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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Gurardia di finanza e controlli incrociati
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 7:51 
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Nome: Alessio
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:wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Gurardia di finanza e controlli incrociati
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 9:36 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
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CENTOPORTE ha scritto:
Nel leggere i vari interventi, mi rendo conto che si è riusciti a far credere al cittadino italiano che se ci troviamo nella condizione in cui siamo, è perchè ci sono gli evasori. Sono convinto che la colpa delle condizioni in cui versiamo è della classe politica, che avendo le mani sulla cassa, ha dilapidato con mazzette, consulenze e sprechi abnormi i nostri soldi, tutto ciò costa ogni anno circa 70 MILIARDI di euro, più di una finanziaria "lacrime e sangue"! Pagare tutti le tasse è un principio corretto, ma se chi ha nelle mani il nostro portafogli continua a gestirlo come ha fatto sino ad oggi, le tasse pagate anche da eventuali evasori scovati dalla finanza finiranno solo ad alimentare ulteriormente mazzette, consulenze, opere inutili ed altro, senza portare alcun beneficio per la collettività!
Come non quotare questo intervento? :)
Tra l'altro questo è esattamente quello che ci stanno dicendo "i mercati" da qualche anno a questa parte: il problema non sono le entrate che sono già ALTISSIME. Tutt'al più la lotta all'evasione dovrebbe contribuire a redistribuire in un modo più equo il carico fiscale ma non è questo il punto centrale dei nostri problemi di bilancio. Il problema invece è proprio la PESSIMA qualità della spesa pubblica: se ne va tutto in mazzette, clientelismi e spesa corrente quasi del tutto improduttiva (assistenzialismo). Niente interventi strutturali, niente investimenti... Un Paese che dilapida il suo reddito ed il suo patrimonio in questa maniera non può avere crescita ed è destinato al declino: per questo siamo colpiti più duramente degli altri.

Ciao,
Lorenzo


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 Oggetto del messaggio: Re: Gurardia di finanza e controlli incrociati
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 10:16 
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Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 13:31
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E soprattutto, se ai livelli più alti nessuno gradisce sentirsi mettere le mani in tasca, figuriamoci come possa gradire la cosa chi si tova ai livelli medio bassi che campa con due soldi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Gurardia di finanza e controlli incrociati
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 11:31 
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Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
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@ Centu
Anch'io sostenevo l'idea che il governo Monti potesse portare una ventata di novità!!! Purtroppo poi mi sono reso conto che le loro idee potrebbero anche essere buone, però chi dovrà votare le leggi sono sempre i soliti parlamentari che da anni ci governano senza muovere un dito! :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: Gurardia di finanza e controlli incrociati
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 15:49 
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Iscritto il: mercoledì 17 febbraio 2010, 22:01
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In verità chi è al governo le dita le muove, ma per curare i propri interessi, ad esempio non tutti sanno che per i parlamentari le cure odontoiatriche sono completamente gratutite, incluse protesi, ed altre prestazioni costose, il comune cittadino deve invece pagare tutto a volte anche indebitandosi.
Evidentemente per l' onorevole Casini, (che qualche sera fà in tv si diceva preoccupato per i pensionati e per chi non arriva a fine mese) questo era troppo poco, quindi ha pensato di estendere ciò anche ai familiari inseriti nello stato di famiglia, infatti si è fatto promotore di un provvedimento che permette tale cosa, il provvedimento è poi stato approvato! Morale della favola... mia zia con una pensione di 600 euro per acquistare la dentiera si è rivolta tramite il dentista ad una finanziaria per pagare in quanto non aveva in un unica soluzione la cifra richiesta, la stessa zia deve però pagare la dentiera alla suocera dell' onorevole Casini, costui credo di onorevole ha poco, c'è qualcuno che ultimamente propone in futuro Monti al quirinale e Casini premier... rabbrividisco al pensiero che ciò si possa realizzare.


