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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 26 marzo 2012, 8:26 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
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Località: Baruccana
Non sono un addetto ai lavori ma leggendo questo documento e cercando di interpretare i commenti da una parte e dall'altra sono giunto a queste conclusioni:
1 - hanno cercato di "disboscare" la giungla di contratti a termine provando a renderli un attimino più costosi ed introducendo qualche controllo in più.
2 - hanno di fatto abrogato l'art. 18 e quindi ora anche il singolo lavoratore, con la semplice scusa delle "ragioni economiche" può essere messo alla porta senza troppe remore.
3 - hanno inventato da zero un sistema di assistenza post-licenziamento che sembra meno complicato e decisamente più gestibile rispetto al precedente ma che entrerà in vigore tra 5 anni.
4 - hanno fatto i soliti figli e figliastri perché tanto per cambiare i dipendenti pubblici rimangono nella loro isola felice a scapito di tutto e di tutti.
5 - l'accordo "salvo intese" è questo e non è modificabile.

Commenti personali:
1 - cercare di mettere un freno alla "fantasia" dei nostri imprenditori quando si tratta di cercare di non assumersi delle responsabilità ha una sua logica del tutto ferrea. Vedremo sul campo se questi provvedimenti daranno i loro frutti o se gli imprenditori si riveleranno ancora una volta più "furbi" del legislatore. Legislatore che (dato quel "salvo intese") può ancora annacquare il provvedimento e fino a renderlo quasi del tutto inefficace esattamente come è stato fatto per le liberalizzazioni.
2 - non vorrei fare "quello di sinistra" vista la piega che stava prendendo questo thread: non è il mio ruolo... L'art. 18 però salvaguardava il lavoratore dal licenziamento ingiusto prevedendo il reintegro e Dio solo sa quanta "fantasia" possono mettere sul campo gli imprenditori disonesti (occhio: non TUTTI gli imprenditori ma QUELLI DISONESTI) per far passare per licenziamento economico un licenziamento che invece andrebbe letto come "mi stai sulle balle e ti lascio a casa!" oppure "devo comprarmi il SUV nuovo e ho bisogno un po' di liquidi: visto che adesso c'è poco da fare ti lascio a casa, poi quando torneranno gli ordini ne assumerò uno giovane e con meno pretese...". Se da una parte non credo che ci sia nulla di male nel "caso onesto" in cui l'imprenditore effettivamente non ce la fa e deve per forza lasciare a casa qualcuno, dall'altra parte la formulazione attuale dà adito a qualsiasi tipo di interpretazione, anche quella disonesta e per questo la nuova legge va quantomeno ben specificata nei dettagli.
3 - la nuova formulazione che andrà a integrare o sostituire cassa integrazione e mobilità secondo me dovrebbe funzionare meglio rispetto allo stato attuale delle cose, non fosse altro perché si evita di tenere in piedi a tutti i costi aziende ormai decotte e che non ce la fanno più a stare sul mercato: meglio in questo caso sfruttare i fondi a disposizione per sostenere i lavoratori di quell'azienda nell'attesa che questi trovino una nuova occupazione. Resta quel limbo da qui al 2017, mentre il resto della riforma va in vigore subito dall'approvazione... mah...
4 - io non ho ancora capito se sulla storia del pubblico impiego i vari governi che si sono succeduti da qualche decennio a questa parte (e quello attuale non fa eccezione) ci sono o ci fanno: capisco il volersi tener buono a tutti i costi un ottimo bacino elettorale ma ha senso farlo a totale discapito dell'economia nazionale ed in questo caso dei lavoratori privati, già abbondantemente più flessibili di quelli pubblici anche con la normativa vigente? Da dove credono che arrivino i soldi che servono per pagare i pubblici? Dalla luna? O forse proprio da quell'economia privata che anche con questo provvedimento stanno facendo di tutto per annientare?
5 - vediamo se quel "salvo intese" sarà una volta tanto migliorativo del provvedimento... visti i precedenti però ci credo molto poco...

