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 Oggetto del messaggio: Re: Punto della situazione...
MessaggioInviato: giovedì 27 ottobre 2016, 18:34 
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Iscritto il: mercoledì 25 novembre 2015, 20:58
Messaggi: 277
aridaglie con il materiale trainato FS inferiore, ma per cortesia, vi siete dimenticati le carrozze sncf imbarcate? e delle carrozze 1/100 ne vogliamo ridiscutere? e le eurofima arancio FS ultime uscite cosa hanno di inferiore rispetto al materiale estero?
permettetemi di dissentire da questa ricerca dell'inferiorita'!


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 Oggetto del messaggio: Re: Punto della situazione...
MessaggioInviato: giovedì 27 ottobre 2016, 20:00 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9205
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Giovanni q ha scritto:
Mi permetto esprimere il mio parere, riassumendo più o meno quanto ho letto. 1) nostro hobby meglio ieri o oggi? Ieri.....Abbiamo subito e sofferto attese estenuanti per avere un sospirato modello. Prima annunciato, poi dopo mesi e mesi o addirittura anni ecco arrivare ad esempio una E633 totalmente fuori scala! Ricordate? Parlo della RR. Le case costruttrici di modelli fs presenti a Novegro erano solo Lima e Rivarossi e più tardi Faustini con Roco. Oggi invece abbiamo modelli in quantità con dettagli e funzionamento impensabili allora. Le case produttrici di materiale di casa nostra quest'anno a Novegro hanno superato il record come numero di presenze. Il digitale infine ha dato nuova linfa alla nostra passione. In definitiva, a mio parere molto ma molto meglio oggi, non tornerei indietro per nulla, o meglio farei retromarcia solo per l'età. :D 2) Le nostre case producono macchine meno affidabili, rispetto a case estere come Marklin, Trix etc....? Chi ha avuto modo attraverso questo forum di vedere il mio impianto che si dirama per l'intero appartamento e attraverso spirali sale e scende in varie zone, avrà constato l'estensione che raggiunge circa 500m di binario. Ebbene i modelli sono messi a dura prova e sono stati torturati in ogni aspetto. Le nostre macchine in genere non mi hanno dato problemi, salvo eccezioni che ho eliminato dalla collezione. Sono pertanto soddisfatto dei modelli di casa nostra. 3) le famiglie ostacolano il modellismo? Dove sono finite tutte le frasi d'amore e i cuoricini che si scambiavano agli inizi di ogni storia? Amare significa condividere e non proibire nel dare spazio ai propri sogni. Bisogna ricordare questo se esiste qualcuno che volesse ostacolare la nostra passione. Certamente non bisogna esagerare, altrimenti si passa dalla parte del torto. L'ideale sarebbe riuscire a coinvolgere i componenti della famiglia, organizzando piacevoli gite ferroviarie dove ognuno possa trovare qualcosa di piacevole come paesaggi, passeggiate, buona cucina etc..... Tutto sommato quindi concludo con un giudizio di ottimismo il momento ferroviario che stiamo vivendo. Giovanni


Condivido.
Nel nostro hobby, purtroppo limitato a pochi, anzi pochissimi, ognuno, ormai, guarda il suo ( piccolo, piccolissimo ...) orticello, senza rendersi conto di quello che in realta' il mercato e'. Atteggiamento tipicamente individualista italiano ?
Ognuno chiede il "suo" modello, senza porsi manco minimamente il problema se al produttore convenga o meno il produrlo.
Se facessero modelli FS in scala N ( ovviamente a prezzo "ragionevole" ) chissa' quanti se ne venderebbero...Pochi, pochissimi ed i produttori lo sanno.
Se facessero modelli a scartamento ridotto italiani ( ovviamente a prezzo "ragionevole" ) chissa' quanti se ne venderebbero...
Pochi, pochissimi. E la OsKar, che ci ha provato, quasi ci ha rimesso le penne. Sicuramente non solo per quello, ma anche per quello...
Quando e' che ci renderemo conto che questo mercato e' piccolo, poco interessante per i grandi produttori internazionali ( Hornby a parte, fino a quando non lo so... ) e che sono solo i produttori nazionali ( Acme, Vitrains, OsKar, ATM ), che lo portano avanti, con un loro programma di modelli FS.
Chi siamo noi per non "meritarci" modelli di qualita' come quella di LS Models ?
Io di modelli di quella marca, di vetture straniere per traffico internazionale, anche in Italia, ne ho un bel po'. Morale: bisogna avere paura a solamente estrarle dalla scatola, figurarsi a farle circolare. Belle, bellissime, ci mancherebbe. E i ricambi, tanto invocati da altri produttori di modelli FS ?
Che volete, un bel modello a poco ?
Allora smettetela di masturbarvi il cervello su modelli italiani a basso prezzo, purche' siano pure belli, iperdettagliati, etc.
Datevi allo stile americano: bei modelli, prezzi per tutte le tasche ( qualita'A, qualita'B e pure qualita'C, ma che, comunque, funziona benissimo ), una scelta infinita.
Vi piacciono i trenini o vi piace cazzeggiare dell' impossibile ?
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Punto della situazione...
MessaggioInviato: giovedì 27 ottobre 2016, 22:55 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
Messaggi: 1973
Località: Faenza
Ho acquistato la Gr625 di OsKar e stà in vetrina.
Ma tutte le volte che la vedo sono contento di averla acquistata.

