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 Oggetto del messaggio: Re: Addio Le 640.022
MessaggioInviato: mercoledì 18 luglio 2012, 13:16 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 9:11
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Ma non ce n'è uno a Bolzano che girava con la Ale 840? Inizialmente erano due, poi uno è stata mandato alla Valcesura o non so dove per la demolizione, ma l'altro, anche se nel libro rotabili storici, non risulta in asset, dovrebbe esserci.
Questi episodi, comunque, dopo l'incendio alla Aln 990, fanno capire quanto sia sbagliato, salvo dove la cosa è impossibile, conservare un unicoe semplare dei gruppi. Non credo che evitare la demolizione di una Le e tenerla in vita "in attesa di tempi migliori" e di decisioni, sia un qualcosa che stravolge i bilanci di Trenitalia. Ad esempio, la rimorchiata Le 540 che era a Rimini: premesso che si tratta sempre di materiale scaduto e che necessita di revisioni, per cui il discorso è solo teorico, poteva andare a Trieste con le due Ale 540, liberando la rimorchiata Le 840 da associare alla rispettiva elettromotrice così la Le 640 (di Bussoleno o Bolzano che fosse) veniva abbinata alle Ale 790/880.
Poi siamo realisti e conosciamo i problemi delle finanze pubbliche per cui nessuno chiede che tutto circoli, ma una semplice preservazione statica, a maggiore motivo per questo materiale rimasto in pochissimo esemplari, sarebbe una soluzione, almeno per me e almeno per ora, più che sufficiente.


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 Oggetto del messaggio: Re: Addio Le 640.022
MessaggioInviato: mercoledì 18 luglio 2012, 21:15 
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 23:12
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Località: Sanremo
Hai detto delle parole molto sensate a riguardo della rotazione che si sarebbe potuta avere con i mezzi leggeri di Rimini,Trieste e Bussoleno,ma come sempre ci sono i soliti problemi ed i soliti "muri di cemento armato" di cui dicevo prima che portano ai risultati che tutti noi abbiamo sotto gli occhi purtroppo,in tal senso a Bussoleno va riconosciuto il merito di avere una sensibilità notevole nel cercare di preservare una varietà di mezzi certamente molto interessante così come accade al museo di Trieste ed entrambi in scarsezza di mezzi per operare al meglio;è davvero un peccato che non si riesca a fare di più;pensiamo all'assurdità delle stesse Ale 540 Triestine ottimamente restaurate,bonificate dall'amianto,usate sui rondò ed ora lasciate al loro triste destino a causa del disinteresse di Trenitalia,proprietaria dei mezzi;che da perfettamente funzionanti si sono trasformati in dei semiruderi accantonati,che senso ha tutto questo? lasciare fermo uno o più mezzi storici di pregio non ancora scaduti di revisione ed ancora utili per poi farli "autodemolire" da soli!?


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 Oggetto del messaggio: Re: Addio Le 640.022
MessaggioInviato: venerdì 20 luglio 2012, 13:27 
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Iscritto il: domenica 2 aprile 2006, 9:33
Messaggi: 2172
Località: Ventimiglia
Da quel che so io gli ultimi Le 640 in circolazione dovrebbero essere stati lo 032 (carenato) e lo 022 (senza carenatura e con i supporti per le pubblicità del trenoneve), erano entrambi a Bolzano ma lo 022 venne trasferito per un breve periodo ad Alessandria nel 2002 assieme ad alcune ALe 840 prima di finire nel parco storico.
Spero di sbagliarmi e che in realtà ne siano rimasti anche altri!

Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Addio Le 640.022
MessaggioInviato: martedì 24 luglio 2012, 14:09 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
Messaggi: 4986
Località: Pistoia
La 062 a Ferrara il 1-9-2009.

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 Oggetto del messaggio: Re: Addio Le 640.022
MessaggioInviato: lunedì 9 dicembre 2013, 3:04 
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Iscritto il: venerdì 16 novembre 2007, 7:52
Messaggi: 6
Località: Pavia, Milano, Udine, Lignano
Segnalo che la scorsa settimana si sono concluse a Bussoleno le operazioni di pannellatura della Centoporte utilizzata per i ricambi, eseguita dal personale del DL di Cuneo al suo ultimo giorno di lavoro prima di passare a RFI (il DL di cuneo è chiuso).
Nelle prossime settimane probabilmente, stessa sorte toccherà al rimorchietto incendiato del topic in oggetto. Successivamente dovrebbero essere trasferiti, in data non ancora fissata, assieme ad altro materiale demolendo (MDVC incendiata inclusa) al fascio militari, dove attenderanno che venga fatto un bando per la demolizione.

Al momento, quindi, non c'è alcuna intenzione di preservarlo, neanche come visita.

Mi viene in mente che lo 022 delle foto, mandato a Valcesoia, era stato poi ritirato dalla Decotrain che era fallita in quei giorni e mandato a Bologna Ravone (mi pare). Non ho idea se da lì sia già stato mandato con il materiale di Rimini alla Billfinger Berger o sia ancora accantonato da qualche parte in qualche scalo di Bologna.


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