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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: domenica 30 novembre 2014, 15:16 
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Iscritto il: domenica 9 giugno 2013, 20:20
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utile per tè sarebbe un tornietto....tipo il proxxon pd230.e.....macchina piccola ma' precisa......


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: domenica 30 novembre 2014, 20:58 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Località: San Martino Buon Al.
Grazie Kroki per il suggerimento, ma posso confessarti che ho già un tornio e piuttosto grosso, con cui ho potuto riprodurre anche particolari per la scala 0. :)
Ma se avessi usato il tornio, come avrei potuto spiegare al neofita (che magari non ha un tornio a casa) come fare per lavorare con i mezzi più umili, per raggiungere risultati per lo meno soddisfacenti? Spero così di poter essere utile a colui che si accinge a provare nelle condizioni di fortuna e a non scoraggiare chi ha un minimo di buona volontà.
Grazie ancora e alla prossima. :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: martedì 2 dicembre 2014, 18:28 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Località: San Martino Buon Al.
Adesso occorre guardare al carro della locomotiva, che in definitiva è quasi pronto, basta modificare alcuni particolari come il supporto trasverso del glifo. L’asse motore del modello tedesco è, come si sa, il terzo, come anche per il modello italiano, ma il supporto degli organi di trasmissione è in posizione inversa rispetto a quello tedesco. Io ho praticato allora un foro sul telaio in zamac in posizione arretrata in modo da poter utilizzare lo stesso elemento invertendo la sua direzione. Infatti i porta-glifo guardano in avanti ed il glifo regge la bielletta della distribuzione in posizione capovolta. Insomma, io ho mantenuto le originali bielle di accoppiamento, la biella di trasmissione ed il blocco con la testa a croce, modificando l’asta di trasmissione. Occorre creare un secondo supporto trasverso per reggere l’asta della distribuzione e la slitta, poiché questo particolare è inesistente nel modello tedesco. Comunque le foto danno l’idea del lavoro svolto.
Il blocco cilindri deriva da una copia del blocco che si trovava nella scatola di montaggio commercializzata negli anni ’60 e oltre dalla RR sotto il nome “TrenHobby”, che per l’epoca era una meraviglia di modello per la praticità di assemblaggio e per l’unicità del prodotto. Il costo non era poi molto inferiore al modello della FS 685 che risultava essere il modello alternativo per la nostra “Prairie”. Il prototipo della 470-471 hanno un blocco leggermente diverso nella forma, visto che la RR aveva riprodotto la sua locomotiva con un tipo di cilindri perfettamente simmetrici, mentre occorre avere un cilindro a bassa pressione a destra ed uno ad alta pressione a sinistra (almeno per la parte esterna visibile del modello). E qui sono intervenuto limando via le forme inesatte dei cilindri ad alta pressione sostituendo i coperchi con degli aggiuntivi simili a quelli della locomotiva 470 e configurandoli al meglio. E’ ovvio che i cilindri originali della locomotiva tedesca sono stati eliminati con seghetto e olio di gomito, così come il pancone portarespingenti da cui ho preservato gli stessi respingenti per riposizionarli in seguito. Per quest’ultimo particolare ho usato un pancone standard in ottone della cessata PiErre, come altri aggiuntivi in mio possesso.
Dopo aver praticato i fori per le aste degli stantuffi nel blocco cilindri ho proceduto ad adattare nel suo alloggiamento la slitta verificando il normale scorrimento dello stantuffo. Sul davanti del cilindro ho riposizionato l’asta copri stantuffo originale della Roco, eliminando il predellino. Ho ricreato la biella di ancoraggio che va dall’asse motore al glifo con uno spezzone di ottone sagomato ed ho rimontato il tutto utilizzando dei rivetti (chiodini di provenienza navale) da 0,6 mm. Anche il perno di manovella dell’asse motore è stato rifatto, poiché quello originale è solidale con le biella del glifo troppo lunga, quindi inutilizzabile.


