...e che abbiamo visto e sentito le E 646 spuntare la Freccia del Sud con 17 carrozze!

beati noi che oltre ai treni...................................................
http://www.youtube.com/watch?v=AprBiulh0k0

Che bei ricordi. Mi viene un pochino da piangere.
Tra l'altro è anche lunedi.......

Sniff... sniff... che bei tempi...

Danilo

Hey!!! Ma sono io vecchio oppure essendo nato nel 1985 ho i vostri stessi ricordi? (almeno riguardanti il video!)
Per il resto...beato me che ho sentito i rombi delle E 646 in accelerazione quando spingevano e alzavano un ricettacolo incredibile di polvere...

Io di quella TV anni 80 butterei (anzi, li ho già cancellati) i cartoni giapponesi, autentiche schifezze, primordiali prototipi di ciò che diventerà produzione senz'anima fatta per incassare diritti TV e far rimbecillire anzitempo i ragazzi. Non mi hanno MAI fatto ridere neanche un po', scopiazzature l'uno dell'altro, e tipici di una cultura nipponica (fatta per lo più di simbolismi) che nulla a che fare con la nostra.

Bhè dai, non fare di tutta un'erba un fascio. C'erano produzioni pregevoli, come la serie Gundam, ben fatta e affatto infantile come tanti altri.

Io impazzivo per Holly e Benji...ma stiamo scherzando?? Una partita giocata su un campo grosso 300 volte San Siro??? Palloni che si deformavano? Azioni di 6 ore???
I giapponesi non capiscono una cippa di calcio (tanto da aver assunto Zaccheroni... ) però io aspettavo con ansia di vedere i terribili match tra Mark Lenders e Holly Hutton (tra l'altro classicissimi nomi giapponesi)...

Le lunghe teorie di carrelli grigi gommati che stazionavano sotto le pensiline in attesa dell'arrivo del treno da cui veniva scaricata la posta.
Il conseguente sfrecciare sui marciapiedi dei trattorini gialli graffiati e pieni di adesivo da pacchi per tenerli insieme, o diesel o elettrici, con i carrelli carichi di pacchi e sacchi di juta con la scritta P.T.
Il facchino che ti chiedeva se avevi bisogno di aiuto per trasportare i bagagli con il suo carrello, ai tempi, gigante, con le ruote in ferro.Forse la figura più umana di tutta la ferrovia che nessuno ricorda ma che, dopo la sua scomparsa, ha segnato il declino delle F.S.

Aspettare il treno nella stazione di Saronno, mentre tu giocavi con l'onnipresente fontana con i pesciolini rossi, e tua nonna, seduta sulla panchina che ti cazziava perchè ti bagnavi.
Buttare il rametto nell'acqua della fontana immaginando che fosse una nave che ti portasse chissà dove.
Stare con il nonno a guardare i treni dalla panchina nella vecchia stazione Bullona, aspettando che arrivasse il papà dal lavoro per poi portarti a casa a Novate Milanese.
Tuo padre che conosceva tutti e ti faceva andare sulle gambe del macchinista di una chiodata FNM marrone mentre lui si fumava una sigaretta in corridoio.
Stupirsi per il rumore del compressore di una 1928 e non capire cosa ci potesse essere sotto il pavimento (chissà che mostro!)

Grande A.D. che hai espresso anche l'aspetto umano di quella ferrovia.

Come non quotarti, leggendo mi sono emozionato

Grazie ragazzi del vostro commento.
Della ferrovia, di quando avevo 6-7 anni (ora ne ho 39) ho ancora tanti ricordi.Non conoscevo i dettagli come tanti nel forum ma mi ricordo più le sensazioni come ad esempio:
le colonne dell'acqua che ancora perdevano un filo d'acqua, sempre pronte a tornare in funzione per una locomotiva a vapore che non sarebbe mai più passata, a differenza di oggi, mute testimoni di un epoca ormai passata e non più allacciate alla torre idraulica.
la mamma che mi sgridava amorevolmente (mi manchi tanto.....) quando passavo le dita sulla lavagna dei treni effettuati e soppressi.
La gara tra i vari capistazione per chi aveva la stazione più fiorita e pulita
la moglie del capostazione che stendeva il bucato sul filo a carrucola tra una finestra e l'altra coprendo a volte la scritta della stazione.
il mucchio selvaggio delle tabelle delle destinazioni accatastate su una rastrelliera e che ti facevano immaginare città lontane che, per colpa della crisi non potevi vedere.
Le immancabili cartoline del bar della stazione con la scritta "saluti a tutto vapore" o "saluti a tutta velocità".

... abbiamo visto unire o separare i mantici. C' era l' "operaio mantici" che veniva chiamato per altoparlante.
Sembrava quasi che Mantici fosse il cognome ...

... a Bologna Centrale abbiamo sbirciato in OCA (Officina Carica Accumulatori) la lunga fila di batterie sotto carica.

... abbiamo viaggiato sulle ALn880 espletanti un diretto a 130 km/h.


Stefano Minghetti

Splendido intervento A.D. veramente splendido.
Mi hai riportato alla luce gocce di passato oramai sepolte nei meandri della mia memoria (malata).
Grazie.

Danilo