Nel plastico, invece (vedi il mio nickname), il compianto Piero amava mettere locomotive di pregio. Quindi, già dai tempi in cui era difficile trovare qualcosa che non fosse 1/80, c' erano :
- Gr897 FLEISCHMAN : probabilmente non ha fatto servizio sul Brennero, ma nel plastico ha fatto molti km, anche dopo una riparazione a seguito dello scalettamento di una ruota motrice
- Gr470 TECNOTREN : funziona tuttora, con quanche manutenzione, ma senza guasti gravi. In un cambio pendenza in zona nascosta cortocircuitava. Trovai che erano i cacciapietre. Alzati un pelo, sono 30 anni che và. Non è molto veloce, ma è un mulo
- Gr604, ricavata da una Gr728 (o 29) KLEINBAHN, è andata per un po' di anni, ma l' abbiamo dismessa quando era rimasta la sola velocista. Le nuove locomotive, 1/87, infatti, sono più moderate in velocità
- Gr729 (3 esemplari) : abbiamo più volte dovuto sbriciolare il tender per mettere mano al rumore da macinacaffè o al fischio di rotazione del motore. Qualche miglioramento lo abbiamo ottenuto
- Gr740 HRR : abbiamo messo un foglio di carta fra gli anelli di aderenza ed i cerchioni per darle la trazione che mancava. Non traina come una Big Boy, ma se la cava
- Gr473 ROCO : bruciato un motore, ne abbiamo messo un altro. E dei kilometri ne ha fatti anch' essa
- Gr410 AGM : dopo qualche rottura di perni di manovella dovuti a nostri maltrattamenti, abbiamo raggiunto un buon livello. Ricordo che sono locomotive artiginali in ottone. Le riparazioni al biellismo (causati da noi) le abbiamo fatte in casa

Che significa tutto questo ?
Che dipende da cosa uno se ne fà dei modelli. Le vecchie Rivarossi le si poteva prendere con la mano abbracciando il biellismo, quelle di oggi, di tutte le marche, no. Ma non rimpiango certo le generose bielle antiche.
Nel plastico abbiamo locomotive dettagliate ed anche vagoni ROCO iperdettagliati.

Ma non faremmo cambio con modelli più semplici, semplicemente per il fatto che ai problemi poniamo rimedio personalmente.
Avere un plastico fà ragionare in modo simila alle aziende ferroviarie vere.
Una volta ponderato ed acquistato un rotabile, ne curi manutenzione e funzionamento.
Se ci sono i pezzi di ricambio, è più facile, altrimenti ci si arrangia.
Sò che c' è chi non è in grado. Ed infatti questo mio è solo un punto di vista.
L' uso dei modelli difficilmente sarà standardizzabile in solo una o due tipologie.
Ed i produttori cercano di prendere un po' tutti (compresi quelli che acquistano molti modelli e che tengono sù il mercato, sia che leggano sia che non leggano i forum).


Stefano Minghetti

... modifica ...
p.s. neanche lontanamente cambiarei ferrovie o scala per cercare modelli migliori o più reperibili


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