Molto bella ! Sembra un prodotto ...industriale.

Metti però delle staffe alla base dei "maniglioni" (?) per la giratura della piattaforma così sono troppo posticci .......

Bellissimo. Ma i passeggeri della Emmina non è previsto che scendano in stazione? Non mi pare abbiano spazio... Peraltro anche il binario a s.r. di fronte alla stazione mi sembra molto vicino a quello di corretto tracciato a scartamento normale... Ma magari è solo la prospettiva. Comunque complimenti, anche per il coraggio di disfare quanto già realizzato per ricominciare daccapo!

Edelweiss

Io avrei invertito la disposizione dei binari mettendo la linea a s.r. nella parte interna (al posto della linea a scartamento ordinario) e, sul primo binario (il corretto tracciato sarebbe il binario 3) avrei utilizzato armamento con doppio scartamento!
Alla fine del binario avrei lasciato la piccola piattaforma seguita da uno spezzone di binario ed un paracarro, dietro questo il marciapiede della piccola stazione di testa!
Riccardo sei ancora in tempo per stravolgere tutto!!

@ Ferroviereumbre : la piattaforma deve essere ancora "rifinita" e dei ganci sulle staffe sono già previsti.

@ Edelweiss : il marciapiede che servirà il 4° binario sarà posto a dx (quindi non tra 3° e 4°) - Lo spazio che si vede non è molto fa sufficiente per il modesto flusso di viaggiatori (quello che poi c'è dopo il bordo del plastico non lo sappiamo ..... )
A San Satiro l'interbinario in stazione (ma anche in piena linea) lo teniamo molto stretto cercando di rispecchiare la realtà. Mi ricordo che in stazione , tra due locali affiancati, quando ero studente (molti anni fa sic ..... ) ci si dava la mano senza particolari acrobazie quando stavamo affacciati ai finestrini.

@ Salvo : la linea a sr era prevista, inizialmente , all'esterno del piazzale FS nella piazzetta antistante il F.V.

Questo sacrificava la strada e lo spazio da dedicare al piano caricatore. Così abbiamo spostato il tutto nel piano di binari della stazione ma il 3° binario era già destinato ad essere quello di corretto tracciato e non solo per un fatto estetico ma anche di circolazione potendo garantire il raggio di curva più ampio possibile.

Per adesso sta così ma i cambiamenti , a San Satiro, sono il ......... "sale della vita"

Il bel lampione a muro di AKA-Models acquistato da "Orcio Blu" di Montevarchi completa lo scenario del Santuario di San Binario, antico eremo del "famoso" Santo "Custode del Codice"

Guarda quanto è caratteristico! Verrebbe voglia di andarci in pellegrinaggio

Immagine superlativa, bellissimo il cancello socchiuso.
Giafranco

....in pellegrinaggio sì,ma....al plastico di Riccardo!!!

Ciao Riccardo, purtroppo devo constatare anche sul mio plastico lo stesso problema.....5 lampioni out! Alcuni con una luce flebile ed alcuni morti totalmente! Devo vedere se riesco a sostituire senza fare danni gli SMD, altrimenti mano al portafogli.

Emilio

Dispiace , Emilio, che il problema si sia presentato anche a te ma almeno quanto scrivi mi fa percepire che effettivamente devono aver avuto una mandata di led difettosi.

Speriamo che gli ultimi sostituiti siano buoni.....anche perché M.A. non li fa pagare poco.

Quelli autocostruiti per la stazione di Santa Marinella, seppur leggermente fuori scala, sono li da quasi 7 anni senza nessun problema....... maledetto il tempo ....(che manca sempre)

A proposito di AKA models,ma... qualcuno ha notato la strada dove stanno come si chiama?????

...BISAZZA street!

Ho chiesto a un mio prof che si occupa di microelettronica e, per l'appunto, giunzioni di silicio, ecc. Il decadimento dei LED è dovuto al fatto che sono... invecchiati! Evidentemente dei LED di qualità non eccellente.

Non entro troppo nel merito, che la probabilità di scrivere cazzate è alta, ma dopo un certo tot di tempo di lavoro, si inducono delle sorte di imperfezioni che diminuiscono il numero di fotoni emessi.
La luce viene emessa dal LED sottoforma di un fascio di fotoni aventi la stessa lunghezza d'onda (grossomodo): ciò accade quando gli elettroni nel semiconduttore passano dalla banda di conduzione a quella di valenza emettendo fotoni, la cui lunghezza d'onda (colore della luce) dipende dalla distanza (differenza di potenziale) tra le due bande, ovverosia dai materiali impiegati; ovviamente l'intensità della luce dipende dal numero di fotoni emessi. Nella banda di conduzione gli elettroni ci vanno perchè la tensione che forniamo ai capi del componente funge da pompa. Se però tra le due bande si vengono a formare delle imperfezioni (dovute a usura o chessò io, roba di meccanica quantistica), il meccanismo si inceppa: se le transizioni avvengono, avvengono per tappe, e il processo è random: i fotoni emessi non hanno la stessa lunghezza d'onda, e probabilmente anche il numero di transizioni utili è minore perchè non tutti gli elettroni raggiungono la banda di conduzione, ma decadono prima (emettendo fotoni spurii).

In buona sostanza, quando comperate dei LED, non badate solo al risparmio. Fatti in Cina sono tutti fatti in Cina, ma la qualità cambia e incide sulla vita utile del componente!

Grazie Davide per la tua spiegazione che, capisco, non può che essere estremamente tecnica e per addetti ai lavori.

Si, corretto che la qualità del componente è importante ma in questo caso non ho acquistato i led e poi montato le cetre. Le ho acquistate e ben pagate ad MA Il treno sperando fossero fatte bene........

Devo dire una cosa, il tuo ragionamento fila, almeno nel mio caso, i led saranno stati accessi dall'installazione almeno 500 ore (discontinue) tra fiere e mostre. I lampioni sono tutti coetanei e tutti comprati dallo stesso fornitore, alimentati con alimentatore elettronico da 12 V e gruppo ups a monte per prevenire eventuali sbalzi di tensione. La cosa che fa specie e che i costruttori garantiscono i led non dico a vita ma per una lunga durata, non so se per gli SMD vale lo stesso discorso, comunque alla fine della giostra 15 euro a lampione e passa la paura....!

Ciao a tutti,
nel caso dei plastici il problema spesso e' anche nella lunghezza dei fili.
Specialmente quando si accendono/spengono altri carichi elettrici, sui fili che alimentano i lampioncini si inducono sbalzi di tensione sia diretta (nello stesso verso positivo-negativo desiderato) che inversa (di segno opposto). Gli implusi diretti portano ad un aumento della corrente mentre quelli inversi portano a superare il limite massimo di tensione inversa tollerato dal led.
Per salvarsi, almeno un poco:
- assolutamente non cablare i fili dei lampioncini assieme a quelli delle bobine per gli azionamenti dei deviatoi.
- non cablarli neppure assieme a quelli della trazione (la loco che perde/prende corrente equivale a spegnere/accendere un carico).
- limitare la corrente diretta con una resistenza in serie, in modo da non fare lavorare costantemente il led al massimo delle sue capacita'.
- montare un diodo (anche piccolo, 1N4148) in inversa rispetto al led, il piu' vicino possibile al led (es. alla base del lampioncino) e se possibile dopo l'eventuale resistenza in serie.

Lamps