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 Oggetto del messaggio: ELABORAZIONE: e656 023
MessaggioInviato: sabato 19 ottobre 2013, 19:30 
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Ciao a tutti ,in questa elaborazione senza pretese ( come tutti i miei lavori del resto) che ho iniziato questa estate ma terminato solo qualche giorno fa ( me la sono presa comoda perchè onestamente d estate è più piacevole farsi una passeggiata sul lungomare dopo cena piuttosto che stare chiusi in casa) ho dedicato le mie attenzioni a una 656 trentatreenne della lima compagna di tante ore di gioco sul pavimento della mia casa da bambino
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ecco i lavori eseguiti:
Parte elettrica;
oltre alla revisione del motore con la lucidatura del rotore con carta abrasiva n1200 e sostituzione dei fili con altri di sezione leggermente maggiore,ho provveduto ha rendere captatrici di corrente anche la ruote del carrello centrale costruendo una lamella praticamente uguale a quella esistente sul carrello non motorizzato sostituendo la vite che fissa il carrello centrale al telaio con un bulloncino passante che ha la funzione di ralla e al tempo stesso fissa la lamella fungendo da connettore elettrico in quanto il filo che andrà al motore sarà fissato al bullone con dado e controdado.Ho po eliminato le due lampade ad incandescenza utilizzando per l illuminazione della sola cassa che avrà la riproduzione del gancio reale ( quindi quella che sarà sempre anteriore al senso di marcia) un diodo led a luce bianca pilotato da un circuito elettronico che ne rende l intensità luminosa costante con tensioni di alimentazione variabili da 2/14 volte eliminando così quel fastidioso affievolirsi della luce a basse velocità in analogico.
Per ovviare al fatto che ii led emette un fascio di luce mono direzionale a differenza delle lampadine che invece irradiano in tutte le direzioni e tramite i prismi ottici permettono l illuminazione dei fari , ho realizzato con della stagnola pesante una parabola che riflette la luce del led in più direzioni più o meno come la parabola del faro di una macchina creando così un effetto del led simile alla lampadina
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Per la parte estetica i miei obbiettivi principali erano:accorciare la distanza tra le due casse e realizzare le scalette di salita del personale di macchina.
Per poter ridurre la distanza tra le casse non potendo avvicinarle accorciando il telaio perchè altrimenti non vi sarebbe stata più una corrispondenza ottica tra carrelli e casse stesse perdendo tutta la simmetria d insieme, ho optato di allungarle di circa 2mm entrambi con una striscia di carta telefonica( va bene anche il plasticard ma non ne avevo a disposizione).
Questo comporta di dover arretrare di 2mm gli sfogatoi in modo da mantenere la loro distanza finale uguale agli originali:logicamente questo è un compromesso perchè così si allontanano i finestrini di 2 mm dal bordo centrale della cassa ma se considerate che 2mm in scala sono poco meno di 20 cm nella realtà,ci si può pure stare ,quantomeno è sempre megli che vedere la "voragine" del modello iniziale....
Il mantice l ho realizzato usando una fetta di gommapiuma rivestita di tessuto elastico( nel mio caso preso da dei vecchi boxer elasticizzati neri ..non fate quella faccia il fine giustifica i mezzi) che si alloggi nella sorta di nicchia creata dalle due prolunghe delle casse
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Le scalette del personale di macchina le ho fatte creando un calco dei due scalini presenti sulla cassa e poi una volta fatto il clone l ho sagomato a misura e fissato alle casse
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Anche i carrelli hanno avuto bisogno di alcune modifiche:per creare le due losanghe sotto la balestra centrale ho asportato quella originale e sostituita con due nuove realizzate con del plasticard sagomato ,ho allungato i pendini di tutte le balestre ,aumentato la lunghezza delle boccole con una rondellina di cavo elettrico e realizzato alcune tubazioni con del filo metallico.
Per far si che le scalette non interferiscano con i carrelli in curva di solito basta eliminare la sabbiera, nel mio caso con le mie curve ciò non è sufficente, così ho asportato una parte di spigolo del carrello(solo quella necessaria su cui si proietta la sagoma della scaletta), questo rende possibile la circolazione della macchina anche su curve di 36cm di diametro senza problemi
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I lavori effettuati sul frontale sono:
allungamento dei respingenti incollando sulle camice degli originali una fettina di tubicino di qualche decimo più largoper creare oltre ad un allungamento anche quell ispessimento all estremità come nella realtà, i respingenti veri e propri sono dei chiodini atesta piatta.
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I vetri azzurrati sono realizzati utilizzando una vecchia lastra RX e gli sbrinatori dopo che sono stati incisi leggermente con un taglierino
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li ho ripassati con dello smalto color rame e ripulito subito eventuali sbavature:condotte gancio traino fischio presa rec sono realizzati con cavetto telefonico.Per i pantografi, anche se in commercio si trovano eccellenti riproduzioni ,ho voluto costruirmeli accontentandomi del risultato;dei originali lima ho utilizzato solo lo strisciante mi sono creato poi un master tagliando accorciando e riincollando al perno più distanziati i braccetti originali
Fatto un calco li ho poi clonati con del mastice/stucco per marmo che si lavora nello stesso modo dello stucco da carrozziere ma il prodotto finale e più robusto ,magari un pò più duro da lavorare ma ideale per i pezzi sottili
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Tutto il resto( telaio ,martinetti di sollevamento, molle di richiamo ,isolatori) è costruito utilizzando materiali vari( scheda telefonica, filo telefonico, capillari di cavo elettrico, teste di chiodini bombate).
Scusandomi per la qualità delle foto e ringraziando per la pazienza avuta nel seguirmi fin quì un saluto
Gianfranco :)
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 Oggetto del messaggio: Re: ELABORAZIONE: e656 023
MessaggioInviato: domenica 20 ottobre 2013, 3:13 
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lavoro di livello, considerata la materia prima di partenza. però sei caduto nel tranello che avevo accennato nel tread che parlava dei mantici del gottardo.

