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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: sabato 17 marzo 2012, 16:31 
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Nome: Alessio
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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: sabato 17 marzo 2012, 18:22 
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be ti dico la mia punto non ha mai visto un meccanico

1) perche'da quando lo acquistata il suo meccanico sono io
e sono anche il suo carrozziere ed elettrauto !!

quindi i lavori sulla mia auto me li faccio io non mi fido dei meccanici (cercano sempre di fregarti )
questa e lamia punto dopo le mie cure

http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... g6MJ1g7gwU


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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: sabato 17 marzo 2012, 19:31 
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Nome: Alessio
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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: sabato 17 marzo 2012, 20:27 
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Nome: Armando Pappalardo
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"Altro argomento a vantaggio dei tedeschi e' che loro pensano, lavorano e vivono per il futuro proprio e dei propri figli.
Noi italiani, invece, stiamo cercando di sopravvivere a stento, guardando all' oggi, senza nemmeno ardire a sognare il futuro.
E questa sorta di metalita' rinunciataria non puo' che influire negativamente anche sulle nostre aziende, che pensano all' oggi, perche' non vedono un domani."

Mamma mia Stefano quanto giusto e'quello che hai scritto!Tremendo ma vero.

Tornando alla spicciola sull'argomento(ed Eritreo potra'e dovra'correggermi se necessario)....
Dai un tot come in questo caso ai tuoi operai....Facciamo 7500 euro....Ebbene che fa uno?
Dice:parzialmente se non tutti li spendo,magari prendo un'utilitaria alla moglie,o cambio gli infissi,o quello che e'....Magari comperando nazionale poiche'la mia patria direttamente o indirettamente mi"dà".
Risultato:l'economia si muove.E bene.
Al contrario con il sistema attuale italiano,di tasse e controtasse,meno soldi che girano e paura di spendere,prezzi che si alzano per compensazione dei minor consumi,benza alle stelle....Insomma non si cre una forma di pericolosa deflazione?

Perche'la Germania,nell'89,con un peso mostruoso come l'industria superata della DDR.e'riuscita in 20 anni a fare quello che noi in 150 anni non siamo riusciti a fare con il nostro meridione?
Sommando il tutto ho l'impressione che si debba imparare molto dalla Germania.

saluti Armando


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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: sabato 17 marzo 2012, 20:54 
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imparare che cosa? pensare ai propri figli? qua è in gioco la sopravvivenza!
guardiamo bene i turisti tedeschi: vanno in giro co na scarpa e na ciavatta...
da noi bisogna buttare fumo negli occhi della gente: conosco gente che diserta il dentista pur di pagare il leasing del suv!

provate a dire a un rappresentante, che magari gira in bmw col navigatore satellitare e il climatizzatore quadrizona, di girare con una panda e vedete che cosa vi risponde, magari senza sapere che negli anni settanta un rappresentante che girava su una 124 (1200 cc, magari acquistata usata e con la bombola del gas) era un privilegiato...

il problema è che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e c'è troppo parassitismo. (a parte gli sprechi dello stato: voi vi scandalizzate per lo stipendio di marchionne. io invece mi scandalizzo per quelli del direttore generale dell'agenzia dell'entrate... ma sapete bene come la penso).
ma se il parassitismo in italia non si può debellare, in quanto il nostro è un sistema familistico (il che è peggio della mafia), il provare a immaginare di fare qualche sacrificio quale abitudine è visto come una grave castrazione.

se vedete la maggior parte degli imprenditori del centro e del sud, questi vanno in giro in mercedes o in bmw. però non riescono a pagare gli stipendi...
e che dire dei lavoratori ipergarantiti dall'articolo 18?

in svizzera un referendum ha chiesto ai suoi cittadini se volevano lavorare di meno. e i cittadini hanno risposto picche. da noi c'è stato persino un partito politico che ha proposto, a parità di stipendi, il tetto delle 35 ore quale full-time. nessuno però ha pensato che razza di boiata fosse questa proposta, anzi...

