Oggi è lunedì 22 dicembre 2025, 14:40

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 38 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2011, 20:19 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 28 settembre 2006, 10:36
Messaggi: 546
Località: CAORSO - TRINO VERCELLESE dalle parti di Alexgaia
Ritorno a scrivere salutando tutti i vecchi "compagni di merende",
e apro un topic off topic con la viva speranza di
far emergere un dibattito valido e e costruttivo per tutti,
utile per tutti i ceti, dai morti di fame fino a quelli che hanno il Caienne!
----------------------
A chi rimane in mano il cerino acceso?
I nodi sembrano arrivare al pettine, con il debito pubblico fuori controllo.
Monti ha fatto una manovra che tutto è tranne che equa,
rimangiandosi le parole fatte nel suo discorso di insediamento,
non toccando i privilegi della solita casta,
non eliminando i finanziamenti ai partiti e ai giornalai ecc ecc.

A questa manovra, che quasi certamente non basterà (già sento il fiato sul collo dell'UE....
"FATE UN ALTRA MANOVRA, QUESTA NON BASTA......" :mrgreen: ),
sorge ora il problema per tutta la plebaglia che non può scappare dall'Itaglia,
come certamente faranno i straricconi che stanno già scaldando i motori
dei loro Jet personali e dei loro elicotteri.

Veniamo al dunque, chi ha un mutuo/prestito con le banche cosa deve fare?
Chi ha soldi in titoli, deve iniziare a farsela addosso?
Chi ha liquidità, deve iniziare ad accumulare corone norvegesi, dollari australiani o canadesi?

Il sassolino per Eritreo l'ho lanciato, spero di non averlo colpito in testa! :mrgreen:
Peccato che hanno ripulito l'OT, i miei post pre-crisi purtroppo si stanno avverando.

Eritreo, alla luce di questi fatti, proviamo a confrontarci e vediamo se ora abbiamo punti di vista convergenti!
Ovviamente il topic è aperto a tutti,
un saluto agli amici ot
Antonio :?


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2011, 21:13 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 17 novembre 2011, 17:53
Messaggi: 69
Località: casa dei genitori
l unica cosa da fare e imbraciare fucile e caricare su roma !!!!


non pagare piu nulla ... ecopass autostrade multe mutui tasse .. vedrete che cadranno tutti
lavorare in nero e non fatturare non fare piu' scontrini ed evadere ...
cosa fanno arrestano tutta l italia e dove ci mettono nei carceri gia' affolati!!!!!


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2011, 21:27 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 21 marzo 2011, 22:55
Messaggi: 1098
Località: a Est di Rapa Nui
Ciao Antonio.
Intanto ben ritrovato era da un pó che non ti si sentiva.
Bella domanda che poni,per il sassolino su Eritreo,non credo lo impensierirai piú di tanto,anzi attendo anchío il suo parere, cosi "Montiano" si potrebbe coniare questo termine?,per indicare un raggionamento Freddo e Razionale,cioé ben depurato da contaminanti,quali pareri personali e sensazioni.Comé e solito fare Lorenzo,cioé analisi pura.
Direi che si ´sta andando su una strada che si doveva intraprendere molti anni fa, e che come giá comentato da molti non la si é intrapresa solamente per calcoli politici,ammesso che ci si fosse resi veramente conto della situazione.Quindi ora in assenza di contrasti nettamente politici si sta cercando di imporre una certa ricetta,Buona,cattiva,vincente, funzionale???????????.Io poco ci capisco di economia.Capisco peró una cosa.che in Italia in questo momento si ha una occassione unica.non credo la si sia presentata prima e sé ne verrá un´altra.parlo anche dello scenario del quale stiamo parlando,cioé disperato,sempre stando a quello che ci raccontano,noi che ne sappiamo?.
Voglio peró dire che in queste condizioni.La giustizia imporrebbe que questi sacrifici venissero spalmati in maniera proporzionale,su tutti i ceti,esclusi ovviamente quelli bassi bassi,i quali comunque verrebbero toccati da una qualche mancanza si servizi asistenziali, penso,visto che si tagliera dappertutto.Parlando pero d ceti alti ed altissimi,che a quanto pare non vengono toccati,intanto mi domando se veramente non vengono toccati?.mi sembrerebbe completamente illogico,ma se cosi fosse,dovremmo andarci a cercare le raggioni per cui e cosi.Mi chiedo si colpiscono i beni di lusso,ok sacrosanto,ma la domanda é a chi e fino a quanto?.Perché mi pongo questa domanda?perche poi ce la conseguenza di tale operato,e raggiono da semplicissimo cittadino che va a comperare un qualunque bene,se sento che mi stanno castigando con le tasse,quel bene non lo compero piú,o ne limitero il consumo.Penalizando tutto un comparto che dalla produzione di quel bene o servizio vive,siano Barche,gioielli.ecc.Per l´ICI sulla 2 casa poi il discorso cambia,perche ci sono dei comuni che vivono solo di turismo quindi gran quantitá di seconde case,e se la tassa e comunale,mi sembra che sarebbero in primis ad essere castigati.
Questo per quanto riguarda i beni,o quelli oggetti o prodotti posseduti indicanti un certo tenore di vita.Andiamo ora al Patrimonio,i soldi investiti oppure nascosti sotto il materasso, Ma gli stiamo cercando? o non ce ne frega niente?.o meglio i detentori di questo patrimonio sono cosi potenti da torcere la mano persino ad un governo Apolitico?
Scusatemi ma sono troppe le domande.
Pensierosi saluti a tutti
Bruno

