Altrettanto francamente, Antonio.
Non devi mica usarlo tu, questo sistema. Lo devo usare io!!!
Ho pensato di fare una cosa che mi permetta di lavorare sulla massicciata senza altre cose intorno per intervenire meglio sui dettagli.
In realtà il progetto prevede tre profilature in senso longitudinale:
1) quella centrale che è quella della foto con le rotaie.
2) un'altra col paesaggio di sinistra parallelo alla massicciata
3) un'altra con il paesaggio di destra
saranno tutte appoggiate al piano a incastro, non incollate.
Perchè?
Semplice: l'intercambiabilità dei paesaggi e delle linee ferroviarie.
Ti faccio un esempio?
Lascio una risproduzione montagnosa a destra e una di un prato a sinistra, con il ballast centrale fatto di pietre grigio chiaro.
Poi sostituisco la linea ferroviaria con un'altra con ballast antichizzato ruggine, a significare il passaggio del tempo sullo stesso punto del diorama.
Poi sostituisco la montagna di destra e ci metto un altro prato, così che dal Brennero ci spostiamo in pianura, ma siamo sempre lì.
Posso costruire un plastico grande e rappresentarlo in un paio di metri, prendendo e riponendo da un armadio le varie "scenografie".
Ci scatto un sacco di foto diverse una dall'altra e, cosa più importante di tutte, mi resta il garage libero. Questo è il punto!
E se non vedrò correre i treni me ne farò una ragione.

Per la palificazione posterò foto dell'idea che ho in mente: niente di particolarmente difficile da costruire.
Grazie per aver risposto, comunque.
E alla fine, se il progetto si risolverà in una patacca mi ritirerò mestamente.

Per Fabrizio.
Ti avevo risposto con una spiegazione articolata e, non so perchè, non sono riuscito a postarla.
Ma come funziona sto coso?

Facciamo così: non appena ho le foto ne pubblico una che faccia capire meglio di tanti discorsi la questione della curvatura.
Ti suggerisco di andare in un magazzino edile a prendere un pannello (60x120 cm) dello spessore che preferisci. I miei sono da 50 mm. Costerà si e no 5 euro.
Lavoralo e ti rendi conto subito dei pregi e dei limiti.

C' era già un altro ingegnere che voleva fare i moduli di poliuretano.
Il mio consiglio, da prototipista, lo faccio di mestiere da 23 anni, è di andarci con cautela, dovrai prevedere urti accidentali, come diceva prima qualcun altro, qualcosa che faccia star ferma la palificazione della linea aerea, etc...
Ad ogni materiale bisogna far fare ciò che è in grado di fare, senza esagerare. Poi, ognuno è libero di fare come vuole, ovviamente meglio se informato a ciò che va incontro.
Fabrizio.

Ho scritto in quel modo non perché dovessi usare io il tuo sistema, ma perché mi sono messo nei tuoi panni
La faccenda della intercambiabilità pone il tuo prodotto su un piano più interessante, soprattutto per chi non ha un cacchio di spazio.
Posso chiedere come hai tagliato il poliuretano? Conosco diversi metodi e macini ma è interessante la precisione e la pulizia, soprattutto in lunghezza.
Antonio

in questa foto tratta da internet,si vede bene la doppia inclinazione della massicciata in curva....come pensi di procedere per realizzarla?

Per Kroki
Il modulo in poliuretano fresato a doppio binario è largo 111 mm, perchè è in scala HO.
Questo materiale è rigidissimo e per certi motivi è da scegliere. Per farci delle curve certamente no. Non lo pieghi neanche di un millimetro.
La curva della tua foto del pendolino potrà avere un raggio di 5/600 metri, immagino.
Tradotto in scala posso ipotizzare una parabola che ogni metro si sposta lateralmente di un paio di centimetri. Farò qualche calcolo e vedremo. Potrebbe essere realizzabile facendo le opportune modifiche, tipo delle fessurazioni laterali per almeno tre quarti della larghezza, mediante la solita segatrice da banco (lama spessore 2 mm), ritengo ogni centimetro.
Intanto devo prevedere le due parabole dei binari accoppiati. Quindi intendo procedere con un taglio longitudinale in mezzeria in modo da ridurre la rigidità.

La sopraelevazione sarà ottenuta posizionando appositi spessorini calibrati all'interno della fresatura contenente sughero e binario, lato esterno.
Se non basta cambio materiale.
Sto facendo delle prove e posterò foto (tra qualche giorno).

