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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: lunedì 5 novembre 2012, 15:40 
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Vado avanti... e che l'impietosa macrofotografia vegli su di me :)
I lavori alle arcate proseguono, anche se li interrompo spesso per cominciare a mettere insieme i pezzi dell’ambiente circostante. Per adesso ho tolto la tettoia laterale in modo da lavorare agevolmente e rendermi conto degli ingombri.

Oltre al kitbashing iniziale della struttura ho sostituito la copertura originale con delle lamiere ondulate ottenute tagliando dei rettangoli da vaschette da forno in alluminio, sagomati poi su una dima fatta di spaghetti (fare la spesa serve anche a questo). Manca ancora la riproduzione delle chiodature…

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Ho cercato di attutire la bruttezza delle vetrate superiori facendo una sorta di bordura in plasticard… ma il risultato non mi soddisfa. Forse una volta data una patina di sporco l’aspetto cambierà, in caso contrario cercherò di inventarmi qualcos’altro. Magari anche qui una copertura in lamiera…

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Ad ogni modo l’ingresso alla stazione comincia ad assumere un aspetto che mi convince. Tra una vetrata e una lamiera, ho deciso di montare alcune mensole della catenaria (bracci rigorosamente Tipo 1937) direttamente alle arcate d’estremità, un po’ come avveniva nella vecchia tettoia di Milano Nord Cadorna.
L’arcata centrale, essendo sprovvista di vetrata permetterà un diverso tipo di mensolatura… dico così perché ancora non ho deciso di quale genere… probabilmente adotterò un sistema a cavi sospesi.

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S’intravede la struttura in cemento della stazione ispirata allo stile di Ulisse Stacchini, lo stesso di Milano Centrale, come intuito dall’amico del forum capolinea. Ma di questo parlerò più avanti…

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Una sbirciatina sotto le arcate:

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Ovviamente la tettoia è ancora amovibile altrimenti non sarei in grado di posare il ballast… Ora attende una patinatura che avverrà nei prossimi 16 anni, tempo permettendo.

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: lunedì 5 novembre 2012, 20:45 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Guarda Silvio, che le vetrate così "conciate", ovvero con le bordure, non sono affatto male, certo dovresti trovare il modo, con colori per vetri, di dare loro colori differenti, hai presente quando si cambia un vetro e non ha la tonalità del vecchio? Magari ce n'è uno più tendente all' azzurrino, uno al marrone, uno al verdino, uno più opaco, uno più trasparente.....
"T' e capì?" :wink:
E comunque si vede che ci metti lo stesso amore della grafica di TT!
Fabrizio.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: martedì 6 novembre 2012, 11:06 
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Cita:
certo dovresti trovare il modo, con colori per vetri, di dare loro colori differenti, hai presente quando si cambia un vetro e non ha la tonalità del vecchio?


Credo proprio che farò così! Ora (cioè stasera) sporcherò il muro di mattoni. Con amore :lol:

Silvio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: martedì 6 novembre 2012, 11:59 
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Nome: Massimiliano Bovaio
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Silvio Assi ha scritto:
ispirata allo stile di Ulisse Stacchini [...] Ma di questo parlerò più avanti…
...attendo ovviamente con molta curiosità e non posso non quotare le parole di Fabrizio per quanto riguarda le vetrate! :wink:

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: martedì 6 novembre 2012, 21:57 
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Località: piemonte
Silvio Assi ha scritto:
ho sostituito la copertura originale con delle lamiere ondulate ottenute tagliando dei rettangoli da vaschette da forno in alluminio, sagomati poi su una dima fatta di spaghetti

ciao Silvio, continuo a tenerti d'occhio... anch'io ho fatto una dima con gli spaghi per fare la lamiera ondulata (ma come sempre quando serve non trovo mai la foto giusta), ma, al posto dell'alluminio delle vaschette da forno (l'alluminio é piuttosto ostico da verniciare) ho usato una lamiera di piombo mooolto sottile, diciamo 2/10, che presenta alcuni vantaggi. Intanto é lo stesso materiale in uso al vero, almeno per l'epoca di ambientazione, e poi si può invecchiare/patinare con acidi che danno delle screziature altrimenti irraggiungibili, e data la morbidezza si presta molto bene ad essere modellato in funzione della falda, l'alluminio invece é piuttosto "crudo". Sana obiezione: ma dove lo trovo un foglio di piombo da 2/10? Viene usato in edilizia per la coibentazione acustica di pavimentazioni o pareti verticali e tubazioni. Si tratta di un prodotto composito, una sottile lastra di piombo inserita tra due films di poliuretano o di vinile espanso.
Torrino-Pollino ha scritto:
Guarda Silvio, che le vetrate così "conciate", ovvero con le bordure, non sono affatto male, certo dovresti trovare il modo, con colori per vetri, di dare loro colori differenti, hai presente quando si cambia un vetro e non ha la tonalità del vecchio? Magari ce n'è uno più tendente all' azzurrino, uno al marrone, uno al verdino, uno più opaco, uno più trasparente.....

