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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 12:29 
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Miura ha scritto:
Io non so bene che problema abbiate con la velocità quando in analogico girando una manopola la riduci ed in digitale regolando le CV la imposti come ti pare. Ecc., ecc.

Non è che si pretende che a 12 V la macchina sviluppi l'esatta velocità del reale rapportata in scala, ma almeno che un 214 non sia più veloce dell'E402B o cose analoghe; insomma che i rapporti e le differenze di velocità al vero siano approssimativamente rispettati anche nei modelli.
Il fatto che azionando un manopolone o programmando un decoder si possa supplire a un difetto, non esclude che sempre di un difetto si tratta; inoltre, se fai viaggiare in analogico, sotto lo stesso alimentatore più macchine (per cui il manopolone è nella stessa posizione per tutte), ovvero un tratto del percorso è alimentato da un regolatore mantenuto fisso, le discrepanze si evidenziano palesemente.
La regolazione con la manopola può essere efficace solo in impianti estremamente semplici in cui circola un solo treno per volta.
Nella non più recentissima storia dei modellini, già la E626 Roco aveva una velocità accettabile, qualità analoghe per le E636 Roco e le E646 Rivarossi.
Completamente sballate quelle del D214 e della Gr880 Roco.
Le cose andavano normalizzandosi con le produzioni Lima e Rivarossi: giusta quella dell'E424, degli ETR, dell'ALe601, della Gr835 e di quasi tutta la produzione, tranne due casi opposti ed eclatanti, i Tigre e l'E402B: i primi troppo veloci e la seconda lenta come una macchina da manovra.
La produzione attuale si indirizza verso la giusta velocità in scala; esempi notevoli ne sono gli E402A e le Gr740/1/3, per restare in casa Hornby (purtroppo sono inciampati sulle ALn556), ma anche tutto il materiale prodotto in casa Os.Kar (anche se mi è sorto qualche dubbio circa la partorenda Gr685) e mi sembra (dato che non possiedo suoi modelli motori) che anche da Acme si segua questa scia.
Per realizzare una opportuna velocità in scala, in sede di progetto, occorre agire su due elementi interdipendenti: la scelta di un motore con idonee caratteristiche prestazionali e la progettazione di una conseguente scatola di demoltiplicazione.
Tutto quà.


Ultima modifica di Gr471 il domenica 4 marzo 2012, 12:33, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 12:31 
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Località: la città delle tre T...
Miura ha scritto:
Cita:
Ecco volevo un attimo capire: finalmente si sta prendendo coscienza che le loco oltre ad avere una buona qualità estetica e di meccanica devono avere anche una velocità rapportata in scala

Io non so bene che problema abbiate con la velocità quando in analogico girando una manopola la riduci ed in digitale regolando le CV la imposti come ti pare. Però suppongo che per fare quello che chiedete debbano usare dei motori più raffinati. E la velocità, ed il pantografo fine e la cornicetta sul vetro e.... sta minchia, poi non vi lamentate (non so se sia il tuo caso Ardesio, ma mi hai dato lo spunto) se questi benedetti trenini aumentano sempre di prezzo. Qui si vuole la botte piena e la moglie ubriaca, non è possibile! Tutte queste finezze hanno costi, c'è qualcuno che se ne rende conto?

:lol: Ottimo.


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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 12:40 
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ardesio ha scritto:
Buongiorno, su un altro sito (quello bolognese) viene indicata fra le altre cose la dicitura Alta velocità rapporto da 200km/h. Sempre sullo stesso sito in merito invece alla 633 (appena sotto) viene indicato il "rapporto corto 130km/h".
Si tratta solo di una scritta apposta sulla cassa oppure di una caratteristica tecnica dei modelli?
ardesio ha scritto:
Ecco volevo un attimo capire: finalmente si sta prendendo coscienza che le loco oltre ad avere una buona qualità estetica e di meccanica devono avere anche una velocità rapportata in scala?.
Come ho scritto prima, oltre che di una obsoleta e non più al passo dei tempi norma NEM, il rispetto, sia pure approssimativo, delle velocità in scala prosegue da almeno vant'anni.
ardesio ha scritto:
Essendo io un "plasticista" a volte mi ritrovo ad avere delle aln 668 che vanno il doppio di una 464 ...
Evidentemente si tratta di 668 Lima, poi Rivarossi ed ora Hornby.