P.S.
Certo pero che se non riusciamo a metterci le finestre a una "rimessa da morti di fame" la situazione dev´essere brutta.
Si scherza naturalmente.( e solo che sono rimasto li ad aspettare come un broccolo,ci tenevo tanto.Ma Spero tu abbia avuto cose piú belle ed interessanti da fare.)
Saluti Bruno


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2011, 23:29 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
Messaggi: 1566
Località: Baruccana
gabry 454 ha scritto:
cosa fanno arrestano tutta l italia e dove ci mettono nei carceri gia' affolati!!!!!
No, non arrestano nessuno... semplicemente dall'estero non ci vendono più la benzina (e tante altre cose...).
I debiti si pagano. Noi non abbiamo materie prime da sfruttare in casa: siamo "costretti" a commerciare e la prima regola nel commercio è appunto pagare i debiti.

Quanto al tema proposto da Antonio, proprio qualche giorno fa mi sono imbattuto in questo grafichetto molto esplicativo della situazione italiana e del perchè i mercati continuano imperterriti a tirarci bastonate.
Allegato:
statoconti.jpg
statoconti.jpg [ 60.87 KiB | Osservato 3137 volte ]

A parte la paurosa inclinazione del rapporto debito/pil, c'è un'altra cosa che "ai mercati" proprio non va giù: l'ampiezza della forchetta tra entrate ed uscite nei nostri bilanci, segno che non stiamo ancora facendo abbastanza per sistemare i nostri conti.
E' inutile girarci intorno, questi sono conti di un sistema che così com'è ha i giorni contati.
O ci si mette seriamente a risistemare la finanza pubblica oppure il fallimento è una triste certezza neanche troppo lontana.
Tutte le manovre varate quest'anno sono state una conseguenza di una precisa richiesta da parte dei nostri creditori: "smettetela di fare le cicale!".
Purtroppo però nessuna delle manovre 2011 ha ancora intaccato il bubbone della nostra spesa pubblica. Anche l'ultima varata dai tecnici non va pienamente nella direzione richiesta e questo significa che è praticamente certo che ne seguirà un'altra, e poi un'altra ancora se le soluzioni proposte andranno ancora nella direzione "sbagliata". Monti da questo punto di vista mi ha deluso molto. Ascoltando il discorso inaugurale del suo mandato ero molto fiducioso sul fatto che l'Italia avesse finalmente trovato un uomo in grado di dare una sferzata ai nostri problemi di bilancio. A manovra presentata però devo purtroppo constatare che le buone intenzioni sono rimaste sulla carta e che invece più o meno l'andazzo è simile a quello dei governi che lo hanno preceduto: "Mancano i soldi? Via con le tasse!". L'unico taglio strutturale nei confronti della spesa corrente previsto dall'ultima manovra è quello sulle pensioni: circa 18 miliardi di euro annui a regime che però sono solo una piccola goccia se confrontati con gli 800 e passa miliardi di spesa pubblica totale.
Altra cosa preoccupante è che questi 800 miliardi sono ormai quasi esclusivamente composti da spesa corrente (pensioni, stipendi della PA, sanità, sovvenzioni, ecc...). In conto capitale (investimenti) non è rimasto quasi più nulla. Addirittura nel 2010, a crisi del debito pienamente in corso, la spesa corrente ha tranquillamente continuato ad aumentare mentre la spesa totale è scesa solamente perchè appunto sono stati bloccati tutti o quasi gli investimenti (e con essi anche quel poco di crescita che può dare la spesa pubblica).
