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Come è noto a chiunque mastichi un po' di economia dei trasporti, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo "Ferrovie dello Stato Italiane" (sic") ha sempre frapposto OSTACOLI contro una reale, effettiva, liberalizzazione dei servizi ferroviari. I maligni sostengono che lo scopo di questi ostacoli fosse difendere la nota società monopolista, nonché parente, Trenitaglia. Resistenze politiche (da parte del cosiddetto Centrodestra, del cosiddetto CentroSinistra e degli altri partiti illiberali) e resistenze sindacali (tutte prone a difendere anzitutto lo strapotere delle FS e della loro casta di dipendenti intoccabili) hanno impedito l'effettiva separazione societaria e l'effettiva liberalizzazione dei trasporti coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti e, a quanto pare, anche delle varie autorità preposte alla libera concorrenza (oltre ché dell'Unione Europea...)
ORA, pare che finalmente qualcosa si muova CONTRO questi soggetti che continuano a distruggere impunemente impianti, binari, scambi, fasci merci, scali, raccordi, precedenze, incroci senza rendere conto a nessuno del proprio operato. PARE che l'autorità dei trasporti abbia "attenzionato" RFI e che le muoverà delle contestazioni Naturalmente è ancora presto per festeggiare. Anzi, aspettiamoci un bell'insabbiamento. D'altra parte siamo il Paese dei Monopoli, statali e privati. Siamo contro alla concorrenza, alle liberalizzazioni, alla difesa del consumatore e delle imprese. Comunque: incrociamo le dita e chissà mai che qualche intoccabile strapagato dirigentone RFI cominci a preparare le valige
Ecco l'articolo tratto dal portale "Trasporto Europa".
Autorità Trasporti avvia procedura sanzioni contro RFI
Lunedì 23 Marzo 2015 18:40
La delibera numero 24 del 12 marzo 2015 avvia il procedimento per le sanzioni verso rete Ferroviaria Nazionale (del Gruppo Ferrovie dello Stato) per non avere attuato misure di regolazione sull'accesso equo e non discriminatorio alla rete ferroviaria nazionale.
Trenitalia cargo treno ponteIl procedimento si riferisce, in particolare, alla delibera della stessa Autorità del 31 ottobre 2014, che ha introdotto misure per regolare "immediatamente" l'accesso alle infrastrutture ferroviarie in modo "equo e non discriminatorio". L'atto prevede undici punti in cui operare, ossia: accordi quadro; assegnazione della capacità; gestione della circolazione perturbata; sgombero delle infrastrutture; effetti della mancata contrattualizzazione e/o utilizzazione delle tracce; pedaggio per l'utilizzo dell'infrastruttura ferroviaria; performance regime; condizioni di accesso ai servizi; persone a mobilità ridotta; assegnazione di spazi pubblicitari, desk informativi, aree per la fornitura di servizi automatizzati alla clientela; servizi di manovra. Lo scorso gennaio, l'Autorità ha inviato a Rete Ferrovia Italiana due note, con cui precisava che tali misure sono "immediatamente esecutive alla data di pubblicazione della delibera, con la conseguente necessità che tutti i contratti di utilizzo dell'infrastruttura ferroviaria stipulati in data successiva a tale data devono recepirle ove necessario". Però, l'Autorità ha verificato che alcune misure non sono ancora state attuate, quindi ha deliberato provvedimenti sanzionatori nei confronti di RFI, che devono essere ancora definiti. RFI ha trenta giorni di tempo per presentare "impegni idonei a rimuovere le violazioni contestate in motivazione". © TrasportoEuropa
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