LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Keller, dall’Europa solo impegni virtuali
01.06.2011
VILLACIDRO. Carta canta, ed è per questo che alla Keller la musica non ha ancora un suono ben definito e definitivo. Il riferimento è al benestare che la Commissione Europea avrebbe dovuto dare, al termine della relativa riunione di una settimana fa, all’erogazione alla Keller di agevolazioni finanziarie sul “Fondo per il finanziamento di interventi consentiti dall’UE sugli aiuti di Stato per il salvataggio e alla ristrutturazione di imprese in difficoltà”. Da Bruxelles è arrivato un parere sì favorevole, ma di scritto non si vede niente. Assicurano che è tutto a posto, salvo poi venirsi a sapere che sono stati chiesti ulteriori chiarimenti sul piano di rilancio dell’azienda. Alla Keller arrivano assicurazioni sul lieto fine della pratica, ma sono solo parole. Le hanno sentite i dirigenti della Keller presenti a Bruxelles il 24 scorso, continuano ad arrivare in azienda con un europarlamentare italiano che sarebbe andato a spulciare fra le pratiche in itinere della Commissione Europea. Insomma, il via libera c’è, ma non si vede. Intanto in azienda aspettano: «Qui in Italia sono stati predisposti tutti gli atti (ministero Sviluppo economico e banche) per un fondo di 22 milioni, appena arriva l’ok il convoglio Keller riparte»..(l.on)

dal sito www.sardegnaindustriale.it del 27 maggio scorso:
Il parere positivo di Bruxelles per l’accesso ai fondi statali da parte della Keller di Villacidro è previsto per la prima quindicina di giugno.La notizia è stata comunicata dal ministero dello Sviluppo economico all’assessore regionale dell’Industria, Oscar Cherchi, che ha commentato: «La soluzione dei problemi della Keller sarebbe un forte segnale di ripresa dell’economia isolana. Il parere è slittato di qualche giorno solo a causa di alcuni piccoli dettagli, che saranno definiti prima di dare il conclusivo via libera all’operazione per la concessione della garanzia di 22 milioni di euro necessari alla ripresa dell’attività dell’industria villacidrese».
«Dal canto nostro – ha aggiunto l’esponente della Giunta regionale –, già dalla scorsa settimana, per ottimizzare i tempi, abbiamo calendarizzato per l’8 giugno un incontro presso l’assessorato dell’Industria con tutti gli attori della vertenza. In quell’occasione saranno sciolti gli ultimi nodi che ci separano dalla riapertura dei cancelli della Keller. Un momento atteso non solo dai lavoratori direttamente coinvolti – ha concluso Cherchi – ma anche dagli operatori economici dell’intero Medio Campidano, grazie alle notevoli ripercussioni sull’indotto che è in grado di garantire la fabbrica di materiale rotabile di Villacidro».

Sarà molto ma molto difficile se non impossibile, che i primi due pendolini possano uscire dalla Keller entro la fine di quest'anno. Io ad essere realistico penso che per vederli tutti in linea ci passeranno dai cinque ai sei anni.
Paolo.

avete letto i giornali sardi? i T.A.V. spagnoli arrivano a breve (o quasi)!!!

Oh bene, tempi di attesa?
Ma chi li gestirà poi questi convogli??

Esatto... da chi saranno gestiti? Trentalia? o altro?
poi.. sono per il trasporto locale o prorio treni veloci?..
Edoardo

I treni saranno usati per i collegamenti veloci sulla Sassari-Cagliari, Sassari-Olbia e sulla Olbia-Cagliari, saranno cinque con un opzione di acquisto per altri tre. Resta il fatto che se però non mettono in servizio le varianti di tracciato tolta la Cagliari-Bauladu sul resto della rete si rischia di vederli viaggiare alla stessa velocità del minuetto.
Paolo.

Non vorrei infrangere i sogni di nessuno ma........

