli elettrotreni che risultano essere assolutamente inaffidabili (i primi) e spesso molto difficoltosi i secondi. Queste due negative caratteristiche, unite al prezzo che in genere ha questo tipo di modello, secondo me allontana dall'acquisto una bella fetta di clienti.
3) La motorizzazione: non sono un tecnico, non sono un ingengnere, non sono un progettista ma sono uno che, ad esempio, tantissimi anni fa acquistò un 214 ROCO che era e resta sbalorditivo per la dolcezza di funzionamento e, da incompetente dichiarato, mi chiedo perchè è possibile avere un risultato così eccezionale in un modellino così piccolo e, poi, si hanno carrettoni molto più grandi che non hanno un buon minimo, sono rumorosi come un macinacaffè, (vedi le ALn556 Rivarossi, ma anche la tanto osannata TRIX, o della Brawa, o le 668 Vitrains...) Insomma, da profano, non so darmi una spiegazione.
4) L'impianto di illuminazione interna nelle carrozze è stato giustamente messo in discussione perchè sottolinea la... scarsa affluenza di passeggeri nelle carrozze illuminate. Verissimo. Non pensate che, in fondo, per le ditte costruttrici di modelli ferroviari potrebbe incidere molto poco la sistemazione all'interno delle carrozze anche solo di una decina di viaggiatori sparsi? Infatti se a noi comuni mortali una confezione di personaggi preiser può costare qualche euro, quanto pensate possano costare a Rivarossi, Roco, Vitrains, Oskar acquistandone in quantità cento volte maggiori? In tal caso si raggiungerebbe un livello di somiglianza con la realtà molto vicino all perfezione assoluta e con minimissima spesa.
In conclusione (...visto il sonno che incombe) diciamo che, ad occhio, trent'anni fa il livello qualitativo dei modelli faceva riferimento a canoni assolutamente ed abbondantemente superati ma ai quali, purtroppo, avevamo fatto l'occhio senza, di contro, vedere all'orizzonte grandi speranze di miglioramenti da parte dei costruttori. Per fortuna, da tempo, tutto è cambiato, esperienze se ne sono fatte (sia i modellisti che, soprattutto, i costruttori) per cui penso che si possa cominciare a indicare quali sono i requisiti a cui non rinunciare (estetici, meccanici, e...perchè no?, di prezzo) dei modelli contemporanei. per cui spero che altri vogliano contribuire alla individuazione di quelli che chiamerei i requisiti "di serie" della produzione fermodellistica prossima futura.
Gianfranco
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