Ciao,
Lorenzo


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 26 marzo 2012, 8:32 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
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Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Così a freddo non mi vengono particolari commenti.
Debbo meditarci un po' su e vedere gli sviluppi.
La cosa che, ora come ora, mi disturba e' che la riforma del lavoro riguarda solamente i lavoratori privati e non quelli pubblici.
Mi pongo una sola domanda: nuove regole del lavoro, buone o cattive che siano per i lavoratori, anche assumendo che possano essere buone per i datori di lavoro, possono creare veramente nuovo lavoro ?
Saluti
Stefano.


Ultima modifica di bigboy60 il lunedì 26 marzo 2012, 14:49, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 26 marzo 2012, 13:01 
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Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
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Località: Legnano (MI)
Secco...secondo me...no!
E poi questa disparità tra lavoratore pubblico e privato...sembra tutto ordito per farci fare la guerra tra poveri...e questo l'ho già detto in un altro thread... :(


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 26 marzo 2012, 21:46 
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Ho sentito che la Grecia vende alcune sue isole. Questa è una buona idea anche per noi. Vendiamoci alla Germania: è l'unico modo di salvarci da noi stessi e in più sarebbe il modo più facile per tutti quelli che vorrebbero farlo ma non possono di andarsene di quì restando a casa propria.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 26 marzo 2012, 22:13 
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Iscritto il: sabato 4 luglio 2009, 22:25
Messaggi: 4050
Località: Brescia
C'è anche chi auspica questo

http://www.ticinolive.ch/svizzera/ueli- ... 34814.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 26 marzo 2012, 22:41 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:16
Messaggi: 5159
Località: Roma
Ma si ognuno per cavoli propri. Mi sono stufato di questi montanari che pensano di essere sempre più bravi e migliori degli altri. Così tutti divisi se già contiamo poco non conteremo più nulla ed allora si che ci schiaccerrano per bene tra Asia da un parte e USA dall'altra.
Penso però che la pena per essere diventati poveri, sarà un po' sollevata dalla soddisfazione di veder gente come quelli che fanno queste proposte dover ricominciare ad emigrare ed andare a cercare lavoro in Cina.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2012, 6:47 
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Nome: Alessio
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Messaggi: 8141
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:wink:


Ultima modifica di centu il giovedì 6 luglio 2017, 6:41, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2012, 8:20 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9205
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
La fantasia dei datori di lavoro italiani ( non da ultimo lo stato e il parastato... ) si e' sbizzarrita in tutte le maniere possibili ( e impossibili ... ) quando ha potuto usufruire dei contrati di lavoro atipici.
Ricordate quella grossa causa sindacale di qualche anno fa' contro un importante call center che assumeva con contratti a progetto ?
Credo che una qualche forma di salvaguardia dei lavoratori contro i licenziamenti arbitrari ed ingiusti sia necessaria.
Non si puo' tornare ai tempi dei padroni delle ferriere...
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2012, 9:01 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:16
Messaggi: 5159
Località: Roma
Cita:
Non si puo' tornare ai tempi dei padroni delle ferriere...

Ma è chiaro , e non da oggi, che c'è una forte spinta in tal senso.
La gente è stata imbolsita, rimbambita con programmi idioti, illusa con il credito facile e circuita con tante altre forme di svuotamento cerebrale. La mossa successiva è prenderla per le palle e costringerla, a causa dei debiti e della mancanza del lavoro, a farsi guerra al ribasso, portandola per disperazione ad accettare condizioni di lavoro sempre più penalizzanti e malpagate.
Il disegno è fin troppo chiaro. Il problema è: come contrastarlo? :twisted:


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2012, 9:17 
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Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Il Miura mica c' ha tutti i torti.
Solito vecchio trucco del "panem et circenses" adeguato ai tempi in "i-pod e X-Factor".
Nulla di nuovo sotto il sole.
Non e' che i potenti brillino particolarmente in fantasia...
Manco il popolino s' e' fatto furbo, pero'...
A furia di demonizzare le "ideologie" ci si trova talmente vuoti di "ideali", o anche solo di semplici "idee", per cui tocca accettare qualsiasi "riforma" nel nome dell' economia, dello spread, dell' Europa, etc.
Tutto con lo scopo del risanamento economico ( di cui non si vedra' la fine... ) e aspettando una ripresa dell' economia ( di la' da venire, non si sa' quando... ).
Alla fin delle fini le crisi fanno solo comodo al potere, perche' "legittimano" misure impopolari, altrimenti impossibili da far digerire.
Una volta fatte accettare delle condizioni peggiorative occorreranno decenni, per non dire generazioni, per potere risalire la china.
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2012, 9:25 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
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Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Miura ha scritto:
Cita:
Il disegno è fin troppo chiaro. Il problema è: come contrastarlo? :twisted:


