E poi che in Italia generalmente di piani binari poco paralleli ce ne sono pochi (specie tra quelli più vecchi, in genere sono tutti piuttosto armonici): se vai altrove (chessò, in Austria) non è così. Per come sono fatto io, preferisco che i piani binari siano armonici, ma appunto, è solo una mia fissa... Raddrizzerei quelli veri degli austriaci!

Siete mai stati alla stazione di Modena? I treni sono così inclinati che sembrano ribaltarsi!


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L'ETR610 è arrivato a San Satiro. Che dire ...... grazie a Daniele CFB per averne instradato uno via DD verso Firenze. Sembra che la prima sfornata sia costituita da pochissimi pcs......

fotofotofoto...

riccardo non ci dire queste notizie , ci fai venire l'acquolina in bocca e.... un po' ( tanta) invidia !
Giovanni

Riccardo, non prenderla come una critica....ma come un'idea. Un consiglio.

Personalmente la collina con le villette a schiera la trovo banale.
Perchè non fate un piccolo borgo caratteristico italiano, che dia l'idea di una "frazione di S.Satiro"?
Lo stile delle case anche "alla toscana", magari con un pezzettino di mura medievali.
Dietro ci potrebbe andare un fondale a tema che dia l'idea che il borgo prosegua anche dietro, un po' come i lavori eccelsi di Borra.
Che ne dici?

Magari stasera posto due foto tanto per farti capire cosa intendo (anche se immagino tu abbia già capito dove voglio andare a parare....).

Ciao.

Maurizio

PS....Un esempio da Jacques le Plat:

Ovvio che la caratterizzazione che ha dato Jacques le Plat è a tema (suo).
Voi interpretatelo a tema (vostro), nel senso che è possibile (ora più che mai) farsi le case "a propria immagine e somiglianza" sfruttando anche il forex e/o altri materiali che ti permettono di creare edifici partendo da zero, con un minimo di manualità.
Carlo Borra, Luciano Lepri, Silvio Assi, Davide Comba, Marcello Mari insieme ad altri (che non cito ma è come se li avessi citati, non posso metterli tutti) in Italia stanno facendo scuola su questo, non abbiate fretta.
Più l'ambiente è ben ricreato, maggiore diventa la "libidine" nel vedere girare i propri treni in un ambiente veramente azzeccato.

Ciao.

Maurizio

Maurizio, a San Satiro le "critiche" guai se non ci fossero, perchè , come scrivi giustamente tu, sono fonte di nuove idee e spunti

In questo caso specifico però era già lungi dai nostri progetto quello di piazzare le villette a schiera ...."prefabbricate" .....

Come già riportato su altro forum fermodellistico , F.Info, già si era preso le distanze dall'idea delle villette. (riporto un estratto della discussione sperando di non far niente di male .....





I nomi che hai fatto son quelli di Maestri Modellisti che, come scrivi tu fanno scuola. Due di loro , Carlo e Luciano conosciuti di persona, gli altri solo ammirati (poi ci sono i "Mostri" come Fabrizio Ferretti, che son Maestri sia nelle autoscostruzioni di edifici che di rotabili e li ...... che gli fai ??? ) e, cercando di farci bastare il tempo, vedremo di mettere anche "del nostro" in questa riqualificazione del fermodellismo italiano

Ah ok...

...Non avevo visto quell'intervento!
Benissimo, sono sicuro che verrà una figata. (Mi si consenta la parola non proprio ortodossa, ma ... tant'è).

Starò alla finestra, sono incuriosito di vedere come verrà fuori 'sta collina.....

A risentirci!

Maurizio

Ecco i nuovi marciapiedi di stazione a San Satiro dopo la profonda modifica al piano di binari della radice ovest.

Sono stati realizzati con "kapabond", bordi con profilato Evergreen a "L" 4mm con incisione delle pietre, superficie alsfaltata forex da 1mm con 3 passate di vernice ferromicacea.
Seguirà patinatura, sporcatura e sistemazione dei particolari.......

(e poi dovrò pensare a spendere qualche € per le cetre ....... che non saranno poche )

Premetto che sono un grande ammiratore di San Satiro.
Ciò detto, trovo che l'abitato, costituito per lo più da edifici in stile tedesco, tolga molto al realismo della scena (danneggiato altresì da contemporaneità impossibili. Leggi Frecciarossa + ALe 803 in livrea originale). Altrove si è fusa PERFETTAMENTE la campagna con lo sfondo. Perché qui non mettere una sola linea di fabbricati (più in scala!) e lasciare la parte posteriore con molto verde che degrada verso lo sfondo? Trovo che sarebbe tanto più armonioso.
Voglia, l'autore di cotanta meraviglia, prendere questo mio intervento come un modestissimo suggerimento!

Beh, fabbricati di "stile tedesco" adesso proprio non direi , se mi dici di fabbricazione tedesca te lo concedo

Sono il prima ad apprezzare autocostruzioni di italici borghi ma si deve considerare anche il fatto che non abbiamo a che fare con un diorama ma con una "bestiolina" di parecchi Mq e metterci a costruire tutto l'abitato di San Satiro ....a mano ci costringerebbe a fare solo quello per un anno intero (come minimo) - Tra l'altro, onestamente, l'unico intervento che faremo sarà modificare il tetto del comune ma la foggia dei palazzi mi sembra assolutamente non caratterizzante.

