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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: sabato 9 novembre 2013, 7:43 
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Un saluto a tutti. Una domanda per Andrea, se fosse possibile avere una descrizione di come ha operato per il kitbashing delle carrozze Liliput. E per Fabrizio, veramente notevole il modello: e' una versione che prevede un terzo asse centrale? Grazie anticipate per le risposte. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: sabato 9 novembre 2013, 7:49 
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Riporto da pagina 2, i dati della circolare FS del 1913:

6. Servizi Italo-Austriaci, Via Cervignano, Cormoms Primolano:
Venezia-Portogruaro-Trieste, treni 438 e 1535, 1 ABIy;
treni 438 e 433, 1 ABIy, 2CT, 1 DUT; treni 1534 E 431, 2 ABIy, 2CT, 1 DUT; treni 436 e 1583 2ABIy, 2CT, 1 DUT;
Udine-Cormons-Trieste, treni 418 e 417, 1 D; treni 2722 e 1557 2ABIy,
2 CT e 1D; treni 1558 e 2727 1D; treni 2728 e 2723 1D;
Venezia-Primolano-Trento, treni 1494 e 443 1 ABIy, 1 CT.
carrozze ABIy serie 58600-58615 (miste 3 assi intercomunicanti);
carrozze CT serie 43050-43069 (due assi, a terrazzini);
postale DUT serie 94421-94426 (due assi, terrazzini)
bagagliaio D serie 81600-81609 (due assi).

.... Le carrozze a terrazzini, solo per il traffico con l'Austria.
Il problema e' che di tutte queste carrozze non esiste, per quanto ne so', un modello in scala HO. Ancune sarebbero riproducibili su una meccanica 'commerciale' affidabile e fotoincisione per le fiancate.
Se qualcuno ha provato a 'autocostruirle' in proprio, un suo contributo sarebbe graditissimo....
Stefano.


Ultima modifica di fermod il sabato 9 novembre 2013, 7:55, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: sabato 9 novembre 2013, 7:54 
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Per Andrea, riporto sempre da pag. 2

Per i treni dal Brennero, si possono usare i modelli Trix di carrozze delle Ferrovie dello Stato Bavarese (K. Bay Sts. B.) che potevano circolare in in Italia: mista a tre assi ABù 1213 (costr 1894, tetto con lucernario e raggi a stella), mod Trix 23016; bagagliaio a tre assi Pù 16402 (costr. 1895, tetto con garitta), mod trix 23018.
Arivavano anche poi le carrozze a carrelli mista ABù 1355 (costr. 1902, carrelli tipo Z, raggi a stella), mod Trix 23762K e di terza classe tipo CCù 13016 (costr. 1902, carrelli tipo Z, raggi a stella), mod Trix. 23763.

A questi modelli vanno aggiunte anche le riproduzioni di Roco della serie Platin. Per le versioni delle carrozze bavaresi con livrea semplificata, apparse dopo la Prima guerra Mondiale, si era detto sempre in questo thread a pag 15.

Stefano


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: sabato 9 novembre 2013, 9:55 
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fermod ha scritto:
..e' una versione che prevede un terzo asse centrale?...


grazie Stefano

come vedi le cose che ti avevo anticipato qualche tempo fa stanno piano piano prendendo corpo..
Rispondendoti: si, è la versione 3 assi ( FS CT 46.000-009 ex RA CT 7000-7009)
In modo analogo si possono ottenere le CT 43200 con la semplificazione dei soli 2 assi
Non conosco le FS CT 43050-43069 che citi. Da dove provengono? ex RA o ex-novo FS?

ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: domenica 10 novembre 2013, 13:45 
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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: domenica 10 novembre 2013, 18:40 
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Ringrazio tutti gli amici che con grande competenza partecipano questo Thread.
Di seguito le immagini scansionate dal libro di Dino Salomone " L'evoluzione della carrozza ferroviaria sulle reti italiane " Grafiche Gioes&C. ed. 1980. ( Spero di non violare qualche copyright )
Raffigurano le carrozze a terrazzini cui mi sono ispirato: possono esser realizzate sia in fotoincisione, come l'abile Fabrizio sta facendo, sia autocostruite dai più con un paziente lavoro di taglia/incolla a partire da varie produzioni commerciali che spesso abbondano, a buon mercato, nelle varie borse scambio.
La loro riproduzione, fino ad ora ritenuta economicamente non gratificante, sarebbe senz'altro interessante per l'ampia e variegata possibilità di composizioni in epoca II.
Saluti,

Andrea Cavalli


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: domenica 10 novembre 2013, 19:42 
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merlotrento ha scritto:
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grazie Petro

mi ero fossilizzato sulle RA e non avevo guardato le tabelle RM.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 2 dicembre 2013, 9:17 
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Località: trento
Ricordate le nostre discussioni sulle carrozze CIWL a sei assi e la nostra conclusione negativa circa il loro eventuale impiego in Italia?

“….provo ad aggiungere qualche informazione sull'utilizzo in genere delle carrozze con carrelli a 3 assi sulla rete FS.

Esiste un prospetto edito dalle FS nel 1907 con aggiornamenti al 1908 che elenca tutte le carrozze straniere che potevano circolare sulla rete FS; in questo prospetto sono presenti alcune carrozze con carrelli a 3 assi per lo più letti (KPEV), saloni e carrozze reali; per tutto questo materiale è prevista la seguente limitazione: "Sulla tratta Carmignano-Montelupo (linea Pisa-Firenze) fra i Km 18 e 20 queste carrozze non debbono viaggiare a velocità superiore a Km 25 all'ora".
Lascio a qualche amico toscano della zona ipotizzare il motivo di tale limitazione.
Esiste un analogo documento anche per le carrozze CIWL, ma in questo elenco non compaiono carrozze con carrelli a 3 assi.
Penso quindi che almeno fino al 1908 si possa escludere l'utilizzo in Italia di materiale CIWL con carrelli a 3 assi.”
(Intervento di gvi1952)
e
“fao45 ha scritto:
strano, il carico assiale, essendo il peso totale maggiormente ripartito, dovrebbe essere minore.
faccio mia la perplessità di fao 45.
E avanzo questa ipotesi: forse, la limitazione della circolazione ai carrelli a tre assi sulla rete RM, RA e poi FS é dovuta al fatto che dato il passo lungo questi fossero deleteri per l'armamento, un po' come avviene ora, fatte le dovute proporzioni con le limitazioni di velocità sui deviatoi per i carri Hupac con carrelli a quattro assi.
D'altra parte anche gvi1952 parla di limitazione a 25 km/h su alcune tratte.”
(intervento di capolinea)

Agli amatori di CIWL, che già non lo conoscessero, voglio segnalare questo Forum
http://wagonslits.de/phpbb2/index.php
ed in esso alcuni percorsi di navigazione di estremo interesse
http://wagonslits.de/phpbb2/viewforum.php?f=9&sid=156770d19afad10a24710035306805b9
http://wagonslits.de/phpbb2/viewtopic.php?t=1718
http://wagonslits.de/phpbb2/viewtopic.php?t=1711

spesso si viene indirizzati a quell’ incredibile miniera che è il sito di ricerca della Biblioteca Nazionale Francese:
http://gallica.bnf.fr

e ci segnalano anche questo
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k64739286/f1.image.langFR

nell’articolo francese citato troviamo il perché della scelta dei carrelli tre assi,traduco:

Materiale della CIWL all’esposizione internazionale di Liegi 1905

La “Compagnie Internationale des wagons-lits” ha esposto : …omissis… una carrozza letti ed una ristorante a sei assi (carrelli a tre assi)
In seguito alle prove di Alta velocità fatti presso Berlino sulla linea con binario appositamente preparato e veicoli a carrelli a due e tre assi, si è riconosciuto che quando si passano i 120 Km/h s’impone l’utilizzo di carrozze con carrelli a tre assi.

