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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 10:36 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 16:45
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Proprio stamattina ho sentito su sky dei soliti 10 più ricchi d'italia. Mi chiedo: è mai possibile che oltre le aziende di 100 dipendenti, troviamo i soliti della valle, montezemolo, luxottica ecc. E' mai possibile che le capacità imprenditoriali quì da noi si riducano a 10 persone in tutto? Per me qualcosa non quadra in tutta questa storia.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 12:01 
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Clemente ha perfettamente ragione quando dice che il sistema paese non aiuta certo le imprese a crescere.

Una delle motivazioni addotte e' sempre stato l' articolo 18, che vincolava le aziende ad un massimo di 15 dipendenti per potere essere piu' flessibili nei licenziamenti.
Sono proprio curioso di vedere se ora che questo vincolo viene rimosso questo paletto costituira' un incentivo alla crescita.
Io credo di no, perche', comunque esisteva gia' il giochino di facciata di suddividere aziende di medie dimensioni in un dedalo di aziendine di piccole dimensioni.
Al limite la soppressione dell' articolo 18 potra' essere l' incentivo a fondere piccole aziende sotto la stessa proprieta' in un' unica media azienda.
Quindi potremo avere l' "emersione" di medie aziende praticamente dal nulla, ... solo sulla carta, pero'.

Alle aziende credo che occorra ben altro che la soppressione dell' articolo 18, come ha evidenziato in diverse occasioni la Marcegaglia, giudicandolo un non problema.
Alle aziende servono: migliori infrastrutture, costi ragionevoli dell' energia, costi burocratici piu' bassi, tasse piu' basse, tempi corti della giustizia civile, etc.
Tutte cose che non si ottengono dall' oggi al domani, ma con un preciso progetto a lungo termine di ammodernamento del sistema paese nel suo complesso.
Progetto che e' ben di la' da venire.
Il costo del lavoro e' solo una parte del problema.
Nelle aziende di grandi dimensioni il costo del lavoro e' addirittura minoritario, dato, che se non vado errato, si aggira sul 5-7%.

Saluti
Stefano.
P.S.: occorrono anche gli imprenditori e di veri "grandi" imprenditori ce ne sono rimasti pochini...


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 13:09 
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Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
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Penso che l'abolizione dell'articolo 18 (o meglio, la modifica) sia uno specchietto per le allodole, come giustamente riporta Stefano, un'azienda ha bisogno di ben altro e per ridurre il costo del lavoro basterebbe ridurre le tasse sul lavoro dipendente e migliorare i controlli sui lavoratori autonomi, oltretutto, mentre Confindustria se la prende con chi lavora, molti imprenditori di bassa lega (la maggioranza a quanto pare) si stanno fregando le mani chiedendosi quali problemi economici saranno la scusa per fare qualche licenziamento!!! :cry:


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 15:13 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 16:45
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Sì, Stefano, probabilmente sono queste le cose che frenano la crescita. Però, se devo dire la verità, dopo aver letto tutto ciò che si è scritto quì sull'art.18, sulle imprese e sugli imprenditori, io mi sono accorto di non aver capito fondamentalmente che cos'è un imprenditore, che fà o che dovrebbe fare per essere definito tale. il grande imprenditore, evocato da Stefano, chi è? O chi dovrebbe essere? In Italia oggi il grande imprenditore chi è, Berlusconi? La Marcegaglia? Della Valle? O qualcun altro?


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 16:00 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
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Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Il grande imprenditore e' un uomo che ha un grande sogno e le capacita' e la tenacia per portarlo avanti.
Un vero imprenditore non cerca solo il guadagno, anzi spesso il guadagno e' solo il mezzo per inseguire il suo sogno, per ingrandire la sua azienda, per farla piu' bella.
Enzo Ferrari comincio' a costruire ed a vendere auto super sport solo per finanziare cio' che realmente gli interessava: correre.
Quello era il grande sogno di quel grande imprenditore e grande uomo che era Enzo Ferrari.

Henry Ford, ad esempio, era un grande imprenditore americano.
Adriano Olivetti, ad esempio, era un grande imprenditore italiano.

