Non capisco e non condivido questa levata di scudi contro dadone che ha semplicemente espresso le sue preferenze nel campo ferroviario.
Ha solo detto che non desidera più acquistare la rivista ferroviaria perché non soddisfa più le sue esigenze, ma non le ha addossato alcuna colpa, anzi riconoscendole che segue i tempi.
Anche i miei interessi ferroviari si sono fermati, praticamente al 1985, tuttavia continuo ad acquistare la rivista ormai più per affetto che per reale soddisfazione: in realtà salto a piè pari gli articoli che trattano modernariato.
Non nego assolutamente l'ammodernamento del sistema ferroviario e dei veicoli che vi circolano, anzi lo ho costantemente seguito integralmente dal momento che ci lavoro da quattro decenni, e continuo a metterci il massimo entusiasmo e la massima passione.
Ma l'ebbrezza provocata allora dal transito di un treno merci in terza in un orario in cui il marciapiede era affollato di viaggiatori o di un notturno celere di bestiame in prima che con lo spostamento d'aria rendeva superflue le pulizie, non la provo assolutamente più al transito degli attuali convogli.
E non per assuefazione.
Si tratta proprio di, oso dire, emozioni e sentimento.
Sono addirittura arrivato alla determinazione che per i moderni veicoli circolanti sulle rotaie bisogna coniare un neologismo per definirli.
I treni erano un'altra cosa.
Omnibus

basta andare in Svizzera e si vende ancora la vera ferrovia... dalla piu' piccolina alla piu' grande...

diciamo che anche in Italia sono rimasti treni degli anno '80, ma il loro decoro e' pietoso...

Nessuna levata di scudi e nessun giudizio sui gusti personali in fatto di treni per carita'! Ho solo detto che la rivista tratta anche argomenti di interesse di dadone e che quindi non comprandola si priva di qualcosa, cioè di quella parte che troverebbe interessante. Niente altro che questo.

buona befana a tutti

/Andrea/

@ Andrea633, rileggiti con calma tutti gli interventi e poi tirane le somme.

Omnibus

Nei miei non ho scritto niente di male .

"Solidarietà" a Dadone, nel senso che capisco perfettamente i suoi sentimenti. Personalmente fa tristezza leggere di continue soppressioni, tagli, radiazioni ecc. Fosse una ferrovia viva e in sviluppo capirei, ma le FS di oggi a me mettono solo tristezza... e a leggere qua dentro mi sembra anche ad altri. Discorso leggermente diverso per le concesse e private, ma ultimamente anche per quelle si comincia a sentire un certo odore di aria mefitica (vedi Arenaways, le notizie sulla Genova-Casella, la NTV eterna promessa, le prospettive nere per il trasporto regionale,le commissioni di nuovi convogli sospese, ecc...). Insomma a leggere in toto c'è poco da divertirsi, ma anche di questo non si può incolpare la Duegi. Un suggerimento: seleziona i TT che si occupano maggiormente dei tempi andati: ce ne sono alcuni più ricchi di storia rispetto ad altri: alcune monografie, i TT tema. Poi c'è TT Storia....


Saluti

...ragazzi, per favore, rientriamo IN TOPIC!
Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero senza comunque dover essere ripreso per forza perchè non la pensa come noi, come è legittimo ribattere in maniera educata per esporgli, invece, il proprio punto di vista.

Max


@ dadone
Scrivere maiuscolo in un forum, come ti è stato fatto notare, significa urlare ed è quasi sempre sconsigliato.

Io esco fuori dal gruppo...in quanto il nuovo numero mi è piaciuto. Bello l'articolo dei carri refrigeranti.

E le 896 con quelle foto da sballo a Napoli? E i treni del Sud? Addirittura con le composizioni degli anni 50! C'è ancora tanta storia da scoprire e per fortuna, a scavare, ogni tanto salta fuori qualcosa di nuovo (con un po' di nostalgia e tanta curiosità) su Tutto Treno, come sulle altre riviste.

Non mi sembra che "il gruppo" ce l'abbia con la rivista..... anzi.......

/Andrea/

Io invece salto a pie' pari gli articoli dedicati, per esempio, alla storia delle loco a vapore...
... e non perdo una virgola del "modernariato"...

s.

Fermo restando che ognuno ha le sue idee mi permetto di consigliare a Dadone TT&Storia che tratta, come da titolo per l'appunto, di storia e non di modernariato!
Dal mio punto di vista rimango affezionato lettore di TT, mi interessa anche la storia moderna delle ferrovie, e se da un lato mi mancano le E623 per Porto Ceresio dall'altro sono contento, perchè se i mezzi si sono evoluti è perchè c'è ancora bisogno di loro!

Ma "dadone" (!!) che fine ha fatto? Dopo aver piagnucolato tanto manco si degna di ringraziare tutti quelli che hanno solidarizzato con lui. Ingratitudine?

Non è stato un piagnucolio bensì un disagio, come ho già detto anche condivisibile non tanto per i rotabili "che mutano" (anche se le panche di legno delle centoporte sono sicuramente meno comode ma più ergonomiche e salutari di certi sedili moderni) quanto piuttosto per un sistema ferroviario che (Frecce e .Italo a parte) sembra languire (o meglio languisce).
La rete non è solo quella dei binari, la rete è (dovrebbe essere) soprattutto quella dei servizi, delle coincidenze ecc ecc, Svizzera Austria Germania fanno pensare a qualcosa???

Infatti temo che la colpa non sia del treno "moderno" in sè, quanto più la percezione di un servizio strascicato e confuso, poco funzionale...in questo veniamo battuti sonoramente dai nostri cari amici teutonici!