Di recente a Venezia(perla di rara bellezza)mi sono ritrovato a pagare per andare nel bagno della stazione.
E'giusto questo?
Mi direte che pur di aver dei servizi decenti e'meglio dar qualcosa.Ma non dovrebbe essere gia'garantito,che so,dal prezzo del biglietto una pulizia decente dei bagni?
Tra poco anche in treno si paghera'per andarci....
Che ne pensate?

ciao Armando

No, non è giusto perchè è un servizio posto in un luogo aperto al pubblico. Considerando però che nei servizi igenici delle stazioni ci si trova di tutto, questo è un deterrente per frenare chi utilizza questi luoghi per altri scopi. Inoltre c'è la garanzia di trovarli in condizioni igeniche sostenibili. E la cosa, a chi ne fa uso, non dispiace.

Tanto per andare parzialmente fuori tema:

mi scappava la pipì a Brunico. Fin qui niente di male... prostata docet.
C'erano un paio di bagni pubblici a pagamento: inserita una moneta da 20 centesimi si è aperta la porta e l'interno della struttura era appena reduce da una 'doccia' disinfettante (pavimento formato da grata a maglie fitte) che aveva pressochè lavato tutto.
C'era facoltà di 'tirare' dieci 'razioni' di carta igienica e c'era anche il pulsante per l'emergenza. C'era il lavabo e il sapone e c'era il phon asciuga mani.

Finita la pipì... per provare se ci fosse qualche nota stonata in questo bendiddio, ho premuto l'allarme !

Si è aperta la porta e un allarme ha suonato per circa quindici secondi....................

Morale: se i bagni pubblici fossero tutti così di centesimi ne pagherei anche 50. E se gli italiani fossero un pò più educati e rispettosi della res publica, sarei anche più felice..........

Ciao!
Nicola

Insomma il ragionamento tende ad andare un po'all'"americana".
Pago un servizio ma almeno ce l'ho buono.
Allo stesso modo un giorno ci diranno che se non paghi con la carta di credito l'ospedale,non ti ricovereranno o daranno cure.
A questo punto sorge una domanda:ma il servizio del bagno non e'gia'pagato o dal biglietto,o dalle tasse e cosi'via?
E quindi perche'bisogna pagarlo due volte per trovare dei servizi igienici decenti?
E chi non ha 20/50c "piscia sui binari"?
E chi non avra'la carta di credito non riceverà cure mediche perchè è squattrinato?

Vabbe'

Armando

a Trieste non si paga e i bagni son più che decenti. a Venezia se non ricordo male, manco da una decina d'anni, si pagava già allora e non erano tenuti certamente meglio che a Trieste.
e abbiamo avuto bisogno del bagno perchè sul treno interregionale erano tutti "fuori servizio"

Ultima novità: la parola "gratis" e tutti i suoi sinonimi sono stati tolti dai vocabolari

A Bologna di bagni pubblici non ne esistono piu' da un bel pezzo.
Credo che resista imperterrito un solo orrendo, sporchissimo vespasiano alla vecchia maniera, che e' piu' un reperto di modernariato che altro.
Gabinetti a pagamento manco uno.
Se ti scappa la pipì quando sei in giro l' unica e' entrare in un bar, pagare un caffe' ( che tu ne abbia voglia o meno ... ) e chiedere poi di andare in bagno.
Di andare in bagno senza pagare almeno un caffe' non se ne parla, dato che tutti i bar tengono il bagno chiuso a chiave.
Alla fin delle fini si paga comunque...
Saluti
Stefano.
P.S.: nei miei frequenti e lunghi giri di lavoro mi capita di frequente di avere bisogno dei servizi igienici; in autostrada nessun problema: ogni Autogrill ha i bagni ( gratuiti ); fuori dall' autostrada e' piu' problematico; se proprio ho bisogno cerco un centro commerciale; in mancanza di meglio mi e' capitato a volte di cercare un qualche luogo appartato fuori mano...

A proposito di bisogni corporali e di assenze di bagni disponibili, vi voglio raccontare un aneddoto raccontatomi da un collega che fa' il mio stesso mestiere.
In giro in macchina per lavoro si trovava nella necessita' di fare pipì in una zona piuttosto spopolata e desolata; individuato un cespuglio appartato cercava di espletare la funzione corporale, quando all' improvviso usciva dalla vegetazione un donnone di colore che gli chiedeva brutalmente " vuoi scopare ? "; poverino il mio collega, che non si era accorto che era una zona frequentata da prostitute e che pensava di essere solo soletto; credo che 20 o 50 centesimi per potere fare pipì in pace li avrebbe pagati volentieri...
Saluti
Stefano.

E'giusto pagare per andare a fare la....pipi'?

Si, anche perchè fra le tante tasse che Vespasiano impose per risanare le finanze dell'impero, ci fu persino quella sulla pipì.
Nella maggior parte dei caseggiati della Roma imperiale non esistevano latrine, ma ce n'erano di pubbliche ed altre gestite da privati. Questi ultimi vendevano le urine, da cui si ricavava l'ammoniaca, ai conciatori di pelle che pagavano per questo motivo un' imposta simile all'Iva, la cosiddetta «centesima venalium».

Vespasiano, rimproverato dal figlio Tito per quel genere di rendita, gli mise sotto il naso il denaro riscosso affermando: «pecunia non olet!»

Ed ora, visto che nessuno vuol più comprare il piscio, per equa nemesi, mi sembra giusto che almeno si paghi per tener puliti i pubblici vespasiani.

Io non so se sia giusto pagare per fare la pipì nel pulito.
Comunque e' molto meglio...

Stefano.

Speriamo che Monti non tragga ispirazione da................ Vespasiano!

Per me è giusto che un servizio base sia garantito dalle tasse, ma è ancora più giusto che chi usufruisce di questo servizio paghi di più di chi non ne usufruisce...

Per esempio, è giusto che grazie alle tasse si garantisca il servizio pubblico di autobus, ma è ancora più giusto che chi usufruisce dell'autobus paghi il biglietto...


Cedro