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 Oggetto del messaggio: Re: Gurardia di finanza e controlli incrociati
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 16:24 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 16:57
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Località: Casteo
Ma come!! Ci avete triturato i coglioni che bisognava cacciare il legittimo governo Berlusconi, che col Governo monti l'Italia sarebbe risorta a nuova vita, che l'"Europa" (L'Europa??) ci avrebbe dato credito, che gli italiani avrebbero ripreso "a sperare", che spirava un vento nuovo (ci sono state elezioni? non me ne sono accorto!!) e dopo neanche due settimane già ci sono i primi lamenti, i primi pianti??
Tutti i partiti di centrosinistra, compresa IDV erano festosi e felici e adesso siccome le cose non vanno per il verso giusto, già si rimpallano le responsabilità?
Ahi, ahi, ahi! Già finita la festa, già finito l'idillio poveri cristi, mi fate un po' compassione e un po' tenerezza :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Gurardia di finanza e controlli incrociati
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 17:10 
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Iscritto il: mercoledì 11 aprile 2007, 9:42
Messaggi: 2075
Località: Treviso
Giancarlo Giacobbo ha scritto:
E soprattutto, se ai livelli più alti nessuno gradisce sentirsi mettere le mani in tasca, figuriamoci come possa gradire la cosa chi si tova ai livelli medio bassi che campa con due soldi.

Come diceva Petrolini:

Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Gurardia di finanza e controlli incrociati
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 17:32 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
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Ti rispondo da persona che di tutto può essere accusata tranne che di essere di sinistra: Berlusconi non ha fatto NULLA in più di 3 anni di Governo se non mantenere una certa stabilità dei conti pubblici (e questo tra l'altro non è merito suo ma del desaparecido Tremonti...). Anche a crisi conclamata il precedente Governo ha fatto finta di niente, nonostante le ripetute sollecitazioni pervenute dall'Europa per risanare le nostre finanze. NIENTE: tagli agli investimenti, tagli lineari alle agevolazioni fiscali (perchè in quella specie di asilo che chiamavano Governo nessuno voleva rinunciare ad un solo capello!) e quando non c'era più nulla da tagliare, col "cuore che grondava sangue" ( :? ) via con le solite tasse perchè nel frattempo la spesa corrente continuava imperterrita ad AUMENTARE grazie ai soliti sprechi, al solito clientelismo ed all'assistenzialismo imperante.
A questo punto l'ondata di speculazione ci ha investito in pieno mentre LUI pensava ancora ai ristoranti pieni: hanno dovuto affossargli le quotazioni di Mediaset per "convincerlo" a levare le tende!
Questo era però solo il primo passo per PROVARE ad uscire da una situazione insostenibile.
Il secondo passo era mettere al Governo una personalità con un minimo di credibilità internazionale, cosa che nell'intero panorama politico italiano era ed è tutt'ora praticamente impossibile. Anche questo è stato fatto: dopotutto Monti è stato uno stimatissimo Commissario Europeo.
Il terzo passo era quello di mettere in piedi una manovra PROFONDAMENTE DIVERSA da tutte quelle che qui in Italia si sono susseguite per almeno 30 anni con i vari Berlusconi, Prodi, Amato, D'Alema, Dini, ecc...
Quì è cascato l'asino perchè nonostante i proclami, l'ultima manovra è praticamente identica a quelle precedenti. Certo, si toccano un po' di più i patrimoni ed un po' di meno i redditi. Certo, si mette finalmente mano in modo serio e ponderato ad un sistema pensionistico ora un po' più sostenibile e sicuramente (a regime) meno discriminatorio. Ma gli sprechi storici della finanza pubblica italiana restano TALI E QUALI e questo ai nostri creditori non va giù, anche perchè senza una diminuzione della pressione fiscale complessiva (possibile SOLO con una drastica riduzione della spesa) noi la crescita ce la scordiamo!
E invece i bilanci dei nostri enti pubblici sono un tutto un florilegio di consulenze che vanno dalle poche migliaia di euro a qualche centinaio di milioni se non miliardi: soldi che finiscono ai privati mentre i dipendenti pubblici degli uffici tecnici si girano i pollici dalla mattina alla sera. I 10000 forestali calabresi sono ancora tutti là, anche loro a girarsi i pollici, così come i 22000 dipendenti dell'ASL di Salerno (e questo solo per fare un paio di esempi "eclatanti"). Certo ora che sono lì non li si può sbattere in mezzo ad una strada forse sarebbe il caso di trovar loro un'occupazione vera, degna di giustificare lo stipendio che comunque percepiscono. Non parliamo poi dell'esercito di politici nazionali e locali che infestano ogni aspetto della vita sociale ed economica della Nazione e che pesano sulle spalle dei contribuenti anche dopo la fine del loro mandato grazie a lauti vitalizi...
Sebbene in Europa a parole ci abbiano concesso un po' di fiducia, alla luce dei fatti le diffidenze sono ancora tantissime visto che quella sottospecie di accordo al ribasso varato qualche giorno fa (e giustamente punito dai mercati) non ha fatto altro che certificare l'enorme diffidenza dei paesi del Nord Europa nei confronti degli Stati-cicala come il nostro.
Noi purtroppo non abbiamo ancora fatto praticamente nulla per meritarci sul campo questa fiducia e per questo i mercati ci puniscono.