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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 13:35 
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Miura ha scritto:
Cita:
Ecco volevo un attimo capire: finalmente si sta prendendo coscienza che le loco oltre ad avere una buona qualità estetica e di meccanica devono avere anche una velocità rapportata in scala

Io non so bene che problema abbiate con la velocità quando in analogico girando una manopola la riduci ed in digitale regolando le CV la imposti come ti pare. Però suppongo che per fare quello che chiedete debbano usare dei motori più raffinati. E la velocità, ed il pantografo fine e la cornicetta sul vetro e.... sta minchia, poi non vi lamentate (non so se sia il tuo caso Ardesio, ma mi hai dato lo spunto) se questi benedetti trenini aumentano sempre di prezzo. Qui si vuole la botte piena e la moglie ubriaca, non è possibile! Tutte queste finezze hanno costi, c'è qualcuno che se ne rende conto?


Quoto...io sì.


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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 13:52 
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Gr471 ha scritto:
Cirilla835 ha scritto:
Senti quattroesettantù, c'è un certo Marco J.F. che ha aperto un argomento sulla tartaruga in livrea d'origine ma non leggo interventi di rilievo, tu c'hai qualche parere in merito?

Così me illumini pure a me!

Buona domenica.
Mi hai chiamato in causa per i Tartaruga; ma non sono il mio forte, oltretutto Superparallelo sembra abbia fatto una descrizione sintetica ed esauriente.
In linea di massima posso dirti che, anche se risalenti a vent'anni fa, le progettazioni e produzioni Lima erano eccellenti; non certo all'altezza dell'attuale dettaglio estetico, ma super affidabili nella meccanica, nella durata e nel funzionamento: un prodotto Lima lo acquistavi, lo posavi sui binari e funzionava perfettamente, senza bisogno di alcun intervento.
Poi, come avrai già capito, io sono un plasticista e pongo maggior attenzione al movimento, che non al numero di bulloni.
Dei Tartaruga preferisco quelli con la modanatura che più ricorrono nei miei ricordi, così per ogni tipo di materiale: ricerco i più comuni, più frequenti, non le edizioni speciali e/o particolari, non gli unici esemplari, ma quelli che più di ogni altro si potevano veder transitare sui binari.
In particolare dei modelli Lima, oggi riprodotti da Hornby e dotati di motori più potenti, fluidi e affidabili, circa il funzionamento, se si esclude il pericolo di collasso degli ingranaggi sulle ruote di cul al momento non esiste alcun rimedio reale, se non ricorrere a produttori artigianali (il sig. Massimo mi sembra incaricato solo di illuderci e di metterci a tacere), mi sembra che dovrebbe essere eccellente e, a parte la questione ingranaggi, fra i tre, Roco, Acme e Hornby, mi ispira più sicurezza proprio la meccanica di quest'ultima.
Personalmente, se fossi del tutto privo di Tartaruga, cercherei di strapparla al miglior prezzo, ma, dato che ne posseggo qualcuna, sia pur Lima, non sono per niente interessato.
Aspettiamo i miracoli del Santo, ma sperando che non siano simili a quello della E626.


Sulle Lima hai ragione e con HR sono migliorate ancora, ho acquistato un altro "Baffo Blu" a distanza di venti anni...è una bestia! :lol:

P.S. Certo è che le nuove motorizzazioni Rivarossi attualmente non temono confronti...manco co' na Roco.
II P.S. Quasi quasi te regalo 'na Tartaruga delle mie...ce n'ho troppe. :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 13:55 
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Quella sul 626 del santo non l'ho capita ma premetto che il 626 del santo non ce l'ho.


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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 14:05 
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Cirilla835 ha scritto:
Quella sul 626 del santo non l'ho capita ma premetto che il 626 del santo non ce l'ho.

Mentre preparo un terrario per ospitare tutte le tartarughe che mi stai spedendo, ti invito a leggere, di quà e di là, le operazioni e gli interventi preliminari necessari a posare sui binari le E626 del Santo.
Nemmeno io ce l'ho, per fortuna!


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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 14:11 
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Gr471 ha scritto:
Si tratta solo di una scritta apposta sulla cassa oppure di una caratteristica tecnica dei modelli?

La prima.
Gr471 ha scritto:
ti invito a leggere, di quà e di là, le operazioni e gli interventi preliminari necessari a posare sui binari le E626 del Santo.
Nemmeno io ce l'ho, per fortuna!

[OT alla grande]
Ecco, visto che non ce l'hai sarebbe meglio evitare di parlare per sentito dire...
[/OT alla grande]


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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 14:18 
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Gr471 ha scritto:
Cirilla835 ha scritto:
Quella sul 626 del santo non l'ho capita ma premetto che il 626 del santo non ce l'ho.

