Caspita , hai ragione ... che sbadato, rischiavo di rovinare tutto per una semplice dimenticanza.
Comunque, pensavo di montare un piccolo refrigeratore per tenere la temperatura costante intorno allo 0 .
Niente sbalzi termici, microorganismi ecc.

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Ciao a tutti,
alla fine eccola, la peste dello zama ha colpito un carrello, stranamente uno solo di una delle mie 626 ROCO.
La macchina era insolitamente sbilenca e, solo dopo aver smontato il carrello ho visto l'orrore del blocco di zama deformato e con diverse piccole crepe.
Dopo averlo pareggiato con una lima e col dremel, ho effettuato una massiccia infiltrazione con attak, crepa per crepa al fine di consolidare nuovamente il blocchetto e dopo averlo riposto in opera non ho più notato fenomeni di deformazione.
Le altre 626 sembrano al momento immuni dal contagio ma resto preoccupato, dopo la spugna RR che aggrediva le carrozzerie, una nuova minaccia turba i sonni di noi fermodellisti e anche dei collezionisti
Dubito di poter reperire ancora dei carrelli originali ROCO se non comprando una macchina ad una borsa scambio.
Saluti preoccupati e auguri di buone feste a tutta la fauna del Forum
Topolox

Sarebbe bello se qualcuno publicasse con delle foto queste crepe sulla zama in modo da poterle vedere.

Io, per la mia ALn 663.1150 Lima, prima produzione, avevo cercato per mesi, sulle inserzioni "cerco", un'altra zavorra, ma nessuno ha risposto! cosi alla fine ho riparato la mia!

l'ho curata con iniezioni di colla cianocrilica e resina bicomponente un anno e mezzo fa.

mi sembra che non ci siano piu i solchi e le crepature.
Ora devo solo aspettare 20 anni e poi vi dico se ha funonziato !

Ciao Giulianino,
come al solito si parte da A e si finisce a.... Vedo dopo numerose risposte che nessuno ha risposto alla tua domanda. La risposta e' SI, esistono dei blocchi carrello per i 626, in commercio per sostituire quelli rovinati dalla Zincpest, li aveva LineaModel come ricambi ad un prezzo irrisorio, e credo che ancora ne abbia. il problema e' che sono costruiti in lega bianca, quindi molto tenera, e questo rende delicati gli incastri degli assi, io devo dire che ne ho sostituiti alcuni e vanno bene. C'erano anche in commercio, so per certo, (e qui chiedo aiuto a chi nel forum sa), dei blocchetti in fusione di ottone, ottimi, ma non sono mai riuscito a risalire a chi li produceva/vendeva.
saluti
Antonio

Ciao gente,
ecco una foto di un particolare in zama con vistose crepe diffuse e deformazione del tetto.
Per non spaventare soggetti emotivi, non si tratta del telaio di una locomotiva
Ciao
Topolox

Ho visto di persona girare una turbina di una centrale elettrica del 1915 sulle sue boccole originali in metallo bianco...l'importante è la lubrificazione e una pulizia ad intervalli più ravvicinati , sempre che si abbia un utilizzo intenso sul plastico.
saluti

Caro Mussinatto,
lo zama è sì bianco ma non è il metallo bianco delle leghe antifrizione per cuscinetti a strisciamento che, non sono leghe di Zinco ma leghe a base di Stagno-Piombo _Antimonio.
Lo Zama anche lubrificato durerebbe in tale utilizzo quanto il cioccolato al latte eppure sono bianchi tutti e due.............
Saluti
Topolox

Certo , hai ragione ...ma il metallo bianco usato per le fusioni dei carrelli di cui si parlava sopra è molto vicino come composizione a quello che hai descritto , rispetto alla zama...almeno secondo il mio fonditore
Speriamo che sia così , viceversa non abbiamo più ricambi roco epr cui al soluzione sarebbe solo una fusione in ottone o meglio in bronzo ...
saluti

Trattasi di peste della zama?


Antonio

Stesso identico problema... senza speranza...
Io non so se il mio blocco si può riparare... è spezzato in due e i lembi terminali sono piegati per compressione.
Sono quasi certo che se provo a ripiegarli si sbriciolano... maledetta zama e maledetti produttori.
Tra l'altro la 663 soffre anche dell'altro problema... a rottura degli ingranaggi degli assi delle ruote!

Giuseppe

Gieffeci sta vendendo pezzi di ricambio anche del 626 a prezzo di svendita. Se qualcuno cerca qualche particolare gli conviene affrettarsi.