Allegati:
Commento file: Per l'interno cabina ho usato un elemento della Pierina, che è semplice ed ha la guida a destra.
Carro locomotiva-7.jpg
Carro locomotiva-7.jpg [ 232.87 KiB | Osservato 9204 volte ]
Commento file: Qui sono meglio evidenziati i particolari modificati.
Carro locomotiva-4.jpg
Carro locomotiva-4.jpg [ 228.66 KiB | Osservato 9204 volte ]
Commento file: Visat lato sinistro con i ceppi freni originali e contrapposti.
Carro locomotiva-1.jpg
Carro locomotiva-1.jpg [ 238.23 KiB | Osservato 9204 volte ]
Commento file: Vista del carro lato destro.
Carro locomotiva-5.jpg
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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: martedì 2 dicembre 2014, 18:32 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
Messaggi: 851
Località: San Martino Buon Al.
Adesso il lavoro volge al termine e la fatica dà le sue soddisfazioni. Dalle foto si evince che ho seguito i vostri consigli riguardo al duomo troppo alto (abbassato), al fumaiolo (anch’esso più basso) e ai fanali troppo accostati (adesso più distanti). L’effetto finale mi sembra efficace nel ridare l’immagine del prototipo ed anche la marcia è spedita e sicura. L’unico neo è che, avendo acquistato a suo tempo un modello della BR 57 molto datato, gli anelli di aderenza dell’asse centrale sono completamente disfatti, per cui devo pensare a sostituirli. Ma anche così va alla grande.
Una cosa che non ho scritto (e forse ce ne sono altre che ho trascurato involontariamente) è che il modello ha due punti di ancoraggio a vite tra telaio e caldaia e naturalmente attraverso il blocco cilindri con un foro nella caldaia e l’altro in corrispondenza della cabina, inferiormente al piano di calpestio, attraverso un foro all’estremità del carro e nel piano dietro al forno.
Se ho trascurato qualcosa o avete qualche dubbio suggerite pure.


Allegati:
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Commento file: A voi le immagini.
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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: martedì 2 dicembre 2014, 20:32 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 11:18
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Claudio sei un maestro, anzi un prof. che ogni allievo vorrebbe avere!
Un abbraccio.


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: martedì 2 dicembre 2014, 22:23 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
Messaggi: 851
Località: San Martino Buon Al.
Grazie Salvo, un abbraccio e ne riparliamo se vuoi.
Claudio.


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: mercoledì 3 dicembre 2014, 12:49 
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Iscritto il: domenica 9 giugno 2013, 20:20
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Località: pordenone
se decidessi di fare una loco svizzera(tipo c4-5....b3-4...)sarei lieto di seguirti nel passo-passo....(mi spiego ....tu maestro...io apprendista)in foto c4-5 fulgurex


Allegati:
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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: mercoledì 3 dicembre 2014, 19:55 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
Messaggi: 851
Località: San Martino Buon Al.
Caro amico, non ho problemi a seguirti nelle tue attività costruttive, ma vorrei aggiungere che qui ci sono parecchi modellisti più capaci e precisi di me che ti darebbero volentieri un aiuto, un suggerimento, una dritta sicura per migliorare o correggere eventuali inesattezze. Puoi andare sicuro e partecipare a questo grande gioco che offre il forum, forse anche tu potresti dare un contributo o portare un'esperienza nuova utile agli altri.
Importante è aver fiducia in se stessi e non rimanere fermi. Ricorda, solo chi non fa niente non sbaglia mai.
Saluti, Claudio N. :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2016, 17:08 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
Messaggi: 851
Località: San Martino Buon Al.
Riprendo il tread, dopo tanti mesi, dal punto in cui avevo lasciato la costruzione della 471 mantenendo fede all’intenzione espressa precedentemente di riprodurre anche al 470, avendo maturato l’esperienza necessaria per procedere.
In un periodo temporale in cui si anela tanto al possesso di locomotive a vapore come la 471 o 735 FS (già in avanzata fase di costruzione la 736 della ROCO), mi ripresento nelle speranza di fare cosa gradita ai lettori iscritti al forum, descrivendovi nel modo migliore possibile l’approccio ad una autocostruzione che si presenta piuttosto impegnativa nell’uso degli utensili e dei materiali. Anche stavolta prendo spunto dai disegni quotati del maestro modellista ing. A. Schiassi pubblicati in un numero piuttosto datato di una rivista concorrente, adottando metodi e materiali meno nobili, ma più malleabili per lo scopo. Anche stavolta la base di partenza è il carro completo dei una G 10 (alias BR 57) a cui è stato asportato tutto, dalla caldaia al tender, dal sistema di conduzione elettrica al sistema di motorizzazione, compresi cilindri e distribuzione. Rimangono in uso solo gli assi accoppiati con le bielle, comprese quelle di trasmissione, e il telaio in zamac con il carter di fermo. Come si vede dalle foto sono state già apportate le modifiche necessarie al telaio, a cui è stata grattata via anche la verniciatura rossa d’origine. Ho volutamente tralasciato il pancone con i respingenti d’origine della G 10, in quanto il modello da riprodurre scelto corrisponde in questi particolari ad un prototipo realmente esistito in una determinata epoca storica delle nostre ferrovie (ho scelto il prototipo della 089 come copia).


