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Despx (o Paolo ), sinceramente ti reputo di uno di quegli utenti che il digitale lo fa e che è sempre stato imparziale....leggendoti, non direi che tu sei di parte per qualcosa, poi se ti hanno accusato di qualcosa questo non lo so, dipende dai punti di vista (io parlo per me). Anzi sei sempre stato aperto a nuove soluzioni, purchè "di sviluppo". Tant'è, se ricordi, qualche mese fa ti chiesi se producevi anche decoder fx...

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Concordo con te che il digitale in Italia non piace, o meglio non piace capire il funzionamento, piuttosto si preferisce la pappa pronta (de gustibus!!). Io non sono uno sviluppatore del DCC ma mi piace capire le cose, perchè e per come. E se esistono, le migliori soluzioni possibili. Devo altresì dire che chi fa il DCC è un po' chiuso di mente (o fa finta? ), nel senso che il DCC come l'elettronica, non ha regole in quanto ognuno segue la sua strada e crede che sia la migliore. Invece, in un mondo ormai sempre più open source, non ci sarebbe cosa più saggia che unire le forze per trarre qualcosa di utile per il nostro hobby (scopi commerciali permettendo.....); di cosa parlo? un esempio su tutti....quando ho provato a introdurre Arduino (come mega decoder funzioni) in alternativa/simbiosi al DCC...m'avete distrutto.
Fa nulla...sono sempre stato "capa tosta" e se vedo che na cosa se po' fa....la porto avanti.

ps. a qualche mia richiesta di pubblicizzare Arduino su qualche rivista italiana, mi è stato detto che "è di scarso interesse". Poi però vedi questo....e rifletti.


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ciao

Anche se non c'entra nulla Model Railroader di June 2013 me lo sono scaricato in pdf in 5 minuti con 12,95 € ho l'account per un mese.

Ma tu l'hai visto, o hai solo rimirato la copertina della rivista?
E' un articolo penoso!
Rispetto allo standard consueto per la rivista, sempre molto esplicativa, non c'è uno straccio schema elettrico, da testo e foto non si capisce un tubo, addirittura i servocomandi sono annegati con il mastice nel basamento di polistirolo del plastico ...

Sul fatto che in Italia il digitale non interessi, permettimi di dissentire.
Se la discussione sul tuo beneamato Arduino non ha destato tutto l'interesse che ti aspettavi, fortunatamente la cosa non si estende al DCC.
Io sono uno dei tantissimi utenti "ignoranti" e mi accontento delle soluzioni Plug & Play.
E allora?!? Sono meno meritevole di rispetto, perché i decoder vado a comprarli in negozio?

Rispondo per punti....



a) non era questo l'oggetto dell'intervento, ma il fatto che un prodotto italiano venga citato all'estero e praticamente zero in Italia. Che poi l'articolo sia "nullo", quello passa in secondo piano (sicuramente hanno previsto puntate successive); per quanto riguarda i contenuti, il mio post contiene tutto quello che serve, con tanto di codice FREE da me pubblicato.



b) il progetto Arduino sarà anche beneamato, ma non è mio (magari). L'interesse lo aveva destato finchè venisse stroncato con tante cose che poi sono andate OT con tutto l'oggetto che avevo suggerito, ma non è un problema mio....io l'ho suggerito perchè secondo me potrebbe soddisfare una grande fetta di plasticisti. Penso, viceversa, che quella fetta sia il cosidetto "vecchio stampo", ovvero persone altamente capaci con l'analogico e poco con il digitale da programmare a manina. A ognuno il suo.
La cosa non si estende al DCC perchè il DCC è bello pronto e Arduino è un progetto da sviluppare per i nostri ambiti; ma vedi punto c).


c) non sei un utente ignorante, semplicemente tu probabilmente hai il budget necessario per gestire con decoder comprati tutti gli oggetti del tuo plastico, e in secondo non ci vuoi perdere tempo. Non tutti siamo cosi fortunati/vogliamo tutto bello e fatto. Non sei meno meritevole di rispetto e ci mancherebbe, ma permettimi di dire che se uno va in negozio, compra e collega non è interessato al digitale in sé, ma solo a giocare con i trenini e programmare le CV (cosa che ci sta e rispettabilissima!). Interessarsi al digitale vuol dire studiare, capire e cercare nuove soluzioni, in relazione alle proprie necessità e a quelle degli altri.