Sul fronte delle entrate è meglio stendere un velo pietoso: il governo precedente ha colpito quasi esclusivamente alcune ben specifiche categorie, quello attuale ha introdotto moltissime tasse GIUSTE perchè applicate sul patrimonio e sui consumi. Il problema è che queste tasse avrebbero dovuto andare a diminuire le imposte sul reddito lasciando invariata o possibilmente diminuendo la pressione fiscale complessiva: questo avrebbe contribuito a creare la tanto agognata CRESCITA. In mancanza di questo "piccolo" particolare, Monti ha messo in piedi una manovra iper-recessiva che non farà altro che contribuire ad avvitare la crisi su se stessa. Per tutta una serie di calcoli che non sto qui a raccontare infatti, l'aumento dell'imposizione fiscale ha effetti positivi immediati nel brevissimo periodo ma passato qualche mese i danni economici alla produzione ed ai consumi sono più che proporzionali rispetto all'entità delle misure adottate e con il passare del tempo diventano addirittura controproducenti riducendo il gettito fiscale complessivo.
Insomma: è una drastica riduzione della spesa corrente quello che i mercati ci chiedono. E' quello che alcuni definiscono "macelleria sociale" e le bastonate al nostro debito non finiranno finchè questa macelleria non sarà avviata e conclusa in un modo (con le manovre finanziarie) o nell'altro (con il fallimento).

solodiesel ha scritto:
Direi che si ´sta andando su una strada che si doveva intraprendere molti anni fa
Questo è proprio il centro del problema: quando si è avviata la costituzione della moneta unica la Germania appena riunificata aveva problemi più o meno simili a quelli italiani. Anno dopo anno, manovra dopo manovra, la Germania è riuscita a mettere in piedi GRADUALMENTE tutte le riforme necessarie, SENZA CHE I LORO CITTADINI PRATICAMENTE SE NE ACCORGESSERO!. Ora i tedeschi comandano praticamente incontrastati l'intera economia europea. Certo a conti fatti la moneta unica ha fatto molto più bene a loro che a noi ma questo è dovuto solo ed esclusivamente al nostro lassismo, al voler essere più "furbi" degli altri, al non voler mettere mano ad una finanza pubblica creata e perpetrata ad uso e consumo di caste ed approfittatori di ogni genere, dall'esercito di politicanti nazionali e locali, ai manager pubblici superpagati nonostante capacità intellettuali ed operative diciamo non eccelse, ai 10000 forestali calabresi assunti per non fare nulla o quasi, ai pensionati 40enni, ai grandi evasori, ai piccoli evasori, agli esentati più o meno consapevolmente dalle imposte e così via... Adesso, a furia di essere "furbi" e di rimandare il risanamento, ci tocca fare tutto in pochi mesi e diciamo che "si fa macelleria sociale", sempre che ci sia ancora il tempo necessario...

La cosa che mi fa più che incazzare di tutta questa storia è che l'economia italiana ha forza, capacità, patrimonializzazione e riserve auree (le terze al mondo per consistenza) più che sufficienti per uscire dalla crisi in un battibaleno. Purtroppo però uno Stato ed una Pubblica Amministrazione di un'invadenza, di un'incapacità e di una pesantezza che non hanno rivali al mondo ci condannano a questa situazione tragica.