Le prove svolte con dette carrozze hanno permesso di superare i 200Km/h dimostrando così la superiore stabilità dei veicoli a sei assi rispetto a quelli a quattro

(Sulla linea Marienfelde-Zossen, nel 1901-03, fu raggiunto e superato il traguardo dei 200 Km/h utilizzando elettromotrici Siemens ed AEG a due carrelli a tre assi, vedi articolo di B. Bonazzelli (Zeta-Zeta) su HO Rivarossi n.ri 76 e 77, abbinati a Italmodel n130e 131, nel 1966/67)
La Compagnia non poteva ignorare questi esperimenti e fece allora studiare e costruire carrozze a sei assi

Una ristorante di quest’ultimo tipo è stata provata sulla linea Paris - Meaux et ora circola, con grande soddisfazione dei viaggiatori, in composizione ai più veloci treni della francese “Compagnie du Nord” français, ; la CIWL conta di esser presto in grado di mettere in circolazione altre carrozze ristorante a sei assi anche sulle reti di altre amministrazioni ferroviarie
Le caratteristiche di circolazione sono delle più dolci e la stabilità della carrozze assai grande.”


In Italia all’epoca non vi erano linee che ammettevano in esercizio velocità del genere (120 Km/h e oltre) ed inoltre, come correttamente già detto, i carrelli a lungo passo e tre assi erano considerati troppo”aggressivi” nei confronti dell’armamento…
da non sottovalutare poi l'eccessivo peso morto (tara) delle sei assi:7/8 tonnellate in più delle analoghe a quattro.
Ciao
pietro


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 Oggetto del messaggio: Re:carrozze a carrelli a 3 assi
MessaggioInviato: lunedì 2 dicembre 2013, 10:24 
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Iscritto il: mercoledì 22 novembre 2006, 11:04
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Località: Svizzera
Oltre ai test in Germania non dimenticherei l'influsso del trend in atto presso Pullmann, negli USA, che per motivi pricipalmente di confort passò quasi integralmente al sistema di 2x 3 assi per tutto il suo parco carrrozze letti e ristoranti. Ma si trattava di carrozze pesantissime, non replicabili in europa a quel tempo (fino a 70 t!)

Visto le caratteristiche medie delle ferrovie USA (raggi di curvatura più grandi, locomotive di abbondante potenza, e spesso anche velocità di tutto rispetto, (ma non sempre!)) questo sistema ebbe successo, a differenza dell'europa.

Ma la CIWl non poteva 'permettersi' di non provarlo....

sebastiano


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 2 dicembre 2013, 23:32 
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Iscritto il: mercoledì 28 agosto 2013, 14:28
Messaggi: 1209
Località: Bologna
Cari amici del forum,
cercavo la targa della Ganz per riprodurla su un E 362 autocostruito e mi sono imbattuto in questa foto.....
Se poi qualcuno ne conosce le scritte ( GANZ & COMP. BUDAPEST 1904 ecc ecc? ) gli sarei molto grato!
Grazie
Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: martedì 10 dicembre 2013, 14:10 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 13:59
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Località: milano
Un saluto a tutti. Per quanto riguarda la recente consegna del modello dell'Allege Postale tipo OCEM da parte di Ls Models, in livrea PLM (art 40405) riproducente il tipo PAyi in colore Rosso Bordeaux, ambientabile in epoca II, sfogliando gli appunti gia' inseriti nel forum, si trova un bel convoglio per l'anno 1924, in servizio fra Parigi e Trieste, via Sempione.