Per Nanmag
Il pannello di poliuretano spessore 50 mm è stato dapprima tagliato longitudinalmente con una segatrice combinata da falegnami, a strisce larghe 111 mm.
Poi con una toupie (fresatrice portatile assiale) ho ricavato la sede del binario e le inclinazioni laterali, con frese diverse. Se opportunamente guidato, anche un semplice cutter può eseguire tagli precisi, ma ti viene la fibrillazione e vale solo per gli spigoli, non per gli incavi.

Ha ragione chi dice che i materiali vanno utilizzati per quello che possono dare, ma è anche vero che finchè non li rompi non sai quanto possono resistere.

vedo che usi un pantografo manuale con montata una fresetta tipo cmt(lavoro nel settore utensili da legno da 37anni)se mi dai il diametro del codolo te ne procuro una modificata a 39gradi......

Grazie della disponibilità Kroki.
Chi trova una fresa trova un tesoro, dicono gli utensilieri!
Ma prima di impegnarmi con la costruzione di utensili speciali voglio provare altri materiali, tipo il polistirene e soprattutto verificare la loro incollabilità.
Le osservazioni raccolte in questo forum sono tutte molto interessanti e chi le ha fatte ha indubbiamente dimostrato di avere più esperienza di me. A questo punto non mi resta che percorrere strade alternative alla ricerca di soluzioni migliorative, che naturalmente avrò il piacere di condividere con voi appena possibile.
Intanto vi posto la mitica stazione di san Nazario com'è oggi, dedicata ai Rivarossiani degli anni settanta.

Il modulo in poliuretano del mio progetto è leggero, rigido e compatto, e soprattutto lavorabile con estrema facilità e precisione, disponendo di opportuni utensili.
Tutte caratteristiche confacenti alle mie aspettative.
Non ultima, costa poco.
Da un pannello del valore di circa 5 euro si ricavano cinque moduli lunghezza 1200 mm.
Quindi costa meno di un euro al metro. E per linee a unico binario ancor meno.
Questo è un buon motivo per studiarci su bene prima di abbandonare il progetto.

Ho fatto delle prove di rumorosità su varie combinazioni di materiali della massicciata

Nella foto si vedono tre massicciate a doppio binario accostate.
Ho provato varie combinazioni di materiali, per vedere l'effetto che fa.

Da sinistra:
Primi due binari: Base in poliuretano+sughero da 6 mm
Terzo binario: base in polistirolo alta densità+sughero da 6 mm
Quarto binario: base in polistirolo alta densità+neoprene nero da 3 mm
Quinto binario: base solo in sughero
Sesto binario: base in sughero+neoprene nero da 3 mm

Rumore:
Ho fatto scorrere dei carri:
I primi due binari sono i più rumorosi
Il quinto è il più silenzioso

Lavorabilità:
Poliuretano e polistirolo facilissimi da fresare e stabili.
Sughero pessimo, si sfalda.
Inoltre tra due fogli commerciali da 2 cm (50x100 di area) ho riscontrato una differenza di spessore di ben 10%, per cui la costanza delle quote in altezza del basamento non è possibile.

Rigidità:
Poliuretano è rigidissimo
Polistirolo alta densità leggermente flessibile (freccia di tre cm su 1 metro di arco).
Sughero un po' di più.

Peso:
Il sughero è il più pesante.

Resistenza ai colpi:
basta non darli.

La mia conclusione è che sui plastici vada bene il sughero (se si risolve il problema dello spessore costante) e sui diorami il poliuretano.
Quindi sui plastici modulari non saprei cosa scegliere.

A questo punto si accettano consigli.

Le varie combinaziioni di materiali sono solo appoggiate/incastrate o incollate?
Incollandole dovrebbe cambiare tutto... in peggio.

La massicciata raffigurata sulla sinistra della foto è con i componenti incollati. In quella al centro e a destra solo appoggiati.
Grazie per l'informazione: mi eviti di perdere tempo a peggiorare le cose.

Prova di colorazione delle pietre. Dettaglio.

Ciao, visto che stai facendo sperimentazioni vari, ti consiglierei su questi materiali diversi che hai preparato, di terminare il binario incollando anche un pezzo di massicciata farla essiccare e ripetere le prove, per vedere e riscontrare bene il risultato a lavoro finito; Con l'arrivo della colla tutto potrebbe cambiare..

Per lo spessore non costante del sughero puoi andare da un falegname e fartelo piallare leggermente, oppure meglio, farlo passare sotto una calibratrice.

buon lavoro!
Massimo