E allora se cè qualche ghota , che ci illumini

Io, che esperto non sono, prenderò sicuramente la Lima Expert, perché a parte qualche particolare migliore in una o nell'altra, a me sembrano uguali ma la Lima costa 20 euro in meno!

Già, chissà quanti ce ne sono di ghota qui sul forum........

Beh, anche senza aver nulla a che vedere col ghota..., io ho semplicemente notato che le proporzioni tra la larghezza e l'altezza del vetro centrale posteriore paiono diverse da quelle delle foto di un paio di macchine trovate in rete e che il problema sembra sia nella parte bassa, che arriva a superare (verso il basso) la chiodatura di giunzione delle lamiere, cosa direi poco verosimile, ma con probabilità di poter essere smentito da qualche altra immagine di macchine particolari.

Luigi Cartello

premetto che di vapore ci capisco ormai poco, ultimamente preferisco divertirmi diversamente, ma se invece di limitarti a cercare foto in rete, avessi avuto voglia di sfogliare qualche rivista o libro nei quali si trovano foto di 851 fotografate da dietro,, ti saresti reso conto che al vero esistono finestrini centrali posteriori di differenti dimensioni/altezze....senza considerare chiodature più o meno presenti nella parete posteriore della cabina, a seconda che si osservino locomotive che avevano mantenuto il fissaggio originale delle casse del carbone tramite chiodi -le famigerate chiodature- piuttosto che macchine che avevano ricevuto il fissaggio tramite saldatura delle medesime casse, con conseguente aspetto praticamente liscio delle lamiere posteriori.....caso limite la 851.110 presente all'interno del museo di Pietrarsa che presenta tracce delle saldature effettuate all'interno della cabina, saldature che hanno creato ritiri delle lamiere in negativo creando una sorta di crateri sulla superficie esterna della cabina.

Non ci vuole né il Gotha, né l'Olimpo, né il Valhalla, sono sufficenti le foto delle locomotive vere riprodotte, con tanto di anno di riferimento.
In fase di GR, alle vaporiere, spesso, sono state modificate delle lamiere, chiodature comprese, quando non sostituite con saldature: caso delle 851 in oggetto le posteriori.
Come principio le locomotive monumento è meglio lasciarle perdere, in parecchi casi hanno subito aggiustamenti un pò troppo "artististici". (Chi ha copiato da quelle quelle monumentate, a volte, ha fatto cose indicibili, quindi, per la pubblica salute, meglio non dirle, pure peggiorate nel rimediare.)

[quote="Paolo Bartolozzi"]premetto che di vapore ci capisco ormai poco.

Devo mettere la foto dei miei KTM anche qui?

Macchine a vapore che hanno circa cent'anni di vita ne hanno passate tante, compresi danni bellici che spesso hanno comportato la ricostruzione quasi integrale della macchina. Non si può in questi casi riprodurre ''una'' locomotiva di un certo Gruppo, ma ''quella'' locomotiva, e non a caso celebratissime Ditte che operano nel campo del modellismo in ottone riproducono una specifica locomotiva con tanto di nome e cognome.
Anche avendo sottomano delle fotografie, poniamo di una 005, non é assolutamente detto che la 022 sia uguale nei particolari (pompe, iniettori, cassa batterie, serbatoi, fumaioli e non da ultimo le famigerate chiodature), fermo restando le misure fondamentali.
Parlando di Novegro, mi ha fatto una buona impressione la 851 di Rivarossi, Ditta che mi tranquillizza sulla disponibilità di ricambi, ho solo delle perplessità sul sovradimensionamento del braccio di comando della biella principale distribuzione...

La mia perplessità sul vetro, che nel caso specifico interrompe le chiodature, non deriva da una conoscenza specifica, ma da quanto appreso in 40 anni di lavoro in tutt'altro settore, dove nelle lavorazioni di lastratura si evitava, per quanto possibile, di interrompere le giunzioni tra lamiere (saldate o chiodate che fossero) per non indebolire la struttura dei manufatti.

Poi, magari, nel caso specifico, se salteranno fuori delle foto congruenti al modello, è possibile che l'integrità della struttura fosse stata comunque garantita da qualche rinforzo inserito nella parte interna non visibile dalle foto, e che la finalità del vetro più basso fosse quella di migliorare la visibilità nelle manovre.