Per il resto consigli purtroppo non posso darne, semplicemente perchè a seconda di un esito o di un altro della nostra situazione ci si potrebbero guadgnare un sacco di soldi come si potrebbe perdere tutto o quasi. L'unico consiglio che non è mai sbagliato è quello della diversificazione degli investimenti: MAI mettere tutto il capitale su un solo emittente, su un solo settore economico, su un solo paese, su una sola valuta. Il problema è che per impostare una diversificazione efficace serve un bel po' di grana. Nel nostro caso, a meno che tra di noi non si annidi qualche milionario, si fa quel che si può ma sicuramente non si riescono a coprire tutte le evenienze.

Ciao,
Lorenzo


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: venerdì 9 dicembre 2011, 1:57 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 13:31
Messaggi: 1765
Località: Roma
Quando il popolo sarà ridotto alla fame e chiederà a Monti o a chi ci sarà al suo posto "non abbiamo più pane!", che ci diranno "mangiate cornetti"? Allora sulle piazze italiane e in particolare su quella di Motecitorio o di piazza Colonna si vedranno ergere ghigliottine, montate dal quel popolo che si scatenerà dopo che ha subito senza reagire prima a questa situazione. E non credo che per riportare la calma sarà sufficiente trasmettere per televisione una partita di calcio.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: venerdì 9 dicembre 2011, 2:10 
Non connesso

Iscritto il: martedì 28 febbraio 2006, 20:53
Messaggi: 362
Località: Latina
Finchè ci lasciano il calcio, Fiorello e le curve della Belen noi Italiani non muoveremo un dito......


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: venerdì 9 dicembre 2011, 7:32 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
Messaggi: 1566
Località: Baruccana
Per come la vedo io, almeno nel breve periodo siamo appesi alla speranza che il vertice europeo che si terrà tra poco prenda finalmente decisioni di stampo europeo e che i soliti localismi più o meno giustificati non abbiano come sempre il sopravvento. I nostri problemi non saranno certo risolti, ma almeno un po' di ossigeno sotto forma di abbassamento di spread che consenta il tempo necessario a mettere mano seriamente ai conti pubblici sarebbe auspicabile. In alternativa la vedo dura emettere 300 miliardi di nuovo debito da oggi e per tutto il 2012 a questi tassi d'interesse. Forse una patrimoniale pesante garantirebbe ancora qualche mese di "non emissione" ma siamo sempre lì: c'è sempre la storia degli effetti recessivi più che proporzionali rispetto alle entrate ed i problemi magicamente si riproporrebbero di lì a poco e con minori margini di manovra dovuti ad un pil ancora più basso...

Ciao,
Lorenzo


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: venerdì 9 dicembre 2011, 8:20 
Non connesso

Nome: Armando Pappalardo
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 0:52
Messaggi: 4081
Località: San Germano Vi/Cropani Marina Cz
Sai quello che mi preoccupa ulteriormente cos'e' Eritreo?
La manovra e'stata fatta sulla carta e i soldi sembrano....gia'in saccoccia.
Ma non e'cosi'...a parte le accise sulla benzina....
Insomma perdonatemi la volgarita'....Ci devono ancora stritolare i coglioni per recuperare con questa manovra(Imu,pensioni,supercazzo di bolli,capitali rientranti.............)e gia'si parla di un'altra manovra aggiuntiva?
Infine certo che vero:strutturalmente non e'stato fatto nulla per cambiare e sostanzialmente tu dici che queste manovre sono solo un"rimandare"il baratro.Giusto?

Armando


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: venerdì 9 dicembre 2011, 10:26 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 28 settembre 2006, 10:36
Messaggi: 546
Località: CAORSO - TRINO VERCELLESE dalle parti di Alexgaia
Avevo seguito attentamente il discorso di insediamento di Monti.
Bellissimo, equità fiscale e sociale, ripresa dei consumi e crescita economica,
giustizia ecc ecc.
Ebbene, come al solito le tasse le pagheranno i soliti noti,
e per quanto riguarda il futuro? crescita economica? ripresa dei consumi?

