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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: lunedì 6 settembre 2010, 12:22 
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Iscritto il: domenica 29 gennaio 2006, 12:05
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Ovviamente ho omesso che, dopo l'abbassamento archetti in entrata - se necessario - si possono rialzare, dopo aver commutato, per l'entrata in stazione.
Una curiosità: le E 464 hanno la commutazione automatica. Ovvero, dopo l'abbassamento archetti ed il transito sotto il tratto neutro, si rialzano i pantografi, la macchina riconosce il cambio tensione, li abbassa automaticamente, effettua la commutazione, poi li rialza ! Comodo, no ?
Riccardo

le e464???
forse intendevi le 484?


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: lunedì 6 settembre 2010, 18:08 
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comando multiplo ha scritto:
le E 464 hanno la commutazione automatica. Ovvero, dopo l'abbassamento archetti ed il transito sotto il tratto neutro, si rialzano i pantografi, la macchina riconosce il cambio tensione, li abbassa automaticamente, effettua la commutazione, poi li rialza !
Riccardo

mi sa che Comando multiplo vuole così bene alle sue amate E464 che ne vedrebbe volentieri qualcuna friggere rialzando il pantografo ad es. sotto i 15 kV CA :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: lunedì 6 settembre 2010, 23:40 
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Iscritto il: sabato 20 ottobre 2007, 14:08
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Le E464 hanno la commutazione automatica, stessa sorte per le E656 458 e 468 (dove per altro la ventilazione motori viene avviata alla partenza del treno e non tramite invertitore di marcia).


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: martedì 7 settembre 2010, 8:55 
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Iscritto il: giovedì 13 aprile 2006, 11:34
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Esatto. Ed anche le E 402B, che - se non ricordo male - si comportano come le E 464 ma non necessitano dell'abbassamento e rialzamento del pantografo dopo aver riconosciuto il cambio di tensione. Lo fanno con gli archetti che restano in presa.
Beh, dai, non le odio poi così tanto 'ste E 464 ! :D
Riccardo :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: venerdì 10 settembre 2010, 5:03 
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Iscritto il: mercoledì 5 novembre 2008, 11:29
Messaggi: 208
comando multiplo ha scritto:
Esatto. Ed anche le E 402B, che - se non ricordo male - si comportano come le E 464 ma non necessitano dell'abbassamento e rialzamento del pantografo dopo aver riconosciuto il cambio di tensione. Lo fanno con gli archetti che restano in presa.
Beh, dai, non le odio poi così tanto 'ste E 464 ! :D
Riccardo :wink:


State parlando del passaggio tra la 3kv e la 1,5kv vero?
Saluti,
Marco.


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: venerdì 10 settembre 2010, 9:01 
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Iscritto il: giovedì 13 aprile 2006, 11:34
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Località: San Remo
Si, certo. E viceversa.
Riccardo


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: giovedì 23 settembre 2010, 11:32 
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Iscritto il: venerdì 5 gennaio 2007, 17:57
Messaggi: 96
Località: Bolzano
il vergognoso ha scritto:
comando multiplo ha scritto:
le E 464 hanno la commutazione automatica. Ovvero, dopo l'abbassamento archetti ed il transito sotto il tratto neutro, si rialzano i pantografi, la macchina riconosce il cambio tensione, li abbassa automaticamente, effettua la commutazione, poi li rialza !
Riccardo

mi sa che Comando multiplo vuole così bene alle sue amate E464 che ne vedrebbe volentieri qualcuna friggere rialzando il pantografo ad es. sotto i 15 kV CA :mrgreen:

Qualcuno a brennero ci ha provato... risultato.. Traino con E.424 335 da Brennero a Verona...


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: martedì 12 ottobre 2010, 20:53 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 23:27
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Vorrei aggiungere che a Ventimiglia (nello specifico nella zona del tratto neutro) era necessario abbassare gli archetti, in quanto in caso contrario in sala relè, saltavano le protezioni.
Questo mi è stato riferito da personale dell'IE.
Oggi come oggi non so se succede ancora, ma alcuni anni fa era così.
Felice di essere smentito in caso contrario.
Poi vado a cercare quello dell'IE e gli faccio una ramanzina per avermi fatto fare una figuraccia.

Danilo 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: mercoledì 13 ottobre 2010, 8:50 
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Iscritto il: giovedì 13 aprile 2006, 11:34
Messaggi: 1803
Località: San Remo
Ciao Danilo.
Beh, quando lo vedi, chiedigli se saltavano per evitare che la macchina entrasse a pantografi alzati sotto i 1.500 (o viceversa) oppure se creavano problemi alla sottostazione.
Sai, io di queste cose non ci capisco una mazza !
Riccardo


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: giovedì 14 ottobre 2010, 20:57 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 23:27
Messaggi: 1056
Località: Arma di Taggia (IM)
Mi ricordo... spero bene... che la catenaria del tratto neutro tra il 1500 ed il 3000 dovrbbe essere a terra.
Quindi se l'archetto è sollevato, quando passa tra il tratto alimentato (qualsiasi esso sia) ed il tratto neutro, poichè questi sono affiancati come nei sezionamenti (tipo portale), lo strisciante fa ponte elettrico, quindi manda a terra la linea alimentata e di conseguenza scatta la sicurezza in cabina.
Non vorrei sbagliare, ma dovrebbe essere così.
Comunque chiederò lumi in proposito.

Danilo 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: domenica 17 ottobre 2010, 11:17 
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Di solito c'è un tampone di pochi cm tra un filo e l'altro, nessun tratto neutro,
saluti,
Marco.


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: giovedì 21 ottobre 2010, 11:42 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Località: Regione FVG
Potrebbe essere una leggenda o essermi stata riferita male, per cui vorrei una conferma o una smentita: in non so quale stazione, (Luino?) al confine con la Svizzera, la rete elettrica italiana e quella svizzera erano collegate da un tratto neutro più breve della distanza fra i due pantografi di una locomotiva: un giorno, invece di abbassare quello in presa, un macchinista alzò anche l'altro, finendo col fare "ponte" fra i due impianti, facendo finire la cc a 3 kV nella linea svizzera e la 15 kV ca nella rete italiana, con una mezza giornata di blocco della TE.
Se è vera, quando e dove è successa questa "disgrazia"?


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: sabato 23 ottobre 2010, 21:41 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 23:27
Messaggi: 1056
Località: Arma di Taggia (IM)
La chicca è interessante.
Chissà la povera macchina come ne è uscita. Cotta?
Ed il macchinista? Licenziato in tronco?

Danilo 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: lunedì 25 ottobre 2010, 15:38 
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Iscritto il: domenica 29 gennaio 2006, 12:05
Messaggi: 347
Località: UDINE
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Di solito c'è un tampone di pochi cm tra un filo e l'altro, nessun tratto neutro,
saluti,
Marco.

di solito i dispositivi di isolamento sono 2 a distanza di alcuni metri: in mezzo c'è il tratto neutro.
Tu intendevi questa http://www.afluryitalia.it/ la parte isolata in mezzo al dispositivo singolo?


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 Oggetto del messaggio: Re: stazioni di confine: isolamento elettrico
MessaggioInviato: mercoledì 27 ottobre 2010, 0:16 
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Iscritto il: mercoledì 5 novembre 2008, 11:29
Messaggi: 208
Proprio quelli, non so come si chiamino


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