Luigi Cartello

Sono locomotori elettrici o diesel ? Conoscendoti, non sono elettrici, saranno diesel sicuramente !
Se li hai già, allora si comprano.
Ma sono cannati o sono fedeli all' originale ?
In che epoca erano ? Cosa ci si può attaccare dietro ? Sono adatti a R1 ?
Non sarai uno di quelli che poi li invecchiano o li impolverano ?


Stefano Minghetti (oggi mi sento strano)

Per luigi Cartello:
in origine le prime 851 costruite sotto la R.A. come gruppo 270 con progressivo dalla 2732 avevano la parte posteriore della cabina aperta, subentrate le F.S. iniziarono le consegne dei successivi lotti di produzione di queste locomotive divenute con la nuova amministrazione gruppo 851 F.S. per un totale di 207 unità....
Il primo lotto costruito sotto la R.A. aveva la caratteristica di avere la parte posteriore della cabina aperta detta anche "a balconata"
questo tipo di cabina per capirsi lo trovavi anche nelle prime locomotive del gruppo 875 -modello proposto qualche anno fa da Roco con la caratteristica cabina aperta- tornando alle 851 ex R.A. a ridosso degli anni venti se non ricordo male, tali locomotive ricevettero la modifica della chiusura della parte posteriore della cabina, prima chiudendo i fianchi e realizzando un grande finestrone centrale sul retro, successivamente tali lamiere di chiusura presero forma analoga a quella delle 851 con tre finestrini , uniformando la loro estetica alle restanti locomotive costruite sotto le F.S.
Queste prime 851 quando non avessero ricevuto riparazioni "pesanti" alle lamiere della cabina si riconoscevano perché nel punto di giunzione delle lamiere erano presenti due file di chiodi, in seguito a modifiche e risanamenti delle lamiere queste due file di chiodi in alcuni casi non apparivano più e si poteva osservare una sola fila di chiodi, come l'assenza completa, causa la saldatura delle casse del carbone all'interni della cabina, altra caratteristica delle prime 851 era la dimensione del finestrino centrale che chiameremo "corta" che arrivava ben al di sopra del cambio di pendenza della parete posteriore....
Gli altri lotti di 851 dei quali i primi ordinati dalle R.A. ma in effetti consegnati già alle F.S. avevano la parte posteriore della cabina realizzata con un unica lamiera, ma differivano tra loro per la dimensione del finestrino centrale che si poteva osservare di altezza analoga a quella delle prime ex 270 R.A. modificate, come di altezza maggiore che chiameremo "lunga", tale finestrino arrivava nella parte bassa a lambire il cambio di inclinazione della parete della cabina, in questo caso una sola fila di chiodi passava vicinissima alla cornice inferiore del finestrino, questo tipo di finestrino "lungo" lo troviamo riprodotto sui modelli di Lima e LE.
La scelta di un tipo di finestrino piuttosto che l'altro è ovviamente subordinato a ricerche di una specifica locomotiva della quale esiste oggi sufficiente documentazione che confermi la scelta di tale tipo di finestrino, va da se che qualora la fila -anche doppia fila- di chiodi sia assente oppure sia stata oggetto di modifica con sostituzione anche parziale di tale tipo di fissaggio delle carboniere interne tramite saldatura i chiodi non saranno più presenti in determinate zone della parete.....
Per toglierti ogni dubbio ti suggerisco di consultare i seguenti libri:
-Locomotive a vapore in Italia di Riccardi Sartori Grillo, primo e secondo volume
-Bologna, Rovigo e le 851...50 anni fa di Renato Cesa De Marchi
-Addio al vapore italiano di Gian Guido Turchi
che sono i primi libri che mi vengono in mente,
-vari TUTTO TRENO TEMA e TUTTO TRENO STORIA
-Le riviste concorrenti.
Buona consultazione!
Ora torno a ravanare sul forum di Rugginose.it....
Scusate le correzioni, ma scrivere con lo smartphone è una sofferenza

Della serie: Le tavole della legge...ossia il dogma.

Una locomotiva in meno e qualche libro in più ... e vivi meglio la passione.