Allegati:
Commento file: Come si presenta il carro dopo i primi interventi.
DSC_0132bis (9)1.jpg
DSC_0132bis (9)1.jpg [ 207.68 KiB | Osservato 8779 volte ]
Commento file: La trasformazione del telaio in zamac.
DSC_0132bis (10)1.jpg
DSC_0132bis (10)1.jpg [ 235.5 KiB | Osservato 8779 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2016, 20:17 
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Nome: Paolo Bartolozzi
Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 15:34
Messaggi: 3397
Località: Dicomano (FI)
Claudio ti sei dimenticato di riprodurre la "ruota matta" :shock: nome con cui veniva denominato l'asse centrale che per agevolare la percorrenza delle curve nasceva privo del bordino.
Tranquillo che la mancanza dei bordini non crea problemi nel funzionamento della locomotiva....


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2016, 20:49 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 19:52
Messaggi: 1550
Località: venezia
Rimane da ridurre il cilindro-distributore di sinistra.
Il motore è a doppia espansione ed il distributore di sin ad alta pressione è molto più corto di quello di destra a bassa pressione.
Sono fuori casa e non posso postare disegni o foto, ma si trovano facilmente.


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: lunedì 20 giugno 2016, 16:09 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
Messaggi: 851
Località: San Martino Buon Al.
Salve ragazzi. OK. Ma datemi il tempo di postare le altre foto già scattate. Per l'occasione ho già scritto i testi di corredo, ma questi devono seguire le immagini in parallelo, altrimenti ci si può confondere. Certamente, Paolo, il bordino deve mancare sulle ruote dell'asse centrale ed è vero che la marcia del carro Roco non ne risente, ma nel modello che sto per descrivere tutti questi particolari sono stati perfezionati, specialmente la coppia dei cilindri, giustamente a doppia espansione. Bisogna precisare però anche che in un secondo momento il cilindro ad alta pressione fu ampliato per cui ho riprodotto un prototipo aggiornato. Ma dalle prossime foto noterete le differenze. Insomma dall'esperienza precedente ho tratto dei benefici in termini di estetica e di motorizzazione. Grazie per i suggerimenti e appena posso posterò il resto. In realtà sono già arrivato al termine del processo costruttivo di base e mancano solo tutti gli aggiuntivi ed i ganci modellistici che sono in corso di progettazione. La locomotiva marcia in modo spedito e ottimale nel minimo. Rimane solo da provarla sulle curve più strette, ma confido molto nella bontà del carro ROCO.
Alla prossima...


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: martedì 21 giugno 2016, 16:46 
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I criteri costruttivi iniziali corrispondono più o meno a quelli esposti già per la 471 FS, con una differenza sostanziale: la motorizzazione questa volta è stata riprodotta sul carro della locomotiva, dotando il secondo asse posteriore di una ruota dentata, e conseguente cascata di ingranaggi, attraverso un varco prodotto al centro del telaio tramite fresatura. Anche questa volta il lavoro è stato impegnativo, sia per la foratura del telaio del carro, che per la costruzione del castello di ingranaggi con la disposizione del motore in cabina. Come mostrano le foto, l’asse centrale è stato privato dei bordini delle ruote come nella realtà e il carro ha subito una modifica in più, essendo stato allungato all’estremità posteriore per adeguarlo alla lunghezza in scala del modello.
Il blocco cilindri, pur provenendo in copia dal blocco cilindri della 680 RR come nella precedente descrizione della mia 471, è stato riprodotto in fusione di stagno piombo, invece che in resina, per offrire maggiore peso sottoforma di zavorra alla locomotiva, visto che essa stessa dovrà trainare al meglio il convoglio. Anche qui sono state apportate le necessarie modifiche per riprodurre i cilindri differenziati ad alta e bassa pressione con l’aggiunta di particolari in plastica.


