Salve a tutti amici del forum questa sera con grande sorpresa mi sono stati regalati questi due pezzi di storia,credo che io non ero ancora nato quando nel 1973 hanno prodotto questi articoli mi sapreste aiutare a capire di che roba si tratta
Saluti
Claudio

Io ci vedo poco ... Una foto più grande ?????

Ho ingrandito la foto

Saluti
Claudio

Sembrerebbero due alimentatori senza troppe pretese, del tipo che ogni casa inseriva negli starter set insieme all'ovale di binari e ad un convoglietto.
Normalmente contengono un trasformatore poco potente da qualche watt, un paio di diodi per raddrizzare la corrente alternata in uscita dal trasformatore, un potenziometro a filo e un disgiuntore termico per evitare che bruci tutto in caso di corto circuito.



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Uno, quello a destra, è un regolatore tipico (lima) per i treni giocattolo degli anni 60.

L'altro, se non vado errato, sembrerebbe un trasformatore per slotcar (le macchinine) jouef sempre degli stessi anni.

Grazie per le VS risposte,uno è per i trenini,l'altro è per piste di macchinine e trenini non li usero' mai su i miei modelli ma io cosi non li ho mai visti non c'è nessun indizio che mi possa dire in che anno sono stati costruiti.Ora mi ha detto che deve avere anche dei vagoni o roba simile stipato nel magazzino io ci sono statoed è pieno di roba stile:(in cerca di tesori il programma che danno su sky) speriamo bene...anche perchè essendo lima di parecchi anni mi fa piacere averli visti,sto valutando anche l'ipotesi di donarli a qualcuno che li possa mettere in una specie di museo dei trenini lima sicuramente sono un bel pezzo di storia almeno credo......

Saluti
Claudio

Per lima e relativo materiale puoi vedere qui: http://www.lima-tribute.it/
e contattare direttamente Mauro Terrone che, "dall'alto" delle sue conoscenze, saprà sicuramente indirizzarti al meglio.

Per curiosità: l'alimentatore lima della foto compare sul catalogo del 1963 al prezzone di Lire 2000.

E possibilmente se non sei un esperto NON USARLI, con il tempo l'isolamento potrebbe essere venuto meno e rischi la folgorazione o l'incendio.
Materiale da museo, anche perché con pochi euro trovi qualcosa di recente e molto più regolabile.

Ciao, alpiliguri.

Ciao Zampa di Lepre ho visitato il forum amico che mi hai consigliato appena ho notizie mi farà piacere farti sapere di che si tratta

Saluti
Claudio

Ciao Alpiliguri no non sono espertissimo, ma quell'affare non mi è passato neanche per un secondo nella mia testa di attaccarlo sui miei rotabili Ma devo dire che ad un eventuale incendio nell'ipotesi di averlo messo nella presa non ci avevo pensato se so che andrà in buone mani a chi restaura questi pezzi da museo e li conserva con cura li regalo ma solo se sapro' che non verranno venduti

Limitatamente alla mia esperienza ti posso dire che ho alimentatori di fleischmann, lima, rivarossi, polistil (per le auto) degli anni 60 e dintorni che funzionano ancora perfettamente.

Una volta i calcoli ingegneristici erano assai imprecisi e si tendeva a surdimensionare i componenti ... se avete l'impressione che le apparecchiature moderne durino assai di meno rispetto un tempo e sicuramente per la loro maggiore complessità unita al dimensionamento minimo indispensabile.

Certo, poi però hanno la spina dove tra i due poli per chiudere il vano interno c'è un pezzo di cartone pressato, e i fili sono semplicemente arrotolati alla base a vite del polo.... il cartone si sfilaccia, i poli si allentano e mentre la infili ti prendi la 220V...
E' vero che tecnicamente sono robusti, ma c'è stata nel frattempo una notevole evoluzione su tanti dettagli che concorrono alla sicurezza delle persone.

Poi se si hanno le competenze tutto si può gestire, io parte dal presupposto che non le si ha e occorre mettersi nel caso peggiore.

Ciao, alpiliguri.

Già ... le terribili spine anni 60 le avevo dimenticate ... anche perchè da molto tempo le avevo sostituite.

Non è propriamente in tema, ma la discussione mi ha fatto venire in mente un'affermazione sentita 45 anni fa dal mio insegnante di Impianti Elettrici all'istituto tecnico A. Avogadro di Torino, che è questa: "Il dispositivo più affidabile è ...quello che non c'è, in quanto è l'unico che sicuramente non è soggetto a guasti".

Le statistiche dicono che il numero di infortuni domestici è rimasto negli ultimi decenni (pur con andamento non lineare) praticamente costante, mentre quello degli infortuni sul lavoro ha avuto un calo sostanziale.

La mia opinione personale è che gli sforzi fatti in tema di sicurezza sono stati annullati dalla complessità dei nuovi dispositivi via via inventati e diffusi.
La riduzione degli infortuni sul lavoro è poi solamente dovuta alla diminuzione del ...lavoro stesso (inteso come lavoro manuale).

Luigi Cartello

Se ci fate caso hanno uno strato di polvere che è diventato grasso io credo che uno che ha coraggio metterebbe la presa in rete,comunque anche se la tecnologia era quella di cinquanta anni fa avevano la funzione di far divertire chi praticava o iniziava a fare questo splendido hobby

Saluti
claudio