Mentre preparo un terrario per ospitare tutte le tartarughe che mi stai spedendo, ti invito a leggere, di quà e di là, le operazioni e gli interventi preliminari necessari a posare sui binari le E626 del Santo.
Nemmeno io ce l'ho, per fortuna!


Ok caro, prendo nota.

P.S. Ho fatto la revisione generale alla prima della Roco, la 407, è un piacere rivederla scorrazzare sui binari.


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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 14:20 
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Gabriele ha scritto:
Gr471 ha scritto:
Si tratta solo di una scritta apposta sulla cassa oppure di una caratteristica tecnica dei modelli?

La prima.
Come sospettavo.
Gabriele ha scritto:
Gr471 ha scritto:
ti invito a leggere, di quà e di là, le operazioni e gli interventi preliminari necessari a posare sui binari le E626 del Santo.
Nemmeno io ce l'ho, per fortuna!

Ecco, visto che non ce l'hai sarebbe meglio evitare di parlare per sentito dire...
Non l'ho sentito dire: l'ho letto su questo e su altri forum ed inoltre l'ho sperimentato personalmente e direttamente con macchine di miei amici.
Gabriele ha scritto:
[OT alla grande]
Dalle mie parti questo si potrebbe chiamare "nascondersi dietro un dito".


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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 23:48 
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Iscritto il: giovedì 7 ottobre 2010, 14:11
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Località: (VI)
Il discorso del rapporto della velocità in scala non va certo ad incidere sul prezzo finale di una loco. Fa una loco che va a 10 oppure fanne una che va a 15 o 20 è la stessa identica cosa.
E' un discorso di alimentazione del motore (aggiungi un diodo/resistenza in più a seconda delle scuole di pensiero ... che ci vuole !) e di trasmissione degli ingranaggi (due denti in più o in meno per ruota dentata). Per fare un calcolo di progettazione non ci vuole una laurea in fisica nucleare....
E comunque penso che pagando una loco qualche bell'euro sia il minimo che si possa pretendere....
Certo il discorso non vale per i vetrinisti o gli scatolari naturalmente...


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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: lunedì 5 marzo 2012, 0:20 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:16
Messaggi: 5159
Località: Roma
Cita:
Certo il discorso non vale per i vetrinisti o gli scatolari naturalmente...

Non sai quanto ci si diverte a fare a chi corre di più tra una tartaruga ed una 402 A.
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Un po' d'opera
http://www.youtube.com/watch?v=6o2rUGWX ... re=related
Cita:
Realisti vil razza dannata

:mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: lunedì 5 marzo 2012, 10:09 
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Iscritto il: giovedì 7 ottobre 2010, 14:11
Messaggi: 184
Località: (VI)
Hai ragione!! In effetti è un bel gioco e a avolte ci dimentichiamo che basta un po' di fantasia e con poco abbiam molto!
Di seguito un bell'esempio di come ci si può accontentare!! :mrgreen:
http://www.youtube.com/watch?v=MgQRSSiz ... re=related
:lol: :lol: :lol:


Ultima modifica di ardesio il lunedì 5 marzo 2012, 15:46, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: HR Tartaruga livrea di origine ep.IV
MessaggioInviato: lunedì 5 marzo 2012, 13:42 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:20
Messaggi: 897
Miura ha scritto:
Qui si vuole la botte piena e la moglie ubriaca, non è possibile!
Certo che è possibile... basta infilare la moglie dentro alla botte... :wink:


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Messaggi: 1034
Località: S.Martino.B.A. Vr
Miura ha scritto:
Cita:
Ecco volevo un attimo capire: finalmente si sta prendendo coscienza che le loco oltre ad avere una buona qualità estetica e di meccanica devono avere anche una velocità rapportata in scala

Io non so bene che problema abbiate con la velocità quando in analogico girando una manopola la riduci ed in digitale regolando le CV la imposti come ti pare. Però suppongo che per fare quello che chiedete debbano usare dei motori più raffinati. E la velocità, ed il pantografo fine e la cornicetta sul vetro e.... sta minchia, poi non vi lamentate (non so se sia il tuo caso Ardesio, ma mi hai dato lo spunto) se questi benedetti trenini aumentano sempre di prezzo. Qui si vuole la botte piena e la moglie ubriaca, non è possibile! Tutte queste finezze hanno costi, c'è qualcuno che se ne rende conto?
Probabilmente no!! :wink:
Io viaggio in digitale, ma vi assicuro che la velocita massima dei modelli e l'ultimo dei miei problemi.
Per quanto riguarda la Tartaruga di seconda serie, il modello acme e bello e va veramente bene con un'ottima forza di trazione.
Ciao

Andrea


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