da noi si lavora poco e male. o meglio gli ipertutelati lavorano poco e male, gli altri ne pagano le spese, lavorano come bestie, sono pagati due lire e magari senza tutele (basti pensare ai contratti atipici, quelli intermittenti come il tergicristallo, quelli a chiamata come la fermata a richiesta e le false partite iva...)

quando la camusso smetterà di dire stronzate sull'articolo 18 che tutela si e no il 3% dei lavoratori e, d'altra parte, gli imprenditori la smetteranno di sentirsi i soli indispensabili al sistema azienda, forse, si potrà ragionare. solo quando smetteremo di fare i signori malcelando le nostre pezze nel sedere forse, si potrà ragionare. ecco, i tedeschi in passato hanno copiato le auto italiane. che ne dite se adesso gli italiani copiassero i tedeschi nell'essere un pochino più sostanziali nei comportamenti economici? nelle argomentazioni sindacali? nella gestione d'impresa? nel non buttare fumo negli occhi? nel licenziare i fannulloni? nel premiare chi lavora bene? nella gestione dei contenziosi da licenziamento da parte della magistratura del lavoro?


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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: sabato 17 marzo 2012, 22:57 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
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d 341 ionica ha scritto:
Dai un tot come in questo caso ai tuoi operai....Facciamo 7500 euro....
A questo tipo di ragionamento manca sempre un pezzo iniziale che vanifica tutto il resto del discorso: I SOLDI NON SI DANNO GRATIS!
Quei 7500 Euro agli operai della Volkswagen sono solo l'ultimo anello di tutto un gioco di conseguenze, non sono la base di partenza.
Mettere questo premio all'inizio della catena significa creare soldi dal nulla. E' una cosa che possono fare le Banche Centrali ma non certo un'azienda industriale come la FIAT.
Ed anche se per sbaglio una Banca Centrale tipo la BCE decidesse di elargire le somme necessarie alla FIAT e la FIAT decidesse di girarle agli operai, tutto sommato all'"economia" non accadrebbe un granché: finito il fuoco di paglia dato da quel temporaneo aumento di consumi, dato che non c'è stato nessun miglioramento nella produttività dell'azienda e nessuno in quella più generale dell'Italia, questo fuoco di paglia si riversa (tanto per cambiare) tutto sull'inflazione e vanifica l'utilità del premio.

Insomma, se girano pochi soldi come hai detto bene si crea deflazione.
Se i soldi si creano dal nulla si genera inflazione.
L'unico modo per avere quel premio senza vanificarne gli effetti nel giro di poche settimane è quello di fare esattamente come hanno fatto in Germania: quando c'è da correre per stare dietro agli ordini si fanno gli straordinari e si lavora come muli, quando gli ordini scarseggiano si sfrutta il monte ore accumulato in precedenza riducendo così l'orario di lavoro e così quando il mercato riprende gli introiti da maggiori vendite possono essere distribuiti alla direzione, agli azionisti ed in questo caso anche agli operai. Questo è un modo sano di gestire un'azienda che ha a che fare con un mercato fortemente ciclico come quello dell'automobile e quel premio di 7500 euro ne è una conseguenza. Ripeto: UNA CONSEGUENZA!

d 341 ionica ha scritto:
Perche'la Germania,nell'89,con un peso mostruoso come l'industria superata della DDR.e'riuscita in 20 anni a fare quello che noi in 150 anni non siamo riusciti a fare con il nostro meridione?
Centinaia di miliardi a fondo perduto dall'Unione Europea: una cifra più o meno simile a quella che è stata data all'Italia per il Meridione. Solo che in Germania hanno costruito infrastrutture e riformato l'economia, in Italia invece questi soldi sono finiti dritti dritti nelle tasche dei politici, dei mafiosi e di qualche altro centinaio di migliaia di parassiti di vario genere.

