Per Mario Realini
Prendo atto di quanto dici, che però è un resoconto delle vicende della Furka.
Io vorrei invece sapere perché, come tu dici, il 30% dei soci ha abbandonato l'associazione.
Cosa può avere provocato un tale abbandono.
Grazie
Alberto

L'idea di riattivare la linea montana della Furka era stata presa da persone più o meno nostalgiche e, diciamo, "mature". La spiegazione è in gran parte qui. Il numero di soci è diminuito perché..., siccome sono passati quasi tre decenni, sono defunti! Infondere messaggi di archeologia ferroviaria a nuove leve non è impresa facile. Un problema che tocca vari enti, associazioni che si occupano di ferrovie nostalgiche, museo, dismesse, ecc. ecc. E' anche questione di finanze: basta guardare quanto costano imprese "serie" come le Jungfraubahnen. Un altro mondo! E' chiaro che chi ha messo soldi nell'impresa della linea montana della Furca lo ha fatto a suo rischio e pericolo.

Beh, allora possiamo dire che l'abbandono dell'associazione è una indiretta conseguenza della dipartita da "questo mondo"......
Scherzi a parte, il problema dell'invecchiamento degli appassionati è sentito un po' ovunque a livello europeo (fonte: Fedecrail), in particolare nel Regno Unito, proprio perché in quel paese si è sviluppato, prima degli altri, il fenomeno della conservazione ferroviaria portato avanti dagli appassionati.

Il ricambio generazionale, se avviene, si verifica con persone già mature, di mezz'età o in vista della pensione. La loro attività quali macchinista o personale di manovra non può andare oltre, per regolamento, i 70 anni. Non è un problema da poco. In generale per questa linea (ex FO) montana, con trazione a vapore vi sono però, ribadisco, aspetti di dubbio gusto. A mio avviso, ma sono in parecchi a pensarlo, l'ideologia da ricchi svizzeri alla base di questa impresa è discutibile. Ostentare trasporti milionari di locomotive arrugginite dal Vietnam alla Svizzera, davanti a gente affamata, ha avuto un certo non so che di disgustoso. Sperperare soldi per un passaggio a livello superautomatico (a Oberwald) ha un certo non so che di provocatorio. In Svizzera siamo orgogliosi di essere campioni del mondo di trasporti pubblici e di ferrovie in particolare,...ferrovie di tutti e non di costosi giocattoli sfruttabili per poche settimane all'anno. Sì, sono molto critico, magari prevenuto nei confronti di questa ferrovia... come tanti altri confederati!