Qualcosa in questo trhead mi ricorda la favola della "Volpe e l'uva"..
Quando non siamo capaci di raggiungere qualcosa lo si disdegna ma non solo, addiritura lo si tenta di distruggere ma non con argomentazioni logiche e tecniche ma semplicemente vaghe e del tutto insignificanti all'atto pratico esattamente come la volpe.

Il mondo del fermodellismo è vario e tutti noi dobbiamo rispettare chi ha interessi diversi dai nostri ma tutto con la massima dignità e rispetto nonchè una certa etica sempre benvenuta. Varie sono anche le capacità di ciascuno di noi, io normalmente diffido dei tuttologi e accetto con estrema modestia di accettare, capire e conoscere ciò che non conosco, poi quando ne saprò di più magari avrò gli strumenti per criticarlo se necessario.
Quindi da buon sperimentatore e fermodellista acquisterò un paio dei decoder suggeriti qui da despx (che ammiro molto per i suoi generosissimi contributi insieme a Buddace sul DCC) e poi un bell'arduino uno V3 con libro esplicativo e una serie di componenti vari per fare un pò di esperimenti pratici di applicazioni fermodellistiche e non.! poi si vedrà, quando avrò acquisito "cognitio causae" riferirò!
buon lavoro
Giancarlo

X Centu....rompi pure!

X Crystal, Marcello, Dr.No: mi ero ripromesso di non entrare nel discorso open-source/Arduino perchè A) tale piattaforma la conosco solo nella teoria B) perchè, secondo me, solo 1% degli utenti di questo forum capirebbero di cosa realmente si parli, tant'è che, gira gira, tra il forum di DCCWORD, questo e quello della scala TT, i nick che affrontano tale argomento...+o- sono sempre gli stessi...
Detto ciò, sempre secondo me, chi parla di modellismo, dovrebbe parlare solo di modellismo e lasciare a chi è più competente il discorso elettronico, mi spiego, se su una rivista di modellismo viene inserito un articolo di elettronica, 9 volte su 10 in redazione forse uno sa di cosa si parla ergo l'articolo alla fine viene fuori superficiale stringato per far posto ad altro e inconcludente come ho constatato in passato su quasi tutte le riviste di modellisto ferroviario. Meglio sarebbe come fanno i tedeschi e i francesi dove; i primi, hanno due testate giornalistiche specializzate sul digitale e elettronica, i secondi fanno numeri speciali solo dedicati alla materia digitale e elettronica.
In questo modo, si può sviscerare meglio ogni argomento per la gioia sia di chi "vuole capire come funziona" sia di chi "vuole imparare".
Arduino è una piattaforma general porpous open source quindi si adatta ad ogni tipo di idea (+o-). Il fatto proprio che tale scheda è generica presuppone una conoscenza sia del Hardware che del Software abbastanza approfondita e una rivista di modellismo ferroviario, anche se solo dedicata al digitale, non può farlo, prova del fatto è che testate di elettronica come ElettonicaIn, FareElettronica, ecc, stanno portando avanti da mesi (se non anni) corsi per imparare ad usare Arduino e addirittura siano usciti numeri speciali solo su Arduino!
Diciamo che arduino, nel nostro campo, è per quei pochi che "amano pacioccare sia con i trenini che con i transistor" ma certamente non per tutti! Ecco quindi che per fortuna ci sono le soluzioni Plug&Play (forse Pray ma lassamo perde... ) per chi non ha le capacità o il tempo o altro per mettersi a trafficare con l'elettronica ma non per questo queste persone devono essere viste penalizzate anzi...in certi casi, cercare di essere a tutti i costi autarchici è contro producente...