Ciao,
Lorenzo


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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: sabato 17 marzo 2012, 23:10 
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Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
E alla fine caschiamo sempre lì: i tedeschi son gente seria e noi no...
:( :( :(
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: sabato 17 marzo 2012, 23:15 
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Cacchio Gavino, ma tu sai fare proprio tutto! Anche la copula?


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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: sabato 17 marzo 2012, 23:32 
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Cari miei, avete toccato parecchi punti dolenti, ma che ci possiamo fare? Come possiamo uscire da questa empasse storica? Il nostro modo di rapportarci, come dice Lucapassanisi, è familistico e questo origina parassitismo e mafia, che è nel nostro dna. Montanelli, di cui ho cominciato ad avere stima troppo tardi, diceva che noi, per nostro carattere storico, al massimo comprendiamo il clan, mentre lo stato è un concetto troppo astratto per noi. Anche quello che chiamiamo "lo stato", infatti, si stà mostrando per quello che è: un accozzaglia di clan del malaffare. Allora se siamo così, che speranza abbiamo? Dobbiamo rassegnarci quei pochi che lo comprendiamo? Che dobbiamo fare?


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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: domenica 18 marzo 2012, 10:09 
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Nome: Alessio
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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: domenica 18 marzo 2012, 10:50 
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Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Mi riallaccio all' accenno di Clemente su Montanelli.
Anch' io ho cominciato a capirlo e ad apprezzarlo probabilmente solo dopo la sua morte.
Di giornalisti così, purtroppo, non c' e' ne e' piu'.
E di uomini di destra così non ce ne e' piu'.
Come non ce ne e' piu' a sinistra.
Temo che il piu' grande problema del nostro paese sia quello di essere governato e gestito da nani della politica, dell' economia, dell' industria, dello spettacolo e del giornalismo.
Dove sono finiti i giganti ?
Stefano.
P.S.: Indro, hai visto di lassu' ? Adesso ci siamo vaccinati...


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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: domenica 18 marzo 2012, 10:52 
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Località: sulla cassia
centu,
le dittarelle, come le chiami tu, costituiscono il novantanove per cento della ricchezza produttiva del paese (intendendo produzione sia di beni, sia di servizi).
le dittarelle, grazie a certa pseudosinistra, sono sistematicamente colpevolizzate di sfruttare i lavoratori e di evadere il fisco, e questo dimostra che i loro detrattori hanno il cervello bacato.
un imprenditore si svena per la propria azienda. e nessuno considera che ciascuno, coi propri soldi, deve essere in diritto di farne ciò che vuole. se in italia è impossibile assumere un lavoratore perché ci sono troppe tasse, un imprenditore sceglie di chiudere o di aprire all'estero. non vedo perché deve mettersi l'acqua in casa. e a maggior ragione quando vengono criminalizzati.
la colpa dell'attuale situazione italiana (che, non dimentichiamo, è comunque dovuta alla situazione mondiale) è ANCHE dei sindacati, incapaci di vedere al di là del proprio naso. vedono solo i dipendenti fiat e alitalia, senza pensare che man mano che questi diminuiscono diminuiranno anche i loro tesserati. per loro un titolare di partita iva è solo un evasore. e se avesse la partita iva perché non aveva alternative per lavorare? ma i sindacati sono ben rappresentati dalla camusso...

il problema è un altro: esiste una classe manageriale degna di questo nome? la risposta è evidentemente NO. ma anche qui giù contro il lauto compenso di marchionne e montezemolo. quei compensi vengono da soldi privati, peggio per gli azionisti... io di sicuro non compro azioni fiat, perché non ne condivido né le modalità di gestione, né i criteri di scelta del consiglio di amministrazione.

in italia il potere, pubblico o privato che sia, è assegnato con criteri familistici. e come la cosiddetta casta è lo specchio degli italiani, allo stesso modo la classe manageriale è lo specchio degli italiani.