Ciao,
Lorenzo


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 Oggetto del messaggio: Re: Gurardia di finanza e controlli incrociati
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 21:25 
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Nome: Armando Pappalardo
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Località: San Germano Vi/Cropani Marina Cz
Eritreo un piccolo ot di spiegazione....
Prendiamo esempio dai 22000 dipendenti asl....tanti,forse troppi.
Ora nel mio concetto di economia limitatissimo....ma questi dipendenti"pubblici"vengono stipendiati.E spendono,comprano...insomma contribuiscono ai consumi(questo a prescindere da cio'che e'veramente guadagnato e prodotto come bene materiale o di servizio)...In modo indiretto cioe'mandano avanti l'economia a modo loro.
Cioe'...alla fine l'economia non la si potrebbe vedere come una grande noce cava ove il denaro che gira e'sempre lo stesso ma cambia semplicemente proprietario?
Non e'peggio che lo Stato non pagando i dipendenti,sia magari piu'in attivo(e acclamato dalla Ue),ma che contemporaneamente ci siano migliaia di persone senza soldi che non consumano e mandano avanti l'economia reale produttiva di consumo?
Poi magari sto dicendo una aata pazzesca....

Armando


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 Oggetto del messaggio: Re: Gurardia di finanza e controlli incrociati
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 23:02 
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Iscritto il: lunedì 21 marzo 2011, 22:55
Messaggi: 1098
Località: a Est di Rapa Nui
Penso che sia giusto questo raggionamento,il fatto é che si dovrebbe ricollocare altrove quella massa di popolazione assunta,nella maggioranza dei casi sono esuberi mentre altrove cé carenza di personale,bisognerebbe essere piú elastici e razionali in questo senso,fare i conti con la loro capacitá o preparazione,ove richiesta, e con il tipo di contratto firmato,sindacati ecc.ecc.non ultimo aggiungerei un po di buona volontá.
Bruno