Ciao
Despx

PS: grazie per gli apprezzamenti al sottoscritto...non fanno altro che spronarmi nel migliorare...

Ringrazio gianca per la solidarietà e concordo.....idem d'accordissimo con despx.....!!!

Per rispondere a Paolo, dico che però a volte basta un input per azionarsi, infatti guide del settore di elettronica parlano dei microcontrollori per, appunto, "general purpose"; invece nel nostro caso il "purpose" è solo uno e al 99% è muovere un servo o un accendere un led (ATTENZIONE: PARLO DI DECODER ACCESSORI!!!!)......e non voglio esagerare, ma forse 4 pagine sarebbero anche sufficienti, o forse una dozzina in 3 puntate. Comunque d'accordo con te sul fatto che bisogna conoscere l'hw/sw, o almeno un minimo. Mi rattrista comunque che un fermodellista dovrebbe esularsi da un discorso elettronico...perche in quel caso dovrebbe solo prendere i trenini e tenerli in bacheca. Un hobby come il nostro non può esulare dall'elettronica, o almeno dalle basi!! E apprezzerei molto di piu una rivista che parlasse di un po' di tutto (ritornando al concetto delle "puntate") e non "delle solite cose". Ovviamente parere personale....

Con questo chiudo perchè si sta andando OT con il titolo del 3D , ma vi lascio con una domanda: ma per voi (es. Dr. No) cosa vuol dire fare digitale nel modellismo?

Sono abbonato da anni a Loco Revue, e non c'è traccia della separazione che tu citi, sul mensile ci sono molto spesso articoli sul DCC o sull'elettronica analogica, a vari livelli di approfondimento, sia su prodotti commerciali che su autocostruzioni.

Poi ogni tanto esce un Hors Serie (fuori serie) su un argomento specifico, digitale nell'ultimo numero ma anche invecchiamento, edifici, tracciati, paesaggio, pittura, ecc.

Non capisco neanche io come si possa parlare di modellismo senza parlare di elettronica/elettrotecnica in qualche caso, al pari di tante altre tecniche ricorrenti. Si tratta di trenini elettrici, chiunque voglia fare modellismo fuori da una vetrina o scatola prima o poi si imbatte in un problema del genere!

Ciao, alpiliguri.

Alpi, io mi sono riferito al caso attuale del numero speciale, ho visto in passato piccoli articoli su gadgeds elettronici (rilevatori IR, la luce del faro marittimo che ruota) o pseudo tali, ma mai articoli mirabolanti di centrali o decoder scambi che richiedono conoscenze tecniche discrete...poi...calcola che su 12 uscite di LR + Hors Serie ne prenderò si e no 3-4 all'anno quindi il mio panorama e molto ridotto...se ho detto una castroneria chiedo scusa

Ciao
Despx

PS: mi racconti in privato che stanno combinando alle chiuse del lago di Breil?

Perchè in italia ci sono solo collezionisti! E per chi ha un minimo di plastico in generale non va oltre il lokmaus o altra soluzione propinata da questo o quel catalogo.

Da anni ormai compro la rivista ModelRailroader e anche se completamente in inglese, si riesce a capire o almeno a intuire il contenuto, questo dovuto dalle innumerevoli immagini e schemi, e parlando di digitale fanno un sacco di confronti con tutti i modelli di centrali disponibili in commercio. Non a caso infatti utilizzo il sistema NCE che ben oltre 7-8 anni fa dava la possibilità di fare le cose che fanno ora intellibox o lenz e ora la tanto pubblicizzata roco.
http://www.ncedcc.com/component/virtuem ... egory_id=1

Tipo ?

Tornando al numero speciale di Locorevue, grazie all'amico Despx che me lo ha passato, ho iniziato a leggerlo.
Devo dire scritto che estrema competenza con argomenti non necessariamente alla portata del fermodellista; svincolati da qualsiasi servilismo nei confronti di qualsiasi produttore; offre una larga panoramiche sui prodotti digitali tenendosi ben lontano dalle info che si trovano sui cataloghi delle ben note case produttrici.
Qualche piccola imprecisione ma ci sta.