preso atto di questo, ogni discorso sui modelli (a me piace il sistema liberale all'americana*, a stefano la socialdemocrazia) è perfettamente inutile almeno fino a quando OGNI italiano non si comporti dignitosamente, senza ostentazioni, badando al sodo e riflettendo sul fatto che per il proprio successo non è necessario fottere il prossimo. per ora io vedo il cosiddetto popolo come un insieme di furbetti amici degli amici del cugino della cognata... e un inseme di furbetti non costituisce un popolo, ma una massa di coglioni.

i tedeschi, che perdono le guerre e non sanno progettare(bmw e mercedes non stavano in strada neanche con l'attak, solo l'avvento dell'elettronica ha permesso di eliminare i difetti di progettazione meccanica dei loro cessi dorati, basta pensare alla classe A che non superava la prova dell'alce...) hanno un solo merito: quello di essere un POPOLO. ti sembra poco? a me sembra molto, e i famosi 7500 euro di premio parlano chiaro, in quanto è evidente che in VW le cose sono andate come dice il cazzuto cazzulati...



* a proposito di modelli americani, si è sempre parlato di "sogno americano". esiste, che tu sappia, un "sogno italiano", che non sia chiavarsi belen?


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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: domenica 18 marzo 2012, 11:13 
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lucapassanisi ha scritto:
* a proposito di modelli americani, si è sempre parlato di "sogno americano". esiste, che tu sappia, un "sogno italiano", che non sia chiavarsi belen?



ma belen ormai ha gia fato piu di 500.000 km (perche anche la topa si misura in usura a km ) !!! e da rottamare


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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: domenica 18 marzo 2012, 11:30 
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lucapassanisi ha scritto:

in italia il potere, pubblico o privato che sia, è assegnato con criteri familistici. e come la cosiddetta casta è lo specchio degli italiani, allo stesso modo la classe manageriale è lo specchio degli italiani.

preso atto di questo, ogni discorso sui modelli (a me piace il sistema liberale all'americana*, a stefano la socialdemocrazia) è perfettamente inutile almeno fino a quando OGNI italiano non si comporti dignitosamente, senza ostentazioni, badando al sodo e riflettendo sul fatto che per il proprio successo non è necessario fottere il prossimo. per ora io vedo il cosiddetto popolo come un insieme di furbetti amici degli amici del cugino della cognata... e un inseme di furbetti non costituisce un popolo, ma una massa di coglioni.



Non sempre io e Luca siamo d' accordo. Questa volta sì.
Il problema non e' se vogliamo un sistema sociale all' americana, alla tedesca o stile Zimbabwe.
Il problema e' se intendiamo abbandonare la nostra mentalita' da "clan" ( come Clemente ha ricordato che l' aveva definita Montanelli ) o continuare così.
Il problema e' se vogliamo cominciare ad essere gente seria, governata da persone serie.
Dopo e solo dopo che avremo deciso di abbandonare le nostre ataviche abitudini possiamo pensare di rifondare il paese e di dargli un futuro.
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Perche'la Volkswagen si e la Fiat no?
MessaggioInviato: domenica 18 marzo 2012, 11:35 
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gavino 633 ha scritto:
lucapassanisi ha scritto:
* a proposito di modelli americani, si è sempre parlato di "sogno americano". esiste, che tu sappia, un "sogno italiano", che non sia chiavarsi belen?



ma belen ormai ha gia fato piu di 500.000 km (perche anche la topa si misura in usura a km ) !!! e da rottamare


:lol: :lol: :lol:
C' ha ragione Gavino, c' ha !
:lol: :lol: :lol:
Un buon, vecchio, solido Mercedes diesel di una volta ( con buona pace del Luca ... ) dopo i 400.000 Km era ancora buono.
Non so mica 'sta utilitarietta fatta in economia in Argentina, bellina, ci mancherebbe, ma priva di "sostanza", se c' arriva manco ai 100.000 !
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Saluti "irriverenti"
Stefano.


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