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 Oggetto del messaggio: Re: Gurardia di finanza e controlli incrociati
MessaggioInviato: mercoledì 14 dicembre 2011, 9:46 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
Messaggi: 1566
Località: Baruccana
d 341 ionica ha scritto:
Ora nel mio concetto di economia limitatissimo....ma questi dipendenti"pubblici"vengono stipendiati.E spendono,comprano...insomma contribuiscono ai consumi(questo a prescindere da cio'che e'veramente guadagnato e prodotto come bene materiale o di servizio)...In modo indiretto cioe'mandano avanti l'economia a modo loro.
Ciao Armando,
se la cosa si fermasse lì non avremmo alcun problema di crescita e di bilancio. Purtroppo i fatti dimostrano il contrario e per questo c'è una ragione ben precisa.
Piccola spiegazione a grandi linee di come dovrebbe funzionare il bilancio di un ente (pubblico o privato poco importa perchè alla fine il modo di far quadrare i conti è sempre quello): esistono 3 grandi macroaree di spesa che sono quella corrente (stipendi, materiali di consumo, ecc...), quella in conto capitale (gli investimenti in attrezzature ed infrastrutture) e quella finanziaria (gli interessi sul debito eventualmente contratto). Le entrate complessive dell'ente devono riuscire a compensare questi 3 tipi di entrata se si vuole evitare il default e a dire la verità ad ognuna di queste tipologie di spesa dovrebbe corrispondere una particolare tipologia di entrate. Poi ci sono anche da considerare i debiti totali ed i crediti totali ed anche questi dovrebbero rimanere in equilibrio tra loro. I problemi cominciano a sorgere quando questi equilibri si interrompono.
Ora veniamo all'Italia: nel nostro Paese questi equilibri mancano soprattutto tra spesa corrente ed in interessi da una parte (la spesa improduttiva di cui fanno parte anche gli stipendi a cui accennavi) e spesa in conto capitale dall'altra (gli investimenti che nel tempo producono crescita complessiva ma che purtroppo sono ridotti a pochi spiccioli perchè la spesa corrente appunto ha fagocitato tutto).
Quello che dici sugli stipendi che "pagano" e fanno circolare moneta quindi è vero ma non ha nulla a che vedere con la crescita: come hai ben detto tu è "una grande noce cava ove il denaro che gira e'sempre lo stesso". Anzi: se uno ad esempio con la sua tredicesima decide di regalarsi un viaggetto a Sharm el Sheik, i soldi che prima stavano all'interno del sistema Italia, si trasferiscono proprio a Sharm el Sheik e quindi si impoverisce il sistema nazionale! La stessa cosa accade se al momento di cambiare l'automobile uno sceglie la Golf invece della Panda e ci sono migliaia di altri esempi del tutto simili. Certo, lo stesso ragionamento vale anche dall'estero verso l'Italia ma qui entrano in gioco proprio le spese per investimenti, quelle che dovrebbero garantire la competitività necessaria affinchè vengano scelti i nostri prodotti invece di quelli fabbricati all'estero. Ma se noi invece di fare investimenti continuiamo a buttare soldi dalla finestra con la spesa corrente, il rapporto tra quanto esce e quanto entra nel nostro Paese non sarà mai favorevole ed ecco perchè da qualche decina d'anni a questa parte ormai la nostra economia non cresce più!
Nel nostro Paese i problemi di bilancio nascono dal fatto che ormai la spesa corrente è diventata talmente grande che le tasse non sono più sufficienti per ripagarla e siamo costretti a ricorrere al debito. Il debito quindi non lo si emette più per fare investimenti (questa DOVREBBE essere l'unica giustificazione per la creazione di debito!) ma lo si emette proprio per far fronte alla spesa corrente. Questo è un problema gravissimo perchè visto che la spesa corrente non attrae fondi da fuori ma si limita semplicemente a far circolare moneta, non si crea la ricchezza con la quale si dovrebbero ripagare gli interessi sul debito contratto. Debito che a questo punto continua ad aumentare sia per via della spesa corrente, sia per via di quella sugli interessi, generando quindi una spirale che se non interrotta porta dritti verso il fallimento.
Il vero MOSTRO da combattere qui in Italia quindi non è tanto il debito, che non è stato assolutamente un problema fino ad almeno un paio di anni fa e tornerà nuovamente a non esserlo non appena riusciremo a mettere in moto la crescita (sempre che ci sia ancora il tempo necessario per farlo). Il mostro è il modo in cui il nostro debito continua da decenni ad essere generato ovvero proprio la spesa corrente. Tutta quella marea di assunzioni di persone che poi non fanno nulla, non producono nulla, ricade proprio in questa categoria di spese che in un modo o nell'altro, prima o poi saremo costretti a tagliare.
L'unico modo per cercare di salvare questo carrozzone (senza peraltro averne la certezza :( ) è quello di cercare di rendere queste persone produttive all'interno del sistema. Se non lo si fa, con il fallimento quasi sicuro che ne consegue, a rimetterci non saranno solo quelli che prendono soldi "a sbafo" ma anche tutti i contribuenti onesti che non avranno più la possibilità di accedere neanche ai più basilari servizi che uno Stato dovrebbe offrire.

Ciao,
Lorenzo


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