L'UNIONE SARDA - Economia: «La burocrazia stritola la Keller» 21.07.2011
VILLACIDRO. Continua l'attesa delle delibere bancarie, necessarie per l'erogazione dei fondi Il direttore Serpi: al lavoro a settembre o l'azienda chiuderà Nella vertenza Keller ogni alibi è caduto, è giunta l'ora della verità. La fabbrica di carrozze ferroviarie villacidrese è a un bivio. «Se la produzione non dovesse riprendere ai primi di settembre - denuncia Marco Serpi, direttore generale Keller - saremmo costretti a chiudere i battenti». In gioco ci sono circa 350 buste paga, un portafoglio di commissioni di quasi 100 milioni di euro e l'impegno profuso da enti pubblici e da tutti gli addetti che hanno seguito da vicino il tentativo, dell'azienda, di riemergere dalla crisi. IL RILANCIO Il piano di ristrutturazione aziendale è arrivato al capolinea, ogni pratica è stata espletata, ma ancora mancano le delibere delle banche, necessarie per l'erogazione dei fondi. L'azienda è in attesa di 15 milioni di euro da parte dell'Unicredit, e di altri 14 suddivisi tra fondi delle banche isolane e altri di istituti di credito nazionali, e di anticipi sulle commesse, da clienti in attesa delle prestazioni dell'azienda. «Il piano industriale - continua Serpi - è stato vagliato con successo in ogni banco di prova». La Regione è stata la prima a credere nella rinascita Keller, con l'acquisizione di una parte azionaria con la SFIRS, poi il ministero dello Sviluppo Economico e infine la Comunità Europea. «A causa dei lunghi tempi occorsi per la delibera europea - precisa Serpi - abbiamo dovuto aggiornare il piano industriale, estendendolo sino al 2015, era l'ultima pratica richiestaci, ora siamo nelle mani di chi ha creduto in noi». IL RISCHIO Il timore è che il periodo di vacanze estive imminente allontani i funzionari bancari dalla pratica Keller, facendo slittare l'erogazione dei fondi. «Non possiamo aspettare - ribadisce Gian Lorenzo Pinna, direttore di stabilimento - ne va della vita della fabbrica». Si cerca su più fronti il sostegno della politica Regionale. Anche l'assessore provinciale al Lavoro, Simona Lobina, ha recentemente sollecitato un incontro interassessoriale congiuntamente alle tre sigle sindacali. «Chiediamo alla presidenza regionale - continua Pinna - e agli assessorati competenti, di coordinare un'azione corale per sbloccare l'ultimo passo per riprendere finalmente la produzione». TRASPORTI Novità anche sul fronte traghetti. «Lunedì 18 luglio - termina Marco Serpi - abbiamo incontrato in sede provinciale una delegazione dell'Unione province sarde per il problema del ripristino della tratta marittima commerciale tra Golfo Aranci e Civitavecchia. Una difficoltà per tutta l'economia sarda e si è cercato di coinvolgere quanti più soggetti possibili ed è in cantiere, quindi, una serie di possibilità per un ripristino vantaggioso della tratta».

Se ho ben capito i treni in questione dovrebbero essere prodotti da Keller, che se come dice nell'articolo, entro settembre non riprenderà la riproduzione.........non ci voglio nemmeno pensare

No Caracalla, se non mi sbaglio io dovrebbero essere costruiti dalla spagnola CAF, oh mamma che casino!
Solidarietà alla Keller che spero resista, assieme alle 350 famiglie...speriamo che qualche banca si metta la mano sul cuore (se lo hanno!! ) e investano realmente in quest'azienda!!!

A meno che non siano cambiati gli accordi, io sapevo che i primi 3 convogli sarebbero stati assemblati proprio dalla Keller in collaborazione con CAF.

Per il resto la situazione per Keller continua a vacillare......mi auguro per loro che possano avere questi prestiti per poter ripartire alla grande.

La situazione alla Keller Elettromeccanica di Villacidro sembra precipitare. L’azienda ha comunicato, in via ufficiosa, di essere intenzionata a portare i libri contabili in Tribunale e chiudere i battenti.



VILLACIDRO. La decisione, ancora al vaglio della dirigenza, sarebbe determinata dal fatto che una delle tre banche che avrebbero dovuto erogare un credito di 17 milioni di euro, ha avuto un ripensamento e pertanto non concederà più quel finanziamento che all’azienda sarebbe servito per avviare il nuovo piano industriale e riprendere quindi la produzione ferma da ormai due anni per la mancanza di liquidità. Tutto ciò nonostante siano nel portafoglio societario commesse di carrozze ferroviarie per una cinquantina di milioni di euro, più altre di prossima acquisizione. Il dietrofront di uno dei tre istituti bancari sarebbe conseguente al taglio apportato da Trenitalia alle commesse precedentemente assegnate alla Keller per la fornitura di uno stock di carrozze ferroviarie. Questa mattina davanti ai cancelli della fabbrica, una parte dei 300 dipendenti (in cassa integrazione da due anni) ha effettuato un sit-in di protesta, mentre negli uffici direzionali la proprietà aziendale era riunita per valutare la possibilità di dichiarare il fallimento e consegnare i libri contabili in Tribunale.

Villacidro.info – 29 luglio 2011 - Fonte: www.unionesarda.it

Speriamo bene.....

Il treno che venne provato in sardegna era della Talgo,successivamente l'appalto però venne aggiudicato alla CAF,non sò però se il progetto presso la CAF stià andando avanti

da quello che so io, i treni x la sardegna sono in costruzione.
non so a che punto siano in quanto sono in uno stabilimento diverso da quello dove lavoro io in quanto curo la preparazione dei treni caf per trieste

Benvenuto

Come procede la costruzione dei treni per Trieste/FVG?