Marchionne e Montezemolo non sono imprenditori, sono manager che gestiscono aziende di altri, soldi di altri, sono "impiegati" ad altissimo livello.
Della Valle e' un imprenditore, perche' ha fondato la sua azienda dal nulla.
La Marcegaglia e' un imprenditore in senso stretto perche' l' azienda e' la sua; non lo e' in senso allargato, perche' e' un imprenditore di seconda generazione, dato che l' azienda la fondo' suo padre.

Mi guardo attorno e di grandi imprenditori italiani, ora come ora, non ne vedo nessuno...
I buoni, anzi ottimi, imprenditori italiani di oggi sono medi imprenditori, proprio come Della Valle.

Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 16:27 
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Beh,certo. Ho capito che vuoi dire Stefano. Però, tutti quelli che hai citato come grandi imprenditori, qualche scheletro nell'armadio ne hanno tutti, come anche Enzo Ferrari. Bisogna avere per forza gli scheletri nell'armadio per essere dei grandi imprenditori? Se la tipologia di imprenditore è quella di avere il sogno che dici tu, allora ne conosco diversi. E' gente che alle cinque di mattina è già nell'azienda e vi rimane a schiattare fino alle undici di sera. Non hanno scheletri nell'armadio, posseggono soldi e proprietà, ma se domandi loro a quanto ammonta quello che hanno non te lo sanno dire. Si farebbero tagliare una mano piuttosto che licenziare un loro dipendente, perchè licenziare sarebbe per loro la più grande sconfitta. Se è questo il grande imprenditore, te l'ho detto, ne conosco diversi, ma hanno tutti meno di 100 dipendenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 17:25 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 16:45
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Ah! m'ero dimenticato la cosa più importante. Soprattutto sono dei perfetti sconosciuti, non stanno sui rotocalchi o nei salotti televisivi e non hanno il tempo nemmeno di andare in vacanza. Perché lo fanno? per un sogno? Debbo confessare che la loro psicologia mi ha sempre affascinato e turbato allo stesso tempo. Il loro modo di vivere è stato certamente una loro scelta, ma se io fossi costretto a vivere come loro, mi suiciderei.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 17:33 
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Le persone a cui tu ti riferisci sono senz' altro buoni imprenditori e grandi lavoratori, ma non sono i "grandi" imprenditori come intendo io.
I "grandi" imprenditori realizzano dal nulla "grandi" imprese.
Di nuove "grandi" aziende in Italia non ne nascono piu' da un bel pezzo.
Ergo non ci sono piu', in Italia, "grandi" imprenditori.
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 18:16 
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Io non mi sento di essere tanto d'accordo sul fatto che "in potenza" non ci possano essere grandi imprenditori nel senso che dici tu. La domanda è: ci sono ma non possono emergere o non ci sono e quindi non emergono. Se per emergere come grandi imprenditori in Italia significa saper nuotare nel torbido come Berlusconi, sono contento che non emerga nessuno. Anche Berlusconi ha creato la sua azienda dal nulla, ma se creare un'azienda come quella significa affossare il paese, allora è meglio che non nasca proprio gente così.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 18:22 
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Io non prescindo mai dall' onesta' e dalla correttezza...
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 18:33 
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E io questo è quello che dico. Se non prescindi dall'onestà e dalla corretezza, secondo te, sapendo bene in quale humus viviamo, è possibile essere grandi imprenditori? Io credo che tu risponderai di sì, mentre io sono certo di no.
Io e te siamo come Giorgio Bocca e Indro Montanelli. Non erano d'accordo su niente, ma si stimavano a vicenda in un modo commovente.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 18:38 
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Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
In Italia e' molto difficile, senz' altro.
Che sia impossibile non credo.
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 19:52 
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Hai visto? Ne ero sicuro! :lol:
Sai una cosa? Sono stato una settimana di seguito nella tua Bologna in viaggio di nozze nell'ottanta. Avevamo appena una settimana e avevamo deciso di andare a zonzo un pò per l'italia. La prima tappa la facemmo a Bologna. Arrivammo di mattina alla stazione e all'una andammo a mangiare in un ristorante del centro. Ordinammo le famose tagliatelle al ragù, dopodiché non potemmo fare a meno di passare tutta la settimana a Bologna. L'unico neo era il pane senza sale! :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 20:53 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 19:43
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Località: sulla cassia
Mattia646 ha scritto:
Penso che l'abolizione dell'articolo 18 (o meglio, la modifica) sia uno specchietto per le allodole, come giustamente riporta Stefano, un'azienda ha bisogno di ben altro e per ridurre il costo del lavoro basterebbe ridurre le tasse sul lavoro dipendente