le vecchie E646 ed E656 lima motore G, hanno le semicasse in perfetta H0, cosa che si nota osservando le moderne E646 ed E656 datate rispettivamente 1994 e 1995, pressoche identiche nelle misure base della cassa.

di queste macchine col G negli anni della mia "gioventù modellistica" ho fatto numerose versioni, però tutte con in comune la caratteristica di aver avvicinato le due casse al centro, scorciando il telaio alle due estremità per portare in esatta H0 anche la lunghezza totale della macchina, e non allungando le semicasse lato mantice, cosa che mantiene l'unico vero fuoriscala che caratterizza il modello originale.

sulle mie avevo anche avvicinato le fiancate dei carrelli alle ruote, tagliandole dai supporti originali, assottigliandole da dietro e reincollandole guasi a filo delle ruote, eliminando anche il gioco di queste sul telaietto centrale tramite spessori sull'asse.
con avvicinamento semicasse, carrelli modificati, doppia motorizzazione G, pantografi, respingenti, riverniciatura integrale e una manatina di aggiuntivi, questi modelli, se osservati da distanza "da plastico", non si distinguevano dalle articolate di produzione moderna......... :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: ELABORAZIONE: e656 023
MessaggioInviato: domenica 20 ottobre 2013, 8:15 
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Iscritto il: lunedì 13 agosto 2012, 17:52
Messaggi: 1037
Ciao Andrea ti ringrazio e accetto ben volentieri il tuo appunto appropriato , in quanto credo che sia costruttivo ascoltare cosa hanno da dire gli altri per saperne di più.
Vorrei però spiegare meglio i motivi per cui ho accettato il compromesso di allungare e non accorciare le casse e cosa intendevo quando ho detto "simmetria d insieme".
Se si osserva la macchina reale notiamo che la boccola più esterna dei carrelli laterali è in asse con il coprigiunto della cabina così come nel modello, se si arretrasse la cassa del modello di 2mm (misura necessaria per ottenere una larghezza del mantice abbastanza realistica) tale boccola verrebbe perpendocolare al lato del finestrino macchinista e con se tutto il carrello, le sabbiere quasi oltre le scalette del PdM ed onestamente proprio non mi piaceva....senza contare che con un arretramento relativamente notevole ( non è il tuo caso che se ben ricordo era di mezzo millimetro per cassa ) è necessario rastremare il telaio vista la forma a cuneo delle cabine cosa che magari con un pò di lavoro si risolve ma la cosa più dannosa è che viene ridotto l angolo di rotazione del motore che toccherebbe le pareti oblique della cabina arretrata riducendo il raggio di curvatura percorribile( ho fatto tanto con le scalette per eliminare questo problema...)
In sostanza tra un modello con la lunghezza fuori respingenti in scala esatta ma con i carrelli "ingrugnati" e uno leggermente più
lungo (che si nota solo con il calibro in mano) ma che mi da(almeno a me) una sensazione di sufficiente realismo ,preferisco il secondo, per carità è una mia opinione personale del tutto opinabile :!: :mrgreen:
:) Con amicizia Gianfranco :)


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