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MessaggioInviato: lunedì 12 giugno 2006, 20:10 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
E' la stessa storia che è successa dieci anni fa con le e626.
Saranno state anche macchine vecchie e sottopotenziate, ma erano pur sempre un po' di trazione in più.
Perché i macchinisti non vogliono le e636? Eppure una macchinetta del caffè e un condizionatore ci si possono montare lo stesso.
O i sindacati prendono i soldi dalle case costruttrici?
In ogni caso colpisce questa abitudine da parte di prendi-taglia di ordinare macchine nuove senza i dovuti collaudi, e di alienare quelle ancora valide senza che i modelli più recenti siano ancora stati messi a punto a dovere.


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MessaggioInviato: martedì 13 giugno 2006, 9:35 
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Perché effettivamente guidare le 636 non è il massimo della comodità.

Secondo te una 850 con il condizionatore vale una Punto?

Per renderle macchine efficaci occorreva , semmai, modificarle pesantemente , permettendo il comando multiplo.

E ricominciare a mandare gente in offficina.


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MessaggioInviato: martedì 13 giugno 2006, 11:28 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
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Frigo bar e condizionatore servirono ad allungare la vita a queste macchine che secondo i piani interni dovevano chiudere la carriera ben prima del 2000.Questa grande penuria di locomotori alla Cargo ormai non c'è più:42 E.405,20 402 BF,la migrazione massiccia di 656(655) e 646-3XX,la contrazione del traffico merci ha fatto sì che nel breve,purtroppo,sia prevista la dismissione anche del gruppo 645.


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MessaggioInviato: martedì 13 giugno 2006, 14:09 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
La contrazione del traffico merci se la sono voluta e cercata chiudendo gli scali e aumentando il costo dei servizi.
Probabilmente qualche bocconiano avrà detto in un consiglio di amministrazione che per tagliare i costi ci voleva meno traffico.
E così è stato.


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MessaggioInviato: martedì 13 giugno 2006, 17:50 
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G-master ha scritto:
La contrazione del traffico merci se la sono voluta e cercata chiudendo gli scali e aumentando il costo dei servizi.
Probabilmente qualche bocconiano avrà detto in un consiglio di amministrazione che per tagliare i costi ci voleva meno traffico.
E così è stato.

Sicuramente,ma anche i consistenti sgravi alle imprese di trasporto su gomma(che di fatto tengono sotto ricatto l'economia del paese)hanno fatto sì che quest'ultimo tipo di trasporto sia molto più conveniente per le imprese non,ovviamente,per la società che paga i danni ambientali e sopratutto il pesante pedaggio di morti e feriti sulle autostrade.


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MessaggioInviato: mercoledì 14 giugno 2006, 12:53 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
E' infatti una questione politica. Io sono sempre del parere che andrebbero implementate leggi come quella svizzera, che impediscono il transito dei tir su certi percorsi e impongono il passaggio su treno.
Purtroppo, quel poco che c'era di attrezzature è stato quasi cancellato, per non parlare della possibilità di caricare e inoltrare rapidamente le merci su treno.
Aggiungiamo i tremendi disservizi su quei pochi scali rimasti, la cagata pazzesca (mi assumo tutta la responsabilità del termine) di far passare qualsiasi carro per qualsiasi destinazione da Bologna, e avremo un bel quadretto di favori alla solita lobby della gomma.


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MessaggioInviato: mercoledì 14 giugno 2006, 15:23 
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Però mi sono sempre chiesto: poniamo che d'un tratto la classe politica italiota, con provvedimenti di vario tipo, azzeri quasi del tutto il trasporto merci su gomma sulle lunghe distanze (ipotesi, eh?) ed imponga il travaso sulla ferrovia: Trenitalia, o chi per lei, ce la farebbe a gestire la situazione?
- e avrebbe loco sufficienti e disponibili per effettuare i servizi?
- e i macchinisti, dove li trova?
- e la manutezione?
- e i diecimila carri degli anni 80/90 demoliti in questi mesi dove li recupera?
- e gli altri 15.000 demoliti diec'anni fa?
- e l'infrastruttura ce la farebbe a smaltire l'aumento impetuoso dei traffici?
- e gli scioperi continui (ogni 20 gg circa, l'ultimo dei camionisti risale a 10 finanziarie fa)?
- e i comitati anti-treni-merci che sorgono dappertutto grazie anche ai coglioni di giornalisti, alcuni giudici analfabeti ed una classe politica di cazzoni, dove li mettiamo?
- e se c'è da quadruplicare qualche linea, sempre a causa dell'aumento del traffico merci, chi ci mandiamo a trattare coi cretini anti-tav della val di susa? ché non è politicamente corretto?
- e tutti gli scali smantellati?

