Tempo addietro, in un'altro tread era stato scritto:
... non esiste alcuna multa per aver fatto foto o riprese in stazione, esiste un regolamento interno di FS in cui si regolamenta la questione e non si fa menzione ad alcun tipo di sanzione (pecuniaria, penale ecc) in quanto documento interno e non legge; tra l'altro riguarda le società del gruppo ma non le altre imprese ferroviarie (della serie "posso fotografare le FN Cargo o la FER o Railion ma non Trenitalia???")
Semprechè la norma non sia cambiata, l'unica multa che vi possono aver fatto è per esservi introdotti in stazione, pur in luogo normalmente accessibile al pubblico, senza un titolo di viaggio valido oppure avevate messo il piedino... oltre la linea gialla. Comunque vi consiglio di andare a fotografare in stazioni senza Polfer così non avete problemi oppure chiedere di visionare la legge (che non esiste) che permette di multare i fotografi ferroviari....
Per quanto riguarda le riprese degli operatori dell'informazione gli stessi si appellano alla legge sul diritto d'informazione (finchè dura).
Esiste una legge (del 1941) che vieta di fotografare gli obbiettivi militari tra cui alcune (molto poche) ferrovie: "penso" tra me e me che la Roma-Napoli non vi sia inserita.
E le foto fatte dai satelliti americani, russi ecc ecc, o quelle che si trovano in rete vengono multate?
Marco Bruzzo
... NON mi stancherò mai di ripetere all'infinito che in Italia NON è vietato fotografare treni nell'ambito di aree ferroviarie normalmente accessibili al pubblico e che circolari restrittive emanate da RFI sono prive di forza giuridica.
Utente Primadonna
La nuova circolare non esiste per il pubblico nel senso che è un documento interno a FS e perciò non divulgabile: quella del 1990 era stata resa pubblica dall'allora ufficio relazioni esterne dell'Ente FS. Inoltre non è legge e perciò non ha alcun valore: quanto all'Area RFI considerata come privata, la stessa è demanio pubblico, non per niente non è sottoposta all'approvazione di edificabilità da parte dei comuni. La questione non è fotografare oppure no: la prima questione è l'accessibilità, vietata senza autorizzazione nelle aree non normalmente accessibili al pubblico (escluse perciò le stazioni fino alle famose tabelle che vietano di oltrepassare). Poi ci si scontra sempre con l'arroganza di chi si crede superiore a te in quanto porta una divisa o ha una tessera: ricordo a questi signori che in quanto dipendenti dello Stato o pagati con i soldi dello Stato sono anche miei dipendenti in quanto io sono lo Stato (ovvero posseggo la 60 milionesima parte della società cooperativa a responsabilità illimitata "Repubblica Italiana").
Le circolari aziendali non sono leggi. Non sono fonte normativa, non hanno alcun valore legale; hanno solo valore organizzativo interno.
Invece, nelle aree (private di RFI o demaniali in gestione a RFI) in cui c'è l'espressa indicazione di divieto di accesso, è diverso, ed il caso limite (sottolineo il limite) è quello della denuncia penale ex artt. 633 e 639 codice penale.
La polizia ferroviaria può fermarmi (come mi potrebbe fermare una volante) ma non può accusarmi di nulla perchè non esiste normativa specifica al riguardo (parliamo di aree di libero accesso, ecc).
Perciò FS con la loro normativa non possono nemmeno chiamarmi in giudizio perchè non sussiste reato.
Quindi, ciò in parola significa che la circolare aziendale (da non confondersi con quelle Ministeriali) ha e produce effetto solo per il personale cui si rivolge, e non indiscriminatamente con il resto della gente.
Riporto il testo del tread, ma non mi ricordo l'autore e me ne scuso con lui e con tutto il forum.
Nikkonistico
Sicuramente ce ne sono abbastanza per tutti, continuo a rimanere della mia opinione, quella sopra esposta e voglio prorpio vedere se un domani succede qualcosa come va a finire.
Ci provino a sanzionarmi (per quale reato???) oppure sequestrarmi l'attrezzatura/schede di memoria (deve essere un magistrato ad ordinare la cosa e questo prevede il reato).
Sempre lieto di essere smentito, corretto e contraddetto da chi ne è più competente in materia.
Cordialmente.
Danilo
