Effettivamente quello della foto di Molino (purtroppo la località non è indicata ed io non sono in grado di riconoscerla) sembra essere ancora più corto di quello di Rustignè e quindi inadatto ad incrociare qualcosa di più lungo di una automotrice singola. Lascia perplessi la completa mancanza di una qualsiasi struttura che potesse facilitare la movimentazione di merci o passeggeri, ma come già detto erano altri tempi e anche solo uno spazio per ricoverare qualche carro a due assi poteva fare comodo.

Visto che a tre e a quattro kilometri ci sono le stazioni di Ponte di Piave e Oderzo anch'io credo improbabile che il piccolo raddoppio sia stato pensato per un qualsiasi incrocio o precedenza. Sicuramente serviva per la sosta di qualche carro. Strano invece che, come si vede dalla planimetria 002, sia prevista una sola staffa fermacarri lato Oderzo.

Non ci avevo fatto caso....curioso davvero visto il deviatoio lato TV è oltretutto su di un PL. Leggera pendenza lato Oderzo?

Può essere...
Se poi andate a rivedere a pagina 67 il piano di Gorgo al Monticano, si vede un raddoppio molto simile, solo che ha come protezione due tronchini... di cui uno adibito al carico/scarico...

E più avanti vedremo che anche Fagarè aveva il piano binari molto simile.

Nel gennaio del 1950, un certo Dal Negro...





...forse parente del più famoso Teodomiro







...disegnando a mano libera, ha preparato i rilievi della fermata di Rustignè...








...probabilmente doveva costruirsi un piccolo diorama in H0

curiose le misure.....non riesco a leggere bene ma mi pare che sulla sezione III "60 metri dai gambini dello scambio" rispetto alle quote delle planimetrie precedenti siano tanti. O sono da bastone bianco e cane guida?

No Massimo, niente bastone bianco... ...un cane che guida invece sì..., per quando bevemo massa ombre xogando a scopa in ostaria...

Purtroppo devo ridurre le foto perchè altrimenti pesano troppo...

Però il disegno è talmente bello ed interessante che merita qualche particolare più leggibile...












...chissà se poi il Dal Negro, con tutti questi schizzi, se l'è costruito il diorama...!!!

PS.: se vuoi e se ti interessano, ti mando le foto via e-mail...


Ciao

Oh grazie! Effettivamente 60 metri sono troppi, Dal Negro aveva esagerato con le ombre......

Gambino è il canaletto di irrigazione, gombina è la parte rialzata dell'orto...

Ma cosa sono di preciso i "gambini" dello scambio ?


Da questo particolare sembrerebbe che da gambini a gambini ci siano quasi 90 metri




Quindi può essere che Dal Negro no fusse inbriago del tuto...

Vino o grappa?
Sul raddoppio ci sono due "taglietti", ma solo uno è indicato "staffa fermacarri". Che sia stata dimenticata la seconda?
Nel disegno migliore si nota un qualcosa che sembra un canaletto (ponte metri 1 indica una passerella o un qualcosa che passa sotto e di quella larghezza?

dai riferimenti sulla carta sembrerebbero essere le controrotaie. Per la staffa mancante....vedi l'ipotesi fatta sopra

L'edificio C sono i "cessi", il G invece?

Garitta?
Gaponaro?

Potrebbe essere una garitta per comandare il PL?
Significativo che nel 1950 l'impianto ci fosse ancora (se usato, forse non lo sapremo. Ma il raddoppio/scalo c'era ancora).
Non sono indicati segnali, vero? Come nelle fermate attrezzate con binario di carico.

Beh, si. Al di là delle proporzioni fantasiose del disegno se prendiamo per buone le quote nella seconda planimetria, nella pagina precedente, la garitta è indicata a 6 metri dal PL quindi direi proprio che ci siamo. Se non per comandare le sbarre poteva essere usata per custodire i cavalletti da usarsi in caso di guasto o rottura delle sbarre stesse.