Su, rispondiamo a queste domande non oziose. Perché siamo tutti bravi (me compreso) ad insultare i criminali che hanno distrutto il trasporto merci su ferro, ma se la situazione dovesse capovolgersi voglio proprio vedere cosa c'inventiamo.

Saluti rasoterra


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MessaggioInviato: mercoledì 14 giugno 2006, 16:32 
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Tradotta ha scritto:
Però mi sono sempre chiesto: poniamo che d'un tratto la classe politica italiota, con provvedimenti di vario tipo, azzeri quasi del tutto il trasporto merci su gomma sulle lunghe distanze (ipotesi, eh?) ed imponga il travaso sulla ferrovia: Trenitalia, o chi per lei, ce la farebbe a gestire la situazione?
- e avrebbe loco sufficienti e disponibili per effettuare i servizi?
- e i macchinisti, dove li trova?
- e la manutezione?
- e i diecimila carri degli anni 80/90 demoliti in questi mesi dove li recupera?
- e gli altri 15.000 demoliti diec'anni fa?
- e l'infrastruttura ce la farebbe a smaltire l'aumento impetuoso dei traffici?
- e gli scioperi continui (ogni 20 gg circa, l'ultimo dei camionisti risale a 10 finanziarie fa)?
- e i comitati anti-treni-merci che sorgono dappertutto grazie anche ai coglioni di giornalisti, alcuni giudici analfabeti ed una classe politica di cazzoni, dove li mettiamo?
- e se c'è da quadruplicare qualche linea, sempre a causa dell'aumento del traffico merci, chi ci mandiamo a trattare coi cretini anti-tav della val di susa? ché non è politicamente corretto?
- e tutti gli scali smantellati?

Su, rispondiamo a queste domande non oziose. Perché siamo tutti bravi (me compreso) ad insultare i criminali che hanno distrutto il trasporto merci su ferro, ma se la situazione dovesse capovolgersi voglio proprio vedere cosa c'inventiamo.

Saluti rasoterra



Beh.. certo che non è che domani il governo decide di punto in bianco.. se però si andasse un po nella direzione giusta.. raddoppi, nuove locomotive.. ricordo l'ecatombe programmata e non graduale delle E636.. cioè.. giusto demolire le E636 (così come piace al nostro amico monocabina), ma contestualmente rimpiazzarle con nuove locomotive.. I carri merci si buttano via, ma poi se ne costruiscono di nuovi.. altrimenti..

E poi una politica programmatica a lungo termine che permetta un GRADUALE ritorno alla ferrovia.. con un equilibrio tra gomma e ferro che necessariamente ci deve essere (ti voglio vedere a carrellare le bottiglie di latte per tutti i supermercati e i bar della città, o a piazzare binari ad ogni angolo di strada coi badoni che manovrano..).
Ovvio che non è di certo la politica che si sta attuando in italia..


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MessaggioInviato: mercoledì 14 giugno 2006, 17:00 
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Mah, guarda, io mi accontenterei che la ferrovia riconquistasse almeno le lunghe distanze. E anche in questo settore le FS si dimostrerebbero incapaci.

PS= nell'elenco delle deficienze di cui sopra bisogna aggiungere i blocchi settimanali delle ferrovie del meridione. Il tutto grazie anche al silenzio stampa della rai-set e delle stesse FS che possono sfruttare quest'occasione per sopprimere un po di treni e mettere in linea gli autobus sovvenzionati dal governo.


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MessaggioInviato: mercoledì 14 giugno 2006, 18:34 
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Ti irspondo in un monosillabo alle tue domande Tradotta.

NO

Perché come ci sono voluti anni per portare il sistema a questo ce ne vogliono per ridargli una struttura funzionante.

Infatti quello che servirebbe dovrebbe essere una scelta del tipo:

attualmente in Italia gli spostamenti passeggeri equivalgono a 15000 Km pro capite (mi pare) ogni anno.

Quelli merci a ... non ricordo...

La ripartizione modale è questa ...

Quale è l'orizzonte al 2020-2025?
Vogliamo ridurre o meno gli spostamenti?
Quale è la ripartizione modale che vogliamo?
Quali sono i modi più adatti a certe merci.

E adottare misure di investimento per far sì che si ricerchi il riequilibrio modale.


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MessaggioInviato: mercoledì 14 giugno 2006, 20:23 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Certo, è vero: mancano le risorse logistiche per ripristinare le quote di traffico che c'erano anche solo nel 1996.