IVA al 23%, accise sulla benzina, bolli, IMU, tasse e balzelli ovunque,
stipendi che perderanno inevitabilmente il loro potere di acquisto,
è questo lo scenario che ci aspetta, con il debito pubblico fuori controllo, ormai.
Tanto vale dichiarare default subito....inutile continuare a prenderci per il cu2o!

La cura è quella della ridistribuzione della ricchezza e di livellamento dei
salari, ma come è ovvio, ognuno tira l'acqua al suo mulino.

Come difendersi?

per chi ha un mutuo-prestito:
situazione allarmante, il probabile scenario è una spirale inflazionistica
dalla cui morsa sarà impossibile uscire.
Credo che replicheremo il sistema USA, molte famiglie non riusciranno
più a pagare i debiti accollati, con conseguente e inevitabile ripercussione
sul sistema bancario.

Cura: (se fossi in Monti)
Iniziare ad abbassare i costi vivi per la banca, gabbie salariali ai manager e dipendenti,
le risorse devono iniziarle a trovare all'interno del loro sistema.

(beninteso io provengo da questo settore).

per chi ha investito in immobili
situazione preoccupante, l'unica consolazione che ha di sicuro, è il tetto sulla testa.
Per quanto riguarda le quotazioni, il mercato langue, immobili sfitti e vuoti quasi ovunque,
la bolla deve ancora scoppiare e finora le quotazioni, anche se in calo,
hanno sostanzialmente tenuto.

Cura:
per chi è proprietario di un immobile, godersi la casa,
per chi è proprietario di seconde e terze case, trovare il pollo che compra
e diversificare in valuta estera

per chi è uscito dai mercati mobiliari-immobiliari:
ha molta liquidità, certamente gode di un certo privilegio,
ma lo attendono scelte difficili.
Come diversificare la propria liquidità?
Valuta estera certamente, in caso di crollo dell'euro
ci troveremo con la nostra liretta svalutata almeno di un 60%.
Le valute più indicate dove diversificare sono le monete fuori area euro.
M anche qui il discorso è abbastanza aleatorio, se dovesse crollare
l'euro con se si trascinerebbe buona parte di Svizzera, Usa e quant'altro.
Forse l'unica soluzione è di comprarsi una villa vicino a quella di Berlusconi
ad Antigua, dove lo aspettano montagne di pillole blu e bunga-bunga party!

Questo è il mio punto di vista, a voi la palla
UA :?


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: venerdì 9 dicembre 2011, 15:38 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:27
Messaggi: 1260
Località: Macerata
Posso solo sostenere il discorso di Eritreo... Anche io avevo seguito con interesse il discorso di Monti all'insediamento, e premetto di aver votato per il governo appena caduto (come molti già sanno!)... ottime idee, finalmente un uomo non legato ai soliti interessi di partito... e poi? Domenica seguo la diretta sky e tra Monti e la Fornero che piange alla parola sacrifici mi è cominciata a montare la rabbia. Ma come? E i grandi capitali? E l'apparato statatale? E le provincie? E il dimezzamento dei parlamentari? DOVE se ne parla? Ma come, ormai sembrava fatta, il taglio delle province e della pubblica amministrazione, un aiuto dalla tassazione dei grandi capitali... e invece? NO, la solita ricetta, che un idiota della vecchia guardia o un Berlusca o un Bersani potevan fare senza tutta sta pantomima... Aumentiamo l'IVA (occhio, che per averne beneficio bisogna pure considerare come stabili i consumi, altrimenti ciccia) e benza/gasolio... con tutta la gioia dei soliti piccoli imprenditori, che VIVONO sul loro furgoncino, e dei trasportatori, che VIVONO sul loro camion... e l'aumento di costo, lo pagheranno i soliti consumatori finali e i poveracci che ormai hanno da pagare il prestito in banca e non possono permettersi neanche di chiudere la baracca.... Tanto anche Monti s'è fatto prendere per le palle, da chi? Indovinate: se chiudo io, con il mio piccolo laboratorio e 2 persone dentro, al massimo saranno due famiglie a casa, ma se la minaccia la fa la FIAT o la Merloni, con le loro migliaia di dipendenti diretti + l'indotto, il buon Monti china il capo....
Poi, la scenata di dire che non prenderà lo stipendio da capo del governo, poteva sinceramente evitarla, che tra pensione e stipendi da senatore, non credo toccherà fargli la colletta....
Però, alla partita della Roma continuano ad andarci 60/70 auto blu, con autista e scorta, al ristorante ci vanno gratis e tutti i vari benefit sono intoccabili. Ed i nostri amici al governo si son pure lamentati per l'aumento della bouvette! Cosa si aspetta, che Roma venga invasa coi forconi?
Sono deluso come non mai. Qui si approfitta del fatto che gli italiani hanno troppo a cuore le relazioni familiari, il rapporto tra parenti e amici, e si lascia la propria terra con troppo dolore, altrimenti avremmo assistito ad un esodo di massa.
Alessio


