Miura ha scritto:
Non credo che sia il caso delle rapine di cui parla Cross. Che motivo ci sarebbe?
Sfiducia. Come ha riferito più di un tutore dell'ordine: la polizia li arresta, la magistratura li libera. E quelli tornano a delinquere. E allora anche se qualcuno subisce una rapina non la denuncia, perchè ormai quello che certa magistratura ha inculcato è solo
Subisci e stai zitto. E si aggiunga che le leggi danno più appiglio a chi delinque che alla vittima, così hai il quadro.
Grottesco se non tragico è poi il fatto che ho detto dei "reati senza vittime". Quelli, perchè è facile, sono perseguiti solertemente e in maniera quasi spietata. Forse per sviar l'attenzione? La frase di Andreotti "a pensar male..." è sempre in agguato.
L'ha detto la vedova di una vittima del terrorismo:
per un furto di una mela si fa scontare la pena per intero, per una rapina o un omicidio si trova sempre il pretesto per liberare gli autori prima.
So solo di due o tre casi in cui colpevoli di reati gravi (non mafiosi) hanno scontato la pena per intero: Vallanzasca è ancora dentro, credo; un certo E. Kalica (collaborava per "ristretti orizzonti", un periodico sull'ambiente carcerario), per un sequestro di persona durato due giorni e fatto senza armi ha scontato fino all'ultimo giorno. Non so se anche Sofri (troppo emblematico) abbia davvero scontato la pena per intero ma adesso l'ha finita nei termini.
Tre rispetto a... (cercate i numeri,
ma sono alti). Capirete la sfiducia.