Anzitutto occorre prendere coscienza che la grande classe media, a cui ci hanno illuso di far parte piu' o meno tutti, e' morta e sepolta e che stiamo sprofondando in uno stato di semipoverta' diffusa o, per lo meno, di graduale ed apparentemente inarrestabile
impoverimento generale.
Come sono morti e sepolti i sogni ( o gli inganni ? ) di una vita migliore per tutti.
Occorre cominciare a chiedersi a chi giova l' ormai perenne situazione di crisi e chi ne ha un danno.
Bisogna cominciare a chiedersi se la societa' ed il modello economico attuale sono "per" la maggior parte della gente o "contro" la maggior parte della gente.
Tanto per cominciare...
Stefano.
P.S.: senza domande non esistono risposte; al momento quello che manca sono proprio le domande...


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2012, 9:27 
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Ragazzi, la mia è stata una provocazione. Avrei dovuto metterci qualche figurina sorridente! Però devo confessare che a sentire tutte queste lamentele, sia qui che in tutte le televisioni e i giornali, uno si scoccia. Soprattutto chi, per motivi anagrafici, ha potuto vedere e toccare con mano come nel corso degli anni siamo stati capaci di rovinarci con le nostre stesse mani nel corso di appena due generazioni. I trentenni non se lo ricorderanno perché si sono affacciati al mondo quando già il declino era evidente, ma negli anni settanta e ottanta io mi ricordo di quando si andava a fare la spesa in farmacia con la ricetta del medico e la compiacenza del farmacista, dei baby pensionati a 40 anni e dei falsi pensionati, dell’assistenzialismo a pioggia su eserciti di fannulloni, dell’inserimento nelle poste di eserciti di gente senza nessuna competenza solo per votare Gava, qui a Napoli. E potrei continuare all’infinito. Mi ricordo della buonanima di mio padre che mi diceva: “vedi tutti questi sperperi? Io non so quando succederà, ma ti farò vedere tutta questa gente che ora compra scarpe in farmacia con i soldi dello stato come si lamenterà quando dovrà andare a fare la spesa con la “cimmitella” piena di carta straccia per comprare un chilo di pane”. Sono passati quarant’anni, ma è successo. Ora devo vedere chi si lamenta di qua, chi di là, chi vuole prendere i forconi per infilzare quelli che loro stessi hanno voluto al potere per cinquant’anni e alla fine poi di chi è la colpa? Di Monti e della Fornero. Ma cosa credevate che avrebbero fatto costoro, far pagare a Berlusconi o chi per esso l’indigenza odierna del paese?. Per me, peggio ci meritiamo!


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2012, 9:34 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
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Diciamo che noi siamo stati così fessi da credere al paese del Bengodi.
Diciamo anche che chi ci ha governato e' stato così disonesto da farcelo credere.
Ora che stiamo prendendo coscienza di questo che facciamo ?
A parte il dovere subire continui sacrifici, ovviamente...
Proviamo a ripensare come vorremmo la societa'.
Se non abbiamo neanche un sogno, un ideale, a cui aggrapparci, come possiamo pensare che le cose possano cambiare in meglio ?
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2012, 10:05 
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No, Stefano. Questa volta non mi sento di essere d'accordo con te. Tu sei troppo ottimista e troppo fiducioso negli italiani. Io no, ne ho viste troppe per aver fiducia che il mio popolo nel futuro possa concepire qualcosa di diverso da quello che ha sempre concepito.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2012, 11:09 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 16:45
Messaggi: 1330
Ho detto prima:"comprava scarpe in farmacia". Errore! volevo dire "rubava" scarpe in farmacia. Qualche trentenne potrebbe equivocare. E un'altra cosa vale la pena di citare: professionisti, sindaci, politici e ricchi possidenti, affiancati da gente comune, iscritti nei "braccianti agricoli" a percepire la disoccupazione.
Questo era diffusissimo quì al centro sud. Se non è roba da italiani questa, che cos'è?


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