Prima che mi arrivasse lo stipendio* per l'articolo su TTM, essendo in giro per Roma (vacanza), ne ho trovata una copia in Piazza della Croce Rossa...

* 2 copie di TTM, grazie 2G
(PS: non le cedo, avevo già intenzione di comprarne un paio per regalarle ad amici e parenti... La 2G mi ha evitato la fatica di cercarle ovunque, dato che il distributore ha deciso che all'edicola del mio paese non devono arrivare, nonostante ne venderebbe comunque 3 copie sicure...)

Una cosa che non mi è chiara.. anche se riguarda la ferrovia reale.
Nel box "reale" del diorama di Perarolo, si parla della costruenda galleria, poi abbandonata anche perchè avrebbe comportato il sacrificio della stazione di Perarolo.
Non capisco come mai, dato che lo sbocco del tunnel è alla radice nord della stazione e penso che la stessa sarebbe rimasta comunque utilizzabile.
Alessandro

Per mancanza di tempo leggo TTM a piccole dosi, e quindi arrivo al momento di fare un complimento quando sono irrimediabilmente fuori tempo massimo, quando ormai è già uscito il numero successivo.
Questa volta l'articolo su Perarolo ha catalizzato la mia attenzione: ovvio quando si parla di FREMO!
Già dalle foto si vede che si tratta di un ottimo lavoro che avevo apprezzato anche dai reportage del meeting di Rondissone.
Poi sono passato alla lettura del testo che non è stata tutta di un fiato nonostante l'entusiasmo che nutro per l'argomento impianti modulari. Ancora non ho finito e l'unica "critica feroce" che mi viene è che si continua a scrivere "Fremo" come se fosse la prima persona singolare del presente del verbo fremere.
Grande stupore nello scoprire di essere stato citato nel finale dell'articolo per quell'aggeggino arrizza-erba mutuato da una racchetta antizanzare di cui ho parlato sul mio sito Le stagioni dei treni.
Un sentito ringraziamento all'autore per la benevola citazione ed alla 2G per aver chiuso un occhio.
Ciao a tutti
Mario