Ha ragione il Fabrizio. Ho fatto lo stesso con i miei edifici razionalisti della maquette industriale. All'interno degli acetati che simulano le vetrate ho applicato dei minuscoli ritagli di films autoadesivi di varie gradazioni di densità e colori e alle volte del semplice nastro adesivo "invisibile" della 3M che opacizza la trasparenza. Allego una fotina che vale più di cento righe di spegazioni.
Ciao. Chicco

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: martedì 6 novembre 2012, 22:04 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Come al solito, non ci sono parole per descrivere queste cose!!!
I fatti parlano sempre di più!
Chicco, ma il lamierino di piombo, non è un po' tossico, come al vero? :D
L' alluminio, magari carteggiato prima di essere ondulato, poi non è difficile da verniciare, mentre il fegato, il piombo, non è facile che lo espella!
"Che volemo fa, ce volemo ammalà pe giocà?"


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: martedì 6 novembre 2012, 22:12 
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Località: piemonte
Torrino-Pollino ha scritto:
Chicco, ma il lamierino di piombo, non è un po' tossico, come al vero?

Meno tossico dei pallini da caccia.
Non lo devi mica leccare.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: mercoledì 7 novembre 2012, 10:52 
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Località: 'Lisondria...
Non facciamo gli ambientalisti salutisti... :-D
E' più nocivo utilizzare le vernici all'acqua...pensando che siano "naturali" e "innocue"...


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: mercoledì 7 novembre 2012, 11:37 
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Località: Torre vedetta di Amon Sûl (Colle Vento)
@capolinea:
Diciamo che ho scelto l'alluminio per tre motivi: la facile reperibilità; in casa avevo quello :wink: ; perché per la sporcatura non ho nemmeno pensato di poter usare acidi o simili. Ho sempre fatto tutto con polveri, colori Maimeri e Humbrol... E sinceramente non ho mai avuto alcun problema a dipingere l'alluminio. Infine non ho certo la pretesa di raggiungere uno splendido risultato come il tuo Maquette Industriale :lol:
Posso chiederti come hai riprodotto il vetro rotto che si vede in questa foto: http://imageshack.us/a/img607/2555/dsc2825h.jpg ??? Hai semplicemente inciso l'acetato/plexiglass?

Silvio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: mercoledì 7 novembre 2012, 19:37 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Giacomo ha scritto:
Non facciamo gli ambientalisti salutisti... :-D
E' più nocivo utilizzare le vernici all'acqua...pensando che siano "naturali" e "innocue"...

Te sei ancora carabiniere fino al midollo, eh, eh!
Ovvio che io e Chicco si scherzava!
Provo a suggerire la risposta al tuo quesito, Silvio, l' acetato, spesso, soprattutto quello della evergreen si rompe, ovvero si crepa, quasi come un vetro vero!