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: venerdì 9 dicembre 2011, 19:22 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
Messaggi: 1566
Località: Baruccana
d 341 ionica ha scritto:
Insomma perdonatemi la volgarita'....Ci devono ancora stritolare i coglioni per recuperare con questa manovra(Imu,pensioni,supercazzo di bolli,capitali rientranti.............)e gia'si parla di un'altra manovra aggiuntiva?
Infine certo che vero:strutturalmente non e'stato fatto nulla per cambiare e sostanzialmente tu dici che queste manovre sono solo un"rimandare"il baratro.Giusto?
Si, a meno che non accada il miracolo di una manovra finanziaria fatta a dovere, l'andazzo sarà più o meno quello.
E' abbastanza chiaro che la crisi del debito ci sta mettendo sempre più di fronte ad un bivio tra diventare più poveri in un modo che ci scegliamo noi (con le manovre finanziarie) o diventare più poveri con un fallimento generale. L'unica costante è che saremo sempre più poveri, almeno fino a quando i nostri conti non si riallineeranno alle nostre capacità produttive.

L'UTENTEACIDO ha scritto:
Tanto vale dichiarare default subito....inutile continuare a prenderci per il cu2o!
Per quello siamo sempre in tempo, ma il default è terra incognita: l'unica cosa certa è che un sacco di gente finisce per strada. Un'altra cosa abbastanza certa è che chi ha scatenato la crisi continuerà tranquillamente a godersi lo scenario davanti alla TV. Cosa ci guadagna il cristiano medio da un fallimento del suo stato?

L'UTENTEACIDO ha scritto:
La cura è quella della ridistribuzione della ricchezza e di livellamento dei
salari, ma come è ovvio, ognuno tira l'acqua al suo mulino.
E' una visione un po' "comunista" :mrgreen: ma è del tutto legittima. A parte le differenti visioni politiche però il fatto è che lo Stato, ovvero l'unica entità che teoricamente può arrogarsi il diritto di "redistribuire", ormai con un'imposizione fiscale superiore al 50% del reddito si è già sparato tutte le cartucce e non può più spararne altre a meno di non cominciare lui stesso a dimagrire per liberare le risorse necessarie.

L'UTENTEACIDO ha scritto:
Per chi ha un mutuo-prestito:
Le più sentite condoglianze se la BCE comincia a stampare... :cry:

L'UTENTEACIDO ha scritto:
Cura: (se fossi in Monti)
Iniziare ad abbassare i costi vivi per la banca, gabbie salariali ai manager e dipendenti,
le risorse devono iniziarle a trovare all'interno del loro sistema.

(beninteso io provengo da questo settore).
Facendo così, ammesso che ci si riesca, puoi forse rinegoziare i mutui abbassando di qualche decimale lo spread ma con un'inflazione galoppante e relativi tassi di interesse che sono stabiliti "fuori" non è che risolvi molto...

L'UTENTEACIDO ha scritto:
per chi ha investito in immobili
Condoglianze se la BCE NON comincia a stampare... :cry:
Se non altro comunque, come ha detto Antonio, almeno si ha un tetto sotto cui ripararsi.

