Anche io sono iscritto a Roma, 2° tra i "trasportisti". Per rispondere a Freccia della Laguna, il corso di laurea in realtà "storicamente" nasce da quello di civile sebbene poi si sia evoluto in maniera indipendente. Essendo, infatti, un corso nato con il nuovo ordinamento (il mitico 3+2...) non esistendo più il famoso biennio comune a tutti i corsi di ingegneria, i "trasportisti" hanno quindi esami sia comuni ad altri corsi (di tipo generale, quindi in comune a gestionale, civile, ambiente e territorio) ma anche quelli a titolo caraterizzante che sono delle autentiche novità rispetto al passato, senza contare il contatto "pratico" con le materie studiate. Tanto per dire per il solo esame di "Trasporti Ferroviari" visiteremo gli impianti di Ostiense per quanto riguarda l'armamento, l'SCC di Pisa per la gestione del traffico e infine un bel viaggetto a bordo dell'ETR500 per il materiale rotabile.
E656.003 ha scritto:
Tuttavia voglio introdurre una piccola riflessione:
Ha senso un corso così specifico?
Sinceramente non lo so perchè ancora non sono laureato, però nel mio corso di laurea oltre a tutta la matematica e fisica di base c'è anche tanta economia, chimica, elettronica, informatica. Certo sempre riferita al ramo trasporti ma se i grandi risultati degli "ingegneri di una volta" nel campo dei trasporti sono quelli dei vari Catania, Cimoli... di lavoro per noi se ne troverà. Poi se uno ha la testa che sia di Trasporti, Civile o Meccanica sempre ingegnere è
