Silvio posso permettermi un consiglio?
Nell'edificio di mezzo, presumo che la parte con gli archi abbia una buona parte di intonaco saltata via così da mostrare la parte mattonata ma nella penultima foto (quella d'infilata con le gronde in primo piano) sembra di vedere i mattoni in rilievo.
Immaginando che abbia incollato il blocco mattoni sull'intonaco non sarebbe meglio agire all'inverso e incollare l'intonaco con il "buco" sui mattoni?

Dario

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Questa è una domanda da "ignorantone": la colla spray sull'acetato non lo rende opaco?

Ciao! Assolutamente! I consigli sono sempre benaccetti! Il blocco mattoni è effettivamente incollato sull'intonaco e il tuo consiglio di usare la "tecnica inversa" è validissimo, ma ti assicuro che a occhio nudo la differenza di spessore non si nota. Dalle foto si capisce poco e in alcune sembra un po' troppo enfatizzato, ma come dicevo qualche intervento fa, a occhio nudo i microdifetti e molte irregolarità spariscono e i macrodifetti raggiungono un livello per me molto accettabile
Poi esistono mille altre tecniche molto più raffinate di quelle spartane che uso io, qui sul forum si vedono dei lavori incredibili, anche con gli stessi materiali ma molta più pazienza, ma io ho una filosofia tutta mia e considerando che il vero protagonista sarà il treno in movimento, non esagero nemmeno tanto nel livello di dettaglio... Insomma, mi creo il giusto compromesso, ehehehe!

Il velo di colla spray che uso (Spray Mount 3M) crea una patina opaca sull'acetato, ma appena lo metti a contatto con l'altra superficie l'opacità non si vede più.


Ciao!

La tua foto è indiscutibile, sono costruiti sul muro!
Allora ritriro quanto detto!
E ancora complimenti!

Ma la tua osservazione è, a mio avviso, corretta.

Probabilmente, al momento della costruzione dei palazzi, in quel punto esisteva uno spazio di rispetto che, successivamente, è stato utilizzato per far spazio ad un binario aggiuntivo del fascio.

Gully

Fantastico... Io pensavo che la grondaia a "Y" terminante su una finestra fosse una invenzione tua da plastico...... e invece esiste veramente!!!!
Voglio conoscere quel genio di lattoniere che l'ha realizzata...

probabilmente non si poteva fare diversamente , ossia . molto probabilmente non si poteva invadere la sede ferroviaria con cose estranee e quindi e' stato fatto lo scarico a perdere a quell'altezza su quella lamiera che fa' da tettoia , a protezione della finestra sottostante .

il DPR 753/1980 (regolamento di polizia ferroviaria) vieta l'immissione di acque sulla sede ferroviaria da parte dei confinanti, per cui.... il tubo!

Complimenti, Silvio.
Sei un punto di riferimento "fisso" della gallassia del modellismo ferroviario!

Antonio

Ma il tubo scarica in ogni caso nella sede ferroviaria, la lamiera serve solo ad evitare lo scarico direttamente sulla finestra.

Probabilmente Macaco ha ragione, tutto l'accricco è stato montato per non avere i pluviali che scendono nello spazio ferroviario, quello sopra la finestra è l'ultimo posto dove il proprietario del palazzo può intervenire per la manutenzione dei pluviali.

Il fatto che poi violino il DPR 753/1980 (ma i palazzi sonon sicuramente anteriori), mi convince a sostenere la mia ipotesi: che la ferrovia sia "arrivata" a ridosso dei palazzi perché si è "mangiate" una zona di rispetto per aggiungere un ulteriore binario al fascio.

Gully

Forse la questione é: c'era prima la cortina di palazzi o il quadruplicamento verso Cadorna?
Chi sa parli...

Non credevo che una grondaia suscitasse tanto clamore, eheheh!
Comunque il quadruplicamento tra Milano Nord Bovisa e il capolinea di Milano Nord Cadorna è storia recente (una ventina di anni fa si inaugurava la nuova stazione della Bovisa, più "infossata" rispetto alla vecchia ormai obsoleta e già dotata di binari da e per il Passante).
La vecchia tratta era però a ridosso dei palazzi già dalla fine degli anni '20. Brevemente, dalle foto recuperate dal libro "FNM, un viaggio lungo 125 anni" si vedono i due binari che un tempo andavano da Bovisa a Cadorna passando per la Bullona, correre in trincea già a ridosso dei palazzi. Il piano binari venne abbassato e messo in trincea verso la fine degli anni '20 (1927-1930), da allora le cose sono rimaste sempre così. È verosimile pensare che le fondamenta dei palazzi già esistenti e già a ridosso dei binari siano state rinforzate lato ferrovia e coperte con muro a mattoni.

Il terrapieno che si vede a sinistra nella foto qui sotto è stato eliminato a favore del quadruplicamento:

Foto dei giorni nostri:


Link interessante QUI

Diciamo che la realtà di questo piccolo "spaccato" milanese ben si adatta a somigliare a quanto accaduto negli anni nel plastico di Milano Chiaravalle

Salumi
Silvio

Se posso aggiungere due note il Quadruplicamento Cadorna-Bovisa è avvenuto in tre successive fasi.
I fase Quadruplicamento Cadorna-Bivio Massena
II fase Quadruplicamento Bivio Massena Bivio Sempione (soppressione della fermata di Bullona E Bivio Massena ed attivazione di Domodossola e Bivio Sempione)
III fase quadruplicamento Bivio Sempione - Bovisa con soppressione di Bivio Sempione.

Ciao

Non ho parole....ma solo complimenti!
Luciano

Ogni tanto ci penso, come farà?
C'ha il tocco, non c'è niente da fare!

Si, il tocco del male, ahahahah!
Luciano grazie per i complimenti! Te ne devo fare anch'io per il tuo splendido plastico, a proposito, come procede?

I complimenti sono doverosi. I lavori sul mio plastichetto procedono ma molto lentamente. Purtoppo l'afa non mi permette di stare per molto tempo nello sgabbiotto!!!!
Luciano