Tutto giusto e condivisibile quello che dicono Dani e Centu. E infatti, per questo motivo, non avrete le repliche di Simplon, Leon e di tutti gli altri Moretti-Boys

Risponde il Moretti-Boys
Può piacere o meno, ma l'attuale scelta di regionalizzare il TPL, dovrebbe responsabilizzare le regioni. C'è chi lo fa meglio, vedi la Lombardia giustamente citata da molti, e chi lo fa meno, come è il caso del Piemonte (per ragioni che non è certo qui il caso di analizzare). TI offre solo un servizio, magari lo offre male, anzi diciamo pure che lo offre male, ma rispetta una "commessa". Che poi MM abbia scelto il modo più rumoroso per tirare la giacchetta alle regioni e dire allo stato che senza soldi non si farà nulla, fa parte delle regole del gioco. Quello che invece non trovo per nulla condivisibile è lo strisciante ostracismo di TI (mai ammesso, ma sistematicamente portato avanti) per tutto quello che non è sotto il suo ombrello (vedi AW, ecc.). Così come non sono assolutamente d'accordo sull'aver di fatto accordato a TI una sorta di monopolio sul TPL, con concessioni quasi automaticamente prolungate negli anni. Se deregulation ci deve essere, questa deve valere per tutti. E su questo devono anche essere chiari i meccanismi di finanziamento pubblico. Materia che ora mi sembra piuttosto nebulosa.

s.

Ah, ecco, ora che ti sei spiegato meglio, condivido - in parte - quello che dici. Certamente conta molto la posizione pro o contro ferrovia di ogni singola regione.
Ma il ragionamento che mi piacerebbe fare è che se TI chiede "troppo" per svolgere dei servizi ferroviari, peraltro di qualità modesta non c'è poi da stupirsi se la regione taglia i treni!
Ma proprio per questo motivo occorre svolgere delle gare d'appalto, vere e serie:

Per cui se da una parte biasimo il Piemonte perché ha deciso di tagliare il servizio ferroviario (ma parlerei proprio di eliminazione...) dall'altra devo ammettere che se i soldi sono pochi e TI non è minimamente intenzionata a ridurre le pretese economiche, l'ultima strada percorribile è l'autobus sostitutivo.

Ps, resta il fatto che Moretti considera CORAGGIOSA la regione Piemonte perché ha smantellato il servizi dei cosiddetti rami secchi. E' come se Marchionne considerasse coraggiosa la scelta dei clienti di acquistare auto prodotte in stabilimenti polacchi così che possa chiudere definitivamente quelli italiani. Per una dichiarazione così Marchionne sarebbe già stato cacciato a pedate dagli azionisti. Ma Moretti chi mai potrebbe sbatterlo in panchina???

la stessa "sparata" è stata fatta da Rossi, il Presidente della Regione TOSCANA.

Ha detto che all'appello mancano tot milioni di euro che il Governo precedente aveva tolto al TPL e che se questo non li rimette, la Toscana non sarà in grado di onorare il contratto di servizio con TI dal 2013.

Che anche Rossi sia un Moretti boys?

Poi tutta questa grande richiesta di apertura del mercato alla concorrenza sui servizi regionali da parte delle altre società (AW o NTV), non la vedo.

(che qualcuno si faccia avanti proponendo di rilevare il servizio da TI sulla Porrettana tratto toscano. Penso che TI e Regione Toscana sarebbero ben lieti di cederli al miglior offerente che garantisca un servizio decente)

no mi astengo dal replicare per non gettare benzina sul fuoco se fosse per me la regionale l'avrei gia lasciata al suo destino! tenere solo le tratte che prendono soldi e il resto chi se ne frega!

se l'azienda fosse mia agirei cosi , i soldi si fanno guadagnando non spendendoli! nel 95 e stato scelto di volere una spa e come tale deve agire... volete la concorrenza ,questa è la concorrenza andate in tutte le aziende private e vedete che fine fanno i rami secchi!sia che siano settori o che siano risorse umane è facile fare concorrenza sull'av dove ci sono i soldoni , andate da montezemolo e costringetelo a fare anche i regionali e vedrete che belle risposte avrà da darvi!

Le aziende private sono tali se campano con fondi propri, attrezzature proprie ecc. quindi della gestione non rendono conto al contribuente. La baracca ereditata e governata da Moretti campa con veicoli comprati (e buttati...) con soldi pubblici e su rete ferroviaria costruita (e tagliata....) con soldi pubblici. RFI è fatta di linee ex FS, cioè statali, quindi pubbliche nel senso pagate dagli italiani con tasse, tributi ecc. Non mi risulta che le società discendenti da ex FS abbiamo riscattato alcunchè con quattrini di tasca propria...

sly ha colto nel segno. Ed è la grande contraddizione di TI. Questa società offre e si fa pagare i servizi, come il TPL, usando materiale rotabile totalmente pagato dallo stato. E' nebuloso anche il meccanismo di finanziamento da parte delle regioni, non tanto per il pagamento di tariffe "a catalogo" come avviene ora, ma nella compartecipazione per l'acquisto di materiale rotabile. Il discorso sarebbe molto lungo, ma ora TI di fatto ha una posizione di monopolio diretto e indiretto.
In quanto alle scelte regionali, a mio avviso, non ha molto senso esprimere un giudizio solo in base alle proprie opinioni sul servizio pubblico o sul fatto che debba essere salvaguardata la realtà pura e semplice, per il fatto che esista o si è sempre fatto in un determinato modo. Una regione, come il Piemonte, potrebbe decidere di mantenere un servizio diffuso anche su linee secondarie, destinando risorse spalmate su una vasta rete. Al contrario invece potrebbe decidere di potenziare in modo prioritario e marcato una serie di collegamenti metropolitani su Torino finanziando una vera rete tipo S-bahn sul capoluogo e lasciando perdere il resto. Perché il primo modello è giusto, mentre questo no? Magari il numero di viaggiatori o di passeggeri/km di questo secondo modello diventerebbe il doppio del primo...

s.