L'UTENTEACIDO ha scritto:
per chi è uscito dai mercati mobiliari-immobiliari
E' la situazione apparentemente migliore anche se appunto la scelta sull'allocazione del patrimonio in questi tempi è quanto mai difficile.
L'idea di portare LEGALMENTE qualche cosa in Svizzera secondo me non è del tutto da scartare. Bisogna vedere se i rendimenti ridicoli (che per piccole cifre sono addirittura negativi) e gli sbattimenti fiscali sono compensati dalla maggiore serenità dovuta alla maggiore solidità del sistema svizzero. C'è da vedere se questa sensazione di maggiore solidità corrisponda veramente alla realtà.
Investimenti in valuta estera: qualunque investimento in valuta estera detenuto in una banca italiana in caso di default molto probabilmente diventerebbe carta straccia esattamente come se fosse denominato in euro. Gli investimenti in valuta estera per essere sicuri vanno fatti all'estero. Anche qui la Svizzera viene incontro a molte esigenze di diversificazione valutaria ma lo fa solo a partire da certe cifre che non sono accessibili a tutti. Per noi comuni mortali comunque aprire conti in franchi svizzeri o in dollari non è un problema: basta recarsi oltre confine. Altra questione legata alle valute è il rischio di cambio: chi compra franchi svizzeri oggi, alla luce del fortissimo aumento del cambio che c'è stato nell'ultimo anno, lo fa solo perchè "scommette" sulla morte dell'Euro e cerca di salvare il salvabile. Se l'Euro però sopravvive sarà il franco a deprezzarsi nuovamente ai livelli di pochi anni fa.
Insomma, si è facilitati perchè si ha liquidità ma si hanno anche un sacco di grattacapi perchè una scelta di allocazione sbagliata in questo periodo significa rischiare di perdere tutto o quasi.

Ciao,
Lorenzo


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: venerdì 9 dicembre 2011, 20:29 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 28 settembre 2006, 10:36
Messaggi: 546
Località: CAORSO - TRINO VERCELLESE dalle parti di Alexgaia
Condivido quello che ha scritto Lorenzo,
tranne su una cosa.....non sono comunista e mai lo sarò! 8)

Una sola precisazione per quanto riguarda chi ha liquidità,
intendevo dire di investire diversificando in valuta estera ma in contanti,
al sicuro in qualche cassetta di sicurezza, magari anche un anno
se necessario, in attesa di nuovi scenari.
Tanto investire in nuovi immobili al momento non se ne parla nemmeno,
tra tasse e balzelli è meglio lasciare perdere.
Forse è più conveniente investire in trenini :mrgreen:

Aprendo una parentesi sulla ridistribuzione della ricchezza
e dei salari, credo sia una cosa necessaria.
Non capisco come (ad esempio) la CGIL o la CISL possano
fare contemporaneamente gli interessi di un operaio
o di un bancario piuttosto che su un ferroviere,
gli alti costi di remunerazione degli stipendi ricadrebbero
indirettamente sulle spalle del più disgraziato che,
col suo misero stipendio, sarebbe costretto a pagare alti costi,
-sempre per esempio- di biglietti ferroviari o di costi bancari
per mantenere il tenore degli altri due.

Questo ovviamente è solo il mio pensiero attuale,
posso anche sbagliare!
:?


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: A chi rimane in mano il cerino? A noi, ovviamente
MessaggioInviato: sabato 10 dicembre 2011, 16:51 
Non connesso

Iscritto il: sabato 19 luglio 2008, 8:55
Messaggi: 495
Località: Veneto
Monti per far passare la manovra deve avere il consenso della maggioranza del parlamento. E qui ti voglio!
Vendita delle frequenze televisive? Nein! Patrimoniale? Nein! Balzellino sugli scudati? Nein! (e comunque sembra difficile che si riesca a scoprire l'identità dsegli scudati, ai quali il partito dei ladri aveva garantito l'anonimato fin dall'inizio).

A forza di Nein! restano solo le bastonate da dare ai soliti fessi.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: sabato 10 dicembre 2011, 20:13 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 13:31
Messaggi: 1765
Località: Roma
E' stato anonimo il pagamento del 5% per il rientro, pensi però che la GdF non ha avuto la possibilità di andare a vedere su quale conto sono finiti i soldi rientrati? Non si tratta mica di bruscolini.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: A chi rimane in mano il cerino?
MessaggioInviato: sabato 17 dicembre 2011, 21:33 
Non connesso

Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9205
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Salve ragazzi,
provo a dire la mia.