Come già scritto sarà realizzato sulla collina (che qui non si vede) un caratteristico borgo toscano con foto prese dal vivo ecc....ecc....

Se poi mi dici che la foto è "danneggiata" dalla presenza dell'ALe803 sul 1° binario e di un FR sul 5° rimango sorpreso perchè pensavo fosse superfluo spiegare che stiamo facendo delle prove di circolazione con tutti rotabili possibili dopo la posa dei marciapiedi ....... (evidentemente non era superfluo .....)
Poco prima potevi assistere allo "scempio" di un binato Breda che incrociava un "Carnera" trainato da una doppia di E402B ......

Per quanto riguarda lo sfondo, anche in questo caso, la composizione dello scatto NON E' quello adatto a gustare lo scenario.
la foto è stata fatta più che altro per inquadrare i lavori sul piazzale.
Posizionare dei fabbricati sul culmine della collina sarebbe un vero delitto ..... a nostro modo di vedere.

Tra non molto ci saranno foto che mostreranno come anche il centro abitato sia stato oggetto di interventi

Se posso permettermi, quoto quanto detto da Andrea, una cosa che mi ha sempre colpito di San Satiro (stiamo parlando di uno dei plastici più maestosi e curati illustrati su questo forum) è proprio la presenza di queste "palazzine", anche di 5 o 6 piani, in un piccolo centro, che non mi sembra abbia eguali nella piccola provincia italiana, peraltro spledidamente rappresentata in altri scorci del plastico stesso; cioè secondo il mio modestissimo punto di vista, quegli edifici andrebbero bene per una piccola cittadina di 20-30 mila abitanti, e non mi sembra sia la dimensione di San Satiro almeno da quello che si può osservare; avrei visto molto meglio un piccolo centro storico, sulla falsariga dell'edificio con l'orologio che si vede in alcuni scatti, con qualche casa anche di 3 piani verso la periferia. A parte questo, il plastico è una meraviglia!
Scusami Riccardo per queste mie osservazioni, ma penso che anche le critiche costruttive siano la linfa che alimenta questa nostra passione e la mia, stante le mie modestissime capacità fermodellistiche, è più una osservazione da spettatore!

Massimo

ma Massimo, ma credimi che le considerazioni tra noi appassionati si devono fare e lo scambio di opinioni è alla base del miglioramento e del crescere della nostra passione.

Sapessi quante volte io e mio cugino Massimo siamo stati ore a studiare cosa inserire o meno nello scenario cittadino.

Anche se più volte detto che non è la ferrovia che deve avere il sopravvento sulla scena in un plastico ben realizzato, la ferrovia è l'elemento che caratterizza un plastico.
Il suo sviluppo e l'importanza delle sue strutture sono parametri che, volenti o nolenti, influenzano tutto.

Detto questo, quando siamo andati a decidere cosa fare ci siamo trovati a "gestire" una stazione con 8 binari di stazione, deposito locomotive con piattaforma girevole....... Ora, fare un piccolo borgo attorno ad un impianto del genere sarebbe stato impossibile.

Come spesso accade (ed io sono il primo a fare questo errore se non ci fosse Massimo che ha, come gli ho detto io "l'occhio assoluto" ) non si fa caso alla realtà.
Ad esempio vicino alla stazione di una cittadina piccola come Poggibonsi ci sono palazzoni anche più grandi di quelli di San Satiro.

Come avrai visto il desiderio di realizzare piccoli borghi e piccole stazioncine l'abbiamo anche noi. La stazione di Santa Marinella, nella sua assoluta normo-banalità di impianto da liena secondaria, ne è l'esempio ed il borgo che ci accingiamo a realizzare (quando troveremo il tempo non lo so ..... ) sulla collina "del Ventaglio" (ancora mai fotografata ....) ne sarà ulteriore prova.

Va detto anche che nel nostro immaginario (che capisco chi fa da osservatore esterno non può e non deve certo avere ....) quella che vediamo è solo una "fetta" della cittadina di San Satiro e che a destra ed a sinistra si vada idealmente ad espandere l'urbanizzazione.

Nel nostro immaginario, PENSA, per farci "digerire" il troppo importante deposito locomotive, ci siamo raccontati la favola che da San Satiro si diramava una linea trifase (le cui gesta appaiono in qualche vecchia foto di archivio .....) situazione che può rendere plausibile la presenza di un impianto del genere .......

Ciao e grazie per l'intervento !!

Come al solito la tastiera non riporta il tono della voce e, quindi, quello che viene detto in tono scherzoso può sembrare una osservazione anche un po' idiota. E' il caso della prossimità tra Frecciarossa e ALe 803. E' chiaro che la foto è fatta per prova!
Torno invece sulla questione fabbricati del borgo. Tu stesso, penso, nel momento in cui costruivi il plastico, pur conscio delle tue possibilità, non ti rendevi conto che ne sarebbe nato un capolavoro. E, anche per necessità, hai utilizzato quello che, al momento, ti sembrava opportuno.
Ora però che tutto è armonico (in special modo - come ho detto - la transazione dall'orizzontale al verticale (lo sfondo)), trovo che dovresti rimettere mano, come hai fatto con il piazzale, con il borgo retrostante la stazione, per semplificarlo e italianizzarlo. Basta una sola linea di fabbricati e tutto il resto può essere verde (che sai fare così bene!).