La composizione sarebbe:
treno PT (Parigi Trieste) anno 1924

locomotiva a vapore FS Gr685 (modello Oskar)
bagagliaio PLM in servizio Parigi - Trieste
mista FS tipo 1921 Parigi - Roma (mod Roco 45555)
carrozza letti CIWL con lucernario (tipo regle) in livrea teak (modello Liliput)
3 miste FS tipo 1921 Parigi - Trieste (mod Roco 45555)
carrozza di terza cl a 3 assi SBB CFF Parigi- Trieste (mod Liliput)

Qualcuno ha della documentazione relativa agli anni precisi della messa in servizio dei postali OCEM? Purtroppo nel libro che possiedo sulla Paris Lyon Mediterranée non se ne fà menzione. Probabilmente c'e' qualcosa in un enciclopedia delle carrozze francesi che purtroppo non ho. Grazie per la collaborazione. Stefano.


Ultima modifica di fermod il martedì 18 marzo 2014, 14:31, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: martedì 10 dicembre 2013, 19:02 
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Iscritto il: domenica 25 ottobre 2009, 22:08
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Un saluto a tutti.

Qualche notizia sui postali francesi utilizzati dalla PLM tratta dal bel volume "La Poste et le Rail" edito dalla Vie du Rail nel 1999.

Il primo allege OCEM PLM a cassa metallica a carrelli è del 1926 (type 1924); prima di allora la PLM utilizzava per il trffico internazionale solo gli allege a tre assi a cassa in legno.

Esistevano anche nel parco PLM alcuni allege a tre assi a cassa in legno e a carrelli a cassa metallica con caratteristiche specifiche utilizzati esclusivamente per la Valigia delle Indie.

Per chi volesse documentarsi sull'evoluziene dei postali francesi a cassa metallica, consiglio questa pagina del link di Marc Le Gad.

http://www.mlgtraffic.net/SNCF_F_V_Poste.xml

Per ultimo un ricordo personale sugli allege SNCF; alla fine degli anni '50 (1959 o 1960?) di notte transitava ad Avigliana (linea Torino-Bardonecchia) un treno internazionale con in composizione un allege SNCF; anche se ero un bambino, mi è rimasto impresso il ricordo della luce che usciva dall'imperiale e che contrastava con le pareti completamente buie....

Guglielmo


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 16 dicembre 2013, 19:16 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 13:59
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Un saluto a tutti. Composizione del 1935 comprendente un allege postale PLM:

treno Rapido 25 Parigi-Ventimiglia

locomotiva a vapore PLM
bagagliaio a carrelli Dd2yi
allege postale a carrelli PAyi
3 x terza classe C11yfi
carrozza ristorante CIWL
prima classe A8yfi
2 x seconda classe B9yfi

9 carrozze di materiale PLM salvo la ristorante CIWL a cassa metallica

Grazie alla collaborazione degli appassionati francesi di Lr Presse. Ciao. Stefano


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 10 gennaio 2014, 22:40 
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Consegnato a Natale il set 49133 da LsModels comprendente 3 carrozze letti tipo S1
la 2926 gestione francese, la 3411 gestione olandese e la 3416 gestione PLM, in livrea 1935. La differenza rispetto al set 49131 e' che le carrozze sono del tipo S1 invece che S2 e che le decorazioni sono in colore giallo invece che oro.
Ottime assieme alle precedenti, tutte con un tetto in grigio chiaro,per comporre un bel Simplon Orient Express di epoca II meta' anni trenta, assieme ad una ristorannte e inquadrate fra due bagagliai CIWL Rivarossi (nell'attesa che LsModels consegni i suoi) . Ciao. Stefano


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: sabato 1 febbraio 2014, 8:41 
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Nel sito di Ls Models, viene presentato per il 2014, il programma delle carrozze francesi OCEM faces-lisses: pur essendo imperniato quasi tutto in epoca III e IV, c'e anche qualcosa per l'epoca II, o per il primo periodo SNCF dal 1938. Purtroppo nelle notizie da Norimberga non se ne parla, ma penso che sia il caso di appofondire. Ciao. Stefano.


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