Premetto che anch' io nutrivo grandi speranze in Monti e ne sono stato delusissimo.
Spero solo che a questa prima manovra, diciamo, d' emergenza, e quindi raffazzonata alla bell' e meglio, prendendo come al solito dove e' facile prendere ( ma non ce ne e' piu' ), ne segua una seconda che cominci a prendere dove ce ne' e' tanto ( ma e' difficile prenderlo, come ha ammesso candidamente lo stesso Monti ).
Credo sia ovvio a tutti che se non si cambia strutturalmente la spesa dello Stato, qualunque manovra non sara' mai risolutiva, ma solamente temporanea.

Riuscire a far pagare le tasse a chi non le paga e diminuire lo spreco e le inefficienze dello Stato sono due facce della stessa medaglia: sono le fonti primarie dei problemi italiani su cui molti si arricchiscono, tanti ci sopravvivono e ... l' intero paese ci sta affondando.
Riportare in Italia equita' e giustizia sociale puo' essere scomodo, molto scomodo, perche' significa toccare gli interessi di molte, troppe persone.
E' per questo che nessun Governo, ne' di destra, ne' di sinistra ci ha provato mai veramente: avrebbe rischiato di perdere consenso e, quindi, di perdere automaticamente le elezioni successive.

Il Governo Monti, invece, non ha il timore di dovere essere eletto nuovamente e quindi non e' soggetto ai vincoli a cui sono soggetti i Governi politici.
Se il Governo Monti dovesse fallire nel cercare di ripristinare equita' e giustizia sociale potrebbe significare solamente due cose: o l' Italia e' un paese in cui e' connaturata l' iniquita' e l' ingiustizia a tutti i livelli ( il che significherebbe che siamo fregati ) o le lobby grandi e piccole sono piu' potenti dello Stato ( e saremmo fregati lo stesso ).
Il Governo Monti e' una sorta di cartina di tornasole: o riesce ad aggiustare i grandi guasti ormai endemici o nessuno dopo riuscira' piu' a farlo e saremo destinati ad un declino devastante ed inarrestabile.

Cambiando argomento: sono proprio curioso di vedere cosa almanaccheranno i nostri politici per giustificare il totale fallimento di tutti i Governi, per lo meno degli ultimi dieci anni, visto che gli ultimi dieci anni sono stati determinanti per portarci gradualmente al tracollo.
Mentre la Germania, nello stesso periodo, si e' ristrutturata e rafforzata...
Io credo che si dara' la colpa ad altri.
Gia' si vedono segnali in proposito, anche se PD e PDL sembrano avere trovato un accordo che neanche ci si poteva sognare solo un paio di mesi fa'.
I "destri" diranno che e' colpa di Francia e Germania, i "sinistri" diranno che la colpa e' dei " destri " che sono stati al Governo per otto anni su dieci, la Lega continuera' a delirare di Padania e di moneta padana agganciata al marco ( barzelletta che fa' ridere a crepapelle i tedeschi ).
Nessuno ammettera', semplicemente, di non essere stati capaci di governare ( i "destri" ) e di non essere stati capaci di fare opposizione e di far cadere il Governo ( i "sinistri" ).
E questo non sara' possibile perche' le direzioni dei partiti sono e saranno quelle, con gli stessi immutabili personaggi da venti anni.
Quando il Governo Monti terminera' il suo mandato credo proprio che si ritornera' al solito tragico balletto dell' italica politica, fatto di Scilipoti, di Santanche', di Razzi, di Brambilla e di tutti quei personaggi che nel mondo civile verrebbero presi a calci in culo alla prima volta che aprono bocca in pubblico.
O no ?

Saluti
Stefano.


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 38 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 8 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
banner_piko

Duegi Editrice - Via Stazione 10, 35031 Abano Terme (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttore editoriale: Luigi Cantamessa - Amministratore unico: Federico Mogioni - Direttore responsabile: Pietro Fattori.
Registro Operatori della Comunicazione n° 37957. Partita iva IT 05448560283 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice Srl