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: mercoledì 7 novembre 2012, 22:38 
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Località: piemonte
Silvio Assi ha scritto:
Infine non ho certo la pretesa di raggiungere uno splendido risultato come il tuo Maquette Industriale
La prego, Maestro, non mi prenda in giro...
Per simulare i vetri rotti (all'epoca i vetri erano piuttosto fini e soggetti a rotture frequenti, soprattutto in ambienti industriali, ma erano anche piuttosto costosi e venivano sostituiti con grande parsimonia) ho stabilito il punto di rottura pressando la lastra di Lexan da 2/10 con uno stiletto e da qui ho inciso gli spicchi lavorando dalla parte esterna, a vista, della lastra. Alle volte si può, con un bisturi affilatissimo asportare anche uno spicchio creando un vero vuoto che si noterà moltissimo in contrasto con l'effetto specchiato del vetro.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: martedì 13 novembre 2012, 19:10 
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Iscritto il: giovedì 10 dicembre 2009, 12:21
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Località: Marghera (Ve)
Premetto che solitamente io mi limito a guardare questi capolavori, ma per una volta commento. E lo faccio per fare i miei più sinceri complimenti all'autore di tutto ciò, perchè sta costruendo un vero e proprio capolavoro. Complimenti davvero!! 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: lunedì 3 dicembre 2012, 16:39 
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Località: Torre vedetta di Amon Sûl (Colle Vento)
Ho posizionato qua e là alcuni dettagli per arricchire il piazzale di Milano Chiaravalle. Nel frattempo sto facendo prove di massicciata per vedere quale sia la soluzione migliore… Mi sto limitando a mischiare alcune sabbie della Woodland Scenics, secondo me la marca con miglior pezzatura, per ora in due tonalità di marrone anche se alla fine tutti i binari verranno “arrugginiti” ad aerografo e quindi il colore della massicciata non rimarrà quello originale.

Le piastre di giunzione sono in fotoincisione opera di un amico modellista che ringrazio tantissimo.

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Parallelamente sto costruendo i vari muri di contenimento che costeggiano la ferrovia. Alcuni sono costruiti in polistirolo rivestito di plasticard (i muri “mattonati”), il resto tutto in cartoncino con decori a strati di vari spessori.

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Comincia anche a comparire qualche palo della catenaria, quello in foto in particolare è ispirato ai pali che esistevano nel tratto urbano delle Ferrovie Nord Milano tra le stazioni di Bullona e Cadorna anni fa. Anche il muro di contenimento ancora mancante di molti particolari è ispirato a quello della stazione Bullona, naturalmente adattato alle mie esigenze.

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Non conosco l’autore della foto qui sopra ma se qualcuno me lo segnala sarò lietissimo di aggiungere il credito.

Currently On My Stereo: JOHN MURPHY “IN THE HOUSE/HEARTBEAT”


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2012, 14:28 
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Ho risolto il problema dell’illuminazione sotto le pensiline e le tettoie di Milano Chiaravalle. Dopo aver cercato una soluzione semplice, veloce ed economica senza risultati ero pronto ad acquistare un tot di micro led che avrei fissato alla struttura e collegato elettricamente fra loro. Poi mi sono ritrovato in un negozio di cianfrusaglie cinesi che sotto le feste non risparmiano decorazioni luminose di tutti i tipi, specialmente trash (tra l’altro frugando su Internet ho scoperto che si trovano anche lì).

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Comunque in quel negozio mi ha colpito una catena di micro led a goccia già collegati tra loro e alimentati da una scatoletta contenente tre pile stilo (3xAA= 4,5V). Ce n’erano di due lunghezze e due colorazioni: bianco e rosso. Ho notato che quelle corte funzionavano con due sole batterie. In sostanza con una decina di euro mi sono comprato una catena da 5 metri con 50 led.

Ora, io non sono un genio dell’elettronica, perciò pensavo che tagliando la catena a porzioni, le parti senza il collegamento con la scatola delle pile (hanno una specie di resistenza o roba simile) non avrebbero funzionato. Quindi ho tagliato varie porzioni di catena delle lunghezze che mi occorrevano per illuminare ogni singolo oggetto, e ho fatto in modo che tutti i pezzi fossero collegati tra loro prima di quella specie di resistenza. Et voilà, ha funzionato. Insomma, con 10 euro ho illuminato tutte le parti coperte della stazione senza impazzire con 20.000 saldature…

Il primo collaudo è stato fatto con la pensilina laterale e il risultato è stato molto soddisfacente.

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I fili li ho verniciati nello stesso colore della struttura in modo da farli “sparire” dalla vista.

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La luce è bianco-freddo ma secondo me imita bene la luce dei neon e non è né troppo né troppo poco luminosa.
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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2012, 18:17 
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Iscritto il: venerdì 7 maggio 2010, 10:40
Messaggi: 286
Vai, vai...spiegate e postate foto.
Io mi segno tutto e cerco di carpire tutti questi " trucchi magici " per poter trasformare la realtà in scala Ho.


A proposito.
Questi segnali/oggetti misteriosi qua che ho numerato, a cosa servono al vero ?
Quale funzione hanno e dove si trovano ?

( non rispondetemi sulla ferrovia ...... :? )


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