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Fermo restando che i paesi montuosi alpini hanno capito da tempo che il traffico di transito su gomma porta solo problemi e nessun beneficio, pertanto fanno bene ad imporre il treno. Per i politici e gli operatori economici, da sempre, la crisi economica c'è quando non tirano più: edilizia e lavori pubblici, ai quali si legano di riflesso altri settori direttamente dipendenti (elettrodomestici, mobili, impiantistica civile); nel mondo moderno a fianco di questi si aggiunge l'industria dei veicoli e degli apparecchi elettronici non indispensabili. Anzi per alcuni il fatto che non tiri l'industria dei veicoli è una disgrazia totale ed assoluta (contenti loro). In realtà tutto il resto tira ancora, di meno certo, ma tira. Poi a livello industriale ci sono due altri grandi settori produttivi: A) quello dei macchinari per l'industria B) quello dei prodotti che provocano inquinamento durante la produzione.
Il settore alimentare è un altra cosa, i grandi gruppi risentono poco della crisi, i piccoli come sempre tirano +/- a campare, chi chiude è perchè ha impianti non più idonei o perchè ha venduto ai grandi, e qui i sacrifici per i lavoratori sono di fatto modesti. Lascimao stare i casi Parmalat e Cirio che sono una cosa completamente diversa e fuori dalla comprensione dei comuni mortali, talmente enorme è la quantità di variabili e di personaggi in gioco (sempre gli stessi).
Nel caso A ci sono in giro più impianti usati, ovvero ammortizzati quindi da vendere, di quanti l'industria riesca a produrne a qualsiasi prezzo, ed ai paesi emergenti questi in primis interessano. Nel caso B si va a produrre dove le norme di fatto non esistono, a prescindere dai costi.
La scusa dei costi della mano d'opera è pretestuosa, solo perchè è l'unico argomento che fa breccia nelle masse, caso mai occorre elinimare tutti costi utili solo alla sopravvivenza di un certo tipo di sistema, costi che in alcune parti del mondo, hanno già eliminato da tempo. Dal mio punto di vista, cioè da piccolo artigiano, questa crisi è quasi un bene, semplicemente serve a fare pulizzia di tutti queli operatori economici e produttivi che non avendo niente da dire e fare a livello di contenuti nel prodotto offerto al pubblico, riescono a prendere la vendita, ribadisco vendita non il cliente, solo con le parole o lo sconto (e loro ragionano in termini di vendita). Detto ciò, concludo con un'affermazione forte, ma è la realtà, facendo i dovuti rapporti con le epoche, gli "schiavi" romani erano trattati meglio degli odierni salariati e stipendiati.
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