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MessaggioInviato: mercoledì 14 giugno 2006, 20:41 
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Località: fontaniva padova
E' assolutamente impossibile che il trasporto ferroviario possa , anche al massimo dell'efficienza, sostituire o anche far ridurre drasticamente il trasporto merci su gomma. Esempio:
sulla statale 53 Treviso - Vicenza l'Anas censisce un traffico di 40000 veicoli al giorno, di questi diciamo che 12000 siano autotreni . pensando che in un convoglio ci possano stare di media 30 autotreni sarebbero necessari 400 treni in più al giorno , pensabile?
Tenete conto che sul passante di mestre viene stimato un traffico di 250000(duecentocinquantamila )veicoli al giorno....ciao, g.-


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MessaggioInviato: mercoledì 14 giugno 2006, 23:33 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 18:15
Messaggi: 2018
Località: 1640 Riverside Drive, Hill Valley
giovanni andretta ha scritto:
E' assolutamente impossibile che il trasporto ferroviario possa , anche al massimo dell'efficienza, sostituire o anche far ridurre drasticamente il trasporto merci su gomma. Esempio:
sulla statale 53 Treviso - Vicenza l'Anas censisce un traffico di 40000 veicoli al giorno, di questi diciamo che 12000 siano autotreni . pensando che in un convoglio ci possano stare di media 30 autotreni sarebbero necessari 400 treni in più al giorno , pensabile?
Tenete conto che sul passante di mestre viene stimato un traffico di 250000(duecentocinquantamila )veicoli al giorno....ciao, g.-



E' quel che sto dicendo!!!
Impossibile di punto in bianco una politica dei trasporti di questo tipo.. Ma bisogna andare in quella direzione.

Come??

Ovvio.. l'unico che l'ha fatto, volenti o nolenti, è stato Berlusconi (io lo odio) che nel bene o nel male ha dato un impulso a nuove infrastrutture e l'ammodernamento di altre. Forse perchè la Fiat gli sta antipatica?

Poi bisognerebbe SOVVENZIONARE le imprese di trasporto ferroviario in maniera adeguata, ecc ecc ecc.. monitorare tutti i tirroristi, sia quelli nostrani che la agguerritissima (e oltremodo sleale e quindi pericolosa, non solo economicamente) concorrenza dei camionisti dell'est.. quelli non hanno il tachigrafo, non hanno i sindacati e i turni di lavoro.. con le ore di sonno.. ecc..

In tutto questo, bisognerebbe prendere a calci nel popò l'intera dirigenza di Trenitalia, e farne una nuova. L'unico amministratore delegato che ho visto dire cose sensate è.. quello di Ferrovie nord..


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MessaggioInviato: giovedì 15 giugno 2006, 10:01 
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Andretta.

Prendo per buonii dati sulla SS53, inclusa la valutazione dei mezzi pesanti.

Il dato che manca però, è sapere dove vanno e da dove vengono quei camion.

Perché spostare su ferro quelli che fanno max 150-200 km non è facile, a meno che non si tratti di flussi molto alti (tipo 50 camion che ogni giorno vanno da Treviso a Verona partendo dalla stessa fabbrica e andando allo stesso terminale finale.

Se si tratta di traffico diffuso, si può provare a spostare su ferro il traffico a media e lunga distanza , diciamo dai 300 km in su.

Per quanto riguarda la portata, un camion di solito porta in media un carico pari a 1,5 TEU, un carro merci da 22 ne porta 2,5, quindi sipotrebeb al limite portare con un treno un max di TEU pari a 60 camion.

Per arrivare a 12000 camion ci vogliono circa 200 treni. Ma mica sideve spostare tutto il traffico su gomma.

E sulla Treviso Vicenza, con alcune modifiche , tanto per fare un esempio a spanne, assolutamente non valido perché estremizzato, posto per inserire 50-60 treni da 400 m (cioè grosso modo 40 camion l'uno) c'è e in tal modo si può spostare su ferro circa il 25% del traffico su gomma.

Non mi pare poco.


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MessaggioInviato: giovedì 15 giugno 2006, 11:03 
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Messaggi: 638
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Ciao

Cosa piú facile che l´ue peró non vuole é la seguente:

Togliere tutte le suvenzioni a tuttte le ditte che portano (per esempio) silicone in fuste da 200l dall´Italia in Belgio per poi reimportarlo, imballato nuovo bello in pezzi da mezzo chilo, in Italia,o che portano escavatori, o trattori costruitti in Italia in olandia, montano un specchietto e lo riportano in Italia come "Made in Holland"!! Incredibile una politica cosi, ma é del tutto vero!

Se finiscono queste caxxate, il traffico di camion si dimezza da SOLO e il traffico su ferro non dovrebbe neanche aumentare cosi tanto i suoi capacitá!

saluti


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