Allegati:
Commento file: Veduta d'insieme degli elementi di partenza.
DSC_0132bis (1)1.jpg
DSC_0132bis (1)1.jpg [ 221.29 KiB | Osservato 8610 volte ]
Commento file: Primo piano del nuovo blocco cilindri secondo l'ultimo aggiornamento. Si può osservare a confronto la loco del Museo milanese.
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DSC_0132bis (4)1.jpg [ 248.24 KiB | Osservato 8610 volte ]
Commento file: Prima bozza di accostamento di una cabina-maschera per provare lo spazio occupato dal motore.
DSC_0132bis (5)1.jpg
DSC_0132bis (5)1.jpg [ 216 KiB | Osservato 8610 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2016, 9:04 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Località: San Martino Buon Al.
Come citavo prima il telaio in zamac è stato sottoposto ad una modifica piuttosto violenta, dovendovi praticare un’apertura in corrispondenza del secondo asse partendo dal retro della locomotiva, poiché questo deve essere l’asse motore che muove gli altri tramite le bielle. L’apertura deve essere della larghezza giusta per ospitare le ruota dentata che ho innestato sull’asse e favorire il contatto con l’ingranaggio superiore (ruota dentata di codice più piccolo), a sua volta mosso da una vite senza fine calettata sul motore in cabina, il mio solito Mabuchi. La ruota dentata dell’asse, di origine RR ha i denti disposti in senso contrario a quella di rinvio superiore, che invece si adatta perfettamente alla vite senza fine, anche questa di origine RR. La ruota dentata di rinvio invece è di tipo comune, acquistata presso un negozio di modellismo navale. Anche le ruote di rinvio del motore sono state acquistate in negozi di modellismo, ma vale sempre il principio che il complesso di cascata d’ingranaggi deve essere progettato provando e riprovando con il materiale a disposizione, specie in riferimento al motore disponibile.


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 Oggetto del messaggio: Re: La 471 in H0.
MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2016, 9:15 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Località: San Martino Buon Al.
[color=#800000]Una volta terminata la fase di alloggiamento della cascata di ingranaggi occorreva testare il normale funzionamento della trasmissione alle ruote, dopodiché sono passato al posizionamento del motore. Nelle foto appare una ruota dentata montata sul rotore di ugual misura di quella di rinvio, ma subito dopo aver provato la trasmissione al banco e sulle rotaie mi sono accorto che la velocità della locomotiva era troppo alta, ma, cosa più importante, sorgeva qualche problema allo spunto iniziale, per cui ho optato per un ingranaggio più piccolo al rotore, fermo restando quella di rinvio e i problemi sono spariti. Controllato tutto il meccanismo di motorizzazione sono passato al montaggio degli altri particolari della distribuzione e del biellismo, più o meno come nella precedente realizzazione, apportando qualche modifica sulla base dell’esperienza acquisita.
[color=#800000]Nella progettazione della caldaia questa volta ho scelto di usare uno spezzone di tubo da elettricista del diametro 20 mm, come si era accennato negli interventi precedenti, correndandolo di striscioline di plastica da 0,25 mm per riprodurre i cerchi coprigiunti. L’effetto mi sembra ottimale e l’estetica non ne risente. Inoltre l’uso del tubo di plastica (credo ABS) consente di inciderlo a piacimento, specialmente sulla parte posteriore dove era necessario ritagliarne porzioni allo scopo di creare lo spazio utile all’alloggiamento del motore e del castello di ingranaggi. Dalle precedenti foto si può intravvedere la sagomatura della caldaia in funzione dello spazio ricavato. Subito dopo ho riprodotto la carboniera che deve essere solidale con la cabina e la caldaia. La prima in ottone sagomato e saldato, come si vede, seguendo pedissequamente i contorni dettati dalla conformazione della caldaia e a cui l’ho accostata continuamente per saggiarne la perfetta aderenza. Poi ho provveduto a creare la cabina (soprannominata “forno crematorio” per la ristrettezza dello spazio in cui si dovevano muovere macchinista e fuochista) con l’aiuto anche questa volta di una vecchia cabina di locomotiva RR (una 625 rottamata) a cui ho accorciato il frontale e aggiunto il particolare di parete posteriore con fiancate e tetto, per renderla fedele all’originale (plasticard da 1,00 mm). I praticabili laterali sono stati aggiunti in un secondo momento, creando dei supporti con filo di ottone da 1 mm, inseriti nella caldaia e ripiegati di 45 º per alloggiarvi i segmenti di resina zigrinata ritagliati secondo i disegni della macchina.
In una di queste foto si può notare la modifica apportata al terzo asse, riguardante l'eliminazione del bordino e lo spostamento del contrappeso, asimmetrico rispetto a quelli degli altri assi.
[/color][/color]


Allegati:
Commento file: Una prova di montaggio provvisorio per il test di compatibilità.
005b+1.jpg
005b+1.jpg [ 197.04 KiB | Osservato 8497 volte ]
Commento file: La nuova cabina dove si nota la linea di frattura sull'anteriore per accorciarla.
010b+1.jpg
010b+1.jpg [ 210.43 KiB | Osservato 8497 volte ]
Commento file: La carbonaia saldata dopo la sagomatura di due spezzoni di lamierino da 0,25 mm.
009b1.jpg
009b1.jpg [ 211.41 KiB | Osservato 8497 volte ]
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