ed anche agli altri. i lavoratori dipendenti hanno delle tutele, molte partita iva no e rischiano di tasca loro. invece di ringraziarli gli si da addosso. se non fosse per loro l'italia sarebbe affondata da un pezzo. ma ancora c'è gente che pensa che l'italia va avanti grazie a quelli che lavorano - quando lavorano - guardando l'orologio...


e migliorare i controlli sui lavoratori autonomi,

certo, ma anche agli insegnanti che fanno doposcuola in nero. certe affermazioni dimostrano che il becero "catechismo rosso" di gramsci basato sull'ignoranza e sulla falsità ha purtroppo vinto...
a nessuno viene in mente che oltre ai lavoratori autonomi esistono le srl che si intestano beni di cui fanno uso i loro amministratori? a nessuno viene in mente che i capitali scudati fanno parte delle spa?


oltretutto, mentre Confindustria se la prende con chi lavora, molti imprenditori di bassa lega (la maggioranza a quanto pare) si stanno fregando le mani chiedendosi quali problemi economici saranno la scusa per fare qualche licenziamento!!! :cry:

certo, perché un imprenditore licenzia per il piacere di licenziare.



intanto si scopre che befera - che è il capo dell'agenzia delle entrate e non il solito politicante sindacalista ignorante sessantottino - ha bacchettato chi ha diffuso la notizia (che si è rivelata FALSA) che gli imprenditori dichiarano mediamente meno dei lavoratori dipendenti.
se anche fosse vero, tra gli imprenditori sono state calcolate le false partita iva. e tra i dipendenti si sono calcolati pure i dirigenti delle banche e dei ministeri, i parlamentari, i tanti dirigenti di stato e tutte le sue sanguisughe....
ma nessuno diffonde la notizia degli scandali che provengono da uno stato GRASSO... e certo, perché troppa gente ci campa. e a spese di chi? forse dei cassintegrati dell'alitalia, che magari fanno il loro lavoretto in nero? forse di certe - fortunatamente non tutte - rappresentanze sindacali le quali, con la scusa che non possono subire pregiudizio, fanno come gli pare?

prima di fare certe affermazioni sarebbe opportuno riflettere sulle cose. che poi ci siano degli imprenditori mascalzoni non ci piove. come ci sono tra i lavoratori dipendenti....

ma sapete che in germania si sono abbassate le tasse alle piccole imprese (fonte, il sole 24 ore, non libero o tg4)? e certo, mica lo scrive il manifesto o l'unità, giornali destinati evidentemente a una utenza che non legge altro, per cui prende per oro colato anche le castronerie certificate della "concita"...


Ultima modifica di lucapassanisi il lunedì 2 aprile 2012, 21:10, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Riforma del lavoro
MessaggioInviato: lunedì 2 aprile 2012, 21:04 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 16:45
Messaggi: 1330
E infatti mi parevano un pò strane quelle statistiche, Luca. Però, mi dicevo, sono statistiche sarà così. Non avevo immaginato che anche le statistiche si possono fare all'italiana.
Per quanto riguarda Gramsci, però, lasciamolo stare. E' stato una delle vittime eccellenti dei comunisti dell'epoca, perché ne aveva già visto i vizi. Quando fù messo dentro dai fascisti, i suoi compagni intercessero presso Mussolini non per liberarlo dalla prigione, ma perchè ve lo mantenesse.


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