ROBINTRENO ha scritto:
Sugli svarioni si può anche sorridere e sorvolare, ma a volte neanche la punteggiatura si salva... Non si pretende di saper usare i punti e virgola, ma almeno i punti di domanda quando per l'appunto si vuol chiedere qualcosa...
C'era una bella discussione a proposito nel "vecchio" OT.
Che sia il caso di riesumarla?
Dario ( evil_weevil ), se ci sei batti un colpo !
I punti interrogativi sono di tuo esclusivo appannaggio !
Le parentesi, invece, sono mie, tutte mie !
Torno serio.
Io ho 51 anni ed ho fatto le scuole elementari e medie in un tempo lontanissimo.
I miei coetanei, chi piu', chi meno, sanno scrivere in un italiano piu' o meno decoroso.
Perche' così hanno imparato a scuola in un tempo in cui si scriveva a carta e penna.
Io addirittura dovevo scrivere con la stilografica e, per un periodo brevissimo, dovetti scrivere a pennino e calamaio. Un incubo !
Ora non si scrive piu': si digita su di una tastiera.
L' uso e l' abuso degli sms con abbreviazioni indecenti ed assolutamente incomprensibili ai non addetti ai lavori ( tvtb invece di ti voglio tanto bene, k al posto del ch, e via cantando ) sta creando intere generazioni di semi analfabeti.
I miei colleghi piu' giovani di me, tutti diplomati, hanno serie difficolta' ad esprimere per iscritto il loro pensiero.
Non conoscono minimamente la punteggiatura, hanno un linguaggio povero e ripetitivo.
Non tutti, naturalmente.
Comunque, a mio avviso, la conoscenza media dell' italiano scritto e parlato si e' abbassata in una maniera allarmante.
Locuzioni di uso comune quando ero ragazzo sono ormai dimenticate.
E' vero che le lingue parlate evolvono, a differenza delle lingue morte, che rimangono "congelate" ed immutabili.
L' italiano, pero', piu' che evolvere mi pare che involva...
Saluti
Stefano.